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Autore: Seira95    11/11/2014    7 recensioni
Ciao! Non sono nuova nel mondo di Efp, però questa è la prima volta che pubblico una storia.
E' una storia ambientata dopo la fine della serie.
In una notte d'inverno, un'amore sboccerà sotto la complicità della pioggia...
Trama:
-Mi sdraiai sul letto coprendomi con il piumone, mi accorsi solo in quel momento che fuori stava piovendo. Non solo i miei pensieri non mi facevano prendere sonno, in quel momento anche la pioggia non voleva farmi addormentare, batteva copiosa sui vetri della mia stanza. Sbuffando mi girai su un fianco, magari una nuova posizione mi avrebbe aiutato, ma in quell'istante la stanza si illuminò seguito subito dopo da un boato, sussultai.-
Spero di avervi incuriosito, datele un'occhiate ;)
Baci,
Seira.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'L'Amore vero è indistruttibile '
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Sboccio Di Un Amore
In
Una Notte D'Inverno








“E' tardi, meglio andare a letto. Buonanotte, Shin.” Gli dissi una che mi fui alzata dal divano sul quale ero seduta con Shinichi che, nel frattempo, aveva spento la TV.
Mi voltai verso di lui ancora seduto sul divano con la testa appoggiata sulla spalliera: era stanco e non gli davo tutti i torti. Gli tesi le mani per aiutarlo ad alzarsi, lui con un grugnito le accettò, prendendole.
Il suo tocco caldo, anche solo al contatto con le mie mani, mi mandava in subbuglio riusciva sempre in ogni momento a provocarmi brividi lungo tutto il mio corpo.
Facendo leva con le mie mani si sollevò e in pochi attimi arrivò a due centimetri da me, sentì nitidamente il suo respiro sulla mia fronte.
Alzai il viso e vidi i suoi occhi azzurri scrutarmi e il suo ghigno, ben presente, sul suo volto. “E il bacio della buonanotte?”
Sorrisi, già neanche io potevo fare almeno del bacio della buonanotte. Lasciai le sue mani, per far scivolare le mie lungo il suo addome, per poi salire sul suo petto scolpito, fino ad arrivare dietro la sua nuca, dove immersi le mani nei suoi capelli. Erano così morbidi che per me era impossibile resistere.
Lui mi cinse i fianchi in una morsa calda e protettiva e mi sorrise facendo sfiorare i nostri nasi.
Rabbrividì in tutto il corpo, anche solo l'attesa di un bacio, pur dato da lui, mi faceva provare emozioni indescrivibili.
Ero letteralmente catturata dai suoi occhi azzurro mare, non resistei più a quell'attesa, annullai io le distanze, chiusi gli occhi per non farmi distrarre dai suoi occhi e mi gustai lentamente le sue labbra.
Sentì la sua stretta di aumentare senza farmi alcun male e le sue labbra che si aprivano facendo spazio alla lingua. Lo lasciai subito entrare desiderosa anch'io di approfondire il nostro bacio.
Il mondo intorno a me sembrava svanire, esistevano solo lui, le sue labbra e il suo calore. Lo amavo con tutta me stessa, non riuscivo a fare almeno di lui, era impossibile.
Le mani di Shinichi salirono lungo la mia vita e io mi risvegliai, come scottata da qualcosa. Mi staccai da lui riprendendo fiato e appoggiai le mani sul suo petto. Lui riportò le mani sui miei fianchi e appoggiò la sua fronte sulla mia.
Ero cosciente che il mio Shin era ormai un uomo e come tale aveva anche lui i suoi bisogni. Ma io, anche solo per un piccolo passo in più, mi bloccavo. Non sapevo perché, non era la prima volta, anche l'altra sera era successa su per giù la stessa cosa, ma in quel caso ero sotto Shinichi che mi baciava con passione travolgente, mentre il film che avevamo deciso di vedere scorreva nel televisore. Ripensando al corpo di Shinichi sopra il mio, mi venne un calore, che non si riuniva sulle guance ma molto più in basso. Ma anche in quel caso mi ero fermata, allontanandolo.
Con un sospiro Shinichi mi allontanò dai miei pensieri. “E' meglio andare a dormire.”
Annuì e alzai la testa, lasciandogli un ultimo bacio a fior di labbra. “Buonanotte, Shin. A domani.”
Mi allontanai da lui, avvertì la sensazione che fino all'ultimo lui non mi voleva far uscire dalle sue braccia, ma in qualche modo lo fece. Sentivo il suo sguardo su di me mentre mi apprestavo a salire le scale per raggiungere la mia stanza.
Chiusi dietro di me la porta della mia stanza con un sospiro.
