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Autore: Manuel666    26/10/2008    4 recensioni
Lily si scoprì a pensare che cosa avrebbe fatto domani…
Fu James a darle una risposta, senza saperlo -
“Stanotte, esistiamo solo noi.” -
Il domani sarebbe esistito solo domani.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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ORE 18:30 – Biblioteca – DUE GIORNI PRIMA

 

Era particolarmente orgoglioso di ciò che aveva fatto, niente da aggiungere.

“Si… Gran bella mossa Jamie…”

Fischiettava mentre con un ultimo svolazzo di piuma completava la sua opera.

Non permetteva a NESSUNO di chiamarlo Jamie, ma quando era solo con se stesso poteva anche concederselo. Sì, amava coccolarsi…

“Là, fatto!”

Prese il foglietto e lo rimirò in controluce. Poi lo mise accanto alla pergamena che aveva preso a modello per tutta la sera.

“Perfetto. Assolutamente perfetto.”

Sghignazzò.

“Neanche Remus sarebbe riuscito a fare meglio!”

Arrotolò con cura il foglietto e lo legò con un bel nastrino rosso e oro, poi ripose la pergamena nella borsa che aveva accanto alla sedia.

Quando uscì dalla biblioteca molte teste si girarono per osservarlo.

A memoria di chiunque James Potter non era MAI entrato in biblioteca nell’arco di sette anni…

Ma le discussioni che seguirono quell’evento non furono nulla in confronto ai pettegolezzi che sarebbero fioccati in tutta Hogwarts una volta che fosse giunto alla conclusione di quello che amava definire: “ IL PIANO”.

Un baluginare poco rassicurante di denti bianchissimi contornati da un sorrisetto malefico e soddisfatto brillò sul bel volto del ragazzo…

 

ORE 15:30 – Biblioteca – IL GIORNO PRIMA

 

Lily era china sul suo libro di pozioni, come ogni martedì.

La concentrazione era tale che a malapena si accorgeva del leggero brusio dei ragazzi appena due banchi più in la.

All’improvviso un fruscio… Un fruscio familiare…

Sapeva che era li… Lo avvertiva ogni volta che si avvicinava, ma non era mai riuscita a coglierlo in flagrante…

Attese, l’orecchio teso…

E poi, ancora una volta, quello che accadeva da ormai 6 mesi accadde.

Un foglietto scivolò sul suo libro, apparentemente dal nulla… Ma come era stato stabilito dalla legge Malkins del 1444: “NIENTE PUO’ APPARIRE DAL NULLA SE NON SEGUENDO SPECIFICHE LEGGI MAGICHE”.

E quel foglietto le violava tutte…

Un leggero movimento  e alcune parole sussurrate in fretta: “Hominum Revelio”.

Ma niente… Ancora una volta…

Qualunque incantesimo fosse o qualsiasi oggetto usasse il misterioso individuo che interrompeva i suoi studi sempre alla stessa ora era assolutamente immune a qualsiasi contro-incantesimo lei usasse. E di certo non ne conosceva pochi…

Un altro fruscio… Se ne era andato… Come sempre…

Si concesse un sospiro e tese una mano per aprire il biglietto, avendo cura che nessuno la osservasse…

Legge velocemente le poche righe scritte con cura… Sorrise…

In fondo era un piacevole interruzione…

Avrebbe solo voluto sapere chi poteva essere l’individuo cosi misterioso e romantico che le teneva compagnia tutti i giorni da 6 mesi ormai…

E forse l’indomani sera avrebbe finalmente avuto tutte le risposte…

 

ORE 19:30 – Margini della foresta – LA FATIDICA SERA

 

C’era vento quella sera.

Il mantello della ragazza volteggiava. Non lo avrebbe ammesso mai, ma aveva sempre avuto timore della foresta.

Ma perché dovevano incontrarsi proprio li??

Tra l’altro quel giorno erano appena tornati da Hogsmeade ed era tutta in disordine…

Pazienza, si sarebbe dovuto accontentare, chiunque fosse!

