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Autore: Artemis91    13/11/2014    1 recensioni
Blaine è un pirata e per tutta la vita ha seguito un padre in fuga dal suo destino. Adesso che il padre è braccato dal giovane comandante Sebastian, Blaine sarà costretto ad imbarcarsi alla ricerca di ciò che renderà il padre immortale:la lacrima di una sirena. Cosa succederà quando però scoprirà che le sirene non sono dei mostri come crede? Cosa farà quando il padre metterà in dubbio la sua attrazione per il giovane tritone Kurt, facendogli credere di essere sotto l'effetto di un incantesimo?
PIRATA!BLAINE-TRITONE!KURT (Basato su Pirati dei caraibi)
Oneshot già postata durante una klaine week e riproposta perchè ho in mente di scrivere un seguito..
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Cooper Anderson, Kurt Hummel, Santana Lopez, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Allora, l'ho già scritto ma è sempre meglio ripeterlo, avevo postato questa oneshot durante un klaine week scritta insieme a Frankie 92 e l'ho ripostata qui solo perchè ho in mente di scriverci un seguito e mi sembrava che fosse più semplice averle entrambe nello stesso account . Per cui se la storia vi sembra familiare, non vi preoccupate.. =)    Ah, se il titolo vi sembra diverso è perchè l'ho messo in italiano, essendo io completamente incapace di scrivere in inglese..Detto questo per chi la dovesse leggere per la prima volta, be.. enjoy!

Blaine osservava il mare colorato dai raggi del sole che tramontava, perso nei suoi pensieri, mentre due scialuppe erano state calate al fianco della nave pronte per portarli sull'isola della baia delle sirene.
"Hai mai visto una sirena ragazzo?"
Blaine si voltò verso il pirata più anziano della nave che gli sorrideva allegro, scosse la testa mentre riponeva nella bisaccia il monocolo e si affrettava a raggiungere il capitano, che aveva richiamato la sua truppa al centro del ponte.
"Sarà divertente.."
 
 
 
Sarà divertente..
Le parole di quel vecchio marinaio si ripresentarono nella sua mente  riempendogli le orecchie finché le urla che provenivano dal mare non lo raggiunsero più; non c'era niente di divertente nel vedere venti uomini trascinati in acqua da quei mostri e annegati.
"Blaine accendi la torcia!" Urlò il padre, indicandogli una torcia gigantesca che si ergeva alla base della battigia, si voltò verso di lui guardandolo osservare lo scenario con il monocolo mentre un sorriso soddisfatto si apriva sulle labbra.
"Portiamole a riva.." Sussurrò, mentre il figlio si incamminava lungo il percorso tortuoso.
Raggiungere la torcia non fu difficile per lui, riuscire a sbloccare il macchinaggio per far cadere il grasso di balena, invece, gli creò qualche problema.
"Schizzo ce l'hai fatta?"
Sentì urlare il fratello da sotto la torcia e proprio in quel momento sentì il ferro cigolare e cedere sotto le sue mani e il liquido viscoso scendere al centro di essa.
Si sporse verso la lente che era posta di fronte al calderone pieno di legna e grasso di balena prima di lanciarvi sopra la torcia piena di fuoco e voltarsi in modo da puntare il vetro verso la barca al centro della laguna e illuminare il tutto.
Le grida degli uomini in mare aumentarono e si fondevano coi i richiami di centinaia e centinaia di quelle creature, che si avvicinavano rapide alla costa nella speranza di uccidere qualche altro marinaio inerme.
Saltò giù dalla torcia avvicinandosi al fratello che osservava schifato il massacro in mare prima di scrollare le spalle e dire:
"Come diavolo fa a restare così impassibile... io ho la pelle d'oca.."
"Non ha cuore.. - sussurrò in risposta osservando triste il padre, prima di spostare gli occhi sulle figure che squarciavano l'acqua avvicinandosi rapidamente - è come loro..."
"Buttate quelle reti in mare e catturatene una viva!" Urlò il padre dietro di loro,osservando il tutto al sicuro sul pontile insieme ai suoi figli..
Le sirene si scontrarono con le reti, aumentando così la loro ira e trascinando decine di malcapitati verso il fondo del mare; Blaine vide Cooper torcersi le mani passando lo sguardo dalla torcia allo scenario pietoso che capitava loro davanti.
"Coop non ci pensare nemmeno! Coop!" Urlò verso il fratello che si affrettava al risalire la collina scoscesa, cominciò ad inseguirlo finchè una mano non gli afferrò la caviglia trascinandolo in mare.
"Blaine!" Urlò il fratello e fu l'unica cosa che Blaine riuscì a sentire mentre osservava la bellissima sirena trascinarlo verso il basso: aveva lunghi capelli neri e due occhi scuri in cui si poteva annegare.. gli veniva quasi da ridere, stava per annegare e l'ultima cosa che avrebbe visto sarebbe stata una donna.. comico se si considerava che era gay..
"Santana! Santana lascialo!"
Blaine vide la sirena voltarsi verso un giovane tritone che li stava raggiungendo fendendo rapidamente l'acqua; non poteva sapere se era per la mancanza di ossigeno che gli comprimeva i polmoni o meno, ma quel tritone era la creatura più bella che avesse mai visto, con i suoi capelli castano chiaro, la pelle lattea e gli occhi di un azzurro mare intenso.
"Kurt.."
"LASCIALO ANDARE!"
La presa attorno alla sua caviglia si allentò mentre la giovane donna se ne andava, dopo aver scoccato al tritone un occhiata adirata; Kurt si avvicinò a lui afferrandolo saldamente per le spalle prima di sferzare un colpo con la coda e ritornare velocemente in superficie.
Il contatto dell'aria che rientrava nei suoi polmoni fu ancora più doloroso della sua mancanza, sentiva il petto alzarsi ed abbassarsi velocemente cercando di recuperare in pochi secondi quell'ossigeno che aveva perso, tossiva cercando di eliminare quel poco di acqua salata che aveva ingerito mentre si accasciava sulla spalla del ragazzo, che nuotava lentamente verso un punto della riva lontano dal massacro. Quando pensava alle sirene aveva sempre creduto che il loro odore fosse quello stantio e nauseabondo del pesce, ma adesso che la sua faccia era mollemente abbandonata sul collo del ragazzo e il suo naso ne sfiorava lentamente il collo poteva giurare che quell'odore fosse più simile a quello di una giornata d'estate e di frutti maturi, sorrise fra sé pensando a quanto stupido fosse quel pensiero.
"M-mi dispiace.." Sussurrò il tritone spingendo il suo corpo stanco sulla sabbia e lasciando scivolare una mano lenta ad accarezzare la sua guancia "per i tuoi amici.. non sono.. non sono riuscito a fermarle.."
Gli occhi di Blaine si spalancarono a quelle parole: si stava davvero scusando per non aver impedito un massacro voluto da suo padre? Alzò una mano a sfiorare il suo braccio sentendo la sua pelle  morbida e liscia sotto il suo tocco e guardando i suoi occhi chiudersi beati, aprì la bocca per dire qualcosa quando fu circondato da una rete. Gli occhi di Kurt si aprirono terrorizzati guardandosi a destra e sinistra e trovandosi circondato da pirati ghignanti, prima di abbassare lo sguardo su Blaine… la dolcezza e il senso di colpa con cui lo aveva guardato prima non esistevano più nel suo sguardo, sostituiti da freddezza e disprezzo.
"Ben fatto figliolo! Mettetelo nella cassa.." Urlò il padre sferrando una pacca sulla schiena del figlio, mentre Cooper lo aiutava ad alzarsi; si voltò in tempo per vedere Kurt ribellarsi come poteva cercando di liberarsi dalla presa della rete e della braccia forti dei pirati, soffiando nella loro direzione, finché non fu gettato in malo modo in una cassa di vetro sigillata.
 