Mi diressi verso il bagno adiacente alla mia stanza, mi rinfrescai il viso e mi lavai i denti, mi misi il mio “pigiama” che altro non era che un paio pantaloncini (anche se eravamo in pieno inverno.) e una maglia di cotone lunga che arrivava all'orlo dei pantaloncini.
Mi sdraiai sul letto coprendomi con il piumone, mi accorsi solo in quel momento che fuori stava piovendo. Non solo i miei pensieri non mi facevano prendere sonno, in quel momento anche la pioggia non voleva farmi addormentare, batteva copiosa sui vetri della mia stanza. Sbuffando mi girai di un fianco, magari una nuova posizione mi avrebbe aiutato, ma in quell'istante la stanza si illuminò seguito subito dopo da un boato, sussultai. Fantastico! Ci volevano solo i lampi!
Provai ad ignorali mettendo la testa sotto il cuscino e tirai il piumone sopra le orecchie. Nei cinque minuti successivi, costatai di non poter dormire neanche con un sonnifero. Non era colpa mia se avevo una paura tremenda dei temporali! E quel rumore di pioggia mi infastidiva e la stanza che si illuminava ogni minuto non aiutava per niente.
Non volevo stare da sola, da piccola, quando mi svegliavo nel bel mezzo della notte per i temporali, correvo nel lettone in mezzo a mamma e papà, poi una volta che i miei si furono separati, papà mi sentiva piangere e veniva da me per tenermi compagnia; crescendo avevo raggiunto un livello modesto di sopportazione dei temporali, ma quella sera mi sentivo stravolta e insicura di me, avevo bisogno di qualcuno accanto a me. Ma al contempo non volevo andare nella stanza di Shin, sapevo che da un po' di tempo lui voleva approfondire il nostro rapporto e che non insisteva per me. Non volevo andare a dormire con Shinichi, non perché avevo paura di lui, ma perché avevo paura di compiere un passo troppo grande insieme a lui.
Sussultai e mi misi a sedere sul letto, ero una stupida. Shinichi teneva a me, lui mi avrebbe aspettato con pazienza e mi sarebbe stato accanto come sempre. Lui mi proteggeva sempre e non aveva mai fatto qualcosa che insinuasse il contrario.
Mi alzai dal letto, cercando di non insultarmi del mio egoismo nei suoi confronti, ma avevo bisogno di lui.
Aprì lentamente la porta della camera di Shinichi: lo vidi sdraiato supino sul letto. Presi un respiro per darmi coraggio. “Sei ancora sveglio, Shin?”
Lui sussultò e si alzò appoggiando i gomiti sul letto per sorreggersi. “Ran, è successo qualcosa?”
Io annuì ed entrai nella stanza. “Non riesco a dormire per colpa del temporale, posso stare qui con te?”
Lui annuì tranquillo evitando di fare commenti sulla mia paura dei temporali.
Sorrisi più tranquilla e mi diressi sul letto coricandomi su un fianco verso di lui. Si mise anche lui d'un fianco guardandomi, mi sorrise e sentì la sua mano accarezzarmi il volto, chiusi gli occhi a quel contatto così dolce. Mi baciò la fronte e mi disse. “Ora cerca di dormire, piccola.”
Annuì più tranquilla e appoggiai la testa sul morbido cuscino.
Sinceramente non sapevo se avessi fatto male a venire da Shin, l'unica cosa che sapevo in quel momento è che non pensavo più al temporale, bensì a quel, ormai, uomo che mi stava difronte. Non volevo chiudere gli occhi, avevo lo strano desiderio di continuare ad osservarlo; così tanto dolce e comprensivo il mio Shin, che non mi sapeva dire di no. Sentì un leggero rossore sul mio viso e lo stavo solo guardando, ma non mi infastidì, anzi avevo una strana voglia di toccare ciò che vedevo.
Allungai una mano verso di lui, ma un attimo prima di toccarlo mi bloccai. E se gli chiedessi di abbracciarmi? O magari di baciarmi? Lui avrebbe approfondito, ma anche io avrei potuto farlo e poi? Ero cosciente che quando non volevo andare oltre quel bacio e lo allontanavo di conseguenza gli recavo dolore.
Ci pensai su, alla fine decisi di evitare quel dolore. Mi girai dall'altra parte chiudendo gli occhi, cercando di dormire.
La stanza si illuminò nuovamente.
Sussultai, come non detto, i tuoni c'erano sempre e io ripresi a pensarci, rabbrividì sentendo il boato del lampo.
Subito dopo sentì la mano calda di Shinichi posarsi sul mio braccio. “Ehi Ran, cosa succede?”
Rimasi in quella posizione, per paura che una volta incrociato i suoi occhi non fossi più in grado di controllare le mie azioni. “E' più forte di me, ho paura.”
