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Autore: Padfoot_07    11/11/2014    0 recensioni
”Fa strano vero?" fece James dopo un po' "Sapere che è finita... che non torneremo più a studiare in quella scuola..."
Lupin inarcò un sopracciglio.
"E quando mai TU hai studiato Ramoso?" gli fece notare ridendo Sirius.
Genere: Azione, Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Hogsmeade... dicembre 1978

Tre ragazzi ed una ragazza camminavano allegramente per le strade innevate dell' incantevole e magico villaggio di Hogsmeade, uno dei tre giovani dalla zazzera corvina e scarmagliata ed occhiali, teneva un braccio sulle spalle della ragazza dai lunghi capelli rosso fuoco, entrambi avevano le guance notevolmente arrossate per le risate causate da uno degli altri due ragazzi, il più alto e dai capelli scuri, che tirava palle di neve, raccolta dai margini della strada, all'altro amico, biondo e dall'aspetto leggermente trascurato.

"Vai Felpato!" lo incitava tra le risate il moro occhialuto

"Sirius la smetti?!" lo rimbrottava invece la rossa, anche se con un sorriso

"E dai Evans piantala di fare la prefetta-perfetta!" la scimmiottò Sirius

"Mai!!!" fece risoluta"Black... ed anche tu Potter! In punizione e meno dieci punti a testa per la vostra casa!" Esclamò facendo ricorso all'aria superiore che tante volte aveva utilizzato a scuola per rimproverare i Malandrini.

I due Malandrini coinvolti attaccarono come spesso accadeva con la solita sfilza di proteste sotto lo sguardo severo di Lily e di Remus, per poi finire tutti a ridere a crepapelle, era bello ripetere queste scenette, anche se ormai il prefetto Remus Lupin aveva rinunciato a tentare di tenere a bada quei due scellerati dei suoi migliori amici e Lily Evans deposta la spilla avesse aperto il cuore al malandrino per eccellenza e quest' ultimo come Sirius fossero ormai molto maturati...

Benché ormai la scuola fosse finita i ragazzi sentivano davvero nostalgia dei bei tempi andati, la vita fuori dal castello si era rivelata una realtà tremendamente difficile e pericolosa, tutti loro erano dovuti crescere di colpo, avevano dovuto scegliere da che parte stare ed avevano scelto di combattere Voldemort, di lottare strenuamente per difendere tutto ciò che il Signore Oscuro mirava ad annientare.

Arrivati alla fine della stradina che terminava col locale di Madama Rosmerta, i Tre Manici di Scopa, poterono godere di una spettacolare vista... Hogwarts in tutta la sua imponente bellezza si stagliava contro il cielo dal quale piovevano dolci fiocchi di neve... sentirono una stretta allo stomaco mentre una pesante malinconia li invadeva al ricordo di tutti i magnifici momenti trascorsi tra quelle mura, al ricordo di tutto quello che quella scuola era stato per loro.

”Fa strano vero?" fece James dopo un po' "Sapere che è finita... che non torneremo più a studiare in quella scuola..."

Lupin inarcò un sopracciglio.

"E quando mai TU hai studiato Ramoso?" gli fece notare ridendo Sirius.

"Ah...ah... divertente Black!" ribatté facendogli una linguaccia, subito ricambiata da Sirius.

"James" fece Lily esasperata "la finisci di fare il bambino?" disse con una risatina

"Impossibile Lily, sarebbe più probabile che Piton si lavasse i capelli"

Lily gli scoccò un'occhiataccia.

"Scusa amore... preferisci che usi in un altro modo la mia lingua?" le chiese invece James malizioso.

Lily arrossì violentemente "Potter!!!" ruggì, ma il ragazzo le aveva prontamente chiuso la bocca con la propria...

"Oh per Merlino!" esclamò Sirius roteando gli occhi" c' e' un bambino qui'" fece melodrammaticamente coprendo con una mano gli occhi di Remus,

"Si Sirius grazie c' eravamo già accorti della tua presenza" lo prese in giro Remus a sua volta.

Così battibeccando come due vecchie zitelle Sirius e Remus entrarono nel locale e James e Lily tornati mano nella mano, dopo un ultimo languido sguardo alle vecchia scuola li imitarono.

Il locale era abbastanza affollato nonostante lo stato di pericolo, il Natale pareva aver portato con se' una sorta di tregua... o almeno così si sperava, trovarono Sirius impegnato in un' impietosa corte nei confronti della barista, mentre Remus si guardava intorno come a voler fingere di non conoscerlo o di essere finito li' per sbaglio.

"Non cambieranno mai" bisbigliò James all'orecchio della sua ragazza

"Si ma di questi tempi penso sia un bene che certe cose restino com'erano, già i cambiamenti sono stati tanti" sospirò Lily

"E sono tutti negativi?" le chiese James cingendola da dietro con le braccia e baciandole dolcemente il viso

"Beh... non saprei, ci devo riflettere" lo prese in giro lei

"Ah si Evans?"

"Certo Potter"

Risero entrambi... prima di ribaciarsi

"Hey piccioncini, vi muovete a venire al tavolo, prima che ci freghino i posti liberi?! " li richiamò Black irritato( evidentemente le sue avances non avevano colpito nel segno)

"Arriviamo" fece Lily trascinando il suo ragazzo per la mano

"Cosa avete preso?" chiese James sbirciando nei boccali

"Burrobirra fumante" rispose Remus

"Io volevo il wiskey incendiario" borbottò Sirius

"Sirius vorrei ricordarti che fra tre ore dobbiamo entrare in servizio per l' Ordine" gli ricordò Lily

"Ah giusto..."fece Black scostandosi un ciuffo ribelle di capelli corvini dal bel volto

"Dai lasciate stare il mio cagnolino!" lo difese James " vedete che non e' più il piccolo bastardo arrogante e fighetto di un tempo... s' e' anche tagliato i capelli"

"Si Felpato ancora non ci credo!" s' aggiunse Remus.