Si, ma… Chi era?? Era proprio quello il punto…

E se fosse stato un malintenzionato?

Lo aveva confessato ad Alice proprio mentre stavano tornando dalla gita...

Non aveva fatto altro che farle raccomandazioni tutto il tempo e cercare di convincerla a non andare…

Ma alla fine era andata lo stesso, come era ovvio… Non era una vigliacca, decisamente no.

Avventata forse. Ma vigliacca mai.

“Sei venuta…”

Trasalì.

Si era così persa nei suoi pensieri che aveva abbassato al guardia, e lui l’aveva colta di sorpresa…

“Dove sei? Fatti vedere!”

Ma il vento ululava e tutto intorno era il vuoto… Ancora una volta quello stupido trucchetto del quale non riusciva a venire a capo…

“Avevi detto che ti saresti fatto vedere!”

La voce replicò prontamente:

“Avevo detto che ci saremmo incontrati…”

Calda… Non riusciva a trovare altro aggettivo…

Quella voce le infondeva sicurezza. Non era una voce particolare, forse in un altro contesto avrebbe anche detto che era una brutta voce, ma li quella sera riusciva a riscaldarla.

“Bene, resta nascosto allora! Che cosa vuoi? Perché mi hai fatta venire qui?”

Era quello che l’aveva spinta ad andare in fondo…

“Tu perché sei qui?”

Una domanda per rispondere ad una domanda.

Le piaceva.

Non sapeva perché ma ci stava prendendo gusto… Ed era tutto così spaventosamente intrigante…

“Mi hai invitata tu!”

Una risata. Leggera, pulita. Per niente malvagia, solo divertita.

“Sempre logica, come il tuo solito, vero Lily?”

Non sapeva perché, ma le faceva un immenso piacere sentire il suo nome pronunciato da quella voce…

“Quello che evidentemente non sai essere tu… Mi inviti per incontrarci e ti nascondi, mi dici che avresti risposto alle mie domande e non solo non mi rispondi ma ti permetti anche di replicare! Questo è da gran maleducati, e io…”

Ma la voce le morì in gola… Sentì la sue mani sulle spalle… Leggere, delicate…

Poteva sentire le sue dita stringerla con misurata gentilezza e ugualmente non lasciarle la possibilità di ritrarsi…

“Chiudi gli occhi…”

“Cosa? Io non…”

“Chiudi gli occhi…”

Non seppe mai perché lo fece… Ma li chiuse…

E tutto ciò che seguì fu solo un vortice di emozioni…

Le labbra di lui si posarono su quelle di rosa di lei. Sembravano titubanti, quasi che avessero un timore reverenziale nel compiere quel gesto, come se facessero qualcosa di sbagliato, come se violassero qualcosa di proibito… Ma nello stesso tempo lungamente desiderato…

Fu bello. Dolce. Breve…

Lily aprì gli occhi di scatto solo per cogliere di sfuggita dei penetranti occhi nocciola e una bocca ancora semidischiusa, poi la figura scomparve così com’era apparsa.

Non era neanche più sicura che fosse esistita realmente…

“Aspetta…”

Ma il suo sussurro si perse nel vento…

Quando ritornò in dormitorio non ebbe la lucidità necessaria per rispondere al fuoco di fila di domande di Alice, ma si buttò sul suo letto e chiuse le tendine…

Doveva assolutamente dare un senso a quello che era appena successo…

 

ORE 19:45 – Campo di Quidditch – PIU TARDI QUELLA SERA

 

Lo aveva fatto.

Aveva baciato la Evans.

Sette lunghi anni di attesa e alla fine c’era riuscito. Con calma. Con pazienza.

Se l’era lavorata per bene e alla fine aveva conquistato quello che aveva desiderato con tanta passione.

Fico.

Ora poteva chiudere quel capitolo finalmente…

Si sfiorò le labbra…

L’aveva fatto davvero…

Si…

Ed era stato…

Era…

Non era…

Forse…

“Allora Ramoso? Com’è andata?” – il sorriso sardonico di Sirius lo riportò alla realtà.