Cominciarono a marciare lenti attraverso la foresta, dovevano attraversare l'isola per poi riprendere il mare con la nave che li aspettava nella baia della luna; il viaggio si prospettava lungo e stancante con il sole che filtrava caldo tra le folte piante della foresta e il terreno irto e pieno di ostacoli. Blaine continuava ad osservare la cassa di vetro dove il tritone giaceva immobile, gli occhi brillanti in cui si era perso si erano velocemente spenti, come se sapesse cosa gli sarebbe successo; lo vide alzare lo sguardo su di lui, i suoi occhi sembravano chiedergli perché.. perché gli aveva fatto questo? E non riusciva a reggere quello sguardo distrutto senza provare uno strano desiderio di protezione, che lo portava a volere con tutto sé stesso di liberarlo.
"Cosa è successo con quel mostro?"
"Non chiamarlo mostro.. il suo nome è Kurt.. - sussurrò al fratello che lo stava guardando stupito mentre gli occhi del giovane Anderson non riuscivano a staccarsi da quel corpo delicato e da quegli occhi stupendi - e mi ha salvato la vita.."
"Oh, come.. credevo che il loro istinto fosse di ucciderci.."
"Credo sia così.. credo che lui sia speciale... cosa.. cosa gli farà?" Chiese spostando momentaneamente l'attenzione sul fratello, che si grattò lentamente il collo mentre cercava le parole.. "Lo terrà in vita finché gli servirà.."
"E poi?" Incalzò Blaine, Cooper passò lo sguardo da lui al ragazzo prigioniero prima di sussurrare "E poi lo salverai.."
 
 
 
Dopo ore ed ore di cammino finalmente il capitano urlò di fermarsi per una pausa e Blaine si sedette su un ramo rialzato vicino alla cassa, masticando lentamente il pezzo di carne secca che gli spettava osservando attentamente il padre. Li faceva viaggiare ad un ritmo massacrante, segno che forse l'uomo da cui stava fuggendo, il destino da cui voleva fuggire, fosse più vicino di quanto pensassero.
 
