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Autore: kiss the night    11/11/2014    1 recensioni
CAPTAIN SWAN
Spoiler 4x07 e 4x08 (promo)
Doveva correre da Emma il più velocemente possibile perché anche perdere un solo secondo le sarebbe potuto costare la vita. Se quello che Snow White aveva detto era vero Emma era riuscita a cacciarsi davvero nel peggiore dei casini...
Genere: Angst, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Signor Gold/Tremotino
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Note iniziali- Specifico nuovamente che ci sono alcuni spoiler sulla puntata 4x07 e possibili riferimenti alla 4x08 (l'ho scritta prima di vederlo, ma a quanto sembra piccoli dettagli sembrano coincidere).
Enjoy


Doveva correre da Emma il più velocemente possibile perché anche perdere un solo secondo le sarebbe potuto costare la vita. Se quello che Snowwhite aveva detto era vero, Emma era riuscita davvero a cacciarsi nel peggiore dei casini...

Solo un'ora prima, dopo quello che era successo alla stazione di polizia e dopo essersi accertata che David stesse bene, Emma era scappata via, urlando agli altri di starle lontana. Killian avrebbe voluto inseguirla per cercare di calmarla, ma Mary Margaret era intervenuta dicendogli di lasciarle sbollire la rabbia da sola per un po' perché al momento non avrebbe ascoltato nessuno.
Anche se con riluttanza l'uomo aveva deciso di accettare il consiglio e solo dopo aver aiutato gli altri a portare David in ospedale era andato a cercare la ragazza, con scarso risultato visto che Emma non era in nessuno dei posti in cui gli sarebbe venuto in mente di cercarla; non era da Granny, non era a casa sua e neanche nascosta da qualche parte nella foresta.
Aveva alla fine deciso di tonare in ospedale per vedere come se la cavava il principe, sperando di trovare lì la ragazza che magari dopo essersi calmata aveva deciso di andare a vedere come stava il padre.

Proprio lì gli avevano dato la sconvolgente notizia.

Una volta entrato nella stanza Mary Margaret era corsa da lui con uno sguardo disperato. Solo dopo, scrutando meglio l'interno della stanza, avrebbe notato la presenza di Belle.
La donna lo portò fuori dalla stanza per non farsi sentire da nessun'altro e gli raccontò quello che l'altra  ragazza le aveva riferito.

“Emma è stata da Gold. Gli ha chiesto se esisteva un modo per togliersi poteri e lui a quanto pare ha accettato di farle una sorta di incantesimo per mezzo di uno strano cappello, ma Belle non è riuscita a capire molto più di questo... solo che la cosa potrebbe avere dei risvolti poco piacevoli per Emma. Dobbiamo riuscire a fermarla e ho come la sensazione che solo tu possa convincerla a non fare una pazzia del genere.”

Non riuscì neanche a finire di ascoltare le parole di Snow, che nella sua mente tornò ad insinuarsi l'immagine di un avvenimento successo poco più di una settimana prima; Gold lo aveva costretto ad immobilizzare un uomo mentre tirava fuori da una specie di scatola un cappello blu. Quest'oggetto aveva poi risucchiato il vecchio... era quello il cappello di cui Belle aveva sentito parlare? Rumplestinskin avrebbe fatto ad Emma la stessa cosa che aveva fatto a quel pover uomo? No, non poteva assolutamente permettere che succedesse una cosa del genere ad Emma, doveva intervenire, anche se questo avrebbe fatto venir fuori i segreti che le stava nascondendo.

Con un cenno di congedo, Killian salutò velocemente Mary Margareth e corse fuori dall'ospedale dirigendosi a perdi fiato verso il negozio di Gold; non era certo di trovarli lì, ma fra tutte, quella sembrava l'opzione più sensata.
Purtroppo però il locale era vuoto e anche dal retro non proveniva nessun rumore.
Cercò di calmarsi  provando a fare mente locale su dove l'oscuro avesse potuto portare la donna e uscendo dalla porta del negozio notò una strana luce provenire dal porto.

Senza stare a pensarci troppo riprese subito a correre, rendendosi conto che il tempo a sua disposizione era diminuito ancora di più ; se Gold aveva già estratto il cappello dalla scatola a Emma rimaneva poco tempo prima di essere risucchiata all'interno di esso.