Non si era accorto che fosse già li, si erano dati appuntamento per discuterne insieme e magari farsi una risata…

“E’… Andata…” – rispose lui.

“E.. ??”

“E cosa??”

“Andiamo… I particolari! Come bacia??”

Ma James non lo ascoltava più…

“Jaaaaaaamieeeeee!!!!”

Questo bastò a riportarlo alla realtà…

“Non chiamarmi… Aaaaah, lascia stare!”

Niente da fare, Sirius era davvero l’unico con il quale non riusciva a prendersela… A parte Rem…

Ma nessuno se la prendeva mai con Rem a essere sinceri…

James si avviò a gran passi verso il magazzino delle scope…

“Ehi, mi pianti in asso così, fratellino??” – non sembrava realmente offeso, ma la parte gli riusciva bene comunque…

James afferrò una scopa e decollò senza battere ciglio…

“Ma si può sapere dove diavolo stai andando??”

Il cercatore si fermò a una decina di metri dal terreno solo per lanciare un rapidissimo sguardo al suo amico di sempre e sussurrare fra i denti: “Da lei…”

Poi scomparve in direzione del castello…

Dall’oscurità emerse una seconda figura che andò ad affiancarsi a Black.

“Allora, Felpato… Avevo ragione o no?”

Forse era la prima sera in vita sua che Remus Lupin sorrideva con tutti e 32 i denti.

“Ma che razza di…” – mentre il moro non staccava gli occhi dal punto in cui era scomparso l’amico – “Quanto ti devo?”

“Dieci galeoni amico mio… E non provare a ritrattare…”

Questo bastò a portare Black alla realtà.

“Ah no! Erano 5 non imbrogliare!”

Remus estrasse dalla tasca un foglietto ben ripiegato…

“Dovresti fare più attenzione a cosa firmi amico mio…”

L’espressione di Sirius passò dall’incredulo al divertito in una manciata di nanosecondi.

“Questa me la paghi… E poi non è ancora detto niente! Magari… Magari sta andando a farle uno scherzo come al solito suo!!!”

Il sorriso di Rem divenne molto più dolce e comprensivo....

“Certo caro mio… Adesso però andiamo in dormitorio, siamo fuori oltre l’orario…”

Lo sbuffo che seguì quest’affermazione fu il più sentito degli ultimi sette anni…

 

ORE 01:00 – Esterno di Hogwarts – LA SERA DIVENTA NOTTE

 

Gli occhi verdi di Lily brillavano nell’oscurità, mentre da dietro le tende osservava quella figura scura girare tutt’intorno alla scuola per cercare una via d’accesso al dormitorio femminile.

Da quel che aveva studiato, la finestra dalla quale stava guardando in quel momento era completamente invisibile dall’esterno, proprio per evitare intrusioni spiacevoli di ragazzi nel dormitorio femminile durante la notte… Ma in quel caso…

Ma che cosa stava pensando?? Lei era la caposcuola di Grifondoro, doveva rispettare il regolamento, non macchinare su come infrangerlo!!!

Alice la guardava sorniona dal suo letto, scetticamente sdraiata a osservarla, con un braccio a reggere la testa e le rotelline del cervello in piena azione. Alla fine era riuscita a farsi dire quello che era successo e c’era un’unica conclusione possibile per il comportamento dell’amica: quel bacio le era piaciuto… E neanche poco…

E da quanto poteva vedere in quel preciso momento avrebbe dovuto provvedere lei a smuovere un po’ la serata…

Andò dietro l’amica e spalancò la finestra prima che lei potesse avere neanche il tempo di replicare…

Il rumore delle imposte contro la dura pietra attirò subito l’attenzione della figura misteriosa all’esterno, che si diresse immediatamente in quella direzione.

Costernata, Lily si girò verso l’amica che sembrava spassarsela un mondo:

“Aly!!!”

