FIONNA

-Buongiorno, fannullona!- la mia gattina Cake mi urlò nell'orecchio così forte che saltai fuori dal letto urlando a mia volta.

-AAAAAAAAAAAAHHHHH!-

-Ehi, ehi, ehi, calma!- mi tranquillizzò Cake.

Con ancora il fiatone, dissi:-CAKE! MA CHE TI PRENDE?

-Avevo solo voglia di svegliarti in modo differente- disse la gatta.

-E TI SEMBRA UNA RAGIONE VALIDA?

-Uffa, quanto sei permalosa…-sospirò Cake:-Piuttosto, ti ricordi cosa devi fare oggi?-

-Si si, lo so. Devo invitare Marshall Lee e Gumball…

-…per capire chi ti piace davvero!-completò tutta pimpante la gattina.

-Sei sicura che sia una buona idea?- domandai, mentre mi spogliavo e mi infilavo la maglietta azzurra.

-CERTO! TE L'AVRO' RIPETUTO ALMENO MILLE VOLTE!- si spazientì Cake.

Era vero: era da una settimana che mi assillava con la storia della scelta-del-compagno-per-la-vita, e in fondo aveva ragione, era da troppo tempo che mi tormentavo con quella stupida storia. Era giunta l'ora di chiarirmi le idee.

-E va bene, Cake. E' l'Ora di Chiamare Qualcuno!

-Siiiiii!

MARSHALL LEE

Stavo scrivendo questo nuovo pezzo per la band, quando il telefono si è messo a squillare. Volevo ignorarlo, ma ha continuato per 2 minuti buoni e, che cavolo!, mi sono dovuto alzare e ho risposto.

-Yo.- ho detto, col mio tono figo ma scocciato.

Era Fionna, che mi chiedeva di venire a casa sua per bere un succo di pomodoro "tra amici", ha detto così.

E allora ho detto ok, tanto scrivere il pezzo non era tanto urgente, quindi più tardi mi sono vestito e sono uscito.

FIONNA

Era ora.

Ding dong, fece il campanello.

-E' Gumball!- disse BMO dalla sua postazione dietro alle tende della finestra.

-Aaah, quant'è puntuale, quel ragazzo…- sospirò trasognata Cake:-Bene!- disse poi, rivolta a me:-Ora vai ad aprire, e sorridi!-

-Si, lo so!- dissi, io:-Ma tu va' di sopra, non vorrei che mi mettessi in imbarazzo!-

-Ehi! Io non ti ho mai messa in imbarazzo! Tutto questo mi offende parecchio!- protestò la gatta.

-VAI DI SOPRA!-

E, confabulando qualche parola maligna, la mia amica è andata in camera nostra.

GUMBALL

Fionna che mi invita per il thè? mi sono detto, suonando al suo campanello. Che strano, non è da lei.

Mi ha aperto proprio lei, con un sorriso un po' tirato sulla faccia. Era molto carina: indossava un maglioncino azzurro con una faccia sorridente sopra, e la sua solita gonna blu. Ai piedi portava delle ciabatte viola. Come sempre, indossava il suo cappello con le orecchie di coniglio.

-Ehi, ciao!- ha sorriso.

-Come va, Fionna?- ho detto.

-Bene, bene…Dai entra!- si è messa di lato, e mi ha indicato il divano dove sedermi.

-Porto il thè!- ha detto, poi è andata in cucina, lasciandomi solo.

Poi è suonato il campanello.

Mmm… Fionna avrà già da fare con il thè, meglio se apro io. mi sono detto. Anche perché non sembra aver sentito.

Sono andato alla porta, l'ho aperta e… MARSHALL LEE?!

MARSHALL LEE

Ehi ehi ehi ehi!

ehi!

Che ci fa sgommino qui?!

FIONNA

-Ciao, Marshall.- ho sentito dire nell'atrio.

Wow, è arrivato quasi in orario! mi sono detta, sorpresa.

Sono andata in salotto, con in mano due vassoi pieni di stuzzichini salati e, appoggiandoli sul tavolo ho detto:-Ciao, Marshall!-

Il vampiro era un po' irritato:-Perchè c'è anche lui?- ha chiesto.

-Bè…-ho risposto, un po' spaventata per la sua voce minacciosa:-Ho pensato che sarebbe stata una cosa divertente, stare noi tre, insieme…- 

Il vampiro sbuffò, e si sedette con l'aria imbronciata.

Gumball lo seguì, ma lui sembrava più preoccupato.

-Ehm…-ero un po' imbarazzata, e sentivo il sangue che mi saliva alle guance.-Vado a prendere i bicchieri e il succo di pomodoro.-ho detto, e mi sono rifugiata in cucina.