Si rese conto di essere nel posto giusto nell'istante in cui arrivò all'imbocco del pontile, perché vide chiaramente Tremotino ed Emma, uno di fronte all'altra, in fondo al porticciolo e l'uomo aveva già in mano l'oggetto stregato che emanava una forte luce blu, molto più potente di quella che aveva visto l'ultima volta... che reagisse in base a quanto potente era la magia che aveva vicino?

Smise di pensare a questi inutili dettagli e ricominciò a correre; averla vista lì gli aveva allentato almeno un po' la stretta al cuore che si stava portando dietro dal momento in cui Mary Margaret gli aveva fatto presente le intenzioni della figlia, e che si era fatta più forte quando aveva visto la luce blu.
Non poteva permetterle di rischiare la vita per una cosa che avrebbe potuto imparare a controllare, e sopratutto non poteva perderla, non adesso che erano riusciti a trovarsi e ad abbattere quei muri che entrambi avevano creato, lui sapeva che insieme sarebbero riusciti a curare le ferite del loro passato.

Arrivato a pochi metri da loro Emma si accorse della sua presenza; si guardarono negli occhi per alcuni secondi, e questi bastarono all'uomo per vedere quanto fosse terrorizzata, da sé stessa e da quello che stava facendo.

“Killian... che ci fai qui? Per favore vattene.”
La voce era poco più che un lamento e lei appariva fin troppo lontana dalla donna forte che conosceva.

“No, Emma stai facendo un errore e lo sai. Il tuo potere fa parte di te, non devi sbarazzartene ma solo imparare a controllarlo.”

“Non ci riesco, ci ho provato ma tutto quello che sono riuscita a fare e stato rischiare di uccidere mio padre... Questa è la soluzione migliore per tutti e quando non avrò più questo potere potrò continuare a vivere come una persona normale.”
Era sull'orlo delle lacrime, anche se non le avrebbe mai lasciate scorrere in presenza di altri.

Hook distolse momentaneamente gli occhi da lei per concentrarsi sull'altra persona che fino ad adesso era rimasta a fissarli in silenzio, sulla faccia un espressione vittoriosa... il bastardo stava già assaporando la sua sete di potere; anche se non riusciva a capirne il motivo, sapeva che quello che Tremotino voleva erano i poteri di  Emma, poco importava che per averli avrebbe dovuto risucchiarla nel cappello e farla sparire.

Purtroppo la ragazza sembrava davvero convinta di farlo e sicuramente l'oscuro aveva omesso il piccolo particolare che l'incantesimo del cappello comportava.
Emma sperava in una vita che non avrebbe avuto perché lui le aveva fatto credere che non le sarebbe successo niente ; nonostante questo avrebbe poi comportato delle spiegazioni che avrebbero potuto distruggere il rapporto che si era creato tra loro, toccava a lui spiegarle quello che le sarebbe successo.

“Emma, ascoltami bene... qualsiasi cosa lui ti abbia detto su quel cappello non è vera, o almeno lo è solo in parte.”
La ragazza sembrò ridestarsi dopo quella affermazione e lo guardò stupita.

L'oscuro per la prima volta dal suo arrivo sembrò preoccupato, tanto da lanciargli un'occhiata sprezzante.
“Sei davvero sicuro di quello che fai Capitano... hai molto da perdere.”

Emma, ancora più stupita, adesso lo stava guardando intensamente, confusa da tutta quella situazione.
Quello era il momento in cui Killian doveva trovare il coraggio di ammettere le proprie azioni, svelare alla donna che amava di averle mentito su alcune cose successe negli ultimi giorni; era pienamente cosciente di quello che rischiava, visto che nel migliore dei casi lei gli avrebbe dato ascolto ma probabilmente non gli avrebbe più rivolto la parola, premurandosi di rialzare quei muri che con tanta fatica era riuscita ad abbassare anche grazie a lui.

Ma c'era in gioco la vita di Emma, il resto non contava nulla, neanche la sua stessa vita.

