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Autore: Kristeen Cullen    18/11/2014    7 recensioni
-Ti amo- sussurro a Christian mentre gli ospiti festeggiano. – E amo nostro figlio.-
-Anche io vi amo. Siete la cosa più importante della mia vita.-
L'annuncio di Ana e Christian dell'attesa di Puntino uno.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christian Grey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia su richiesta e a lei dedicata Sweettemma <3
 
Il nostro puntino.

 
Sono ormai le quattro del pomeriggio passate, mi ero sdraiata un po’ a letto mentre Christian faceva un paio di telefonate nel suo studio perché la testa mi scoppiava e il mio stomaco in subbuglio non aiutava affatto. Sono ormai due settimane che io e Christian sappiamo di aspettare un bambino.
E a parte noi, e i miei suoceri gli altri nostri cari ne sono all’oscuro. Per questo oggi abbiamo deciso di organizzare una cena in famiglia da Grace ed annunciare la lieta notizia.
Mi sento spossata e ho le gambe pesanti.  Sollevo la testa lentamente. Le lasagne che ho mangiato per pranzo tornano su. Cerco di alzarmi dal letto il più in fretta possibile, sento che non potrò trattenermi ancora per molto.
Arrivo in tempo al bagno per depositare il mio pranzo. Mi  tocco la fronte. “Bene Puntino, sapevo che non saresti stato facile da gestire, ma tu non vuoi proprio darmi tregua”
Mi lavo i denti e decido di andare in cucina a bere qualcosa. Ho la bocca secca. Raccolgo i capelli in una coda disordinata e senza scarpe  scendo giù per le scale.
Un buon succo di frutta fresco, mmm proprio quello di cui avevo bisogno.
Gail accanto a me sta preparando delle conserve. La guardo e mi sorride. Ricambio.
-Come sta Ana?-
-Diciamo bene, grazie Gail-
-Le preparo un tè?-
-Non ora grazie, devo preparare i vestiti da indossare alla cena di stasera. Mi congedo gentilmente.
Risalgo su lentamente.
-Ah puntino. Sei dentro di me da così poco e mi stai facendo già patire l’inferno.-
Entro in camera da letto e mi dirigo alla cabina armadio.
 
***
-Anastasia- entro  in camera nostra ma non la trovo. –Ana!-
Il panico mi assale da quando è uscita dall’ospedale ho sempre paura di perderla.
-Sono qui Christian.-
La sua voce mi calma.
-Sei dentro la cabina armadio?-
-Mm si.-
Mi avvicino a grandi falcate. Wow.
-Che visione celestiale.-
Indossa un vestito giallo pallido stretto in vita con gonna larga.
Una giacchetta arancio con fiori ricamati che richiamano il giallo del vestito e i capelli perfettamente lisci, sparsi sulle spalle.
Si morde il labbro.
-Che ne dici? Come sto?-
-Stai d’incanto. Se non fosse che tra un  meno di mezz’ora dovremmo essere già dai miei ti prenderei qui, per terra, e non ti lascerei più andare fino a domani.-
Ride.
-Abbiamo tutta la notte Mr Grey.-
-è una promessa Mrs Grey?-
-Certo che si.-
 