Shinichi tolse la mano sul mio braccio gelandomi, ma non ebbi neanche il tempo di domandarmi il motivo che sentì il suo braccio avvolgermi la vita e la sua mano unirsi alla mia sul mio stomaco, mi deposito un leggero bacio sulla spalla, cullandomi. “Shh, tranquilla Ran, ci sono io qui con te, non succederà nulla.”
Mi accoccolai al suo caldo abbraccio, stringendo ancora di più la sua mano. Mi sentivo sempre protetta fra le sue braccia muscolose. Erano il mio porto sicuro dove correre sempre al riparo in qualunque momento. Avevo una totale fiducia e dipendenza da lui, ma questo non mi aveva mai preoccupato, fin da quando eravamo solo amici d'infanzia. Dovevo smetterla di farmi mille complessi sul rapporto tra me e Shin, infondo ci conoscevamo da una vita e lui non avrebbe mai fatto qualcosa contro la mia volontà. Sapevo di potermi fidare di lui
Voltai la testa in modo da riuscire a guardare i suoi occhi azzurri, profondi come il mare. “Grazie mio eroe.”
Lui mi sorrise e si sporse a depositarmi un leggero bacio a fior di labbra, quando si allontanò dalla mia bocca lo trattenni con la mano, che prima teneva la sua, sulla nuca. Mi capì all'istante e riportò le sue labbra sulle mie. Approfondì subito il bacio, non trovando alcuna resistenza, sorrisi compiaciuta e mi girai completamente sotto di lui, molto più comoda.
Lui continuò a baciarmi con bramosità reggendosi con gli avambracci appoggiati sul cuscino accanto la mia testa. Sentivo in quel suo bacio così intenso ma dolce, tutta la sua voglia di me.
Mi stupì quando si staccò da me, sollevandosi leggermente da me.
Stupita da quel suo gesto tentai di riportarlo giù da me con le mani che avevo immerso nei suoi cappelli, ma lui, stupendomi ancor di più, resistette.
“Che c'è?” Gli domandai guardandolo negli occhi, in cerca di qualche risposta.
Lui aveva il fiato corto dopo il nostro bacio, ma mi rispose lo stesso. “E' meglio se incominciamo a dormire.”
Io gli sorrisi dolce e ingenua, e gli accarezzai la barba incolta. “Perché? Io sto così bene.” Ed era vero, mai mi ero sentita così felice e così viva come in quel momento con lui.
Non mi diede una risposta, mi sorrise e tentò di rialzarsi da me, ma io lo trattenni di nuovo avvolgendogli il busto con entrambe le braccia.
“Cosa c'è che non va, Shin?” Non riuscivo a trovare qualcosa che non andava in quel momento, perché si voleva allontanare da me?
Non so cosa vide nel mio sguardo, forse preoccupazione, ma con un lungo sospiro tranquillo, appoggiò la fronte sulla mia, chiudendo gli occhi. “Ran, siamo su un letto e se continuassimo così, non potrei trattenermi ancora per molto.”
Perché mi diceva questo? Cosa c'era di tanto strano? Risi guardando la sua espressione tranquilla e consapevole. “Perché ti dovresti tratten-.” Mi bloccai improvvisamente colta da un Lapsus, i miei arti si irrigidirono senza che io ne fossi cosciente e non capivo neanche il perché!
Shinichi mi sorrise tranquillo, come se già si fosse immaginato la mia reazione. Mi diede un bacio sulla fronte e mi sussurrò. “Buonanotte, piccola.”
Si sollevò da me, ma questa volta non lo fermai, e si mise supino sulla sua parte del letto matrimoniale.
Rimasi ancora intontita nella stessa posizione. Sapevo, che quando baciavo Shin, gli provocavo una sensazione di impotenza e di volere, non sapevo come altro chiamarla. Sapevo che da un mese a questa parte lui stava cercando di approfondire il nostro rapporto; ma non sapevo perché, ogni qual volta che Shin accennava qualcosa di più in là di un bacio, io mi bloccavo!
Forse anche quella sera sarebbe successo, se lui non si fosse tirato indietro per primo, infondo io avevo una strana voglia di baciarlo e non riuscivo a placarla!
Mi girai su un fianco per guardarlo. Lo vidi a pancia in su, con gli occhi chiusi, con il petto che si alzava e abbassava seguendo il suo respiro e, inevitabilmente, non potei fare altro che costare quanto fosse bello il mio ragazzo e di quanto fossi fortunata ad averlo. Mi salì una strana voglia di sentire ancora una volta il suo corpo sopra il mio. Quando si era alzato su di me poco prima, avevo sentito un vuoto e un gelo dentro di me: il mio corpo desiderava il suo calore.
