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Autore: ImBabuPeriwinkle    17/11/2014    1 recensioni
-Tu credi che sia facile essere me? Bhe, non lo è. E se vuoi continuare a guardarmi con quella faccia da cagna rabbiosa, come se il mondo fosse crollato addosso solamente a te, non te lo impedirò affatto-
-Oh, andiamo. Non farmi ridere! Quali problemi potrebbe mai avere Niall James Horan, il principino di Mullingar, il ragazzo che fa girare la testa a quella banda di stupide cheerleaders e che se ne va in giro con il Range rover pagato dal papino- tutta la rabbia gli scivolò fuori dalla bocca, impigliata in quelle acide parole.
Si sentiva la gola bruciare e il cuore minacciava di uscirle dal petto.
Niall la fissò con disgusto, per qualche secondo credette che l'avrebbe presa a pugni in faccia.
Ma poi, con sua enorme sorpresa, gli occhioni liquidi del ragazzo, si riempirono lentamente di lacrime
Maddlene abbassò lo sguardo, colma di imbarazzo. Ma questo non alleviò il suo senso di disagio.
Qualche rado singhiozzo le fece intuire che Niall stava iniziando a piangere.
Aveva paura di rialzare gli occhi,
ma si costrinse a farlo, quando la voce di lui le perforò la testa, come una lama.
-T-tu non sai niente di me-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un rumore martellante le trapassò le tempie, da parte a parte.
Schiuse gli occhi, interdetta, tastando sul comodino alla ricerca di quel aggeggio infernale.
Sul displey della sveglia, erano digitati quei maledetti quattro numeri.
Erano le 07:23
davvero troppo presto. E lei aveva davvero troppo male alla testa per schiodarsi dal suo piumino ed andare a scuola.
Quella della sera prima, era sicuramente una delle peggiori sbronze che avesse preso negli ultimi mesi. Ricordava solamente l'odore acre del vomito misto fumo che si inalzava dal bagno dell'American's Express e poi i suoi capelli sudaticci, appiccicati alla fronte.
Non sapeva nemmeno come avesse fatto a tornare a casa con le sue stesse gambe.
Probabilmente mi avrà trascinato Josh.  
Si, quasi sicuramente era cosi.
Spense la sveglia, con un mugugno e si rigirò nel letto, sperando di riaddormentarsi il più presto possibile.
Chissà se la nonna si era accorta di qualcosa?
Quel pensiero le fece corrucciare le sopracciglia cremisi, da sotto il lenzuolo. 
Ma no, era rientrata tardi. Non sapeva esattamente l'orario, ma era sicura che fossero le due passate.
Sarà già stata sicuramente nel mondo dei sogni.
Maddlene se lo augurò, non voleva farla preoccupare e se l'avessa vista nelle condizioni di ieri, le sarebbe venuto sicuramente un colpo.
La nonna, già. 
La sua amata nonna.
Un timido raggio di sole filtrò tra le persiane abbassate e costrise Maddlene a girarsi verso la porta. 

La testa le faceva male,
tremendamente male.

