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Autore: ZoeLoveRock    11/11/2014    1 recensioni
Questo sarebbe un testo di scuola e parla di un avventura vissuta da me e una mia carissima amica nel Doubs, sperduta regione francese. spero vi piaccia, ciao!
Genere: Avventura, Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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10.11.2014
Ciao Elena!
Mi fa molto piacere sentirti. La scuola va abbastanza bene e tu, con la tesina, a che punto sei? Sai, la tua gita tra i comuni mi ha ricordato una camminata che ho fatto quest’ estate.
Ero andata in vacanza con Maddie, come al solito. Come sai mia mamma ha la smania di trascinarmi ovunque. Per ovunque intendo solo luoghi sperduti, lontanissimi, senza campo e dove, a volte, è possibile incontrare anche animali… di cattivo umore. Senza contare che, mia madre, non avendo un senso dell’ orientamento particolarmente spiccato, giriamo anche mezz’ Italia per arrivare a casa di Bea. Beh, mia mamma, in Francia, si è sentita animata da questo spirito d’ iniziativa e così io e Maddie ci siamo ritrovate con un bel gruppetto di ultraottantenni francesi, camminatori provetti, a passaggio tra le fittissime foreste del Doubs (ovviamente regione più sperduta della Francia). Ho anche avuto uno scontro con mia madre perché mi ha obbligata a mettere delle scomodissime scarpe per camminare. Non eravamo neanche arrivati al bosco che io ho fatto un ruzzolone catastrofico inciampando nelle stringhe (slacciate); così una partecipante si è messa a salterellare strillando “les lacets, les lacets!!!”. Io ho grugnito qualcosa che spero non abbia capito guadagnandomi così un’ occhiataccia fulminante dall’ unica adulta che conosceva l’ italiano.
Ci siamo messi in marcia ma era piuttosto imbarazzante rallentare gente della terza età…A neanche metà percorso, io e Maddie, distrutte, ci siamo andate a sedere lasciando andare avanti il gruppo. Dopo circa 10 minuti abbiamo sentito delle foglie muoversi e pensavamo fosse il bellissimo Pastore Tedesco di una certa Margerith. Bene, ci siamo girate e ritrovate in faccia le narici sbuffanti di un’ enorme cinghiala inferocita. Mentre io stavo già provvedendo a darmela a gambe, Maddie rimaneva lì impietrita e così tirandola per il cappuccio, è caduta, stortandosi una caviglia. Non c’era proprio da stare felici e spensierati: ho già detto che non c’era molto campo quindi la scelta era tra mollare lì la mia amica e chiamare gli altri o sedermi e sperare che qualche vecchietto francese si accorgesse di procedere un po’ troppo spedito e realizzare che quelle due palle al piede saremmo noi. Pretendere che mia madre concretizzasse una cosa simile sarebbe chiedere troppo quindi… cominciammo a urlare ma visto che il docile animaletto sembrava leggermente infastidito dalle nostre grida ci ammutolimmo. Dopo una mezz’ oretta di puro terrore è arrivato un elicottero che ci ha prelevate e mentre ingessavano Maddie io mi sono beccata la predica della mamma.
Appunto… ha fatto il pane con la zucca, vieni ad assaggiarlo, vero? Bacissimi, Angie.
PS: Voglio sapere di più!
 
 
 
* angolo autrice *
Whey ciao!  <3 Dico solo che è una storia fatta per scuola ( ma l’ avventura è vera). Comunque commentate quass8
Saluti pantelliani a tutti!
   
 
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