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Autore: hakuryu    18/11/2014    4 recensioni
in questa storia troverete i personaggi del mondo di inuyasha vivere nel giappone moderno di kagome! venite a leggere come potrebbe essere il primo incontro fra kagome e inuyasha nel mio immaginario se fossero nella moderna tokyo!
i soggetti trattati in questa opera sono completamente proprietà della mangaka rumiko takahashi,non miei!
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Kagome/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo l’avvenimento di quella sera, kagome non vide più quell’ Inuyasha nei due gioirni a seguire. Il sabato di quella stessa settimana kagome andò a fare la spesa e pensando a quello che doveva comprare e nel contempo leggendolo sulla lista sbattè violentemente contro qualcuno dai lunghi capelli argentei,ed evitando di cadere quasi urlò all’altro (che si trovava di spalle)
<< ancora tu, inuyasha?! Potresti almeno scusarti per ingombrare inutilmente la .. >>
Alla parola “ inuyasha” l’interlocutore davanti a lei si girò alquanto  adirato
<< come osi ragazzina paragonarmi a quell’essere?>> le disse guardandola con uno sguardo d’odio.
Kagome si zittì vedendo che colui che aveva davanti non era affatto inuyasha, e che i capelli simili (che ad una più attenta occhiata , di simile avevano solo il colore) la avevano tratta in inganno
<< Ehm mi scuso, ti ho scambiato per un’altra persona.. “però a quanto pare lo conosce,visto che si è tanto indispettito quando l’ ho chiamato inuyasha..” >> disse raccogliendo il cellulare che le era caduto,sempre mantenendo il contatto visivo con l’altro
<< bada , se dovesse ricapitare di nuovo ti ucciderò . reputati fortunata del fatto che vada di fretta e che non posso permettermi di sporcarmi del tuo lurido sangue umano >> le disse guardandola dall’alto in basso con aria di superiorità, salendo in una lussuosa macchina dai vetri oscurati e andandosene
Kagome era sconvolta e incazzata allo stesso tempo. COME DIAVOLO SI è PERMESSO DI  RIVOLGERSI A  LEI QUELLO STRONZO?!
Ancora del medesimo stato d’animo si recò al supermercato dove appunto era diretta, ed era molto meglio se per quel mattino abbandonasse il pensiero di andare dovunque e tornasse a casa. Quella non era proprio giornata,e lo avrebbe detto kagome stessa qualche ora più tardi.
Ebbene, mentre stava prendendo delle uova per la cena di quella sera una donna le sbattè contro facendole cadere in terra e sulle sue scarpe
<< ahh! Ma stia più attenta!! >> disse scontrosa guardandosi addosso e poi guardando la figura femminile che le aveva sbattuto contro
La gente intorno alle due si voltò a guardare la scena
<< oh , ti chiedo profondamente scusa,  non era mia intenzione urtarti! Pagherò ovviamente io per queste uova! Concedimi di darti qualcosa per pulirti >> disse estraendo un fazzolettino di pezza e porgendoglielo
E si sentivano i sussurri della gente intorno a loro che stava osservando la scena dire cose tipo “ ma guarda con quanta sgarbatezza si è rivolta quella ragazzina..” “ non c’è più educazione al giorno d’oggi…”  e cose simili
Kagome si sentiva quasi in colpa per averle risposto in maniera sgarbata, ed il vocio delle persone non la aiutava di certo, quindi un po’ arrossendo per la figuraccia tese la mano prese il fazzoletto e ringraziò.
Dopo aver pagato ed essere uscita dal supermercato, si ritrovò ad essere urtata stavolta di proposito dalla stessa donna dentro al supermercato,e stavolta fu molto meno garbata.
<< hey tu, se dovessi mai incontrarmi una seconda volta , e se dovessi rivolgerti ancora in modo tanto sgarbato a me davanti a qualche altra persona , bada che non finirà per niente bene stronzetta >> disse con una faccia odiosa e con tono acido , modificando l’espressione facciale da “angioletto” a “re degli inferi in persona”
<< ma…ma…ma… sei stata tu a…. >> le parole non uscivano tanta era la rabbia che provava
L’interlocutrice dai lunghi capelli corvini e dalla pelle bianca cadaverica poteva dirsi dall’aspetto molto simile a kagome, ma più grande in fatto d’età. Questa non ascoltò le parole di kagome e girando i tacchi se ne andò.
Kagome era allibita, e si sedette in una panchina poco lontana da casa sua
<< ma guarda te, ma chi me lo ha fatto fare a mettere un solo piede fuori di casa stamattina?! >> disse prendendo quel fazzoletto dato da quella stronza di prima per pulirsi le scarpe zozze di uovo.
<< di certo se la re incontrerò non avrà indietro questo suo fazzoletto,dopo averlo usato lo butterò >> disse borbottando . e mentre stava spiegando il fazzoletto vide che c’era ricamato un nome.
“ kikyo” lesse col pensiero. “ deve essere il nome di quella stronza. Un nome fin troppo elegante!”
