Col copro allungato,
L’Italia giace su di un letto di fango.
Ella è dolce, Ella è stupenda.
Eppure crolla pezzo dopo pezzo,
Paesino o grande città che sia.
Colpa di loro, colpa anche nostra.
Baciata dal Sole, dal Mare,
Dalle nostre eccessive passioni.
Lasciata sola, una fanciulla col suo velo bianco,
Le cinge il copro seducente, opaco.
Affida i suoi mali, alla voce del popolo,
Guardate avanti, siate liberi, e fate qualcosa,
Non lasciatemi sola nel mio declino,
Parla da fanciulla spezzata dal tempo.