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Autore: FedeStayStrong    15/11/2014    2 recensioni
Hola chicos!
Ho notato con grande dispiacere che ci sono pochissime storie sui Germangie, quindi mi sono detta: 'Perche no?'
Questa è la prima storia in assoluto che pubblico quindi sono un po' nervosa, ma spero che vi piaccia.
Il tutto è ambientato durante la terza stagione, vi avviso subito che ci sono degli spoiler (più o meno).
Bene ho finito di parlare, ecco qua un piccolo estratto:
"Appena prima che Angie sparisse dalla porta German la afferrò per il polso e la fece voltare, ricevendo in cambio uno sguardo interrogativo da parte della bionda. Ancora una volta parlò per primo:
- Lei è sicura di stare bene? – chiese, conoscendo già la risposta.
[...]
- Sul serio vuoi sapere come mi sento? –"
Enjoy! ;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angie, German
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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One moment
 

Era notte e la casa dei Castillo era deserta. Le luci erano spente, tranne una, quella della cucina. Lì stava seduta al grande tavolo di legno Angie, intenta a bere un bicchiere di latte.
La ragazza pensava e ripensava… A cosa poi? Ma certo, sempre a lui. German Castillo. Quell’uomo era costantemente nella sua testa, non poteva farci nulla. Era arrabbiata, triste e più di tutto delusa dall’imminente matrimonio tra German e Priscilla, la mamma di Ludmilla. I due avevano già celebrato con una festa il loro desiderio di sposarsi e sembravano felici. Angie era felice per German, forse almeno lui avrebbe potuto iniziare una nuova vita; ma lei no. Per quanto ci provasse non poteva smettere di pensare a lui e a come le cose sarebbero potute andare se solo ci fosse stata lei al posto di Priscilla.
Stanca di pensare, si alzò e decise di andare nella sua stanza, quando sentì dei passi scendere le scale. Rimase immobile quando vide German entrare in cucina.
- Che ci fa qui Angie? - chiese lui.
- Ehm… Nulla, solo non riuscivo a dormire - rispose lei sincera. – E lei? Perché è qui? –
- Non riuscivo a dormire. –
- Ah. -
Silenzio. I due si guardarono per qualche istante, incomodi, fin che German si decise a parlare:
- Oggi è andata via prima dalla festa… Non si sentiva bene? – chiese un po’ titubante.
- Beh si, non mi sentivo molto bene, mi dispiace di non essere rimasta fino alla fine. – disse lei in mancanza di una scusa migliore.
- Ah capisco. E’ un peccato sa? Vilu e Ludmilla hanno cantato assieme e tutti i ragazzi dello Studio hanno fatto lo stesso, sono davvero bravi. Ma questo credo che lei lo sappia già...
E’ stata davvero una bella festa. Sono felice di avere trovato una persona che mi renda così felice come lo fa Priscilla. –
Angie era stufa di sentirselo ripetere. Priscilla di qua, Priscilla di là. Non ne poteva più. Che cosa aveva quella donna, o meglio quell’arpia, che lei non aveva? Stanca, decise di andarsene, non credeva di poter sopportare un’altra secchiata d’acqua gelida in faccia, non quel giorno, non in quel momento.
- Mi immagino – disse lei secca.
Lui lo notò subito, c’era qualcosa che non andava. Conosceva bene Angie e poteva capirlo non solo dal suo tono di voce, ma anche dai suoi occhi. Stava male, ma continuava a non darlo a vedere. ‘Ora basta’ pensò. Appena prima che Angie sparisse dalla porta German la afferrò per il polso e la fece voltare, ricevendo in cambio uno sguardo interrogativo da parte della bionda. Ancora una volta parlò per primo:
- Lei è sicura di stare bene? – chiese, conoscendo già la risposta.
Angie dal canto suo lo guardò per un secondo, cercando di capire che cosa volesse intendere  con ciò che le aveva appena chiesto. Voleva realmente sapere come stava o voleva solo farla soffrire? Sul serio non si era reso conto di ciò che lei stava passando? La sua mente tornò alle immagini della festa di qualche ora prima. La gente, i palloncini, l’allegria, la musica, il bacio… Quel bacio che doveva essere suo, quello che German e Priscilla si erano scambiati.
Esplose.
- Sul serio vuoi sapere come mi sento? – iniziò decisa. - Continuo ad immaginare come sarebbe stato se ci fossi stata io in piedi al tuo fianco quest’oggi, se fossi stata io a camminare su quel tappeto rosso, se fossi stata io a darti quel bacio… E tu mi chiedi come sto? –
La sua voce iniziò a spezzarsi e una lacrima minacciava di cadere sulla sua guancia rosea.
- Il problema è che sai benissimo come io mi stia sentendo in tutta questa storia ma nonostante tutto non t’impor-
German l’aveva zittita, con un bacio.
Angie per un attimo rimase paralizzata, ma il sentire le calde labbra di German posarsi sulle sue le fece dimenticare perfino perché era arrabbiata. Non provò nemmeno a capire che stava succedendo, era troppo agitata per farlo. In fondo aveva sognato molte volte questo momento, no? In un attimo venne pervasa da un mare di emozioni e senza nemmeno rendersene conto portò le sue delicate mani alla nuca di German, giocando con i suoi capelli neri come la pece, mentre lui  la attirava ancora di più a sé, le mani saldamente sui fianchi; voleva sentirla vicina e non lasciarla più andare. Si trovava bene con Priscilla certo, ma Angie era sempre stato il suo punto debole, e lo era ancora. La amava ma non aveva il coraggio di ammetterlo.
Nemmeno lui sapeva cosa stesse facendo, ma si stava godendo il momento, pensando che quella fosse stata la cosa più naturale da fare. Baciarla. Sentire sulle labbra quel sapore unico che non sentiva ormai da tempo.
L’aria iniziava a mancare ma nessuno accennava a separarsi, come se una strana magia li tenesse incollati l’uno all’altro. Ora quasi non respiravano e la magia si spezzò. Si guardarono negli occhi a lungo, fino a che German si separò e la salutò accarezzandole una guancia, timidamente. Quando Angie vide German sparire dall’altra parte della porta, ritornò alla realtà, iniziando a processare l’accaduto.
- Ma che diavolo è successo? –
 
Fine
 
 
N.A.
Lo so, non è un gran che ma ho voluto provarci, come ho detto nell’introduzione in questo fandom mancano un po’ di storie Germangie, così eccomi qua! Non so se scriverò altre one shot, dipende dal tempo che ho a disposizione (con la scuola e danza sto impazzendo) e anche dal successo che avrà questa mia prima storia, quindi se vi è piaciuta recensite! Mi piacerebbe molto sentire le vostre opinioni, così da poter scrivere ancora e migliorare.
Un bacio!
Fede
 

 
 
 
 

 
  
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