Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
Segui la storia  |      
Autore: Tovie95    16/11/2014    3 recensioni
Avevano tutto: una relazione incredibile, un amore indissolubile, un futuro sicuro.
Avevano tutto, ma quando Eren fu coinvolto in un incidente d’auto, tutto cambiò.
All’improvviso quella relazione, quell’amore e quel futuro non esistevano più.
NOTE:
Questa storia è la traduzione di una fanfic scritta da acidtowns su Archive of Our Own, tutti i diritti di WIMTF e della fanfiction qui tradotta appartengono a lei.
Ho deciso di tradurla perché mi ha colpita e ha avuto il merito di farmi tornare a credere " nell'amore senza confini " al punto tale da volerla condividere con tutti voi, ho chiesto il consenso all'autrice che me lo ha gentilmente accordato.
Spero che anche voi possiate apprezzare questa storia come me.
Questo è il link in cui la troverete http://archiveofourown.org/works/958216
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Eren, Jaeger
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chapter 1


Note dell'Autrice
 
Quindi dopo aver ampiamente dibattuto con me stessa per una settimana, ho deciso di tradurre questa fiction dal mio tumbrl. I capitoli saranno postati velocemente, perché ho già scritto la maggior parte di questa fic ( aggiungo in anticipo anche le mie scuse se ci sono alcune imprecisioni riferite all’ambito della medicina ).
Basata su nicole-is-angry’s prompt su tumbr: un’AU ambientata nel mondo moderno dove Eren ha un incidente d’auto e dimentica la sua relazione con Rivaille.
 
Note della Traduttrice
 
Salve a tutti popolo di EFP<3
Nonostante li impegni scolastici e balle varie ho deciso di gettarmi in questa nuova avventura che per me è la traduzione;3 prima di leggere questa splendida storia di acidtowns ( a lei tutta la mia riconoscenza nonché tutti i diritti) non pensavo che la traduzione facesse per me, però questa storia è così bella che davvero sarebbe stato un peccato lasciarla nell’ombra.
Una storia che mi ha fatto tornare a credere nell’esistenza del vero amore: di un legame in grado di superare tutte le difficoltà, dunque anche io mi impegnerò a superare le mie;3
I commenti che lascerete saranno inviati alla stessa autrice, quindi facciamole sentire il calore degli italiani!
Detto questo buona lettura, spero vivamente che questa amerete questa storia come l’ho apprezzata io;3
Non mi resta che augurarvi “ enenjoy your reading<3 ”
Potete trovare la storia completa a:
Archive of Our Own at http://archiveofourown.org/works/958216
  
Bloody Soul
 
 
***

 
Non molte cose spaventavano Rivaille, ma vedere Eren giacere in un letto d’ospedale, bendato e profondamente addormentato è agghiacciante. È seduto sulla sommità della sedia, le dita strette sui fianchi, gli occhi si spostano tra la flagellata faccia di Eren e i monitor.
Odia ammetterlo, ma è preoccupato.
 
È trascorsa un’ora dall’incidente d’auto.
Un ora trascorsa guardando Eren dormire.
Un ora senza conoscere nulla.
 
Il dottore gli aveva detto che si sarebbe ripreso: leggere ferrite alla testa, un braccio rotto, una gamba frantumata.
“ Non sarà capace di camminare o usare il suo braccio sinistro per un po’. ” Va bene
“ Potrebbe avere difficoltà a comunicare, tuttavia, dal momento che ha ricevuto un colpo diretto sul lato della testa. ” Questo non va bene.
 
Rivaille aveva sempre previsto che cosa avrebbe fatto Eren.
Nel momento in cui gli occhi di Eren si illuminano, quindi lui avrebbe sorriso.
Quando sbatte le ciglia due volte, stava mentendo.
Quando si morde le labbra, stava cercando di richiamare qualcosa alla memoria.
Ma adesso Rivaille non sa cosa aspettarsi e, in tutta onestà, è spaventato. 
 
La seconda ora trascorse.
 
Quindi la terza.
 
