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Spense l’ennesimo mozzicone di sigaretta contro il muretto su cui era seduto. La musica risuonava inascoltata nelle sue orecchie attraverso gli auricolari bianchi, i suoni dei suoi pensieri avevano il volume più alto. Le sarebbero piaciute le conchiglie? La immaginava accarezzarle e portarle all’orecchio per ascoltare lo sciabordio delle onde di quel mare che non vedeva da troppo. Le avrebbe mostrate alle infermiere, ma l’avrebbe ancora definito un amico? Le ripose nel sacchetto di plastica e poi nella tasca interna del giubbotto, sopra il cuore, dove forse avrebbero registrato il suo battito accelerato e avrebbero permesso a lei di ascoltarlo.