"L'unica speranza che ho è la fonte della vita, figli miei.."
Quelle parole allora lo avevano terrorizzato, ma dopo aver passato tre anni della sua vita tra massacri e saccheggi solo perché quel mostro di suo padre avesse qualche anno in più da vivere, quelle parole gli sembravano vuote. Proseguiva il viaggio perché non sapeva che altro fare, perché non poteva abbandonare Cooper dopo quello che aveva fatto per lui.
 
"B-Blaine.."
Una voce melodiosa lo strappò dai suoi pensieri, vide gli altri cominciare a prepararsi per ripartire e infine posò lo sguardo su Kurt: il volto pallido, il respiro corto e spazzato, la mano appoggiata languidamente sul vetro.
"T-ti prego.." Sussurrò mentre la mano scivolava lenta sulla superficie trasparente e cadeva inerme sul suo fianco, gli occhi chiusi e la bocca tesa nel tentativo di catturare più aria possibile..stava.. stava soffocando..
Si lanciò contro la serratura cercando di aprirla il più velocemente possibile, le mani che tremavano dalla frustrazione,ma fu fermato dalle grandi mani di Jack che lo fecero allontanare.
"Che cosa vuoi fare ragazzino?"
"Gli serve aria.."
"Ha l'acqua.."
"NON VEDI CHE NON RESPIRA!" Urlò Blaine, indicando con una mano il corpo sofferente del tritone e catturando su di sé l'attenzione di tutta la truppa; il padre si avvicinò lentamente facendosi spazio tra i suoi uomini, osservando prima lo sguardo sconvolto del figlio poi quello sofferente e stanco del tritone, prima di afferrare la lama della spada e aprire un varco leggero nella chiusura della cassa. Kurt si lanciò alla fessura respirando velocemente, cercando di riempire i polmoni con l'aria pulita.
Sulle labbra di Blaine si aprì un sorriso tenero che si spense immediatamente sotto lo sguardo crudele del padre.
"In marcia! - urlò agli altri prima di avvicinarsi pericolosamente al figlio e sussurrargli tagliente “Non osare mai più renderti così ridicolo di fronte alla mia truppa.. ci siamo intesi? CI.SIAMO.INTESI?"
Blaine annuì velocemente, il padre si allontanò e solo allora si concesse di posare lo sguardo su quel ragazzo che lo aveva stregato,  un sorriso teso e spento si aprì sulle labbra del tritone mentre gli sussurrava "Grazie", poi Jack e Lucas afferrarono la cassa e cominciarono a camminare.
 
 
 
Erano arrivati al centro dell'isola, laddove la terra era più scoscesa e piena di buche, difficile da vedere vista la presenza di un costante strato di acqua stagnante; non seppe nemmeno dire come successe.. un attimo prima parlava tranquillamente col fratello dei porti in cui si sarebbero fermati... quello dopo il rumore sordo del vetro che si rompe in mille frammenti gli riempì le orecchie rendendolo quasi sordo.
"No.." Sussurrò, avvicinandosi rapidamente alla truppa, tutta posta in maniera circolare intorno ai frammenti di vetro e al corpo tremate di Kurt; per un attimo sentì qualcosa fare male all'altezza del cuore nel pensare che presto sarebbe morto senza acqua. Il velo d'acqua rimasto sul corpo del ragazzo svanì lentamente, portando via con sé anche le squame e la sua coda da sirena; lo sguardo di Blaine vagò lentamente lungo il corpo del ragazzo così umano in quel momento, mentre lui si rannicchiava su sé stesso per coprire la propria nudità.
"Bene.. puoi camminare?" Chiese la voce scura di suo padre osservando con sguardo schifato il ragazzo di fronte a lui, Kurt scosse la testa lentamente.. aveva passato una vita in mare come poteva pensare il padre che sapesse come usare le gambe?
Una rabbia cieca montò in Blaine quando vide l'uomo afferrare i capelli di Kurt e tirarlo su di peso, incurante dei lamenti del ragazzo che scivolò immediatamente a terra nel momento in cui la presa si allentò; vide il padre tirare fuori una pistola e puntargliela alla fronte e non riuscì ad impedirsi di accorrere in suo aiuto.
"Anche se mi spari non riuscirò comunque a camminare,non le ho mai usate le gambe!" Ringhiò esasperato Kurt, osservando l'arma puntata su di lui e reprimendo l'istinto di roteare gli occhi di fronte alla stupidità umana.
Un'ombra al suo fianco attirò la sua attenzione, prima che Blaine si inginocchiasse di fronte a lui sfilandosi la camicia e porgendogliela.
"Non ho chiesto il tuo aiuto.." Sibilò mentre l'odore di pino e di spezie lo circondava entrando nella sua pelle.
Blaine sorrise divertito mentre allargava le braccia sussurrando con voce bassa che fece fremere il tritone "Ma ti serve..".
Con riluttanza circondò con le braccia il collo del ragazzo che lo sollevò da terra facilmente riprendendo la marcia, lasciò cadere la testa sul collo di Blaine lasciandosi pervadere da quell'odore di buono e , strofinando lentamente il naso sul suo collo, sentì il battito del cuore del pirata accelerare e il respiro farsi più frequente, mentre le sue mani lo stringevano più forte a sé.
"Ti peso.." Sussurrò Kurt al suo orecchio e Blaine chiuse gli occhi, portare il ragazzo in braccio inizialmente gli era sembrata una brillante idea, ma non aveva preso in considerazione il fatto che le loro pelli sarebbero entrate in contatto o l'eccessiva vicinanza dei loro visi.
"Ce la faccio.." Rispose voltando la faccia verso di lui solo per trovarsi ad un centimetro da quelle labbra morbide, rosee e calde e l'unica cosa che si ritrovò a volere era di chiudere quella distanza e scoprire se anche il sapore della sua bocca era buono quanto lo era il suo odore.
"FERMIAMOCI QUI PER STANOTTE! Blaine porta qui la bestia.." L'urlo del padre li riscosse entrambi da quello strato di trance in cui erano caduti, gli occhi di Blaine si scurirono di rabbia alle sue parole, socchiuse le labbra per rispondere quando una mano scivolò lenta sulla sua guancia attirando la sua attenzione..
"Non importa.." 
 
