15/11/2014
4 recensioniA SIMPLE LITTLE PROBLEM
Hogwarts, preferenze nella scelta dei docenti?
Come la maggior parte del Mondo Magico britannico oramai sa, sembrerebbe che Severus Piton e Remus Lupin facciano coppia fissa da quasi un anno. In normali condizioni non mi verrebbe da obbiettare nulla, ma quando il primo è il preside di Hogwarts e il secondo il nuovo professore di Difesa contro le Arti Oscure della suddetta scuola, assunto da poco più di un mese, il dubbio, legittimo, che mi pongo è: ma siamo proprio sicuri che il professor Piton abbia scelto il professor Lupin per la cattedra solo per la sua qualificazione nella materia o è perché si tratta del suo compagno?
Remus Lupin aveva già avuto quel ruolo, anni addietro, e si era dimesso dopo un anno; le cause non sono mai state rivelate e Silente ha spiegato, brevemente, che aveva trovato un lavoro “migliore” e più alla sua “portata”, ma nessuno sa in cosa consistesse. E ora quando il suo compagno diventa preside lui viene nuovamente assunto.
Per non parlare del fatto che il professor Lupin è un licantropo. Sì, proprio così, e ora mi verrebbe anche da chiedermi se Severus Piton abbia pensato all’incolumità dei propri studenti. Con un mannaro a Hogwarts che potrebbe sbranare gli allievi ad ogni luna piena, io non mi sentirei per niente sicura nel mandare lì i miei figli. E, anche se sappiamo tutti benissimo che lo sviluppo della Scienza magica negli ultimi anni ha portato alla creazione delle pozione Antilupo, io non farei comunque affidamento solamente e unicamente su quella, visto che, per quanto le doti da pozionista di Severus Piton siano riconosciute in tutto il mondo, una svista può sempre capitare e magari potrebbe succedere l’inimmaginabile.
Ora la scelta di decidere cosa pensare in merito a questa faccenda sta a voi, miei cari lettori, ma io non penso che la scelta del preside Piton sia stata dettata solamente e unicamente da fattori professionali e, vi assicuro, che cercherò di far luce sulla faccenda.
Remus Lupin aveva già avuto quel ruolo, anni addietro, e si era dimesso dopo un anno; le cause non sono mai state rivelate e Silente ha spiegato, brevemente, che aveva trovato un lavoro “migliore” e più alla sua “portata”, ma nessuno sa in cosa consistesse. E ora quando il suo compagno diventa preside lui viene nuovamente assunto.
Per non parlare del fatto che il professor Lupin è un licantropo. Sì, proprio così, e ora mi verrebbe anche da chiedermi se Severus Piton abbia pensato all’incolumità dei propri studenti. Con un mannaro a Hogwarts che potrebbe sbranare gli allievi ad ogni luna piena, io non mi sentirei per niente sicura nel mandare lì i miei figli. E, anche se sappiamo tutti benissimo che lo sviluppo della Scienza magica negli ultimi anni ha portato alla creazione delle pozione Antilupo, io non farei comunque affidamento solamente e unicamente su quella, visto che, per quanto le doti da pozionista di Severus Piton siano riconosciute in tutto il mondo, una svista può sempre capitare e magari potrebbe succedere l’inimmaginabile.
Ora la scelta di decidere cosa pensare in merito a questa faccenda sta a voi, miei cari lettori, ma io non penso che la scelta del preside Piton sia stata dettata solamente e unicamente da fattori professionali e, vi assicuro, che cercherò di far luce sulla faccenda.
Rita Skeeter
Appena finì di leggere quelle righe, Severus Piton dovette usare tutto il suo autocontrollo per non soffocarsi – o almeno, non del tutto – con il caffè che stava bevendo quella mattina. Quello era veramente troppo! Già aveva chiuso – a fatica – un occhio quando quella pazza della Skeeter aveva scritto un articolo, di bene tre pagine fitte fitte, sulla sua relazione con Remus, ma ora che aveva avuto il coraggio di mettere in dubbio la sua professionalità, nessuno sarebbe riuscito a trattenerlo dallo sperimentare tutte le Maledizioni Senza Perdono su quella pseudo-giornalista – nemmeno Lupin. L’anno era iniziato da appena due settimane, tutto stava andando bene e solo la sera precedente, prima che Morfeo lo portasse nel mondo dei sogni, aveva detto alla testa di Remus appoggiata al suo petto che, stranamente, non era ancora successo nulla.