Mi avvicinai a lui e appoggiai la testa sul suo petto, gli cinsi il busto con un braccio e mi accoccolai sul suo fianco. Sentì nitidamente che il respiro di Shin cambiò: si fece leggermente più accelerato. Ma dopo un po' si rilassò.
Sorrisi confortata, presi a disegnare figure illogiche sul suo petto con un polpastrello. Un attimo dopo lui mi bloccò la mano con la sua, afferrandola.
“Cosa fai, Ran?” Mi domandò con un sussurro.
Mi uscì un sorriso spontaneo, mi sporsi verso di lui e gli baciai il mento. “Non ho sonno, per caso ti do fastidio?”
Lui si fece abbastanza pensieroso, sorrisi ingenuamente a quel suo modo di fare così ragionevole. Lo baciai sulle labbra distogliendolo dai i suoi pensieri. “Allora? Non mi rispondi? Eppure è una domanda così semplice.”
Era bello prendersi un po' gioco di lui.
Lui sorrise, intuendo ciò che pensavo. “Secondo me, è più facile rispondere ad una domanda del tipo: -Chi è l'assassino?-”
Risi alla sua battuta. “Peccato che qui non siamo in una scena del crimine, mio bel detective.”
Cercai un nuovo bacio, ma lui mi fermò. “Ran che fai?”
Lo guardai confusa. “Perché quando mi baci tu è tutto normale e quando ti bacio io non lo è?”
“Perché non cred-”
Sapevo cosa voleva dire. “Cosa ti fa credere che non lo voglia anche io?”
Non gli diedi il tempo di rispondermi che mi avventai sulle sue labbra. Quando mi staccai per guardarlo negli occhi, mi rispose. “Me l'ho fa credere il fatto che, ogni volta che io mi avvicino a te, tu mi respingi.” La mano di Shin si posò sulla mia schiena salendo e scendendo in una scia di fuoco. “Me l'ho fa credere il tuo irrigidimento di poco prima quando hai capito cosa alludevo.”
Mi lasciai andare alle sue carezze. “E se io lo volessi?”
Presa da una foga improvvisa nei suoi confronti, lo baciai d'impeto, immergendo le mani nei suoi capelli, però lui non mi ricambiò.
Mi sentì ferita e rifiutata. “Mi spieghi cosa c'è, che non va?”
Ero troppo arrabbiata per lasciarmi andare alla mano di Shin che saliva lungo la mia schiena, arrivando fino alla mia nuca, sorreggendomi. “Non riesco a capire quello che vuoi. Se lo vuoi veramente o se lo fai per far contento me.”
Mi tirai su, sgusciando dal suo abbraccio. “Quello che voglio è fare l'amore con la persona che amo e condividere con lei un'esperienza bellissima.” Mi spostai dalla mai parte del letto. “Ma a quanto pare il messaggio non è chiaro. Buonanotte, Shin.”
Mi voltai dalla parte apposta dandogli le spalle.
Ero infuriata con lui! Mi credeva così bambina da fargli pensare che lo facevo per accontentare a lui?! Ma cosa aveva in quel suo cervello bacato?
Non solo mi aveva fatto fare la figura della bambina in cerca di coccole, ma mi aveva fatto sentire rifiutata e, oltre tutto, una stupida che non era capace di saper prendere decisioni con la sua testa! Quando lo stupido, qui, era lui!
Sentì uno sbuffo dall'altra parte del letto e le coperte spostarsi, poi tentò di catturarmi di nuovo tra le sue braccia ma io lo respinsi. “Credevo volessi dormire. Io voglio dormire!”
Ignorando completamente il fatto che non lo volevo accanto a me, lui mi riprese tra le sue braccia, cercai di divincolarmi, ma lui mi teneva stretta a sé.
Avevo tutta la schiena appoggiata al suo caldo e muscoloso addome, le sue braccia che mi avvolgevano, uno mi faceva da cuscino e l'altro intorno alla mia vita.
“Scusami.” Mi sussurrò con un leggero soffio al mio orecchio. Rimasi immobile attendendo che continuasse. “Non so perché, ma ogni volta che si tratta di te non so come agire, scusami.”
Non poteva cavarsela con quella semplice frase, accidenti! Il mio cervello si rifiutava categoricamente di cedere, quante volte si faceva perdonare così? Ma ovviamente il mio cuore non era d'accordo con la mia testa, era completamente andato in tilt, non solo per quella frase sussurrata così vicino al mio orecchio, ma perché era entrato in balia del calore di Shinichi che avvolgeva tutto il mio corpo e il suo respiro costante sul mio collo, non aiutava.
Rimasi in silenzio con la speranza che il mio cuore e la mia testa trovavano un accordo.