Alla quarta Eren si muove e Rivaille smette di misurare la stanza. L’uomo guarda il monitor per assicurarsi che i battiti del cuore di Eren siano normali, quindi rivolge la sua attenzione alla figura che si sta destando.
Eren geme, lentamente e silenziosamente, quindi apre gli occhi. Sbatte le palpebre una, due, tre volte quindi lascia fuoriuscire il respiro.
Durante questi istanti, Rivaille comincia a muovere i propri passi e non appena si è avvicinato al letto, Eren lo guarda attentamente.
 
I suoi occhi verdi sono vuoti. Questa è la prima cosa che Rivaille nota.
Sono vuoti, opachi, morti.
 
“ Riesci a sentirmi? ”
 
La risposta è lenta, ma Eren abbassa la testa, anche se leggermente, indicando che l’ha udito.
 
“ Puoi vedermi? ”
 
Eren batte le palpebre con lentezza.
 
Il sollievo si riversa su di lui.
Tre ore di preoccupazione ( anche se non l’avrebbe mai ammesso ) sono state sprecate.
Eren sta bene. Eren sta bene.
 
Mantenendo lo sguardo su di lui, Rivaille raggiunge e preme il bottone per chiamare il dottore.
Dopo averlo informato dello stato di Eren si volta e lo osserva di più; gli occhi di Eren sono ancora vitrei e senza vita. Come se non avesse compreso dove si trova. Come se non avesse capito chi è lui.
 
“ Di qualcosa ” Dimmi che stai bene.
 
Eren dischiude le labbra, ma non ne esce nulla.
 
“ Come ti senti? ”
 
Le labbra si muovono di nuovo e, questa volta, sussurra qualcosa. Rivaille si sposta più vicino al letto.
 
“ La lezione… ” Le parole sono confuse, ma dopo pochi istanti diventano più chiare “ Ho saltato… la sua lezione. ”
 
“ Che cosa stai- ” Prima che riesca a terminare la domanda, la risposta gli è chiara.
 
La lezione. La sua lezione.
Eren frequentava le sue lezioni quattro anni prima.
Lui era insegnante di mitologia e Eren, essendo nell’ultimo anno, prese parte alle sue lezioni.
Allora Rivaille non pensava di poter essere attratto da un ragazzo.
Allora Rivaille non credeva di innamorarsi di uno studente – un suo studente.
Quando Eren si diplomò, lui pensò che si sarebbe liberato dal senso di colpa dovuto al fatto di desiderare qualcono con metà dei suoi anni, ma Eren ritornò.
E la loro storia cominciò quasi per caso.
 
Ma ora, cos’è rimasto di loro?
 
“ Hai idea di chi io sia? ”
 
Non molte cose lo spaventavano, ma proprio in quel luogo, proprio in quel momento, ha paura di udire la risposta di Eren. Desidera quasi che Eren non gli risponda, ma ha bisogno di una risposta; ha bisogno di sapere.
 
“ Pr… professore ”
 
Eren serra le lebbra e piega la testa all’indietro. Le labbra tremano e la fronte si corruga.
Rivaille identifica il dolore in quell’espressione, ma non riesce – non può – avvicinarsi per aiutarlo.
 
Professore.
 
La memoria di Eren si è fermata a quattro anni prima.
 
Quando loro si conoscevano appena.
Quando non avevano una relazione.
Eren non ricorda.
 
Mentre la nuova consapevolezza comincia ad impossessarsi di lui, il dottore e le sue due infermiere giungono per aiutare Eren e Rivaille, comprendendo di essere d’ostacolo, aspetta all’esterno.
Li guarda mentre lo controllano per assicurarsi che stia bene; si allontana quando cominciando a chiedergli quale sono le ultime cose che ricorda.
“ Negozio… lezione… Mikasa.
Sono le uniche parole che Rivaille riesce a decifrare attraverso il balbettio e non è sicuro di come interpretarle.
Non ha idea di che cosa ricordi Eren, ma da ciò che ha verificato, Eren si ricorda di essere stato nel suo corso.
Eren sa chi è, dunque la domanda è ha idea del motivo della sua presenza in quel luogo?
 
Gli occhi di Rivaille convergono sulla sua mano sinistra.
 
Quanto si ricorda Eren?
 
Stringe il pugno.
 
Quanto ha dimenticato Eren?
 
Non molte cose lo spaventavano, ma perdere il suo amore – perdere il suo fiancé – era un pensiero veramente terrificante.
 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti / Vai alla pagina dell'autore: Tovie95