«È successo qualcosa di strano Severus? Oppure hai solamente messo dello zucchero nel tuo caffè – cosa che tra l’altro non ti farebbe nemmeno tanto male ragazzo mio – ?»
Piton fece una smorfia e passò con malagrazia il giornale alla professoressa McGranitt alla sua sinistra, che dovette nascondere dietro un biscotto allo zenzero la sua risata al sol leggere il titolo dell’articolo.
«Se evitassi di ridere mi faresti un piacere enorme, Minerva.» le sibilò contro il preside.
«Suvvia, Severus, devi ammettere a te stesso che la cosa è un po’ comica – certo a seconda dei punti di vista.»
«Comica? E, di grazia, cosa ci sarebbe di comico in tutto questo?» le chiese lui assottigliano lo sguardo mentre si metteva nel piatto delle uova con il bacon. Proprio non capiva cosa potesse trovarci Minerva di comico in tutto quello! Era una cosa grave, per Salazar e Merlino! Sicuramente questo avrebbe portato a un’inchiesta e a delle macchie sui curriculum suo, di Remus e della scuola. Per non parlare del fatto che si era, nuovamente, impicciata nella sua vita privata tirando in ballo la sua relazione. E se c’era una cosa che mettesse a dura prova i suoi saldi nervi era l’intrusione della gente nella propria privacy.
«Non trovo comico l’articolo, mi rendo pienamente conto di quanto siano gravi queste accuse nei confronti tuoi e di Remus. Rido solamente per la tua reazione – alquanto spropositata se me lo permetti – e per il fatto che abbiamo appena rischiato di perderti per colpa del caffè.» disse Minerva sorridendo tranquillamente. «Remus lo sa?»
Severus sbuffò. «Ovviamente no, il giornale ce l’ho io e non è ancora arrivato a cola-»
«Buongiorno a tutti!» Severus venne interrotto dall’allegra voce del professor Lupin che in quel momento era entrato nella Sala Grande e si era seduto alla destra del preside.
«Parli del Diavolo e spuntano le corna.» borbottò quest’ultimo addentando un pezzo di bacon e concentrandosi sulla sua interessantissima colazione.
Remus alzò un sopracciglio e si rivolse a Minerva: «Che cosa gli è successo? Non era per niente così scorbutico questa mattina quando ci siamo svegliati, anzi.»
La professoressa di Trasfigurazione scosse appena la testa, come per sottolineare che Piton era una causa persa e incomprensibile, e passò il giornale al collega. Quando il licantropo finì di leggere la nuova opera della Skeeter nascose un sorriso nella sua cioccolata fumante. Il suo compagno era davvero irrecuperabile – ma questo lo sapevano già tutti – solo lui poteva intestardirsi per una cosa del genere e non accorgersi che ormai nessuno dava più retta a quello che diceva quella giornalista da quattro soldi, che oltretutto lavorava ancora nella Gazzetta solo perché – a quanto si diceva – il capo del giornale apprezzava altre sue doti e Remus si ritrovò a pensare che lei non fosse proprio nella posizione più adatta per fare certi discorsi. E poi era sciocco pensare che Severus non si preoccupasse di prendere le necessarie misure di sicurezza con lui a ogni luna piena, dato che il primo a rischiarci la pelle sarebbe lui.
«Severus sai benissimo che sono tutte stupidate.» disse Lupin al compagno mentre ripiegava il giornale e lo appoggiava davanti al suo piatto, ma come risposta ricevette solo un basso ringhio gutturale. «E sai anche che nessuno crede più a quello che dice la Skeeter, quindi rilassati. Lascia che quella lì starnazzi su questo per un po’ e poi smetterà da sola quando vedrà che non interessa a nessuno.»
«Remus, forse non ti è chiaro cosa questo può comportare per le nostre reputazioni e per quella della scuola.» gli rispose il preside lanciandogli un’occhiata di sbieco.
Il professore alzò gli occhi al cielo e sorrise divertito. «Guardati attorno. Nessuno qui dentro pensa che io sia stato scelto per il ruolo solo perché sono il fidanzato del preside, così come non lo pensa nessuno a Diagon Alley, al Ministero o in qualsiasi sperduto luogo della Gran Bretagna.»
Piton sospirò e si passò stancamente una mano sul viso massaggiandosi con il pollice e l’indice le palpebre. «Lo so, Remus, lo so. Ma, se permetti, mi dà fastidio che questa sottospecie di giornalista vada a curiosare nella mia vita privata.»