“Ran, io ti amo ed è per questo che cerco di non commettere errori con te, ma più cerco di evitarli più li combino. Voglio anch'io condividere con te questa bellissima esperienza, perché ti amo e ti desidero più di ogni altra cosa al mondo.”
Mi aveva parlato con voce rassegnata e delusa da sé stesso, per poi finire più sicuro di se e di ciò che pensava. Sorrisi. Erano rare le volte in cui Shin mi diceva di amarmi, lui non era il tipo da dire sempre Ti amo, lui preferiva dimostrarmelo.
Mi girai nel suo abbraccio e mi immersi nei suoi occhi. “Mi ami?” Volevo sentirglielo dire ancora una volta, per essere sicura di me e per far cedere una volta per tutte la mia testa.
Lui mi strinse forte a se, in un caldo abbraccio e, dolce, mi baciò la fronte. “Sì, ti amo e non farei mai qualcosa contro la tua volontà.”
Io alzai la testa sicura di quello che dicevo. “Ma io lo voglio.”
Non so cosa lesse nei miei occhi, ma si avventò subito su di me, baciandomi con passione. Sentì la sua lingua chiedere il permesso per esplorarmi, gliel'ho concessi senza esitazione.
Avvertì nitidamente la foga di Shinichi, ma non ostante tutto sembrava non avere fretta; il suo bacio era dolce e pieno di desiderio. Quel solo bacio mi procurava un calore intenso.
La mano di Shin prese a viaggiare lungo la mia schiena, fino ad arrivare al mio fianco, essa risalì in una scia bollente sul mio addome, quando sfiorò un mio seno con il sol pollice, mi mancò il respiro e gli presi la mano, bloccandolo.
Con il fiato corto lui si alzò leggermente da me per guardarmi negli occhi, gli sorrisi nervosa, lui mi ricambiò il sorriso e si chinò a darmi un bacio sulle labbra. “Sei bellissima, Ran. Dammi l'opportunità di dimostrartelo.”
Mi venne naturale sorridere a quelle parole. Infondo di cosa avevo paura? Forse di fare una nuova esperienza? Ma sicuramente non avevo paura di Shin, gli avrei affidato anche la vita. Questa volta cerai io le sue labbra e non le trovai con difficoltà.
Mi ricambiò il bacio, ritornando ad accarezzarmi la schiena piano e dolce.
Va bene, avevo fatto l'immatura per troppo tempo, dovevo dimostrare a Shinichi che anch'io desideravo abbandonarmi completamente a lui. Incominciai ad accarezzare con dolcezza, ma anche con una leggera forza, le sue braccia, la nuca, le spalle, la schiena. Sentì il respiro di lui accelerare, capì che gli piaceva, capì anche che procurargli piacere, piaceva anche a me.
Però volevo fare qualcosa, non ci stavo a ricevere soltanto. Gli accarezzai la schiena ma questa volta da sotto la maglietta, quando lo sentì sospirare capì che gli piaceva, sorrisi, continuai ad accarezzargli la schiena liscia su e giù per la colonna vertebrale, era caldo a contatto con le mie dita e Dio solo sa quanto mi piaceva toccarlo. Lo sentì muoversi e sollevarsi da me, ma non ebbi il tempo di chiedere spiegazioni, che lui era tornato sopra di me, ma questa volta senza la maglietta, ero a contatto diretto con il suo corpo, ricominciò a baciarmi con dolcezza che solo lui sapeva darmi.
Ricominciai ad accarezzarlo, questa volta non soffermandomi sulla schiena, ma anche nei suoi bicipiti e nel suo torace. Gemetti quando la mano di Shin strinse il mio seno.
Le labbra di Shin abbandonarono le mie, ma non mi lamentai quando incominciarono a percorrere la mia mascella. I suoi baci erano lenti e dolci, si soffermavano sempre, nella nuova pelle appena scoperta. Arrivò nell'incavo del collo e della spalla quando percorse all'inverso la sua scia di baci fino ad arrivare alle mia labbra, dove non gli permisi di allontanarsi ancora per un po'. La mano di Shinichi lasciò il mio seno, provocandomi un senso di vuoto, che venne sanato dalla discesa della sua mano. Quando trovò l'orlo della maglietta, incominciò ad accarezzare con i polpastrelli il mio fianco scoperto, mi diede dei dolci brividi. Lentamente e con molta cautela, salì fino a trovarmi l'addome, lasciandomi una scia calda a passaggio della sua mano su di me, arrivò, dopo una lenta agonia, a contatto diretto con il mio seno.
Persi un battito e immersi istintivamente le mani tra i suoi capelli corvini. I baci di Shinichi erano dolci e soavi, così tanto che riuscivano a non farmi pensare a nulla.