“Sicurissimo mio Coccodrillo, non ti permetterò di avere quello che vuoi senza neanche combattere! Emma, quel cappello risucchierà anche te e non solo la tua magia; non so nei dettagli cosa ti succederà, ma sicuramente niente di buono... no-non posso permetterti di fare una cosa del genere, anche perché daresti il tuo potere a qualcuno che vuole usarlo per qualcosa di malvagio”

Il pirata cercò di tenere il suo sguardo incatenato a quello della bionda, sperando che anche grazie al suo dono capisse che era sincero e che doveva reagire contro l'oscuro. Lei però sembrava persa nei suoi pensieri, come se cercasse di far coincidere tutte le tessere di quell'ingarbugliato puzzle.

Approfittando della loro distrazione Rumple, adesso seriamente preoccupato che quello stupido pirata potesse far saltare il suo piano perfetto, con un gesto della mano fece volare Killian lontano da Emma, scaraventandolo con forza contro alcuni barili poggiati vicino alla rimessa di barche.

Hook fu preso alla sprovvista e non riuscì neanche a frenare la caduta, finendo con lo sbattere violentemente la testa contro il pavimento di legno del molo. Istintivamente portò l'uncino a toccare la parte che più gli faceva male; il contatto con il metallo lo fece sussultare e, riportando poi il braccio verso gli occhi vide che c'era del sangue. Alzò per un breve secondo lo sguardo, abbastanza da riuscire a vedere Emma correre verso di lui.

“KILLIAN!”

Cercò inutilmente di dirle di non abbassare la guardia e di non preoccuparsi per lui, ma la voce purtroppo non venne fuori se non in un sospiro quasi inudibile.

L'oscuro, capendo che la situazione gli era completamente scappata di mano, fu costretto ad intervenire in modo molto più rude di quanto avesse programmato.
Bloccò Emma e la costrinse a voltarsi nella sua direzione; la ragazza si rese conto di non poter più muovere un muscolo e si maledisse per essere andata volontariamente nella tana del lupo.

“Mia cara signorina Swan, noi abbiamo un patto. Lei voleva liberarsi del suo potere e io le ho offerto il mio aiuto, premettendo che ci sarebbero potuti essere dei problemi ma lei ha accettato comunque... e come può immaginare credo fortemente che ogni accordo vada rispettato.”

“Maledetto bastardo, non sei cambiato per niente. Sono stata così stupida da farmi ingannare credendo nella tua buona fede. Liberami subito!”

La ragazza cercò di dimenarsi inutilmente e volse lo sguardo nella direzione in cui poco prima era stato sbalzato il pirata, cercando di capire se stesse bene.
Killian però si era già rialzato e allontanato in direzione dell'oscuro.
Ma che diavolo sta cercando di fare?

L'uomo resosi conto della situazione delicata in cui si trovava Emma, spinto da un coraggio che non credeva suo, si rialzò barcollando e sfruttando il momento di distrazione di Rumple cercò di avvicinarsi a lui; non avrebbe potuto ucciderlo o ferirlo, ma se fosse riuscito a distrarlo anche solo per pochi secondi Emma sarebbe stata in grado di liberarsi.
Era un sorta di missione suicida, ne era pienamente cosciente, ma come aveva sempre detto sarebbe stato disposto a pagare quel prezzo solo per amore e vendetta, e questo era proprio il primo caso.
Dopo essere arrivato a pochi metri di distanza dal mostro, Killian cominciò a correre cercando di avvicinarsi il più possibile con l'intenzione di farsi sentire.

Rumple resosi conto della minaccia si voltò e con l'ennesimo gesto secco della mano scaraventò il pirata sempre più lontano, gettandolo questa volta in acqua, neanche troppo vicino alla riva.
Per colpa dello schianto l'ultima cosa che percepì fu l'urlo di Emma che lo chiamava disperata, poi più niente.


Note finali;
Salve, per cominciare grazie se siete arrivate fino a qui. Dico solo un paio di cose e poi mi dileguo (vista anche l'ora). Questo per me è un battesimo di Fandom, è la prima volta che scrivo per Once e spero che vada tutto bene. 
Poi un piccolo appunto sulla storia; è nata come OS che poi è diventata una mini-long (termine che la mia beta adora),di massimo 3 capitoli, principalmente perchè la parte finale non mi convince a pieno e preferisco prendermi un pò di tempo per organizzarla meglio. 
Detto questo, grazie di cuore a chi leggerà la storia e sentitevi libere di farmi sapere cosa ne pensate, le critiche (positive e negative) sono sempre ben accette. 
Baci baci
KissTheNight 


   
 
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