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Autore: _ Arya _    16/11/2014    1 recensioni
CaptainSwan spelling:
Scrivere flashfic o oneshot partendo dai seguenti prompt, la pubblicazione può avvenire in qualsiasi momento, l’unica regola consiste nel rispettare la sequenza senza saltare lettere.
C Prompt Chocolate&Comfort
A Prompt Alcool&Angry
P Prompt Pants&Passion
T Prompt Trick&Trust
A Prompt Accord&Apologize
I Prompt Internet&Interest
N Prompt Night&Need
S Prompt Storm&Sadness
W Prompt Wood&Warmth
A Prompt Arms&Ache
N Prompt Neck&Neck
Iniziativa creata da: Alexies, CSLover, Alexandra_Potter, Lely_1324, Clohy e Pandina.
-Può contenere spoiler per chi non segue la diretta originale-
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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Captain Swan [Trick&Trust]


Una volta accomodati, Granny ci portò i nostri caffé e i cornetti caldi alla crema. Il mal di schiena con cui mi ero svegliata, dovuto alla notte movimentata che avevamo passato, per fortuna era ormai sparito dopo il massaggio di Killian.
Io feci per addentare il mio cornetto, ma lui, seduto accanto a me, mi scostò la mano e mi diede un bacio.
-Sono più buono io, vero?- sorrise malizioso il pirata.
-Tutto questo è davvero disgustoso- commentò Regina che era appena entrata con Henry, guardandoci con disapprovazione. Io arrossii violentemente.
-Ciao mamma, ciao Hook!- ci salutò invece Henry, sorridendo -come sta prendendo il nonno il fatto che il fidanzato di mia mamma sta vivendo con lei?
-Henry!- esclamai -noi non siamo...- no? Eppure era probabilmente ciò che eravamo, solo non ufficialmente, in realtà non sapevo definirci neanch'io -lascia stare. Diciamo che cerchiamo di divertirci in camera per quanto possibile, così ci vede di meno...-. Mio figlio sorrise... in un modo un po' strano.
-Mio dio Swan, non hai davvero detto questo davanti a Henry- si indignò la sua altra madre, lanciandomi un'occhiataccia.
-Cosa... oddio ma no! Io non intendevo quello... io... io...- Killian sorrise e mi poggiò una mano sulla gamba con l'intento di calmarmi, ma ottenne l'effetto opposto, facendomi arrossire fino alle orecchie.
-Oh.mio.Dio.- ribadì la donna -in camera di tuo figlio, Swan?
-Ehi, non eravamo sul suo letto!- intervenne Killian, ancora una volta peggiorando le cose dato che aveva praticamente confermato che eravamo stati a letto insieme.
Henry scoppiò a ridere parecchio divertito a quanto sembrava, ma lo stesso non si poteva dire di me. Quello era stato un dettaglio che mai e poi mai avrei creduto di condividere con mio figlio ancora troppo piccolo per certe cose e Regina.
-Henry, preferiresti un fratellino o una sorellina?- gli domandò il pirata; stavolta non mi trattenni e gli diedi una gomitata tra le costole che difficilmente avrebbe dimenticato.
Infatti non riuscì a non farsi sfuggire un lamento, portandosi il braccio dove l'avevo colpito, poi mi guardò.
-Ti sta bene Hook, almeno la smetti di parlare dei cavoli nostri in pubblico!- dissi a denti stretti, mentre Henry continuava a ridere e perfino sul volto di Regina apparve un sorrisetto.
-Swan!- esclamò poi all'improvviso, con lo sguardo alle tazzine di caffé, il cui contenuto stava bollendo; mi guardai le mani e restai di sasso, stavano scaturendo una luce color fuoco.
-I..io... state lontani, esco di qui prima di fare del male a qualcuno...- balbettai col terrore di ripetere l'ultima esperienza.
-Mamma no, non c'è bisogno...- mio figlio fece per avvicinarmisi ma io mi scansai, non me lo sarei mai perdonato se gli avessi fatto del male.
-Emma. Va tutto bene.- intervenne Hook e mi prese le mani con la sua.
-Non toccarmi Hook!- cercai di liberarmi ma lui non lasciò la presa, nonostante le mie mani fossero probabilmente bollenti.
-Tesoro, sta tranquilla... puoi controllarlo, lo sai...- disse tranquillo, e senza lasciarmi le mani avvicinò il viso al mio e mi baciò. Quel bacio mi fece sentire tranquilla, serena, e una volta staccate le sue labbra dalle mie, notai che le mie mani erano tornate a essere normali.
Mi lasciai abbracciare da lui, che lasciò poi il posto ad Henry.
Quando anche lui mi lasciò andare, feci un gran respiro e presi la mano di Hook, per accertarmi di non avergli fatto del male: aveva il palmo poco arrossato, ma fortunatamente non c'era segno di bruciature.
Aveva già perso una mano, e sapevo che almeno un po' ne soffriva da quando aveva chiesto a Rumple di restituirgliela... ma non era andata a buon fine a lungo termine. Anche se non avrebbe mai ammesso tutto ciò.
-Sei un incosciente. Avrei potuto farti del male.- borbottai guardandolo, senza lasciargli la mano.
-No, non l'avresti fatto. Volevo dimostrarti che ti puoi controllare... e così è stato.
-Capitan Guyliner ha ragione Swan. Però non avrai sempre lui a pararti il culo, quindi è ora che tu impari a controllare il tuo potere.
-E come faccio Regina! Neanche mi rendo conto di quando succede... succede e basta.
-Hai semplicemente bisogno di riprendere con le lezioni di magia. Ci vediamo questo pomeriggio alle 16 al ponte, chiaro?
-Io... va bene. Chiaro. Accompagni tu Henry a scuola? Io ora... non è... non è il caso.
-Certo. A più tardi Swan. Capitan Suicida, non posso garantire di poterti salvare di nuovo la pelle se ti fai incenerire dalla tua ragazza- disse, e dopo che Henry mi ebbe salutato con un bacio lo portò fuori.