Sospirando, scivolai sul pavimento.

Sentii dei sussurri provenire dal salotto, e mi domandai che cosa avevano da discutere quei due.

Vabbè… Prepariamo questi succhi!

GUMBALL

Ecco cosa aveva in mente, quella peste di una Fionna! Vuole scoprire il Segreto! Ma io non glielo rivelerò, e neanche Marshall lo farà.

L'ha promesso.

Gliel'ho fatto promettere io.

Quel vampire non può resistermi…

-Gumgum…- mi ha chiamato con l'aria imbronciata.

-Che c'è, Lee?- ho chiesto.

-Lei non può saperlo, vero?-

-No. E' troppo piccola, non capirebbe.-

-Però glielo dovremo dire, prima o poi.-

L'ho guardato e gli schioccato un bacino sulla guancia. 

Lui mi ha sorriso. Oh, che bello quel sorriso… ho pensato, sorridendo a mia volta.

Ci siamo avvicinati l'un l'altra, e Marshall mi ha cinto le spalle con un braccio.

Poi, il bacio. Travolgente, speciale e unico, come sempre.

Ci siamo separati un pochino e  gli ho sussurrato all'orecchio:-Lee, sai che non dovremmo…-

Ma… troppo tardi.

Un rumore di vetro rotto ci ha fatto sciogliere dal nostro abbraccio. Ci siamo girato simultaneamente e abbiamo visto Fionna con la bocca spalancata e le guance rosse che ci fissava sorpresa e imbarazzata.

Ai suoi piedi si stava diffondendo una grande pozza rossa, succo di pomodoro, probabilmente.

-Fionna…-ha detto Marshall, perché io ero senza parole.

Ma lei è scappata fuori senza dire una parola, singhiozzando.

MARSHALL LEE

Oh-oh. Qui si che si mette male.

-Che aspetti?!-mi ha rimproverato Gumball:-Sei il suo migliore amico! Và da lei!- e mi ha spinto fino alla soglia della porta di casa.

Sono uscito.

Non avevo idea di dove si fosse cacciata quella ragazza, allora ho fatto un giretto intorno alla casa, e l'ho trovata rifugiata in una grande fessura del legno della Casa sull'Albero.

Non mi ha visto, allora, quando le ho detto:-Ehi.-, lei è trasalita.

Mentre mi sedevo di fianco a lei, Fionna si stava asciugando le lacrime dalla faccia, e mi ha risposto, con voce tremolante:-Ehi…-

-Ti da così fastidio?- le ho chiesto:-Che io e Sgommo stiamo insieme, intendo-

Lei ha cercato di sorridere, ma non ci è riuscita:-No, no…-

-Dai, lo sai che a me non la dai a bere.-

Fionna ha tirato su col naso, e mi ha detto a fil di voce:-Vedi, è una cosa un po' imbarazzante da dire…- Le ho lasciato qualche secondo, dopodiché sono sbottato:-E..?

-E… Il fatto è che…- ha sospirato, poi ha detto tutto d'un fiato:-Volevo capire chi mi piaceva di più tra te e Gumball per dichiararmi!-

Silenzio.

Poi non sono riuscito a trattenermi ancora.

-AHAHAHAHAHAH!-ho riso come un pazzo, non riuscivo più a fermarmi.

Fionna è affondata ancora più nel suo maglioncino azzurro, mentre le guance le avvampavano, allora ho respirato forte e ho smesso.

Mi sono asciugato una lacrima con il sorriso sulle labbra.

Fionna mi ha dato un pugno sulla spalla, e io le ho dato un buffetto sulla guancia.

-Tutto ok?- le ho chiesto.

-Mh-mh. Più o meno.- ma stava sorridendo. Un buon segno.

-Allora…- ho detto:-Andiamo a bere il thè?- l'ho presa in giro.

-Gumball te l'ha detto?- ha esclamato imbarazzata lei.

-Ma che ti è saltato in mente?-ho riso, mentre volteggiavo attorno a lei:-"Benvenuti signori e signore alla Sala da Thè di Fionna"-ho recitato la frase con una voce imperiale, cosa che ha fatto ridere Fionna.

-Pensavo che Gumball non sarebbe venuto, se non con il pretesto del thè!-si è giustificata.

Questa ragazza è incredibile. Spero che troverà il ragazzo che le piace. Ho pensato con un sospiro.

E, poco più in là, un certo principe fatto di fuoco, stava osservando la scena.

THE END

Spero che la storia vi sia piaciuta ^^

Mi sono divertita proprio tanto a scriverla, anche se non sono una grandissima fan della bubblee…

ciao ciao :)

BeckyZombie