*
 
"Dove stiamo andando?"  Chiese Kurt osservando la luce del sole risplendere sulla pelle di Blaine, creando dei riflessi color arcobaleno e risaltando l'odore del ragazzo. Il Pirata osservò i suoi compagni prima di voltarsi verso di lui e sussurrare "Hai intenzione di preparare un piano di fuga?".
Il sopracciglio di Kurt svettò verso l'alto rapidamente, mentre sulla sua faccia si formava un'espressione dubbiosa che lo rendeva ancora più bello.
"Oh, beh.. si.. il mio piano prevede di scappare durante la notte e ripercorrere tutta l'isola a corsa.."
Blaine ridacchiò divertito mentre rispondeva "Quindi in realtà fai solo finta di non saper camminare eh?"
"Certo, perché mi piace stare tra le tua braccia.."
Blaine osservò le guance di Kurt prendere rapidamente colore, resosi conto forse di ciò che aveva detto, e sorrise malizioso mentre stringeva ancora di più la presa sul ragazzo, avvicinandoselo al petto mentre gli sussurrava all'orecchio "Bastava dirmelo..", ampliando ancora di più il suo sorriso quando il tritone emise uno squittio frustrato e nascose la sua faccia nel suo collo.
 
George si voltò quando il suono musicale della risata del figlio riempì l'aria, osservò attentamente il modo in cui stringeva a sé quella creatura, come non riusciva a distogliere lo sguardo da lui e si cominciò a preoccupare. Sapeva che Blaine non era a conoscenza del suo piano, ma voleva essere sicuro che l'infatuazione di suo figlio per quel piccolo mostro non avrebbe intralciato i suoi piani.. doveva fare in modo che si allontanasse dal tritone...
 
 
 
"Mi sembra un buon momento per attuare il tuo piano, se vuoi..." Sussurrò Blaine alla figura legata all'albero mentre gli si sedeva di fianco,un sorriso luminoso fu la risposta che ottenne.
Kurt passò lo sguardo sulla distesa d'acqua salata di fronte a lui e Blaine poté giurare di leggere nei suoi occhi desiderio e tristezza, prima che la voce melodiosa del ragazzo non lo distogliesse dalla contemplazione della luna riflessa nel mare.
"Mi manca il mare.." disse muovendo lentamente i piedi nudi nella sabbia, spostando così la camicia di Blaine e scoprendo le sue lunghe gambe; la bocca del pirata si fece asciutta mentre osservava i raggi lunari risplendere su quella pelle così chiara rendendola luminescente. Non si era neppure accorto di essersi avvicinato a Kurt o di aver posato la sua mano sulla guancia del ragazzo mentre lo attirava a sé, l'unica cosa che riempiva la sua mente in quel momento era il desiderio che aveva di baciarlo e ora poteva vedere il tritone trattenere il respiro mentre chiudeva gli occhi lucidi e socchiudeva le labbra, pronte per essere congiunte con le sue..
"Blaine! Blaine... - il pirata si staccò con un sospiro frustrato dal giovane alzandosi appena in tempo per vedere Cooper apparire dal sottobosco, completamente senza fiato - nostro padre ti vuole parlare.. è-è nella sua tenda.."
 