Io rimasi in silenzio, e finii di bere il caffé che avevo scaldato ulteriormente con la mia magia.
-Emma, tesoro...
-Grazie Killian- lo fermai, e gli stampai un bacio sulle labbra.

***

Alla fine avevo rinunciato ad aspettare Hook, che era già uscito da quasi due ore a far spese e non rispondeva al telefono. Ero convinta che fosse a comprarsi da vestire, e vanitoso com'era ci avrebbe messo ancora del tempo, quindi gli lasciai solo un bigliettino per dire che ero uscita, ed andai.
Quando arrivai al ponte erano le 16.05, eppure non c'era traccia di Regina... era strano che fosse in ritardo.
-Regina?- gridai, pensando che potesse essere nei dintorni.
Silenzio.
-Emma- fece una voce alle mie spalle -che bello trovarti qui, da sola.
-Co... cosa?! Che ci fai tu qui! E Regina? Che cosa le hai fatto.
La regina delle nevi mi stava guardando col sorriso stampato sulle labbra, un sorriso alquanto irritante.
-Non è di Regina che dovresti preoccuparti... non sei venuta col tuo ragazzo?
-Co... cosa? Cosa hai fatto a Hook!- urlai, fuori di me. Non poteva portarmi via anche lui.
Con un sorriso schioccò le dita e fece apparire Hook in una gabbia di ghiaccio piena di stalattiti verso l'interno.
-No. Lascialo in pace. Prenditela con me.
-Emma, scappa! Non pensare a me... ti prego.- mi supplicò, col ghiaccio ormai alla gola.
-Scordatelo Hook!
Chiusi gli occhi per concentrarmi, e sentii le mani calde: misi a fuoco la gabbia di ghiaccio, e cercai di spingere il calore nel tentativo di scioglierla.
Fermai l'incantesimo giusto in tempo, con un urlo, perché la regina aveva fatto sparire la gabbia e avrei rischiato di fare del male a Killian.
Non sapevo cosa avesse in mente, ma continuò con me questo assurdo gioco, probabilmente per stancarmi, ma non mi importava. Usai tutte le mie forze, tutto il mio autocontrollo per non fare del male all'uomo che amavo. Un incantesimo dopo l'altro, un freno dopo l'altro, e nel mentre cercavo di colpire anche lei per farla smettere.
-Basta così- disse infine, e lasciò andare il pirata che si mise in ginocchio a riprendere fiato. Io non esitai e corsi subito da lui, a vedere come stava.
-Cosa vuoi da me? Da noi? Che senso ha avuto tutto questo?!- chiesi infuriata.
-Oh, Swan...- girò su sé stessa, e restai di sasso. Al posto della regina delle nevi apparve Regina, che mi guardava con un sorriso soddisfatto.
-Co... cosa, io non capisco...- borbottai, guardando Killian che si alzava, più in forma di me. Mi tirò su, e guardò Regina: -Spiegaglielo tu.
-Swan, i tuoi poteri vanno fuori controllo quando sei sotto pressione... non te ne sei accorta?
Io la guardai sconcertata. Aveva ragione... ma quindi?
-Quindi- disse, come se mi avesse letto nel pensiero -non sarebbe servita a niente una lezione di magia scolastica. Dovevo metterti in condizioni di stress... e cosa meglio del minacciare il tuo pirata sarebbe potuto servire?
-In mia difesa posso dire che l'idea è stata sua.- disse Hook, arretrando nel vedermi arrabbiata.
-Ma che uomo sei...- fece Regina indignata -ah già scusa, sei un pirata.
