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Autore: jessthesohodoll    15/11/2014    2 recensioni
Non poteva crederci. In teoria doveva portare Coulson in quella cella per tenerlo sotto controllo dopo l'orrenda esperienza di quella macchina infernale, ma non avrebbe mai immaginato di essere lei a rimanere chiusa dentro quella cella.
Skye e gli strani pensieri che le sono venute in mente mentre era bloccata nella cella di Grant.
[Spoiler 2x07]
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grant Ward, Jemma Simmons, Skye
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Non riusciva a credere ai propri occhi. Era scesa nel semi interrato insieme a Coulson, per rinchiuderlo dentro la cella e tenerlo sotto controllo, ma non avrebbe mai immaginato che a finire dentro la cella sarebbe stata lei.

 

“Aspetti Coulson, si fermi” disse Skye, ma finì inascoltata, osservando impotente mentre Coulson chiudeva la parete di vetro davanti ai suoi occhi e lei vi ci finiva contro con un doloroso colpo.

 

Correndoci incontro si era procurata una piccola bruciatura e solo allora, guardandosi attorno, si rese conto di dove realmente fosse.

 

Era la sua cella.

 

Seduta sul quel letto, si rese conto di quanto quella cella sembrasse piccola e opprimente, di come quella oscurità fosse soffocante, anche se era interrotta da una lampadina accesa accanto alla porta d'entrata che emanava una strana luce giallognola e che di sicuro non illuminava l'intera stanza a dovere.

 

I muri sembravano letteralmente schiacciarla.

 

Seduta lì dentro, Skye incominciò ad avere brutti pensieri.

 

Poteva benissimo immaginarsi Grant seduto nell'angolo più buio della cella, mentre cercava di mettere fine alla sua vita con quel dannato bottone, o il pezzo di carta, o correndo contro il muro.

 

Non riusciva ancora a credere come fosse riuscito a resistere lì dentro per sei mesi.

 

Quando lo veniva a interrogare, quella cella le sembrava lugubre e spaventosa, ma il solo pensiero di poter uscire di li senza troppi problemi le dava conforto.

 

Era tutto diverso visto dalla sua prospettiva.

 

Era a mala pena passata un'ora e lei stava già impazzendo.

 

Chissà se aveva pianto. No, piangere sarebbe stata una debolezza e lui non se lo sarebbe mai concesso.

 

Chissà se aveva pensato a lei. Magari aveva pensato alle loro partite a battaglia navale, o alla sua faccia assonnata quando la costringeva ad alzarsi ad orari inumani, o alle loro serata passate davanti alla tv con il resto del team.

 

Magari, senza saperlo, era riuscita a strappargli un sorriso quando ne aveva più bisogno.

 

E mentre le lacrime scendevano silenziose, iniziò a capire un paio di cose.

 

Capiva finalmente perchè il suo sguardo si illuminasse come se avesse visto la salvezza, ogni volta che metteva piede li dentro.

 

Rimanere li dentro, nella più completa solitudine, significava rimanere solo con il proprio cervello, i propri pensieri. Era passata a mala pena un'ora ma lei era già esausta.

 

Prese allora il cuscino. Molto probabilmente avevano cambiato le lenzuola, da quando se ne era andato, ma la federa aveva ancora il suo odore.

 

Skye si ritrovò a pensare a dove fosse, se si fosse nascosto e se magari stesse pensando a lei.

 

Dove ammettere di non essere rimasta per niente sorpresa della sua fuga. Conosceva il suo SO fin troppo bene.

 

Scappare e nascondersi era quello che gli riusciva meglio. Era un fottuto specialista dello SHIELD, il migliore dopo la Romanoff, sapeva che avrebbe lottato con tutte le sue forze.

 

In cuor suo, sperava che ottenesse la vendetta che meritava. Sperava di non ricevere mai la notizia della sua cattura, che fosse abbastanza intelligente da rimanere nell'ombra.

 

Sapeva che lo avrebbe rivisto un giorno e sapeva anche che avrebbe dovuto porgergli delle scuse.

 

Ma, a differenza sua, lei poteva andarsene da quella cella quando voleva.

 

Tornò in se e scese dal letto, incominciando a saltare di fronte alla telecamera di sorveglianza, sperando di attirare l'attenzione dei suoi compagni di team.

 

***

 

Jemma si accorse della sua assenza quasi due ore dopo, e quando la venne a riprendere insieme a Mack e Fitz, doveva ammettere di non essere mai stata così felice di vederli.

 

Era rimasta chiusa li dentro per poco più di due ore e ancora non poteva credere come Grant avesse potuto resistere per così tanto tempo.

 

“Hey Skye” disse Jemma preoccupata “Va tutto bene?” chiese, notando lo sguardo triste di Skye mentre risalivano le scale.

“Si, tutto bene” disse Skye “Solo brutti pensieri”

 

 

 

Agent Soho Doll Corner :

 

Ecco quello che penso (o che almeno spero) Skye abbia pensato mentre era rinchiusa nella cella di Grant.

 

Insomma, era la SUA cella, deve averci pensato per anche solo cinque minuti!

 

Un bacio

-jess

  
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