Blaine camminò fino alla tenda del padre chiedendosi cosa questo volesse da lui, vi entrò dentro trovando concentrato a studiare le sue carta e consultare un vecchio diario ingiallito.
"Capitano voleva vedermi?"
George alzò gli occhi sul figlio abbandonando subito le carte che aveva davanti per concentrarsi su di lui, gli indicò con una mano la sedia di fronte a lui mentre si allungava per versare il vino in due bicchieri.
"Ho visto che ti sei avvicinato alla bestia.."
"Ha un nome."
George alzò gli occhi sul figlio a quelle parole, avvicinò le labbra al proprio calice per sopprimere un sorriso divertito di fronte al suo ardore nel rispondergli.
"E tu lo sai il suo nome?"
"Kurt.."
"Kurt.. - il capitano lasciò scivolare quel nome dalle labbra prima di alzarsi e avviarsi verso la sua biblioteca personale ed estrarre un libro - cosa sai sulle sirene figliolo?"
"So che sono creature mitologiche che vivono nei mari, ma si concentrano soprattutto nella baia delle sirene.. hanno poteri magici, che usano solitamente per attirare i marinai stanchi e affogarli.. e infine, che una volta lontani dall'acqua le loro code diventano gambe umane.."
"Sai, quindi, che uno dei loro poteri è quello di far innamorare di loro gli essere umani?"
Blaine si alzò, gli occhi scintillanti di rabbia concentrati nello sguardo del padre mentre diceva "Cosa vorresti insinuare.. che Kurt mi sta ammaliando?"
"Perché no?! Ti stai comportando come un rammollito da quando ti abbiamo trovato su quella spiaggia con lui.."
Blaine si alzò velocemente, sbattendo la sedia a terra con rabbia prima di uscire all'aria aperta, scalciando ogni cosa ci fosse sul proprio cammino.. non poteva credere che Kurt lo avesse ammaliato.. si era stupito della facilità con cui si era attaccato al tritone e di come avesse cambiato il modo di pensare riguardo alle sirene, ma pensava fosse dovuto al fatto che il ragazzo gli aveva salvato la vita e al modo in cui si comportava con lui..
Raggiunse il fratello e il tritone con la mente turbata da quei pensieri, ma si bloccò quando li vide ridere, i corpi vicini mentre camminavano sulla spiaggia diretti all'acqua.
Osservò lo sguardo di Kurt e il suo cuore si fermò, pensava che quello fosse uno sguardo che riservava a lui solo, ma il tritone si comportava con Cooper allo stesso modo.
"Aveva ragione lui.." Sussurrò in un singhiozzo, coprendo con lunghe falcate la distanza che li separava dai due e, afferrando duramente Kurt per un polso, li fece voltare.
"Schizzo che fai?"
"Perché diavolo l'hai liberato?" Chiese Blaine, lo sguardo freddo puntato negli occhi turbati del tritone.
"Blaine.. mi fai male.." Sussurrò, muovendo il polso e cercando di fargli allentare la presa inutilmente, mentre il pirata lo trascinava in malo modo dentro la sua tenda.
"Blaine che stai facendo?" Chiese Cooper cercando di far fermare il fratello, che si voltò irritato sibilando "Porto questa bestia dove non potrà ammaliare nessuno per farsi liberare!"
Gli occhi di Kurt si spalancarono nell'udire quelle parole, Blaine non l'aveva mai chiamato "bestia" e perché mai adesso credeva che avesse ammaliato qualcuno? Era stato Cooper a liberarlo, quando gli aveva detto che voleva provare a camminare...
 
 
 
Kurt fu svegliato da un raggio di sole che filtrava insistente da un foro nella tenda, si mosse sul giaciglio tutto dolorante per la posizione scomoda per la notte e per i lacci che lo tenevano legato, alzò lo sguardo su Blaine, aveva gli occhi gonfi e rossi, come se avesse pianto e se ne stava seduto sul letto con le ciglia aggrottate mentre sfogliava le pagine di un libro alla disperata ricerca di qualcosa. Istintivamente Kurt si spinse in avanti nella speranza di riuscire a leggere di che libro si trattasse, ma i lacci si strinsero intorno ad i suoi polsi causandogli un gemito di dolore che attirò l'attenzione di Blaine; i loro occhi si incontrarono, ma il pirata distolse subito lo sguardo alzandosi e uscendo dalla tenda.
Kurt non li vide per il resto della giornata, mentre tutti intorno a lui si affrettavano a preparare le scialuppe per tornare alla Dolly Roger.
 
 
Kurt alzò lo sguardo sulla nave e, sulla prua illuminata dal tramonto Blaine osservava l'orizzonte; il cuore del tritone perse un battito a quella vista, il pirata era bellissimo incorniciato dai raggi del sole morente.
Blaine abbassò lo sguardo sulle scialuppe in arrivo; aveva evitato Kurt per tutto il giorno e sapeva che dopo tutte quelle ora l'incantesimo che gli aveva gettato doveva essere scomparso... e allora perché gli si stringeva il cuore a vederlo rinchiuso in quella gabbia? Perché i battiti aumentavano quando lo osservava da lontano?
 
 
I giorni di viaggio passarono lenti con Cooper come unica compagnia, aveva cercato di parlare con Blaine, ma il ragazzo si era rifiutato di avvicinarsi alla sua cella.. da quello che diceva Cooper si era proprio rifiutato di uscire dalla sua camera..
"Perché lui?" Chiese Cooper un giorno, mentre era appoggiato alle sbarre della sua cella e lo osservava da lontano; Kurt alzò lo sguardo interrogativo, aspettando che continuasse. "Perché hai salvato lui?"
"Siete stati al largo della baia per due giorni prima di scendere a terra e attirarci in trappola.. io ero salito in perlustrazione e.. l'ho sentito cantare. Mi sono avvicinato alla nave quel tanto che mi serviva per vederlo e.. era la creatura più bella che avessi mai visto.. quando poi ho visto Santana trascinarlo verso il fondale, non sono riuscito a non salvarlo.."
 
