La compassione dell'altro?
Era questo che ognuno dei due troll si aspettava dal suo Moirail?
Era giusto una routine a cui si erano inesorabilmente abituati e senza accorgersene era entrata nel loro quotidiano.
All'inizio di una nuova giornata, avevano l'onore di alzarsi dal letto quando più gli aggradava, in quanto non avevano veri e propri doveri all'infuori delle ricerche. A patto, poi, di alzarsi veramente. Anche per quanto riguardava i risparmi, erano appoggiati dai loro simili, che provvedevano a rifornirli di tutto ciò di cui avessero avuto bisogno.
Loro, nel loro piccolo dovevano giusto prestare attenzione a non essere spendaccioni, di non eccedere nelle compere insomma.
In mezza mattinata Karkat raggiungeva i negozi più vicini per acquistare i viveri necessari, cercando di muoversi nella più discreta ombra possibile e studiare invece ciò che si aggirava nella luce. Anche quel poco tempo gli era sufficiente per comprendere sempre di più sul mondo umano, e così, per la gioia della Dottoressa, lui imparava qualcosa ogni giorno. Per certo.
Non stupisce che avevano anche qualche amico e conoscente in quel mondo.
Gamzee in particolare frequentava aree pubbliche come i parchi, i suoi preferiti, dopotutto.
Spesso rincorrreva i bambini che erano andati lì con le loro mamme, non poi così tranquille di assistere a tali scene. Eppure lui piaceva ai bimbi umani, e loro piacevano a lui.
Tra queste madri c'era sempre qualcuna che preparava una torta, e allora lui si avvicinava per scroccarne spudoratamente una fetta. Cosa succedeva?
La otteneva sempre e comunque. Loro acconsentivano, pregando dentro di loro affiché quella losca figura si allontanasse una volta per tutte.
E così, incontrandosi per strada con il compagno, tornavano a casa...
Era questo che ognuno dei due troll si aspettava dal suo Moirail?
Era giusto una routine a cui si erano inesorabilmente abituati e senza accorgersene era entrata nel loro quotidiano.
All'inizio di una nuova giornata, avevano l'onore di alzarsi dal letto quando più gli aggradava, in quanto non avevano veri e propri doveri all'infuori delle ricerche. A patto, poi, di alzarsi veramente. Anche per quanto riguardava i risparmi, erano appoggiati dai loro simili, che provvedevano a rifornirli di tutto ciò di cui avessero avuto bisogno.
Loro, nel loro piccolo dovevano giusto prestare attenzione a non essere spendaccioni, di non eccedere nelle compere insomma.
In mezza mattinata Karkat raggiungeva i negozi più vicini per acquistare i viveri necessari, cercando di muoversi nella più discreta ombra possibile e studiare invece ciò che si aggirava nella luce. Anche quel poco tempo gli era sufficiente per comprendere sempre di più sul mondo umano, e così, per la gioia della Dottoressa, lui imparava qualcosa ogni giorno. Per certo.
Non stupisce che avevano anche qualche amico e conoscente in quel mondo.
Gamzee in particolare frequentava aree pubbliche come i parchi, i suoi preferiti, dopotutto.
Spesso rincorrreva i bambini che erano andati lì con le loro mamme, non poi così tranquille di assistere a tali scene. Eppure lui piaceva ai bimbi umani, e loro piacevano a lui.
Tra queste madri c'era sempre qualcuna che preparava una torta, e allora lui si avvicinava per scroccarne spudoratamente una fetta. Cosa succedeva?
La otteneva sempre e comunque. Loro acconsentivano, pregando dentro di loro affiché quella losca figura si allontanasse una volta per tutte.
E così, incontrandosi per strada con il compagno, tornavano a casa...