Our life story

Aires non ricordava come era arrivata in quel luogo, vedeva solo figure soffuse e percepiva suoni incomprensibili.
La testa le doleva. Il cuore le martellava. I muscoli l’abbandonavano; erano pesanti, spossati, incapaci di reagire.
Venne sollevata di peso da due uomini e coricata su una barella e portata chi sa dove. Vide il suo amico gnomo venirle incontro.
“Andrà tutto bene, Aires!”
Lei non riuscì a rispondergli, troppo stanca, troppo distrutta. Dopo qualche minuto quando stavano attraversando una galleria secondaria, tutto si fece buio: la vista si annebbio e le orecchie fischiarono, svenì

4 giorni dopo

Semenion e Damion devastavano tutto. Il loro passaggio incuteva paura e disperazione nelle gente.
Aires si fece avanti, non aveva paura!
Con un scatto fulmineo atterrò un fammin, seguito da uno gnomo e da un soldato semplice. La piratessa corse a per di fiato verso i gemelli.
Incontrò il suo fidato gnomo, insieme sapevano cosa fare!
Si diressero verso i cavalieri e a cavallo di un drago, procuratogli dallo gnomo, si avventarono su di loro. Le lame danzavano come in una danza senza fine, lamenti e sangue irroravano il campo di battaglia.
Aires riusciva bene a tenere testa Semenion, il quale era in difficoltà. Con degli affondi sempre più precisi la piratessa riuscì a mettere al muro il cavaliere.
Per un attimo egli si sentì perduto, ma voltato lo sguardo al fratello, sogghignò.
La donna si voltò e vide lo gnomo steso a terra con Damion che gli puntava la spada alla gola.
“No! Non ucciderlo!” la lama taglio di netto la carotide e il sangue uscì copioso.
Aires urlò “Basta! Noooo! Aiutooo!”
Una voce lontana le sussurrava di calmarsi.
“Bastaaa…”
La piratessa si risvegliò in letto, comodo, in un lago di sudore.
Alzò lo sguardo e vide davanti a lei un ragazzo.
Doveva avere più o meno l’età di Sennar. Era moro, riccio, con qualche ciuffo ribelle e leggermente più chiaro. Gli occhi erano pece, neri, profondi penetrati, in netto contrasto con la pelle diafana, ma comunque più abbronzata di quella della piratessa. Il fisico era asciutto, ma non erano delineati i muscoli, anzi non li aveva proprio. Sul viso compariva qualche lentiggine, qua e là che Aires trovò graziose.
Indossava una tunica da mago, con un occhio aperto ricamato sul ventre e con i bordi rossi, come quella di Sennar.
“Dove sono?” si affrettò a dire la piratessa, visibilmente in agitazione.
“Tranquilla!” la sua voce era così soave “sei al sicuro, al palazzo reale della terra del Fuoco; ti sto curando … eri piuttosto malconcia” disse con tono preoccupato.
“Quindi sei tu che mi hai fatto questo?” chiese guardando il bendaggio accurato che aveva alle braccia e sulle cosce.
“Ehm si”
“Grazie” il ragazzo rimase sbalordito.
“Non ti ringraziano spesso eh?”
“No … no, quasi mai!” rispose impacciato il ragazzo, le ricordava incredibilmente Sennar.
“Mi hai salvato la vita! Posso sapere il nome del mio salvatore?”
“Albidash” si affrettò a rispondere lui, Albidash, che nome sensuale “ e la mia paziente?”
“Aires!”.

cerrywoman's corner
Salve a tutti! Eccomi qui con un'altre Fan Fiction dedicate al re senza corona ... il bello di questa Fan Fiction è che sarete voi a dedidere se volete una long o no. Quindi riassumendo: lasciatemi una recensione o un messaggio privato per sapere se volete una long o semplicemente questa one shot..
Bene con questo ringrazio sempre tutti i miei lettori, di cuore ...
Un bacio enorme
cerrywoman