 
 
"Blaine esci da questa fottutissima cabina!" Urlò Cooper battendo il pugno sul legno nel tentativo di rendersi più minaccioso, ma un "NO!" fu l'unica cosa che ottenne; roteò gli occhi verso il cielo di fronte alla cocciutaggine del fratello.
"A quest'ora l'incantesimo dovrebbe essersi dissolto no?"
"Su di me ha un effetto prolungato!" Gli rispose la voce rauca del fratello e Cooper avrebbe tanto voluto sbattere la testa sulla porta per la disperazione.
"Razza di deficiente, non è che ha un effetto prolungato.. è che sei innamorato di lui!  - stavolta il silenzio fu l'unica risposta che ottenne, così decise di proseguire - e lui lo è di te.."
La porta si aprì mostrando la testa scompigliata del fratello, gli occhi cerchiati dalla mancanza di sonno e lo sguardo vuoto
"Non è innamorato di me.. oddio, Coop possibile che tu non capisca? Ha ammaliato anche te.. è quello che fanno loro!"
"Allora spiegami, esperto in sirenologia.. perché mai non mi ha obbligato a liberarlo?"
 
 
 
"Sebastian e Thad si stanno avvicinando sempre di più, George.. non ti rimane molto tempo.."
Kurt alzò la testa di scatto: quella era la voce di Jack, il suo carceriere.
Si avvicinò alle sbarre silenziosamente nel tentativo di sentire meglio.
"Siamo quasi arrivati alla fonte.. una volta effettuato l'incantesimo Sebastian non potrà nulla contro di me.."
"Sai vero, George, che per far riuscire l'incantesimo oltre che i due calici e la lacrima della sirena, ti serve anche qualcuno da cui prendere gli anni?"
"Useremo Blaine.. chi meglio di lui? Avrò molti anni davanti a me e  riuscirò a liberarmi di quello sgorbio della natura di mio figlio, finalmente!"
 
 
Il leggero suono di passi attirò la curiosità di Kurt, si avvicinò alle sbarre muovendo passi incerti col sorriso sulle labbra, convinto che fosse Cooper, venuto a fargli visita.
"Allora sai anche camminare, eh? C'è altre cose su cui hai mentito?"
Il corpo del tritone si immobilizzò quando la voce tagliente di Blaine lo raggiunse, il pirata era appena entrato nella cella e si stava avvicinando lentamente verso di lui.
"Non sono io che confonde la gente alternando momenti di gentilezza a momenti di cattiveria pura.. ma deve essere un difetto di famiglia a quanto pare.."
Ribattè Kurt allontanandosi da lui, mentre osservava un lampo d'ira attraversare gli occhi del ragazzo.
"Che intendi dire?" Ringhiò il ragazzo, stringendo i pugni e fermando la sua avanzata.
"Tuo padre ha intenzione di sacrificarti... vuole prendere i tuoi anni.."
"Che stai dicendo? - Chiese il ragazzo allibito - smettila di prenderti gioco di me!"
"Non lo sto facendo!"
"Smettila!" Urlò il ragazzo pieno di rabbia, non poteva credere che suo padre volesse fare una cosa del genere.
"L'ho sentito parlare con Jack.."
"Basta.."
"Diceva che così facendo.."
"Smettila.."
".. si sarebbe liberato di Sebastian e di quello sgorbio della natura che sei in una volta sola.."
Una rabbia cieca mosse Blaine a quel punto che spinse Kurt contro il muro bloccandolo immediatamente col suo corpo; le mani stringevano i polsi del tritone sopra le loro teste, il fiato usciva spezzato dalle bocche d'entrambi e i loro sguardi vagavano dalla loro bocca ai loro occhi rapidamente.
"Perchè mi fai questo? - sussurrò Blaine mentre una lacrima di rabbia scivolava sulla sua guancia - Non ti basta aver giocato con me?"
Lasciò scivolare via le mani, liberando i polsi del ragazzo e allontanandosi lentamente verso la porta; quando una mano lo afferrò saldamente facendolo voltare.
"Non ho giocato con te.." Sussurrò Kurt sulle sue labbra, prima di farle combaciare; un brivido percorse il corpo di Blaine, mentre le sue mani scivolavano veloci a racchiudere i fianchi del tritone per tirarselo vicino e la sua lingua scivolava lenta tra le labbra di Kurt.
Le loro lingue si incontrarono con un mugugno di piacere scivolando lente l'una sull'altra cercando di mappare quanto più spazio possibile, mentre il tritone faceva scivolare le mani tra i ricci capelli del pirata. Blaine gemette spingendo il ragazzo verso la porta, velocizzando il bacio, rendendolo disperato, passionale.. con  denti che mordono e lingue che si rincorrono in una danza senza fine. Scivolò poi lentamente a tracciare il collo niveo, succhiando la pelle bianca lentamente, ascoltando gli squittii del ragazzo che lo teneva attaccato a sé.
Un rumore alla porta della stiva attirò l'attenzione di entrambi, si scostarono lentamente, le guance rosse e gli occhi lucidi, le labbra gonfie aperte in un sorriso che sapeva di tutto; la mano di Kurt scivolò lenta sulla guancia di Blaine mentre il pirata si avvicinava per strappare un bacio leggero, per poi richiudersi la porta alle spalle.
"Tornerò appena posso.." Sussurrò prima di sparire nella luce accecante del sole.
 
