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Autore: Bellis    26/10/2008    4 recensioni
Una breve composizione per un piccolo amico, senza alcuna pretesa di solennità.
Sit Tibi Terra Laevis, Tinnulus.
Genere: Triste, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Tinnulus

Gelido Vento, Amorosi Raggi,
Che appartenete ad un'Ombra lontana,
Vostro sia quel docile coraggio
Che spinge i forti ad abbassare il capo
Dinanzi alla più povera sventura.

Chinate il viso, o Supremi,
Per udire, distante,
Il sospiro di bambina
Che molti mesi or sono
Abbandonò il mio cuore.

Era piccolo e amato
D'un amore inesperto,
Il mio Piccolo Fischio,
Cuccioletto sperduto.

O, vi prego, Guardiani,
Non gli siate maligni,
Non sia il Vento contrario
Nel suo ultimo viaggio.

Ma una luce soffusa
Che i suoi occhi raggiunga
Lo conduca a Casa,
Il suo Regno di Luce.

E gli schiuda un bel mondo
Ove impari a volare
Senza fughe impetuose
Dai bestiali nemici.

Gli sia accanto il buon padre,
Che per lui morì,
Perchè orgoglio trabocchi
Dal minuscolo petto.

E tu, Terra, Madre,
Che circondi coi fili verdastri
Qualche penna consunta dal Tempo...

Le sue giovani ali
Non lo sostennero mai,
Nè colsero il ritmo
Che le correnti sussurrano.

Ma non fu mai un peso,
Per Te, che lo desti alla luce.
Ammettilo.
Non ti impensierì la sua presenza.

Sii leggera su di lui,
Copri con delicatezza il suo corpo.
Rimbocca le fosche coperte
Che tiepide lo riscalderanno sempre.

Sii Madre, una volta,
Non Matrigna, come nell'austero dì
Che volesti provare la forza
Del mio caro cucciolo,
E la mia.

Carezzalo con le dita sottili,
Distendi la coltre affettuosa,
Perchè germogli d'un nuovo futuro.

Sit Tibi Terra Laevis, Tinnulus.

E non piangere più.


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Note dell'Autrice
Ciao! :)
Probabilmente, chi avesse mai eventualmente avuto una buona opinione della mia persona, la troverà azzerata dopo aver letto questo testo.
Di fronte ai grandi problemi della vita umana, cosa scrivo io?
Una poesia riguardo la morte di un un piccolo Merlo.
Chiedo scusa se questo Ti parrà immaturo, ma sentivo il bisogno di scrivere ed ho scritto.
Sentivo il bisogno vanitoso di esprimermi, e mi sono espressa.

Un'ultima nota: il riferimento a Marziale non vuole essere atto di vanteria. Ho voluto semplicemente citare (rispettosamente, spero) l'Autore latino che più mi è piaciuto nei cinque anni di Liceo.
Inoltre, Tinnulus non è la traduzione esatta di Piccolo Fischio, lo so bene. Il termine latino è un aggettivo, credo, che si può rendere col termine italiano squillante (*Bellis evita con disinvoltura uno strale infuocato lanciatole dalla professoressa di Latino*). Data la potenza vocale del soggetto (sebbene piccolo emetteva cinguettii strabilianti, Tinnulus) ho chiamato il cuccioletto con quel soprannome latino.

Queste note stanno diventando più lunghe delle poesie. Passo e chiudo!
A presto,
Bellis

   
 
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