Sirius ghignò "Certo mi danno un aria più professionale ora che lavoriamo per l' Ordine... e poi ho notato che con questo nuovo look da bravo ragazzo si rimorchia alla grande"

"Lo sapevo che finiva così..." fece Lily battendosi una mano sulla fronte

"Davvero?" chiese James "mmm forse dovrei tagliarli anch'io" rifletté con una mano sul mento guardando di sottecchi

Lily, che lo fulminò con lo sguardo "... per piacere di più al mio amore!" si difese allora con le mani alzate

"Rinunciaci fratello, nemmeno un paio di forbici terrebbe a bada la tua capigliatura"

"Provaci sacco di pulci" ribatté James con tono di sfida ghignando malandinescamente

"Che ne dite se vi raso a zero entrambi?" propose Remus

"E sciupare cotanta bellezza?!" fece Sirius scioccato

"Illuso..." lo rimbecco James

"Stop! Bambini..." li richiamò Lily all'ordine

"Mi chiedo come faremo quando avremo un bambino" esclamò Lily

"Ah, sicuramente sarà più maturo di loro due" rise Remus

"Hey" protestò James offeso

"Scherzo Signor Potter..." lo rassicurò Lily ridendo

"Va bene quasi-signora Potter" Fece prima di baciarla

" E ci risiamo" sospirò Sirius

"A quando il matrimonio allora?" chiese Remus

"Tra due mesi circa" l' informò Lily " ma la data ancora non l' abbiamo scelta, di questi tempi non si sa' mai, potrebbero esserci mille imprevisti" spiegò

"Dai Lily non preoccuparti, sarà forte!" esclamò giovale Sirius

"Felpato e' un matrimonio non deve essere "forte"!" ribatte James

"Scherzi?" fece Sirius sbalordito "ho già in testa un paio di ideuzze"

"Oh... che Merlino ce la mandi buona!!!"esclamò sconvolta Lily

Tutti e quattro risero di gusto...

Dopo un po' lo sguardo di Remus indugiò sui manifesti del Ministero sulla difesa responsabile di casa e famiglia dagli attacchi dei Mangiamorte

"Quando pensate finirà tutto questo?" chiese pensieroso il licantropo

Gli altri seguirono il suo sguardo e capirono subito a cosa si riferiva l' amico...

"Non lo so' Lunastorta... ma ce la faremo" fece convinto Sirius

"Chissà se ne usciremo tutti vivi" esclamò Remus con un' ombra scura ad attraversargli gli occhi.

"Non dirlo nemmeno per scherzo!" lo riprese James serio" ne usciremo tutti sani e salvi" esclamo' convinto.

"Giusto!" convenne Lily" Non devi nemmeno pensarci a queste cose"

"Questa e' la nostra vita, e' la nostra occasione di fare qualcosa di buono per cercare di salvare ciò che amiamo, non possiamo rinchiuderci in uno sgabuzzino per il resto dei nostri giorni per paura di un branco di spostati!" esclamò Sirius"E poi amico non posso morire prima di arrivare alle cento ragazze!" fece Sirius convinto.

"Per come te la tiri fratello, pensavo le avessi già passate!" lo prese in giro il miglior amico

"Dai facciamo un brindisi!" propose Lily "... ad un futuro migliore!" sorrise incontrando gli occhi del suo ragazzo

"All' amore!" esclamò James guardando a sua volta la sua ragazza negli occhi, specchiandosi in quei meravigliosi smeraldi

"All' Ordine della Fenice" propose Remus

"A voi! I miei migliori amici!" ruggì Srius balzando in piedi.

”Beh, luce dei miei occhi, gioia del mio cuore…” esordì James. Rivolto alla sua ragazza.

“Ooooooh Jamie non chiamarmi così in pubblico, lo sai che sotto sotto sono timido” chiocciò Sirius

“…Aio!”

James sbuffò il proprio disappunto, assestando all’amico uno scappellotto mentre il resto dei presenti rideva con le facce affondate nei boccali. “L’amore fa male” lo liquidò James con un ghigno.

“Dicevo… Lily, devo sbrigare quella faccenda per l’Ordine che ti dicevo, ti spiace se ci vediamo dopo a casa?”

La rossa lo guardò inarcando le sopracciglia. James Potter, lo stesso ragazzo apprensivo che da quando Voldemort era uscito allo scoperto non la mollava mai un attimo, che si defilava per un pomeriggio intero, le puzzava.

“Potter, non è che mi metti le corna?” lo prese in giro Lily.

“Tranquilla Lils, qui l’unico cornuto è Ramoso!” rincarò Remus. Quando ci si metteva, la vena sadica del licantropo non aveva nulla da invidiare a James e Sirius.

James si chinò su Lily e le schioccò un bacio veloce sulla bocca. “Torno presto Evans, stai attenta” le soffiò a un palmo dal viso. La ragazza si perse come sempre nei grandi occhi nocciola del fidanzato. James era capace di stenderla con l’intensità con cui la guardava. Era uno sguardo che le arrivava dentro, e che la faceva sentire amata, e sicura. Non seppe trovare parole, così annuì seria.

“Anche tu” lo ammonì. "Ragazzi, ci si vede dopo!” salutò Potter. Salutò gli amici ed allontanandosi strizzò un occhio a Sirius, accennandogli a Lily, perché la tenesse d’occhio.

Sirius rispose con un cenno affermativo del capo, e il malandrino sparì fuori dal locale, nella neve vorticosa.

  
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