Quando non sentì più la maglietta, mi fermai di colpo bloccandomi, Shinichi mi imitò con ancora una mano nel mio seno.
Cercai di regolarizzare il respiro e calmarmi un po', lui intanto mi tolse la mano dal seno e l'appoggiò accanto alla mia testa e appoggiò la sua fronte sulla mia.
“Dimmi che pensi.” Mi sussurrò dolce.
Alzai gli occhi su quelli lui e in quel momento mi accorsi che avevo lo sguardo fisso su un punto indefinito. Cosa pensavo? Forse mi dovevo confidare con lui. “Io ti desidero, ti voglio, ma non riesco a capire perché mi blocco.”
Shinichi sorrise. “Ran è del tutto normale, se vuoi possiamo fermarci.”
“No! Voglio continuare…” Lo fermai con le mani intorno alla schiena, temendo che si alzasse.
Sospirò. “Non dev'essere per forza.”
Sorrisi e portai una mano sulla guancia incolta accarezzandogli le labbra con un pollice. “Non sarà mai per forza, io lo desidero, ti desidero.”
Shinichi sorrise e mi diede un bacio a fior di labbra.
“Mostrami il tuo corpo, Ran.” Mi chiese Shinichi sulle labbra.
Solo allora mi accorsi d'aver portato un braccio a coprirmi entrambi i seni, non gli risposi, rimasi ferma a guardare il mio braccio che mi copriva.
Shinichi sorrise e con una mano mi alzò il mento. “Ehi di cosa di vergogni? Non hai niente di cui vergognarti. Sei stupenda.”
Sorrisi, grata per le sue parole e portai tutte e due le sue braccia intorno al collo di Lui, aderendo completamente al suo corpo e baciandolo.
Sentire il calore di Shin a contatto con i miei seni era un qualcosa di estremamente eccitate. Sentì una sua mano ad accarezzare una mia coscia, scendendo e risalendo lungo il fianco. Abbandonò le labbra mie labbra, percorse la mascella fino ad arrivare al collo, lasciando una scia di baci umidi, continuò la sua discesa, fino ad arrivare ad uno dei miei seni, lo ricoprì di baci in torno al capezzolo.
Non sapevo come, ma Shinichi riusciva a darmi sensazioni bellissime e mi faceva sempre più aumentare il calore al basso ventre, volevo di più, volevo far spegnere quel fuoco e l'unico che ci poteva riuscire in quel momento era il mio dolce fidanzato che in quel momento mi stava facendo impazzire sotto di lui. Quando lui riprese a giocare con uno dei miei capezzoli con la lingua, non riuscì a trattenere un gemito, mi inarcai la schiena per cercare un contatto ancora più intenso.
Mentre mi torturava con la sua lingua il seno, con le mani armeggiava con l'orlo dei miei pantaloncini, le sue mani arrivarono sul fondo schiena della mia schiena, aspettava pazientemente che io alzassi i fianchi così che lui potesse togliere il pantaloncini, sorrisi e li alzai.
Shinichi con un movimento fluido abbassò i miei pantaloncini, soffermandosi sul mio sedere per poi portar via, definitivamente i pantaloncini, ormai lontani dal letto insieme alla maglietta.
Sentendo la sua mancanza, lo attirai verso l'alto e lui senza farmi attendere un solo istante mi raggiunse ed i nostri occhi si incontrarono, gli sorrisi e mi avvicinai alle sue labbra, una volta unite, non attesi molto per approfondire il nostro bacio.
Ero bramosa di lui, volevo il più possibile di lui, le mie mani vagarono lungo tutta la sua schiena, sentì con molto piacere l'effetto che facevo su di lui, non solo con il suo respiro affannoso ma anche perché incominciai a percepire qualcosa di duro più in basso. Non l'avrei mai immaginato ma sentirlo a contatto con me, mi fece accrescere la mia curiosità. Scesi con le mani fino all'orlo dei suoi pantaloncini e incominciai a giocare con l'elastico, non mi venne in mente di toglierli, avevo solo una insana voglia di seguire la mia curiosità e il mio istinto, infilai la mano direttamente nei suoi pantaloncini. Sentì Shinichi trattenere il respiro, in attesa di una mia mossa. Lo accontentai subito con molto piacere, strinsi quella parte di lui attraverso i suoi boxe, che non avevo ancora conosciuto, ma mai come in quel momento avevo la curiosità di conoscere, chiuse gli occhi dal piacere, ma non riuscì a trattenere un sospiro strozzato.
La reazione di Shin fu quella di baciarmi con ancor più brama se fosse stato possibile, allontanò la sua mano dal mio seno e la fece scendere lungo una scia bollente sul mio addome. Non seppi perché, ma il mio respirò accelerò e tolsi la mano da quella dura fonte di distrazione e mi concentrai sulle sensazioni che crescevano man mano la sua mano scendeva.