Lupin sorrise teneramente prima di piegare l’angolo sinistro delle labbra verso l’alto in un’espressione troppo malandrina a detta di Severus – ma che lo faceva impazzire ogni volta – e lasciare che una lieve sfumatura di malizia gli colorasse gli occhi. «Sai, Sev, quando fai così ti adoro ancora più del solito.» Il compagno stava per ribattere acidamente, ma veloce il licantropo si premurò di tappargli la bocca con la sua e – suo malgrado – il preside di Hogwarts non riuscì a non rispondere.
Quando si staccarono Remus sorrideva tranquillamente, fregandosene altamente degli sguardi maliziosi provenienti dai tavoli delle Case, a un Severus Piton con le gote lievemente più rosse del normale. «Non ti ricordi cosa ti avevo detto a inizio anno, Lupin?» gli sibilò velenoso appena si fu ripreso. «Niente smancerie di alcun genere in pubblico.»
Lupin ridacchiò per poi addentare un biscotto al cioccolato. «Oh, tranquillo Severus, se ti preoccupi ancora per la tua reputazione da freddo pipistrello dei sotterranei senza cuore, ti informo che quella è andata bellamente a farsi benedire da Godric, Salazar, Priscilla, Tosca, Merlino e Morgana qualche mese fa quando la Skeeter ha fatto quel simpatico articolo su noi due.» Gli disse il professore continuando a tenere quel suo sorriso dannatamente malandrino sul volto.
«Non posso essere più che d’accordo con Remus.» si intromise la McGranitt che, oltre a sorridere con le labbra, lo faceva anche con gli occhi smeraldini nascosti dietro agli occhiali.
«È successo qualcosa di strano Severus? Oppure hai solamente messo dello zucchero nel tuo caffè – cosa che tra l’altro non ti farebbe nemmeno tanto male ragazzo mio – ?»
Piton fece una smorfia e passò con malagrazia il giornale alla professoressa McGranitt alla sua sinistra, che dovette nascondere dietro un biscotto allo zenzero la sua risata al sol leggere il titolo dell’articolo.
«Se evitassi di ridere mi faresti un piacere enorme, Minerva.» le sibilò contro il preside.
«Suvvia, Severus, devi ammettere a te stesso che la cosa è un po’ comica – certo a seconda dei punti di vista.»
«Comica? E, di grazia, cosa ci sarebbe di comico in tutto questo?» le chiese lui assottigliano lo sguardo mentre si metteva nel piatto delle uova con il bacon. Proprio non capiva cosa potesse trovarci Minerva di comico in tutto quello! Era una cosa grave, per Salazar e Merlino! Sicuramente questo avrebbe portato a un’inchiesta e a delle macchie sui curriculum suo, di Remus e della scuola. Per non parlare del fatto che si era, nuovamente, impicciata nella sua vita privata tirando in ballo la sua relazione. E se c’era una cosa che mettesse a dura prova i suoi saldi nervi era l’intrusione della gente nella propria privacy.
«Non trovo comico l’articolo, mi rendo pienamente conto di quanto siano gravi queste accuse nei confronti tuoi e di Remus. Rido solamente per la tua reazione – alquanto spropositata se me lo permetti – e per il fatto che abbiamo appena rischiato di perderti per colpa del caffè.» disse Minerva sorridendo tranquillamente. «Remus lo sa?»
Severus sbuffò. «Ovviamente no, il giornale ce l’ho io e non è ancora arrivato a cola-»
«Buongiorno a tutti!» Severus venne interrotto dall’allegra voce del professor Lupin che in quel momento era entrato nella Sala Grande e si era seduto alla destra del preside.
«Parli del Diavolo e spuntano le corna.» borbottò quest’ultimo addentando un pezzo di bacon e concentrandosi sulla sua interessantissima colazione.
Remus alzò un sopracciglio e si rivolse a Minerva: «Che cosa gli è successo? Non era per niente così scorbutico questa mattina quando ci siamo svegliati, anzi.»
La professoressa di Trasfigurazione scosse appena la testa, come per sottolineare che Piton era una causa persa e incomprensibile, e passò il giornale al collega. Quando il licantropo finì di leggere la nuova opera della Skeeter nascose un sorriso nella sua cioccolata fumante. Il suo compagno era davvero irrecuperabile – ma questo lo sapevano già tutti – solo lui poteva intestardirsi per una cosa del genere e non accorgersi che ormai nessuno dava più retta a quello che diceva quella giornalista da quattro soldi, che oltretutto lavorava ancora nella Gazzetta solo perché – a quanto si diceva – il capo del giornale apprezzava altre sue doti e Remus si ritrovò a pensare che lei non fosse proprio nella posizione più adatta per fare certi discorsi. E poi era sciocco pensare che Severus non si preoccupasse di prendere le necessarie misure di sicurezza con lui a ogni luna piena, dato che il primo a rischiarci la pelle sarebbe lui.