 
 
"Sai vero che adesso riesco a camminare? Ho tenuto abbastanza questa gambe da capire come funzionano.."
"Vuoi rinunciare ad una buona scusa per stare attaccati?"
"Per nulla al mondo.."  Sussurrò Kurt all'orecchio di Blaine mordicchiandogli lobo e il pirata squittì, stringendo la presa sul corpo del ragazzo mentre evitava per un pelo di inciampare su un ramo sopraelevato e schiantarsi a terra.
"Hai intenzione di farci uccidere per caso?" Disse Blaine stizzito, mentre Kurt ridacchiava piano e soffocava scuse sul suo collo.
"Ehi Kurt, se continui così  mister  “so tutto sulle sirene”  si schianterà contro un albero, troppo occupato a godersi le tue labbra invece che guardare la strada.."
Disse Cooper, evitando per un pelo la gomitata del fratello e ridacchiando allegro insieme a Kurt; ma le risate morirono loro in gola quando tutta la truppa si fermò e di fronte a loro si aprì un lago.
"Il lago dei massacri.." Sussurrò Kurt, osservando impietrito i resti di tre sirene ancora trattenuti dalle catene, sentì il cuore di Blaine accelerare e le sue mani stringersi protettive quando vide Jack e Dawson avvicinarsi ghignante a lui.
La mano di Kurt scivolò leggera sulla sua guancia, mentre scendeva dalle sue braccia e si lasciava trascinare fino alle catene, era immerso in acqua solo per metà e le sue gambe erano già state sostituite dalla coda.
"Sarà più facile farlo scappare dopo.." Sussurrò Cooper al suo orecchio, Blaine si voltò non allontanando ancora lo sguardo da Kurt mentre sussurrava "Hai un piano?" e tirava un sospiro di sollievo nel vedere il fratello annuire.
"Le vedi quelle..- disse George indicando i resti mummificati delle sirene legate al suo fianco - questa è la sorte che ti spetterà se non ci dai quello che vogliamo.. vuoi finire come le tue sorelle?"
Ma Kurt non rispose, continuò a guardare il lento incresparsi delle onde, mosse dalla sua coda,  di fronte a lui; George digrignò i denti, sapeva che le sirene erano temprate e che fosse molto difficile farle piangere di sofferenza. Si alzò indicando a Jack con lo sguardo il diario di Jack Sparrow, là forse avrebbe trovato la chiave per ottenere la lacrima..
 
Fu un'idea geniale in effetti, fece credere alla sirena che l'uomo che amava, un pretuncolo catturato in mezzo al mare, fosse morto.. ma quello che era morto, in realtà non era il morto.. per cui verosimilmente il morto raggiunse la data sirena che pianse nel vedere il morto, non  morto.
 
George sorrise, abbandonando la lettura per canalizzare gli occhi sullo sguardo preoccupato del figlio; forse l'infatuazione del figlio poteva essergli utile.
Fece un cenno a Jack che si avvicinò rapidamente a Blaine afferrandolo per i capelli e spingendolo lungo la riva, proprio di fronte agli occhi spalancati dal terrore di Kurt.
Un lama lucente si avvicinò alla gola del ragazzo che spaziavo lo sguardo dal padre, al fratello al ragazzo di fronte a lui..
"Allora Kurt.. cosa ne pensi adesso di piangere? Se non lo farai.. gli taglierò la gola.."
"Kurt, beh.. se avessi qualche lacrima di riserva.. mi sembra il momento adatto per mostrarla.." Sussurrò allarmato Blaine, mentre la lama premeva sulla sua gola impedendogli anche il deglutire, le mani di Kurt tremarono contro le catene, mentre cercava di sforzarsi con tutto sé stesso per far uscire qualche lacrima..
"M-mi dispiace, Blaine.. non... non ci riesco.."
 
"Tempo scaduto."
"NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!"
 