Le guance della ragazza erano rosse quasi quanto i suoi capelli…

“Almeno adesso sa dove andare, poveretto!”

E detto questo se la diede a gambe e aprì la porta del dormitorio.

“Divertiti!”

Un altro sorrisetto e si richiuse la porta alle spalle, lasciandola completamente da sola… Con il misterioso baciatore che si avvicinava…

Era sicura che fosse lui… Chi altri sarebbe dovuto andare in cerca del dormitorio femminile di grifondoro in piena notte?? E non di un dormitorio qualsiasi… Era assolutamente certa che stesse cercando proprio il suo…

Ma fu presto riscossa dai suoi pensieri…

“Lily…”

Si girò. Il ragazzo era li, appena fuori dalla finestra, evidentemente sospeso in aria su un manico di scopa… Ma si teneva ben in ombra…

“Che cosa vuoi?”

Sapeva di essere stata dura, ma si era presa un bello spavento!

“Solo sapere cosa pensi…”

Sembrava cosi gentile… Non mostrava cattive intenzioni… Non le avvertiva…

“Non parlo con chi non ha il coraggio di mostrarsi…”

“Facciamo cosi… Rispondimi… E mi farò vedere…”

La ragazza riflettè per qualche secondo… In fondo non le costava nulla… A parte una figuraccia che non l’avrebbe fatta dormire per una notte intera… Ma in fondo la notte stava già passando…

“Io… Io penso…”

Deglutì… Poi si raddrizzò e assunse un tono e una posizione più altezzosa. Non era proprio da lei mostrarsi cosi debole, ma che le prendeva?? Qualsiasi cosa avesse da dire, non c’era poi niente di male!

“Penso che mi sono piaciute molto le tue attenzioni in tutto questo tempo…”

“E…”

Ecco, lo sapeva… Come diavolo faceva a conoscerla così bene, poi??

Lo sapeva che non aveva detto proprio tutto…

“E… Che mi piacerebbe ricevere un altro bacio… Guardandoti negli occhi, questa volta…”

Questo almeno le spettava di diritto…

Il ragazzo sembrò vacillare e lei per un attimo rivide ancora quella bocca da baciare, quegli occhi nocciola così maledettamente familiari…

Il ragazzo si avvicinò… Lentamente…

E quando la luce finalmente illuminò il suo viso…

“POTTER!!!”

L’indignazione più totale si dipinse sul volto della rossa, inviperita…

“IO… IO TI…”

Ma poi… La consapevolezza si fece strada dentro di lei…

Lei… Aveva baciato... Potter…

Ridicolo… Assurdo…

Non poteva essere, lei non…

“Ehm… Già… Strano, eh?”

Il ragazzo sembrava imbarazzato almeno quanto lei… E questo si che era strano… Lui, sempre cosi sicuro di se…

Ma in quel momento… Il suo sguardo sembrava cosi… Dolce…

Chi?? Potter??? DOLCE???

Certo, la dolcezza fatta cercatore!

Sempre con quel maledetto boccino per le mani…

Ma ora che ci pensava… Erano mesi che non lo vedeva più atteggiarsi in quel modo… E…

“Allora… Vieni con me o no?”

“Venire… Con te?”

La domanda l’aveva così spiazzata che ripetè meccanicamente quello che aveva detto il ragazzo…

“Dammi anche solo UNA buona motivazione per venire con te su quell’arnese!”

Per quanto la situazione fosse assurda James si scoprì ancora una volta ad adorare quel lieve rossore che copriva le guance della rossa ogni volta che si arrabbiava.. La SUA rossa…

“Bè… Per parlare un po’…”
”Posso BENISSIMO parlare anche da qui… Che vuoi?”

Eccola di nuovo… La solita Lily… Sempre padrona della situazione…

“D’accordo…”

Ma era davvero Potter? Mai stato così arrendevole… Ma la ragazza decise di non concedergli neanche il beneficio del dubbio…

“Bene, dimmi quello che devi e poi sparisci.”