Era una tortura lenta e soave, prese a disegnare piccoli cerchi sotto il mio ombelico fino ad arrivare all’orlo dei miei pantaloncini. Trattenni il respiro non sapevo cosa mi attendeva né che sensazioni avrei provato. Gli occhi di Shin erano fissi nei miei, forse tentavano di leggere qualche mia insicurezza.
Poi sentì la sua mano che aveva appena superato l’orlo dei pantaloncini e piano scendeva, non lo fermai, principalmente perché ero senza fiato e il suo sguardo mi ipnotizzava.
La sua mano arrivò al punto dove tutte le mie sensazioni erano riunite, incominciò ad accarezzarmi sopra le mutandine e io sospirai di sollievo sentendo che le mie sensazioni che pian piano si stavano domando. No, mi ero sbagliata, Shin le stava alimentando ancor di più, non capivo perché non si voleva fermare quel fuoco dentro di me, sollevai il bacino andando incontro al suo dito, tentando di assopire tutto quel fuoco.
Il mio corpo era in balia del suo tocco.
“Ah-!” Shin aveva messo più pressione al suo tocco, lasciandomi senza fiato.
Non seppi come descrivere le emozioni che stavo provando in quel momento, era avvolta da un caldo e da un piacere unico. Però sapevo cosa volevo… Volevo ancora quel piacere o meglio ne volevo di più. Ero persa in quelle sensazioni e non volevo uscirne più.
Sentendo che lui si era fermato, gli afferrai i capelli dietro la nuca e lo spinsi a me baciandolo con passione, sollevando le gambe per circondargli la vita.
Il respiro di Shin era affannoso si prese un momento prima di ricominciare a muovere le dita. Mi uscì un sospiro sorpreso quando sentì le sue dite a contatto con la mia intimità. Sentivo le sue dita calde che mi esploravano e io non potevo fare almeno di inseguirle con il bacino.
Pian piano rallentò il suo tocco, concedendomi un attimo di riposo. Si mosse sopra di me allungandosi verso il comodino, mentre sentivo il mio respiro incontrollato.
Quando vidi cosa stava prendendo mi scappò un sorriso incredulo. “Non ci posso credere…”
Lui mi guardò con sguardo compiaciuto. “Nella eventualità li avevo comprati, sperando ogni giorno di usarli.”
Ridemmo entrambi. Lui si inginocchiò in mezzo alle mie gambe, aveva lo sguardo fisso sul mio mentre le sue mani giocavano con l’orlo delle mie mutandine. Man mano che me le toglieva il mio corpo si irrigidiva sempre più, era tutto in tensione.
Con un sorriso lui si sdraio su di me con calma mi accarezzo i capelli. “Sei veramente sicura? Siamo ancora in tempo per fermarci…”
Onestamente ne dubitavo, sentendo la parte del suo corpo dura contro la mia coscia. Sorrisi consapevole che lui stava rallentando per me. “Sono più che sicura. Solo…”
Mi baciò impedendomi di continuare. “Stai tranquilla, farò il più piano possibile. Quando ti farà male, dimmelo e io mi fermerò.”
Annuì, ma ero ancora nervosa. Shin lo capì perché prese a baciarmi con dolcezza, mentre la sua mano scendeva verso la mia intimità. Il suo tocco mi distrasse e mi rilassai, fin a quando non appoggiò i suoi fianchi ai miei facendo sfregare le nostri parti intime. Fremetti dal piacere, solo in quel momento mi accorsi di volere quella unione più di qualsiasi altra cosa.
Le sue mani accarezzarono il sotto delle mie gambe, arrivando dietro alle ginocchia me le fece sollevare e io le avvolsi intorno ai suoi fianchi.
Sentì il suo respiro trattenersi e qualcosa di duro entrare piano, istintivamente mi irrigidì subito. Shin cercava di tranquillizzarmi e in parte ci riusciva, dovevo ancora abituarmi a quella sensazione di lui dentro di me.
Affondò ancora e io mi bloccai chiudendo gli occhi.
“Ran… Come stai?” Mi chiese subito.
Come stavo?
Bella domanda, non sapevo esattamente cosa rispondergli. Quando era entrato, avevo sentito dolore, ma di quanto sapevo era normale la prima volta. Poi pian piano che il dolore svaniva, avevo sentito una strana sensazione. Non seppi di cosa, ma-
“Ti ho fatto male?” Shin interruppe i miei pensieri.