«Severus sai benissimo che sono tutte stupidate.» disse Lupin al compagno mentre ripiegava il giornale e lo appoggiava davanti al suo piatto, ma come risposta ricevette solo un basso ringhio gutturale. «E sai anche che nessuno crede più a quello che dice la Skeeter, quindi rilassati. Lascia che quella lì starnazzi su questo per un po’ e poi smetterà da sola quando vedrà che non interessa a nessuno.»
«Remus, forse non ti è chiaro cosa questo può comportare per le nostre reputazioni e per quella della scuola.» gli rispose il preside lanciandogli un’occhiata di sbieco.
Il professore alzò gli occhi al cielo e sorrise divertito. «Guardati attorno. Nessuno qui dentro pensa che io sia stato scelto per il ruolo solo perché sono il fidanzato del preside, così come non lo pensa nessuno a Diagon Alley, al Ministero o in qualsiasi sperduto luogo della Gran Bretagna.»
Piton sospirò e si passò stancamente una mano sul viso massaggiandosi con il pollice e l’indice le palpebre. «Lo so, Remus, lo so. Ma, se permetti, mi dà fastidio che questa sottospecie di giornalista vada a curiosare nella mia vita privata.»
Lupin sorrise teneramente prima di piegare l’angolo sinistro delle labbra verso l’alto in un’espressione troppo malandrina a detta di Severus – ma che lo faceva impazzire ogni volta – e lasciare che una lieve sfumatura di malizia gli colorasse gli occhi. «Sai, Sev, quando fai così ti adoro ancora più del solito.» Il compagno stava per ribattere acidamente, ma veloce il licantropo si premurò di tappargli la bocca con la sua e – suo malgrado – il preside di Hogwarts non riuscì a non rispondere.
Quando si staccarono Remus sorrideva tranquillamente, fregandosene altamente degli sguardi maliziosi provenienti dai tavoli delle Case, a un Severus Piton con le gote lievemente più rosse del normale. «Non ti ricordi cosa ti avevo detto a inizio anno, Lupin?» gli sibilò velenoso appena si fu ripreso. «Niente smancerie di alcun genere in pubblico.»
Lupin ridacchiò per poi addentare un biscotto al cioccolato. «Oh, tranquillo Severus, se ti preoccupi ancora per la tua reputazione da freddo pipistrello dei sotterranei senza cuore, ti informo che quella è andata bellamente a farsi benedire da Godric, Salazar, Priscilla, Tosca, Merlino e Morgana qualche mese fa quando la Skeeter ha fatto quel simpatico articolo su noi due.» Gli disse il professore continuando a tenere quel suo sorriso dannatamente malandrino sul volto.
«Non posso essere più che d’accordo con Remus.» si intromise la McGranitt che, oltre a sorridere con le labbra, lo faceva anche con gli occhi smeraldini nascosti dietro agli occhiali.
MOMENTO NONESENS TUTTO MIO:
Ciao a tutti!
Allora adesso vi spiego come mai ho abbiamo scritto su Remus e Severus. La lezione di Greco era molto noiosa e così io e la mia compagna di banco abbiamo deciso di scrivere i nomi di dei personaggi su dei foglietti, mescolargli ed estrarre delle coppie su cui poi scrivere delle fanfiction. E così io e Fabri_Timelady abbiamo scritto insieme questa storiella.
La Snupin è una coppia che mi piace parecchio (cosa assolutamente non vera per Fabrizia che shipperà per sempre la Ronks, ma che dopo questa esperienza sta iniziando a cambiare idea!) e sono davvero stata felicissima che sia uscita!
Molto probabilmente ne faremo altre, sempre con questo metodo, e, ve lo assicuro, che ci saranno coppie alle quali non avete MAI pensato, nemmeno nei vostri incubi più oscuri.
Non ho nient'altro da dirvi se non che spero che vi sia piaciuta e che in tanti mi ci lascerete una recensione, anche corta e/o negativa, per farmi farci (Fabrizia vuole che usi il plurale...) sapere cosa ne pensate! :)
Alla prossima
Sara!