Eccoci nei camerini. Mancano solo venticinque minuti prima di andare in scena. Paul è come sempre sotto pressione. Provo comunque a tranquillizzarlo ''Tranquillo Paul. Andrà tutto bene…'' ''Lo so John, ma mi fa sentire a disagio suonare davanti a 55.000 persone…'' ''Fa finta che tutta quella gente non ci sia… Pensa solo a me, George e Ringo.'' Anche io sono abbastanza agitato, ma non voglio farlo notare a Paul.
George sta ancora provando; Harrison è fatto così: vuole sempre dare il massimo, non si arrende mai. Ringo è seduto sul piccolo divano giocherellando con le sue bacchette. Richard è sempre abbastanza tranquillo prima dei concerti, magari soprappensiero, ma non da mai fastidio. Ci sono stati dieci minuti di silenzio. Io sono appoggiato al tavolino che si trova all'angolo del camerino. C'è qualcosa di strano nell'aria, qualcosa che non c'è mai stato prima. Come se quella voglia di fare concerti ci sia passata, così. 
Passati altri dieci minuti sentiamo bussare alla porta. Entra Brian '' Bene ragazzi, siete pronti? Tra cinque minuti dovete andare!'' Nessuno dice niente. Resto fermo a fissare il pavimento.
Quei cinque minuti sono passati in un niente e Epstein ci dice che adesso è il momento, ma vuole comunque darci un consiglio ''Mi raccomando, salutate e sorridete!'' 
Passiamo per quel  corridoio apparentemente infinito che ci divide dal pubblico. Inizio a sentire le urla dei nostri fan; noi siamo tutto quello che vogliono. 
Intravedo le porte aperte  alla fine del corridoio, fuori c'è un sacco di gente, come sempre insomma. 
Adesso siamo fuori e tutti e quattro facciamo come Brian ci ha detto di fare: salutiamo con dei "finti" sorrisi stampati sulla faccia.
Per la testa mi passano una marea di pensieri. Appena cinque anni fa suonavamo in un piccolo locale di Liverpool dove guadagnavamo pochissimo. Poi eccoci catapultati negli U.S.A., dove tutta la popolazione americana ci ha visto suonare all'Ed Sullivan Show. Ed eccoci qui, 15 agosto, allo Shea Stadium con 55.000 persone. Questo grazie a tutti coloro che non hanno mai smesso di credere in noi. Grazie ai nostri fan adesso siamo qui. 


*angolo autrice*
Ciao! In questa flashfic, mettendomi nei panni di Lennon, ho immaginato un po' come potesse essere la situazione nei camerini prima che i quattro fab suonassero allo Shea Stadium. Spero che vi sia piaciuta e recensite!