Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve gente! Eccoi qui tornati nel sequel di "Figlia di un Killer"!^^ E certo non potevo lasciare tutto così com'era e poi avevo intenzione lo stesso di farci il sequel U.U Comunque scusate il ritardo ma non avevo voglia di scrivere, ma proprio zero! Ma ora che ho trovato Voglia (e dopo devo andare a cercare Coraggio) posso iniziare a scrivere barra vivere barra fare vita "sociale". Devo dire solo uan cosa: in questa ff userò pure un'altro mio OC ovvero Xavier The Red Blade Blood(sarà un po' cresciuto). Quindi bando alle ciance e ci si vede alla fine gente!

Cosa ci fa lei qui?! Vi prego ditemi che questo è solo un brutto sogno! Eh magari lo fosse... E' tutto vero, ma io non ci credo, non ci posso credere! Sono ancora qui nel salotto e Katia è ancora a terra.
"Si può sapere cosa cazzo ti passa per la testa?!"
Devo davvero dirtelo? In questo momento riesco solo a formulare una frase:
"Il coltello grazie"
"Mh non ti ricordavo così acida."
Katia mi lancia il coltello ed io lo prendo al volo dopodichè alzo i tacchi e me ne vado dritta dritta in camera mia. Non c'è molto da dire sulla camera: è molto spaziosa, le pareti sono di un candido bianco neve mentre il pavimento è un parquet di legno ed al centro della stanza, sempre sul pavimento è posizionato, un tappeto bianco con delle rifiniture dorate; sul lato destro della stanza è situato un armadio di mogano chiaro molto grande mentre ai lati della grande finestra, che si trova sul muro centrale proprio al centro, sono situati due letti da una piazza  e mezza entrambi con delle lenzuola blu. Ero stata messa nella stanza di un ragazzo, bene oltre al danno pure la beffa, io non li sopporto i maschi spero solo che non sia uno di quelli che non aspettano altro che fare amicizia e ti tartassano finchè non lo fai. Prego Iddio che non sia così e mi siedo sul letto, sento la porta aprirsi e vedo la testa di mio padre fare copolino da essa
"Che c'è papà?"
"Non vieni a conoscere tutti?"
"Non ora paà ora non sono proprio in vena."
"Uff fa come ti pare"
Come ho detto non ho proprio voglia di andare a conoscere gente, non ora. Non sono proprio brava a socializzare e inoltre non ho mai amato stare in pubblico mi sento a disagio molto a disagio. La porta si apre ancora
"Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah! Cosa c'è?! Te l'ho già detto papà che non-"
Mi zittisco subito quando mi accorgo che non è papà: è un ragazzo sui 24-25 anni, ha i capelli neri corti un po' arruffati, tiene una benda sull'occhio sinistro mentre l'occhi destro, che è scoperto, è completamente nero con degli quasi impercettibili rifelssi bianchi, indossa una specie di "completo" nero con delle rifiniture dorate e tieni sulla schiena delle fodere di pelle nera dalla quale spunta un manico di spada argentato.
"Salve..."
"Salve..."
Lui si siede sul letto posando le armi che aveva ai piedi del letto per poi prendereun libro dal cassetto del suo comodino e incominciare a leggere. Io mi stendo sul letto fissando il soffitto finchè non sento la sua voce:
"Come ti chiami?"
"Uh?"
"Hai un nome no? Come ti chiami."
"Umh Fenis."
Chiude il libro e, dopo essersi alzato dal suo letto, si avvicina.
"Piacere, Xavier"
Tende la mano ed io ricambio un po' titubante.
"Noto che non ti paice molto parlare..."
"Uff è solo che non sono brava a socializzare..."
"Tsk siamo in due... A proposito perchè hai la mano bianca?"
Solo in questo momento mi accorgo di avere il cappuccio in testa, io lo tengo molto anche al chiuso non so perchè e alla fine mi dimentico di togliermelo.
"Ops scusa mi sono dimenticata del cappuccio..."
"Cosa c'entra il cappuccio?"
"Eh... Centra sul fatto che ho la mano bianca."
Mi tolgo il cappuccio lasciando ricadere i miei lunghi capelli arruffati nero cenere raggruppati in una coda di cavallo lenta.
"Bhe è per questo che ho la pelle bianca..."
"Wow... Ah giusto dimenticavo che oggi è arrivato Jeff con la sua famiglia intera quindi tu sei la maggiore tra le sue figlie?"
"Sì direi di dato che tra me e Eliz corrono circa 20 anni"
Però è un tipo serio, sì mi piace credo che io e lui andremo daccordo almeno credo.
"Posso farti una domanda?"
"Mh? Certo dimmi pure."
"Che armi porti nelle federe lì?"
"Katane, katane d'argento. Facevano parte della collezione di mio padre, ma poi le ho prese io."
"Però le katane non sono un oggetto facilemte reperibile..."
"Se sei un collezionista è facile trovare qualcuno che le venda, solo che mio padre era troppo nevrotico e si era fissato. Ha fatto il passo più lungo della gamba..."
Vedo la sua espressione intristirsi. Mi sa che ho toccato uan nota dolente...
"Emh dai lascia stare piuttosto a che ore si mangia qui? He he ho una fame..."
"Magiare? Ah giusto per la colazione..."
Guarda l'orologio.
"Emh non per dirti siamo in ritardo..."
"COSA?!"
"Sbrighiamoci o Slender ci lincia vivi"
"Concordo"
Apriamo al porta di scatto e corriamo giù per le scale diretti in sala da pranzo o meglio lui mi fa da giuda sennò io mi perdo...

********Angoletto Autrice******** Ma ciao! Ed eccoci qui alla fine di questo nuovo capitolo, lo so è corto ma ho deciso di ridurre i capitoli per fare più capitoli e per non fare accadere tutto troppo velocemente... Sto cambiando un po' il modo di scrivere e di impostare i testi ditemi se vi piace in questo modo o se non vi piace dirmi cosa potrei fare per migliorare. Grazie anora per aver iniziato questo nuovo percorso con la vostra sclerata di prima categoria, pazza all'ennesima potenza e killer/scrittrice per hobby e divertimento, spero che mi seguirete fino alla fine!^^ E ringrazio anche: Rachel The Killer, Namiko TV, Laughing Jill, Felicity_Rune, MissYandere, Chicca15, Anna The Creepygirl, meiku_chan, Felkya, Amekita, Insanity_love e Moon of Blood per aver recensito; yumiko06, Moon of Blood, e Felicity_Rune per averla messa tra i preferiti e itachyforever per averla messa tra le ricordate Grazie di cuore ragazzi!^^ Bene Io vi mando una abbraccione, un saluone e ciricia ogente (cit. Dex :'D)