Ma perché poi stava reagendo così? E poi… Non stava facendo nulla di male… Certo, era fuori dal dormitorio oltre l’orario, ma si può dire che a questo ormai si era abituata…

E perché non riusciva a togliersi dalla testa quel maledetto bacio??

Ma poi lui iniziò a parlare… E parlare… E parlare…

E tutto ciò che diceva era come se lo avesse sempre saputo…

E a poco a poco si avvicinò alla finestra…

E rivide con gli occhi di lui le notti passate a scrivere quei bigliettini così dolci a accurati…

Le ore passate in giardino per raccogliere i fiori più belli…

Soprattutto gigli… Gigli bianchi…

Gli sguardi dal fondo alla classe… Solo per lei…

Si riscoprì a tremare… Forse era il freddo…

Il vetro della finestra dove era appoggiata tintinnava lievemente al suo tocco tremulo…

Lui sembrava notarlo, ma l’unica reazione era un sorriso tenero e imbarazzato, continuando debolmente a chiederle se avesse deciso di uscire con lui, non aspettandosi altro che l’ennesima risposta negativa..

E riempiva il silenzio di parole, mentre lei non riusciva a spiccicare una frase…

A un certo punto l’incanto fu rotto da un leggero bussare alla porta…

“Scusami…”

Lily andò ad aprire… E trovò Aly…

“Fallo entrare, povero diavolo è tre ore che lo vedo dalla finestra del corridoio… Non se lo merita neanche lui in fondo no?”

“No… Forse no…”

“Dai… Io aspetto un altro po’… Ma non lasciarmi tutta la serata fuori, guarda che lo sto facendo per te!”

Lily scosse la testa un po’ titubante, ma Alice richiuse nuovamente la porta facendole l’occhiolino…

La rossa tornò dal ragazzo ancora appollaiato alla finestra…

“Dai… Entra… Ma sia chiaro, niente strane intenzioni…”

James sorrise e con un saltò entrò, posando la scopa contro la parete…

“Fidati…”

“Come se fosse facile… Di te poi!”

Ma quella sera era tutto così strano…

Era da sola in dormitorio… Con Potter… Doveva essere completamente impazzita…

E maledizione alle sue maledettissime labbra…

Continuava a mordersele in continuazione… Perché, poi???

Si sdraiò sul letto e il ragazzo si sedette accanto a lei…

“Ti ho dato il permesso forse?”

Lo sguardo della ragazza avrebbe potuto incenerire chiunque… Ma il grifondoro ormai era fin troppo abituato a quegli occhi di smeraldo…

“No, ma… Se mi inviti ad entrare è logico pensare che mi inviterai anche a sedermi, no?”

“Sbagliato!”

Provò a spingerlo via ma lui le afferrò i polsi… Con delicatezza, ma con fermezza…

Come quando le aveva afferrato le spalle vicino alla foresta… Come quando…

“James…”

Non aveva paura… Ma allora perché il cuore le batteva così forte?

“Non provare…”

“Chiudi gli occhi…”

“Cosa? – non di nuovo, non di nuovo, non di nuovo – Io, non…”

“Chiudi gli occhi…”

Ma questa volta non lo fece…

Questa volta lo guardò…

Fiera e atterrita…

Nocciola e Smeraldo si fusero in unico sguardo…

Nessuno dei due riuscì poi a ricordare chi cedette per primo…

Quella notte non ci furono molte parole…

Forse perché ormai non c’era più niente da dire…

Lo aveva odiato fino all’inverosimile solo per scoprire che in fondo aveva solo avuto da sempre paura di amarlo…

E ora non riusciva più a fare a meno dei suoi baci, e quando uno finiva un altro iniziava e cosi via… Cosi via…

Lily si scoprì a pensare che cosa avrebbe fatto l'indomani…

Fu James a darle una risposta, senza saperlo…

“Stanotte, esistiamo solo noi.”

Il domani sarebbe esistito solo domani.

   
 
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