***  
-Mi lasci guidare? Vero?-
Guardo Christian, una preghiera nei miei occhi. Non ho ancora avuto modo di guidare la mia R8 bianca.
-Dato che la mia R8 nera l’ultima volta l’hai guidata tu, e abbiamo avuto un inseguimento in auto, questa volta dovrei guidare io la tua, non si sa mai si ripetesse la storia…-
Ride.
-E se me l’ammacchi ti sculaccio?-
-Mrs Grey in versione dominatrice?-
-Mm non sarebbe male, qualche volta dovremo provarci.- Sbianca. So che non ci riuscirebbe mai, non riesce nemmeno a farmi guidare a letto, figuriamoci farsi legare -Sto scherzando Christian.-
Sono stata troppo azzardata.
-Ringrazia questo bimbetto che porti in grembo Mrs Grey o ti metterei sulle ginocchia e farei arrossare quel tuo dolce sedere d’alabastro.-
Alzo gli occhi al cielo. È tornato Mr megalomane comando io Grey.
Troppo arrabbiata per guidare mi dirigo alla sua auto oltrepassando la mia e lanciandole un occhiata di rammarico.
-Non vuoi più guidare?-
-Sono troppo arrabbiata. A te l’onore Mr Grey.-
-Stai tirando troppo la corda Anastasia, la prima cosa che farò quando nascerà questo bambino sarà sculacciarti per un mese dato che stai esaurendo la mia pazienza tutta in una volta.-
Mi volto e lo osservo sentendomi coraggiosa.
-Se non la pianti puoi andare da tua madre da solo, ad annunciare la notizia che aspetto tuo figlio!-
Serra  i pugni. Ma non dice niente, apre l’auto e mi accomodo sul sedile del passeggero.
Odio i miei continui sbalzi di umore, mi sento sempre uno schifo dopo.
Stiamo in silenzio per tutto il tragitto e quando arriviamo dai Grey noto che è tutto addobbato come per la festa di beneficenza.
-Oh mio Dio!-
Christian mi prende per mano. Ho la sensazione che qui ci sia lo zampino di Mia, altro che tranquilla cena in famiglia. Sospiro.
-Benvenuta cara-
Mi accoglie Grace abbracciandomi.
-Perché tutta questa gente?-
Chiede Christian visibilmente irritato.
-Mia vuole festeggiare come si deve la ripresa di Ana.-
Sospiro. Intravedo Kate che cammina a passo svelto verso di me.
-Beh avrei preferito una festa in famiglia.- ammetto –Kate-
Mi sorride e mi prende una mano. Mi tira verso di se.
-Come stai piccola Ana?-
-Beh ..- Non mi sento più tanto piccola –Bene Kate e tu?-
-Mi sento strana, mia mi ha fatto provare abiti da sposa per tutto il pomeriggio.-
-Oh. Povera te. Ricordo ancora quando è successo a me.-
Ridiamo e Christian mi mette una mano sulla spalla.
-ti prendo qualcosa da bere?-
-No-
Gli sorrido. In lontananza intravedo Mia correre verso di me, trascinandosi dietro il povero Ethan.
-Ana! Che bello vederti. Questa festa è per te. Contenta?-
-Mm si… Grazie…-
-Non mi sembra tanto convinta Mia. Ti ho detto che non era il caso di farle questo genere di sorpresa io conosco meglio di te Anastasia.-
-Oh sta zitto Ethan! Si divertirà vedrai.- guarda Kate. –Ti ha raccontato del bellissimo pomeriggio passato insieme?-
Gli brillano gli occhi. Beh a Mia spesso brillano gli occhi a dire il vero. È una ragazza solare.
Sorrido a mia cognata e mi rendo conto di essere felice di far parte della sua famiglia.
-Ahh Ana dato che ti sei divertita così tanto a maggio ho organizzato un'altra asta e ovviamente tu parteciperai –
Come non detto …
***
Menu
Tartare di salmone con panna acida e cetrioli
su un letto di pane tostato
Alban Estate Roussanne 2006
Petto d’anatra arrosto
Purè cremoso di topinambur
Composta di ciliegie al timo
Foie Gras
Châteauneuf-du-Pape Vieilles Vignes 2006,
Domaine de la Janasse
Torta morbida di nocciole in crosta di zucchero
Fichi canditi, zabaione, gelato d’acero
Vin de Constance 2004, Klein Constantia
Selezione di formaggi locali e pane
Alban Estate Grenache 2006
Caffè e pasticcini
È arrivata la prima portata, dopo i primi due bocconi sento un bruciore alla bocca dello stomaco.
È come se avessi dentro di me una festa organizzata d’adolescenti festaioli pronti a ubriacarsi e a rendersi una pezza. Guardo Christian e tutti gli altri commensali del tavolo. La mia famiglia.
I miei suoceri i miei cognati, Kate ed Ethan, mi alzo e mi scuso.
Christian si alza con me.
-Di nuovo?-
Dice a voce bassa e roca. Mi prende per mano e mi accompagna in giardino.
Mia tenta di protestare ma Christian la fulmina con lo sguardo e allora lei rinuncia.
Uscendo intravedo il dott. Flynn insieme alla moglie.
Christian è troppo in ansia per me per rendersene conto.
L’aria fresca è un toccasana mmm.
Mi sento molto meglio.
-Devo chiedere a mia madre un rimedio alle nausee Ana. Non sopporto vederti così-
Sorrido e gli carezzo una guancia.
-è normale, fa parte del percorso Christian.-
Mi siedo sul muretto che circonda il giardino.
-Ricordi quando ci siamo sposati Christian?-
Sorride.