Ah vero, non gli avevo ancora risposto. Era strano vedere Shinichi così preoccupato, non era mai stato preoccupato seriamente, di quanto ricordavo. Ebbi la tentazione di non rispondergli, per vederlo ancora preoccupato per me. Ma era meglio, in quella situazione, non tirare troppo la corda. Accarezzai la sua guancia con il dorso della mano e gli sorrisi. “Sto bene Shin, non ti preoccupare.”
Mi guardò dubbioso e appoggiò la fronte sulla mia, provocando però un incastro maggiore tra i nostri corpi che mi lasciò senza fiato.
“Ran…” Mi chiamò preoccupato, probabilmente per il mio sospiro strozzato.
Gli sorrisi per tranquillizzarlo. “St-Sto bene Shin, te l’ho detto.”
Lui scosse la testa in segno di negazione. “Dimmi la verità.”
Sospirai. “All’inizio ho sentito un po’ di bruciore ma è normale.”
Lo sentì sospirare e appoggiare le mani sul materasso tentando di rialzarsi, ma glielo impedì, bloccando i suoi fianchi con le ginocchia, creando un incastro maggiore che fece tremare di piacere entrambi.
Gli sorrisi e portai entrambe le mani sulla nuca di lui, spingendolo verso di me, Shinichi estremamente eccitato, voleva ugualmente ritirarsi, ma glielo impedì baciandolo e facendo sfregare i seni contro il suo petto.
Incominciammo a muoverci prima piano, poi sempre più veloce, aumentando sempre di più il ritmo. I movimenti erano accompagnati da sospiri, richiami e gemiti. Le spinte si erano fatte più forti.
Vibrammo arrivati al culmine del piacere e dell'unione dei nostri due corpi. E io mi persi completamente.
Neanche feci caso quando Shinichi si spostò da sopra di me, sdraiandosi accanto a me di schiena strascinandomi sopra di lui e così ci addormentammo l'una tra le braccia dell'altro, tra le coperte ormai spiegazzate che sapevano di noi.


Un leggero brivido sulla mia schiena mi fece risvegliare in quel dolce torpore nel quale ero caduta, non ebbi però la forza di aprire gli occhi. Ero stranamente rilassata e il mio corpo non voleva abbandonare quel mondo dei sogni così bello. Un secondo brivido arrivò nello stesso punto e io, in segno di protesta, farfugliai qualcosa di incomprensibile anche per me.
Sentì un sorriso provenire dietro le mie spalle e poi una grossa fonte di calore coprirmi la schiena. Un leggero bacio si posò sul mio collo, finalmente presi a capire e istintivamente sorrisi.
“Allora sei sveglia...” Mi sussurrò vicino l'orecchio.
Mi mossi leggermente avvicinandomi a lui. “Forse...”
Mi circondò la vita con un braccio e mi strinse al suo petto. “Non pensavo che amassi così tanto dormire.”
Girai leggermente il busto e il viso per immergermi nell'incavo del suo collo e respirai il suo odore. “Starei così per sempre.”
Mi girò completamente verso di lui e mi avvolse con entrambe le braccia in un abbraccio caldo. “Nessuno ce lo vieta.”
Mi scappò un sorriso, felice.
Shinichi mi posò un dito sotto il mento e mi fece alzare la testa ed io aprì gli occhi per ammirarlo. Mi sorrise e mi depositò un leggero bacio a fior di labbra. “Sei bellissima.”
Immersi la mano nei suoi capelli così morbidi e lo attirai a me, baciandolo ed approfondendo il bacio. Fece una leggera pressione e mi ritrovai sotto di lui.
Appoggiò la fronte sulla mia riprendendo fiato. “Non so cosa tu mi abbia fatto, Sono completamente dipendente da te. Ti amo, Ran.”
Credevo che il mio cuore si fosse fermato per qualche frazione di secondo, riuscivo con fatica a respirare. Il suo sguardo era penetrante, mi guardava con quei suoi occhi blu mare e io non potevo far altro che cedere davanti a quei occhi. Ero anch'io dipendente da lui.
Gli presi il volto con entrambe le mani. “Ti amo.”
L'avrai detto per l'eternità, ma non ci fu tempo perché Shin mi baciò con così tanta passione che mi persi nelle sue labbra.
Non ci fu tempo di dire altro, perché ci perdemmo nella nostra dipendenza. 



 




Note Autrice:
Ciao a tutti! 
Mi sono lasciata trasportare dalla pioggia ed ecco cosa n'é uscito fuori :P 
Spero che non sono sfociata nel Rating Rosso, in caso lo cambio subito. 
Sono davvero curiosa di sapere cosa n'è pensate. 
Ringrazio a tutti quelli che troveranno il tempo di leggere questa piccola one-shot e a tutti quelli che la vorrano commentare.
Baci,
Seira.

 
  
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