-BASTA!- urlai -Tutti e due. Come avete osato farmi una cosa del genere? Ho pensato che ti avesse fatto del male Regina, e che volesse fare lo stesso con lui... non è stato divertente!
Colpii entrambi con delle scie di luce bianca sbattendoli a terra, anche se cercai di non fargli troppo male.
-Mi sa che non è bastato- fece Regina, rialzandosi senza accettare una mano da Hook.
-Oh invece mi sa di sì... voleva ucciderci per davvero, non per sbaglio.
-Sei perspicace, Hook.- dissi, guardandolo ancora in preda all'ira -Può anche essere che non voglia ti faccia niente la regina, ma non vuol dire che non possa ucciderti io! Brutto idiota che non sei altro!
Cercai di prenderlo a pugni, ma lui mi fermò le mani con la mano e l'uncino, a cui diedi una botta facendomi male da sola. Imprecai tenendomi la mano con l'altra e piegandomi in due.
-Dai tesoro, sta' ferma un po'... ti sei rotta qualcosa?- fece preoccupato.
-No- biascicai, alzando lo sguardo verso di lui -ma appena mi riprendo rompo qualcosa a te, stronzo.
-Swan, finiscila per l'amore del cielo- intervenne Regina annoiata -io non faccio la maestrina dolce e gentile, io o ti insegno sul serio o lascio perdere. E poi lui non rischiava, non l'avrei ucciso seriamente.
-IO avrei potuto ucciderlo, Regina... per sbaglio!
Lei scoppiò a ridere, e io avrei tanto voluto prenderla a pugni. Non c'era niente di divertente.
-Sarebbe stato interessante, ma non credo l'avresti mai ammazzato...
Respirai a fondo, nel tentativo di darmi una calmata e pensare a mente lucida. Poi una mano prese la mia, e mi voltai verso il responsabile.
-Emma, tesoro. Tu mi ami, e... Elsa te l'ha detto, l'amore aiuta a fare cose incredibili.
Restai in silenzio, non sapendo che dire, non aveva tutti i torti.
-E poi io mi fido di te. Mi sono offerto perché mi fido ciecamente.. e so che non lo ammetti, ma hai bisogno di fiducia.
Aveva colpito ancora nel segno. Mia madre mi aveva urlato contro. Aveva allontanato da me mio fratello... per quanto mi volesse bene non era riuscita a fidarsi di me in quei momenti.
Killian l'aveva sempre fatto, non aveva mai perso la fiducia, nonostante il fatto che per colpa mia aveva rischiato la vita.
-Ok... ti... vi perdono. Ma non dovete fare mai più una cosa del genere, è stato... terribile. Basta trucchi.
-Ok tesoro... mai più. Anche perché ho visto che non hai bisogno della magia per ammazzarmi, e la cosa mi terrorizza ed eccita allo stesso tempo...- sogghignò con un sorriso sghembo.
-Potrei vomitare- intervenne Regina -compratevi una casa o affittate una stanza se proprio dovete. State diventando peggio dei Charming, e non è un complimento.
Arrossii violentemente, e Hook, che ormai era esperto nel peggiorare le situazioni imbarazzanti mi strinse a sé baciandomi i capelli.
-Forse dovremmo seguire il consiglio di Regina... casa tua è affollata...- sussurrò, facendomi passare dal rosso al bordeaux. Grazie al cielo il mio viso era ben nascosto nell'incavo del suo collo.

   
 
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