Poteva ancora sentire il sapore amarognolo dell'alcool, impregnato sulla sua lingua.
Un conato di vomito le risalì le viscere, obbligandola a mettersi a sedere sul letto.
Si guardò intorno alla disperata ricerca di una bottiglia d'acqua, si era improvvisamente accorta di avere la gola completamente secca
Uscì dal letto e fissò speranzosa verso la scrivania, sulla quale erano accatastati vestiti, libri e matite colorate. Ma dell'acqua; nemmeno l'ombra.
Cosi, rassegnata, zampettò fuori da camera sua e, cercando di non fare nessun tipo di rumore, sgusciò giù per la rampa di scale.
Quando fu davanti alla porta a vetri, tuttavia, le fu immediatamente chiaro che la nonna era già sveglia da un pezzo. Lo sfrigolare di padelle antiaderenti e il profumo vellutato di pan cakes al miele, inondava tutto il pianerottolo.
Maddlene si stropicciò gli occhi e fece il suo ingresso trionfale in cucina. 
Sperò con tutto il cuore di non essere sopraffatta da un altro conato di vomito.
-Buongiorno ciliegina- Colette stava impiattando una crepes dall'aria succulenta e teneva un grembiule a merletti, stretto in vita
-stavo per venire a chiamarti-
-non ho sentito la sveglia- borbottò la ragazza, accomodandosi di fronte al suo piatto
-oh non importa, non importa. Capita, quando si lavora tanto- le scoccò un amorevole bacio sulla guancia -ah, oggi pomeriggio passa tuo padre- 
Maddlene per poco non si strozzò con il succo di lampone
-c-cosa?-
La nonna si voltò, con apprensione -non dovresti bere cosi velocemente, Maddlene-
-c-cosa vorresti dire con "passa tuo padre"?- insistè la ragazza, con un filo di agitazione nella voce
-bhe, esattamente quello che ho detto. Sicura di sentirti bene?-
Le era definitivamente passata la fame, fissò corrucciata la crepes ricolma di miele, come se le avesse fatto un torto irrisolvibile
-mi viene a prendere a scuola?-
Colette osservò la nipote, con un velo di tenerezza negli occhi cerulei -ha detto che passerà a casa a salutarci, ma se preferisci lo chiamo e gli dico di venire prima alla East High, cosi pranziamo tutti insieme- la donna si accese in un sorriso entusiasta -preparerò l'arrosto. Il tuo preferito-
-No no, per carità! - si affrettò a rimediare Maddlene -vengo a casa con Josh. Voi aspettatemi qui -
La nonna scivolò alle sue spalle, togliendo il piatto, con quasi tutta la portata intatta
-non hai mai avanzato le mie crepes, sei sicura di star bene?- domandò Colette, osservando circospetta il volto della nipote
La ragazza si affrettò a scoccarle un rumoroso bacio sulla guancia, nella speranza di scampare dal campo visivo di quello sguardo indagatore 
-non ho fame, bellezza. Tutto qua- si spalancò in un sorrisone a trentadue denti
-Ingraziarmi non ti salverà, signorina- la nonna si girò di schiena, verso il lavandino, ma anche da quella distanza si poteva notare l'orlo di un sorriso su quelle guance scarne.
-Vai a prepararti va, che se no farai tardi a scuola-
Lieta di avere una scusa valida per uscire dalla stanza, Maddlene schizzò fuori, con la testa che la tormentava ancora.
"Maledetto alcool"
-Ah, ciliegina- La voce di Colette la richiamò nel pianerottolo
La ragazza si autoimpose di fare un'espressione il meno dolorante possibile. Tuttavia non era propriamente sicura di esserne in grado.
Il giramento di testa la costrinse ad aggrapparsi alla maniglia della porta
-dimmi, nonna-
-fatti una doccia- Maddlene rispose con uno sguardo a metà tra l'interrogativo e lo sbalordito -perchè puzzi orrendamente di vomito-


Ciao a tutti :]
Eccomi quaa!
in questi giorni sono stata malata e la mia mente (malata anche quella) ha partorito questa nuova storia.
Vi dico subito che ho le idee un po' confuse, perchè mi è uscita di getto e non so ancora bene cosa ne verrà fuori.
[Speriamo tante cose belle!]
In ogni caso vi posso dire che il protagonista maschile sarà Niall.
 Cioè, mi dispiace, mi dispiace tanto (no, non è vero, sono felicissima) ma sto scoprendo di amarlo veramente alla follia
 *_____* 
E poi ho notato che è poco quotato per le ff. Non ne capisco il motivo, visto che è davvero qualcosa di meravigliosostupendomeraviglioso.
(magari è quotato e sono io che sono deficiente e non trovo le storie su di lui. u.u Bhe, pazienza.)
Ora la pianto. 
Comunque il mio personaggio femminile è ancora in fase strutturale.
Per ora [come avete notato] so solo che si chiama Maddlene, è una
rossadefuego ed abita con la sua nonnina.
Inoltre, ovviamente ci saranno tanti personaggi interessanti (ehm ehm, altra gente di nostra conoscenza)
Ovviamente, come al solito aspetto le vostre prime impressioni su questa mia nuova storia!
Se volete, recensite, miei cari!
Che per me, leggere il vostro parere, è sempre un g r a n d i s s i m o piacere. 
Ciao a tutti e alla prossima.

Tanti baci xx

B a b ù ( :



 
  
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