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Autore: KeepLookingHoney    15/11/2014    2 recensioni
"Vorrei poter avere il tuo sapore sempre sulle mie labbra."
Mormorava il maggiore ancora con gli occhi chiusi.
"Oh, lo avrai. Tutte le volte che vuoi."
Rispondeva il minore con la voce arrochita dal sonno, tornando a baciarlo con dolce passione.
[...]
Diceva che avrebbe voluto il suo sapore per sempre con sé, ma nemmeno lui stesso immaginava che lo avrebbe avuto in quel modo.
『ChanBaek』
Genere: Angst, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Hola~
Stavolta parte delle note le inserisco prima.
Questa shottina non è proprio adatta ai più deboli di stomaco, anche se comunque, le descrizioni sono abbastanza approssimative.
Non c'è nulla di impressionante nelle descrizioni quanto nel contenuto.
Vi ho avvisati~
Buona lettura a chi vorrà continuare 




 
 


Sabor a mi

 
Pasaran mas de mil años muchos mas 
Passeranno più di mille anni, molti di più
Yo no se si tenga amor la eternida 
Non so se possegga l'amore, l'eternità
Pero alla tal como aqui 
Ma allora, come adesso
En la boca llevaras sabor a mi 
In bocca porterai il mio sapore
 
Piangeva, Baekhyun. 
Lacrime calde rigavano il suo volto mentre accoglieva in sé l'ultimo fiotto d'essere di Chanyeol. I loro corpi sembravano fusi. Atomi dentro atomi, anima dentro anima.
Lacrime di felicità; il suo cuore sembrava stesse per esplodere. Troppe emozioni in un'unica volta, credeva di non poterle reggere. Ma ecco che Chanyeol lo abbracciava forte, lo coccolava, con la pelle ancora imperlata di sudore, regalandogli quel calore che lo faceva tornare in vita e gli faceva desiderare di essere entrambi immortali, per poter ripetere quel momento infinite volte ancora.
Passavano la notte stretti l'uno all'altro, ed al mattino si risvegliavano sempre insieme, a causa dei raggi del sole che filtrava da quelle tapparelle che puntualmente  la sera prima scordavano di chiudere.
Baekhyun si rannicchiava di più sul suo petto e si copriva gli occhi infastidito dalla luce, e Chanyeol scendeva sul suo viso e con estrema dolcezza posava dolci e morbidi baci sulle labbra del proprio amato.
 
"Vorrei poter avere il tuo sapore sempre sulle mie labbra." 
 
Mormorava il maggiore ancora con gli occhi chiusi.
 
"Oh, lo avrai. Tutte le volte che vuoi."
 
Rispondeva il minore con la voce arrochita dal sonno, tornando a baciarlo con dolce passione.
Oltre le tendine un sole caldo, un cielo terso, il cinguettio degli uccellini, e una dolce brezza che accarezzava la loro pelle con delicatezza quasi materna.
Quei due somigliavano molto a quel paesaggio. I loro occhi brillavano d'amore, come due soli sul viso di ognuno. I loro cuori intonavano melodie perfettamente sincronizzate l'una con l'altra. Erano sereni. Erano felici. Erano vivi.
Erano una chiazza di colore in una vita in bianco e nero, loro due. Erano l'arancione ed il giallo. Erano radiosi, emanavano calore, donavano felicità. 
 
"Resterai con me per sempre, vero Chanyeol?"
 
"Certo che lo farò. Lo farai anche tu, vero Baekhyun?"
 
"Per sempre."
 
 
 
Si negaras mi presencia en tu vivir 
Se negassi la mia presenza nella tua vita
Bastaria con abrazarte y conversar 
Basterebbe abbracciarti e parlare
Tanta vida yo te di 
Tanta vita io ti ho dato 
Que por fuerza tienes ya sabor a mi 
Che per forza porti ancora il mio sapore
 
 
Piangeva, Baekhyun. 
Lacrime calde rigavano il suo volto mentre accoglieva in sé l'ultimo boccone d'essere di Chanyeol. I loro corpi erano fusi. Atomi dentro atomi. Anima dentro anima.
Lacrime amare. Il suo cuore sembrava stesse per esplodere. Troppe emozioni in un'unica volta, credeva di non poterle reggere. Ma stavolta non c'era Chanyeol ad abbracciarlo, a coccolarlo con la pelle impregnata di sudore, e nessun calore lo faceva tornare in vita, stavolta. Nessuna voglia di vivere, solo estrema voglia di morire. "Se vuoi che non ti abbandoni mai, fallo parte di te. Rendilo immortale e crescerà con te. Dentro di te." gli aveva detto qualcuno, probabilmente uno squilibrato. Ma forse per il dolore, forse per il delirio che questo causa, ancor più squilibrato e pazzo di colui che gliel'aveva proposto, Baekhyun si era lasciato convincere, perché Baekhyun sapeva bene cosa intendesse dire, con quelle parole. 

Non desiderava altro che tenere il suo amato con sé e renderlo in qualche modo immortale, si disse.

