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Autore: FairLady    17/11/2014    4 recensioni
La Jolly Roger domava senza sforzo le altissime onde, avanzi di una forte burrasca appena passata.
Hook, abbarbicato in un angolino a poppa, fissava un punto imprecisato nelle acque scure di quell'oceano che ormai lo aveva stancato.
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La sua mente vagava, troppo libera, troppo crudele, verso tempi che sembravano così lontani...
Quarta Classificata al contest "Hit me with your fastest shot" indetto da Giuns sul forum di EFP
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Baelfire, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Jolly Roger domava senza sforzo le altissime onde, avanzi di una forte burrasca appena passata.

Hook, abbarbicato in un angolino a poppa, fissava un punto imprecisato nelle acque scure di quell'oceano che ormai lo aveva stancato.

Indossava la sua peggior espressione contrita, triste. Malinconica.

La sua mente vagava, troppo libera, troppo crudele, verso tempi che sembravano così lontani...

Correva attraverso gli anni, verso quel giorno in cui Milah mise piede per la prima volta sul suo veliero, nella sua casa – quella che in effetti era stata tutto il suo mondo per tanto tempo – e nel suo cuore.

Cercò di ricordare perfettamente cosa avesse provato quando i loro occhi si erano incrociati la prima volta, cosa gli avesse detto il cuore, quando aveva capito di esserne innamorato; immancabilmente, però, la potente presenza di Emma si fece largo su tutto, persino sul ricordo indelebile, ma ormai sfocato di Milah.

Era possibile che quella biondina si fosse insinuata così profondamente dentro di lui?

E perché quell’ipotesi gli risultava così sbagliata, così scomoda?

«Ehi, Hook…»

Il pirata volse lo sguardo alle sue spalle e lì, in piedi appoggiato all’albero maestro, lo vide.

Baelfire lo fissava con uno sguardo enigmatico. Non era minaccioso, ma nemmeno amichevole. Sembrava quasi… triste; e per un istante Hook si diede del pazzo: come poteva vedere Bae se lui era morto?

«Non hai ancora perso la testa, Hook, non preoccuparti» lo rassicurò. «È solo che, forse, hai bisogno di sentirti in pace con la tua coscienza; farti avere un’allucinazione dell’ex fidanzato morto della donna che ami è però un colpo davvero basso persino per il tuo subdolo, lurido subconscio.»

Hook rimase serio, cercando di capire dove quel fantasma apparso da chissà dove volesse andare a parare; ormai era pronto a qualsiasi cosa, anche a scoprire che in realtà Bae non era mai morto veramente.

Improvvisamente, però, quel piccolo ladro mascalzone scoppiò a ridere, talmente forte che dovette reggersi al legno dell’albero per restare in piedi.

«Oddio! – gracchiò tra le risa – Avresti proprio dovuto vedere la tua faccia! Sei… Hook… sei davvero…» era talmente divertito che non aveva la forza di finire la frase. «Sei così esilarante! Un pirata indefesso che si lascia intimidire da un fantasma frutto della propria immaginazione!»

Hook non riusciva quasi a respirare, e non di certo per colpa delle risa. Lo fissava interdetto, non riuscendo a decidere se prendersi a cazzotti per porre fine a quell’incubo o assecondarlo e vedere dove tutto quel teatrino lo avrebbe condotto.

D’un tratto, però, Bae fece silenzio e guardò Hook negli occhi, lasciando che l’ombra di un sorriso si facesse largo sulle sue labbra fini.

«Va bene, pirata da strapazzo. Va bene. Se proprio Emma deve avere un uomo, credo sia più che giusto che quell’uomo sia tu.»

Per un istante i due si fissarono intensamente, e poco importava se uno fosse un fantasma e l’altro uno straccio d’uomo che per troppo tempo aveva creduto di esserlo, un fantasma.

L’importante era che finalmente Hook si era perdonato per essersi innamorato della donna di un altro, quell’unica volta nella sua vita in cui aveva provato rimorso per essersi innamorato della donna di un altro.  

«Con quell’uncino sono sicuro che saprai difenderla meglio di quanto abbia mai fatto io.»   

 

 

 

 

   
 
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