-Come potrei dimenticare la gioia che mi hai dato da quel giorno ad adesso.-
Lo osservo e gli sorrido.
-Sai che forse sono rimasta incinta in luna di miele?-
Si siede accanto a me e io appoggio la testa sulla sua spalla.
-Immagino che il periodo sia quello si.-
-Sei un po’ felice per questo bambino?-
Sospira.
-Mentirei se non ti dicessi che ne ho una paura fottuta, odio vederti stare male. Lo scopo della mia vita è proprio quello di assicurarmi che tu stia bene… ma credo di si. Avendo questo piccolo avremo un essere speciale tutto nostro metà tuo e metà mio. Ci unirà per sempre.-
Gli stringo il braccio sorridendo.
-Non c’è bisogno di lui per essere uniti a vita. Io sono già tua. Ho bisogno di te come l’aria per vivere, ma puntino – mi tocco la pancia – Beh lui è un lieto contorno della nostra vita. Quanto vorrei avesse i tuoi occhi…-
In lontananza noto Grace avvicinarsi con una tazza in mano.
-Ana, scommetto che sia la nausea vero?-
Annuisco e mi porger la tazza.
-Bevi. È miracoloso in questi casi.-
-Ti ringrazio-
Mi sorride e si volta per andare via.
-Mamma- la chiama Christian. – Resta con noi.-
Giuro di Aver visto i suoi occhi commuoversi e riempirsi di lacrime ricacciate.
Grace si siede vicino a me.
-Sai mamma, volevo parlare con te ed Ana di una questione molto importante.-
Lo osservo in silenzio.
-Mamma tu non hai scelto i nostri nomi. Elliott era già Elliott e io ero Christian, mentre Mia, beh l’ho scelto io.-
Grace sorride.
-La tua prima parola, ho benedetto Mia per averti aiutato. Ho sempre avuto un debole per te..-
Lui sorride.
-Se mia moglie è d’accordo, vorrei che fossi tu a scegliere il nome del nostro bambino, con noi.-
Lei ci guarda stralunata.
-No, non posso. È una vostra decisione.-
Mi guarda. Io in quel momento realizzo che se lei non avesse adottato Christian, non lo avesse allevato con amore, io non lo avrei mai conosciuto, perché non sarebbe mai stato a Seattle né il mio maniaco del controllo, che amo alla follia.
Per incoraggiare Christian dico:
-Anche io sono d’accordo Grace, se tu non avessi avuto un cuore così grande, da salvare il mio … Il nostro Christian – le prendo la mano – Io non lo avrei mai conosciuto, devo a te il merito di aver trovato il mio amore della mia vita.-
Le sfugge un singhiozzo.
-Beh- si asciuga una lacrima con il pollice –  Prima di sposarmi con tuo padre, il nonno Theo ci fece promettere di dare il suo nome a uno dei nostri figli, ci teneva davvero tanto. Ma poi … scoprì di non potere avere bambini e … decidemmo con papà di adottarli ….-
-Grace- do la tazza vuota a Christian e prendo una mano di Grace tra le mie –Se avremo un maschio, il suo nome sarà Theodore-
**
Mentre Mia mi trascina letteralmente sul palco allestito per l’asta cerco di convincerla a lasciarmi andare dato che il mio abbigliamento non è consono.
-Ah sta zitta Ana sei perfetta. E poi ricorda che il ricavato andrà in beneficenza. Non puoi dire di no alla beneficenza.-
-E che mi dici di Kate? Perché lei non è qui?-
Solleva le spalle.
Ok, va bene mi arrendo. Sono infuriata.
Intravedo nuovamente il Dott. Flynn, che si avvicina coraggiosamente al palco. Vuole fare un'altra offerta?
L’idea mi fa sorridere.
Le offerte cominciano, sul palco siamo solo in sei.
Oddio…
Io sono la prima.
-Mrs Grey, può avvicinarsi per favore? Le offerte iniziano da 50 $ per un ballo.-
Bene, almeno Christian non spenderà centomila dollari per me , come l’ultima volta.
-Diecimila dollari-
Christian davanti al palco mi sorride. Ricambio quel dolce sorriso.
In pochi minuti scendo dal palco e sono di nuovo tra le sue braccia.
-Me lo sono tolta presto questo dente.-
Rido.
-Grazie per quello che hai fatto per mia madre, Ana. Ti amo sempre di più.-
Mi mette una mano sulla pancia.
L’asta termina e iniziano i balli comprati.
Dopo il nostro ballo Christian richiama l’attenzione.
-Vorrei che si servisse da bere un calice di Champagne a tutti. Dobbiamo fare un annuncio.-
Mi stringo a lui. In pochi minuti tutti abbiamo in mano un calice e aspettiamo Christian che ci dia il via per bere.
-Signore e signori, ci aspettavamo una tranquilla serata in famiglia, e non una festa di ben Tornato per Ana, né tantomeno la beneficenza ma ne siamo felici – Mi guarda. – Vero Ana?- Annuisco e sorrido. – Raccogliamo l’occasione per annunciarvi una liete notizia.  La mia bellissima moglie Anastasia, aspetta il nostro primo figlio- un coro di applausi ci investe e Christian mi stringe. –La nostra famiglia presto avrà un piccolo Grey e ne siamo immensamente felici-
-Ti amo- sussurro a Christian mentre gli ospiti festeggiano. – E amo nostro figlio.-
-Anche io vi amo.. Siete la cosa più importante della mia vita.-
   
 
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