Si era convinto che quella sarebbe stata la giusta soluzione.
Era riluttante, in principio, anche solo a pensare ad un gesto del genere. Ma fu forse sempre quel delirio a guidare i suoi gesti e compiere l'atto prima che potesse ripensarci.
Soltanto quando ormai non era rimasto più nemmeno un brandello di ciò che restava del corpo di Chanyeol un fulmine di lucidità investì la mente di Baekhyun come un tir a tutta velocità, nella notte. Le lacrime proruppero violentemente. I singhiozzi gli squarciavano il petto. Il suo cuore esplodeva. La mente non produceva più nulla di sensato se non un'unica frase: Sei un mostro.
Se lo era ripetuto almeno un centinaio di volte negli ultimi dieci secondi. Le mani presero a tremargli come foglie e le forze vitali parvero abbandonarlo, conferendgli un colorito simile a quello di un fantasma. Aveva divorato il cadavere dell'uomo che amava ed aveva ancora il coraggio di definirsi persona? Non riusciva a capacitarsi di ciò che aveva appena fatto, e di averlo fatto davvero. 
Come se fosse stato fuori dal suo corpo, Baekhyun, mentre ingurgitava carne su carne, non riusciva a fermarsi, per poi riprendere possesso del proprio involucro di ossa e pelle solo una volta terminato tutto. 
Come se non fosse padrone della propria volontà, e tutto fosse stato messo in atto senza il suo consenso. Sentiva di star impazzendo, Baekhyun. Si sentiva stupido, si sentiva pazzo, si sentiva uno schifo, e soprattutto si sentiva più vuoto di prima. I sensi di colpa misti a conati di vomito gli risalivano su per l'esofago per poi tornare giù, in fondo allo stomaco, nella speranza che sparissero da soli, che cessassero di esistere non appena avrebbe smesso di sentire la loro presenza in lui. Ma era tutto inutile. Stava solo peggio. Gli occhi arrossati e gonfi continuavano a nascondersi dietro a cascate d'acqua salata che non sembravano accennare a prosciugarsi. Continuava a chiedersi perché la morte avesse scelto di prendere l'unico uomo che era stato capace di amare in vita sua, e adesso non stesse facendo lo stesso con lui. Perché era ancora in vita? Meritava davvero di continuare ad esistere dopo quello che aveva fatto? Nulla avrebbe mai potuto espiare quella colpa, nulla sarebbe mai stato abbastanza. Nemmeno le torture infernali lo avrebbero aiutato a redimersi. Il suo cervello stava andando a fuoco. Quei pensieri bruciavano più di qualunque cosa, e stavano distruggendo ogni briciolo di ragione rimasta in lui. Vagava come un'anima in pena per la sala da pranzo, urlando, tremando, strappandosi i capelli, nel vano tentativo di trovare un dolore che potesse distrarlo da quel pensiero. 
Piangeva, urlava, si gettava a terra sulle ginocchia e si rannicchiava su se stesso con le mani ai capelli. E continuava a piangere ed urlare. 
Aveva perso la sua ragione di vita, e adesso stava perdendo anche la ragione. 
Una ventata di aria gelida gli ricordò di essere ancora schifosamente vivo, ed un'altra volta, il suo corpo sembrò prendere decisioni al posto suo.
Diceva che avrebbe voluto il suo sapore per sempre con sé, ma nemmeno lui stesso immaginava che lo avrebbe avuto in quel modo.
Alzò lo sguardo verso le tende bianche che svolazzavano di fronte a lui.
Buio.
Una notte cupa, senza stelle.
Freddo.
Un freddo tagliente che gelava anche l'anima.
Silenzio.
Baekhyun somigliava molto a quel paesaggio, ormai. I suoi occhi erano spenti. Nessuna luce brillava più al loro interno. Si era spenta insieme a Chanyeol, e adesso non rimaneva nemmeno più il riflesso di un'anima, dentro quei buchi neri. Non era più capace di emanare calore. Era quasi un cadavere ambulante. L'anima gli era scivolata via, quella sera stessa, portandosi via il suo cuore, lasciandogli solo una voragine nel petto e il gelo dentro. Baekhyun non era più nulla. Il silenzio gli stava perforando i timpani. Nemmeno il suo cuore sembrava fare più alcun rumore. Solo un assordante silenzio lo circondava e si insinuava prepotentemente dentro le sue membra, dilaniandogli la carne e spezzandogli le ossa. 
Era triste. Era infelice. Era morto.
Era nero. Un nero così profondo da essere irreale.
Non pensò, Baekhyun.
Non pensò a nulla. 
Si rialzò da terra e corse verso la ringhiera del balconcino.
 
"Aspettami, Chanyeol. Sto tornando da te."
 
E Baekhyun, per la seconda volta, non si fermò.













 
~Writer's corner~
Rieccomi qui!
Questa è la mia prima angst vera e propria, e la prima in cui muore qualcuno ahah!
Ringrazio come al solito la mia WTFohshit sia per aver come al solito controllato tutto, sia per avermi dato l'idea del cannibalismo.
Perciò grazie Atih, e grazie Isaac, bello squilibrato di casa~
Come avrete intuito Baekhyun non è un reale cannibale. E' solo impazzito, e non ragiona più.
O almeno non del tutto.
E' inutile dire che la canzone a cui mi sono ispirata è omonima alla OS, vero?
La versione degli EXO mi ha presa troppo per non scriverci nulla sopra.
Anyway, mi dileguo.
Spero abbiate gradito e spero che qualcuno sia arrivato a leggere fino in fondo senza volermi uccidere~
A voi i commenti~
Alla prossima~ ❤
Chu~ ❤






 

 


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