 
Era morto, per colpa sua.. il resto della truppa se ne era andata lasciandolo lì, osservava il volto di Blaine macchiato dal terreno umido, gli occhi chiusi e una sostanza rossastra a macchiargli la pelle. Kurt alzò gli occhi la cielo maledicendo la tempra delle sirene: sarebbe bastata una dannatissima lacrima per salvare la vita dell'uomo che amava! Lasciò cadere la testa sulle braccia, lo sguardo vuoto puntato su quel viso, bellissimo anche nella morte, mentre il sole si alzava rapidamente. Poi qualcosa successe, un mugugno uscì dalle labbra di Blaine mentre le sue sopracciglia si corrugavano e una mano andava a massaggiare un punto dolorante dietro la testa. Il pirata battè le palpabre per qualche secondo incontrando lo sguardo allibito di Kurt di fronte a lui, che era ancora legato mentre il sole bruciava lentamente la sua pelle. Si alzò di scatto raggiungendo le catene e forzandole per liberarlo; il tritone si immerse per poi tornare immediatamente in superficie e afferrare la testa di Blaine tirandolo in bacio bagnato, mentre sorrideva e continuava a ripete "Sei vivo.." come una cantilena. Blaine sentì qualcosa di bagnato colpirgli la faccia prima di capire che il ragazzo di fronte a lui stava piangendo.
"Kurt.."
Ma delle braccia lo tirarono via, mentre altre tenevano fermo Kurt e raccoglievano la tanto desiderata lacrima; George si voltò verso i figli entrambi tenuti fermi dalle braccia possenti di Jack e Dawson, prima di fare un segno alla truppa e ripartire. Blaine osservò il sole prima di spostare lo sguardo su Jeremiah che stava finendo di chiudere le catene intorno ai polsi della sirena, cominciò a dimenarsi nella presa di quell'uomo urlando verso il padre di lasciare libero Kurt ora che non gli serviva più, inutilmente.
Vennero trascinati lungo il percorso che portava alla fonte, rapidamente, mentre urla di guerra li raggiungeva da ogni dove.
"Dobbiamo sbrigarci, stanno arrivando! Lucas i calici!"
 
*
 
Gli occhi di Kurt cercavano di combattere il sonno mentre la luce del sole ustionava la sua pelle bianca uccidendolo lentamente. Stava per morire e non sarebbe riuscito a dire addio a Blaine o ad aiutarlo contro suo padre; mosse le mani cercando di liberarsi dalla morsa delle catene, tagliandosi.
"Dannazione!" Urlò frustrato, quando una piccola risata raggiunse le sue orecchie accompagnata da un "Sei nei guai Hummel?".
Si voltò per vedere Santana e Brittany nuotare lente contro di lui, si avvicinarono alle catene sfilandosi dai capelli un ago di riccio di mare e cominciando a lavorare su quella serratura.
"Però sono bravi questi essere umani.."
"San muoviti.."
"Fretta di tornare dal tuo bello?"
 
 
Era in ginocchio osservando il calice che il padre gli stava porgendo con insistenza; alla fine Kurt aveva avuto ragione.. Un rumore nella grotta li raggiunse mettendo ancora più fretta a George che osservava l'entrata come un pazzo. Il capitano spinse con forza il calice verso le labbra del figlio, quando però un colpo di pistola lo raggiunse ferendo la sua mano e facendo cadere il calice a terra.
"No!"
"Hai finito di scappare George!"
Il pirata si voltò lentamente solo per vedere Thad, Sebastian e la sua truppa pronta all'attacco ed armata fino ai denti; Blaine e Cooper, liberi, alzarono lo sguardo sui pirati che combattevano fra loro per la supremazia.
"Dobbiamo andare a salvare Kurt.."  Sussurrò Blaine sciogliendo i lacci che gli tenevano intrappolate le gambe e impugnando la propria spada, osservò il fratello annuire. Erano pronti a partire quando una voce femminile li raggiunse dalla fonte.
"Già fatto dolcezza!"
Santana la sirena che aveva cercato di ucciderlo sorrideva maliziosa a fianco di Kurt, Blaine si lanciò al pozzo afferrando con entrambe le mani il volto del tritone e portando le loro labbra a scontrarsi.
"Credo che fossi morto.."
"Credevo che fosse troppo tardi.."
"Non per interrompere il vostro momento di felicità ma.. siamo in mezzo ad una battaglia.." Disse Cooper osservando gli uomini di suo padre cadere uno ad uno sotto la lama del capitan Sebastian e delle sua ciurma di dannati.
"Fai muovere il culo sodo del tuo uomo e andiamo!" Disse Santana afferrando Cooper e trascinandolo in profondità.
 Kurt osservò Blaine con un sorriso sulle labbra prima di sussurrare "Pronto?"
Il ragazzo annuì ed il tritone fece scontrare le loro labbra mentre lo trascinava lentamente in acqua e da lì sempre più in profondità.
 
 
 
 
"Allora.. rivalutato l'uso delle gambe?" Sussurrò Blaine mentre scivolava via dal corpo del tritone, rotolando su un fianco e osservandolo con occhi innamorati.
"Mmm.. in effetti sono piuttosto utili.. a volte.."
La risata musicale di Blaine squarciò il silenzio della spiaggia, mentre il tramonto illuminava i loro corpi nudi ed intrecciati e il rumore del mare che si abbatteva sulla battigia li cullava portandoli nel sonno.  Kurt muoveva lentamente la mano creando delle figure geometriche inesistenti all'altezza del cuore di Blaine; gli occhi del pirata si illuminarono mentre sussurrò: "Ti amo.."
La pelle di Kurt si illuminò dalla gioia mentre un dolce sorriso si apriva sulle sue labbra e sussurrava a sua volta "Ti amo anche io..", prima di afferrare le spalle dell'uomo e trascinarlo di nuovo verso di sé.
   
 
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