<< ma guarda un po chi ho trovato seguendo il puzzo d’uovo!>>
<<  ah ecco, mancavi soltanto tu guarda >> disse guardando con la coda dell’occhio inuyasha
<< ebbene? Ti sembra questo il modo di parlare al tuo amato salvatore?” disse mettendo un piede sopra la panchina e poggiando un braccio al ginocchio ,chinandosi verso di lei
<< ti ho già ringraziato per quello, quindi smettila di vantarti >> gli rispose , smettendo di pulirsi il piede e guardandolo in faccia << tu assomigli proprio al tizio di stamattina pensandoci >> disse assottigliando gli occhi cercando una somiglianza
<< ehh? Vuoi dire che ti mancavo così tanto da farti vedere me in ogni persona? >> disse in tono un po malizioso avvicinandosi ancora di più
<< partiamo dal fatto che non mi mancavi affatto, e poi ho davvero visto un tizio che ti assomigliava. Aveva i tuo stessi capelli e gli occhi d’orati come i tuoi! Anche se era più alto e  più stronzo di te>> disse guardando in alto e portandosi l’indice alla bocca per esprimere meglio il concetto che stava pensando
<< Ah, - disse tornando serio e scendendo il piede dalla panchina mettendosi le mani in tasca – colui di cui parli è il mio “amato” fratellastro >>
<< oh ehm bhe non intendevo dire quello che ho detto, io volevo dire che - >> gli mise una mano davanti la bocca
<< ahhh sta un po zitta , non può importarmi di meno di quello che dici o pensi di lui – tolse la mano – vado ci vediamo >> voltò i tacchi e se ne andò facendo di spalle un cenno con la mano
Rietrata a casa , raccontò molto vagamente a sua madre quello che successe, e lei ovviamente si raccomandò di stare attenta la prossima volta e bla bla bla ,  le solite cose da mamma insomma.
Quella sera, kagome doveva vedersi con sango.

“Serata di studio, yeee “ pensò con sarcasmo
Passò davanti al parco, era poco più che sera ma fuori era già abbastanza buio, ma le sembrò di sentire un tonfo ,come di qualcuno che aveva inciampato per poi cadere. Pensò quindi che qualcuno avesse bisogno d’aiuto e andò a vedere.
Era stata cresciuta così, non sapeva pensare di non aiutare qualcuno in difficoltà.
C’era del sangue in terra, che man mano andava a diventare sempre di più. Poi arrivò alla fonte che perdeva questo sangue.
Era il tizio somigliante ad inuyasha , quello che aveva incontrato stamattina!
<< santo cielo!! Hai bisogno ..>> tentò  di dire
<< stai indietro umana! >> disse con gli occhi che si illuminarono di rosso << non ho bisogno dell’aiuto di un’umana! Piuttosto è meglio la morte. >> disse poi voltando la testa dalla parte opposta a quella in cui si trovava kagome
<< e allora sai che ti dico?! Muorici lì!! Sono io che non voglio aiutare te! >> disse furiosa … dopo qualche secondo tornò sui suoi passi e avvicinandosi a lui e inginocchiandosi disse << anzi!! Se vuoi morire sei libero di farlo, ma di certo io saprò che non è colpa mia!!>>
Lui era stupefatto,mai nessuno aveva osato disubbidire ad un suo ordine, ma ciò non placò la sua ira nei confronti di quell’umana, ma il fatto di non riuscire a muoversi era di vantaggio per kagome.
<< vediamo in che condizioni sei.. ma come ti sei procurato queste ferite? >> chiese mentre strappava di più il pantalone all’altezza degli stinchi per scorgere una ferita molto profonda,come di un artigliata
<< non sono fatti che ti riguardano>>
A kagome prese a pulsare la venuzza in testa tanto era il nervoso,e gli fece di proposito male ad una ferita , e questo fece ringhiare lui che si voltò di scatto verso di lei
Lei si alzò << io non posso fare niente, hai qualcuno che puoi chiamare per farti venire a prendere?>> gli chiese
<< non ho bisogno dell’aiuto di nessuno.>>
Kagome passeggiò due -  tre volte avanti e indietro , si avvicinò poi a lui e dopo varie discussioni da parte di lui riuscì ad aiutarlo ad alzarsi , aiutandosi appoggiando il braccio su di lei
<< sei conscia del fatto che potrei ucciderti con facilità in qualsiasi momento per mio capriccio,giusto?>>
<< se avessi voluto uccidermi ,credo che tu lo avresti già fatto da un pezzo. Adesso dimmi, dove abiti? Ti accompagno a casa>>
Molto ma moolto lentamente arrivarono in una grande villa e aprirono alcuni servitori
Kagome rimase a bocca aperta dal vedere dove abitasse quel tizio, pensò dovesse essere una persona molto importante!
I servitori la costrinsero ad entrare in segno di ringraziamento, e si ritrovò seduta in un immenso salone seppur tutta sporca di sangue.
Guardò l’orologio,era tardi e non aveva nemmeno avvertito sango che avrebbe avuto un ritardo o che non sarebbe più venuta. Sospirò “ accidenti a mia madre verrà un colpo quando mi vedrà con tutto questo sangue addosso”
Circa 15 minuti dopo tornò lo sconosciuto che aveva aiutato, aveva indosso un kimono che faceva vedere le fasciature sul petto e le gambe e … cavolo che pettorali. Era di una figaggine e di una eleganza immensa. Pensando queste cose, visibilmente arrossì e abbassò lo sguardo.
<< sei ancora qui? Pensavo avessi già tolto il disturbo >> vide la sua reazione e si avvicinò a lei spingendola con le spalle al divano e guardandola più da vicino << desideri forse un ringraziamento particolare?>> disse spavaldo e con aria maliziosa. Non era sinceramente interessato, stava solo… giocando?
Kagome diventò ancora più rossa in volto, si scostò da quella posizione mettendosi in piedi << non voglio alcun tipo di… ringraziamento!! I tuoi servitori mi hanno costretta ad entrare, non metterti strane idee in quella zucca! – prendendo la sua borsa si allontanò per andare velocemente verso la porta – è di famiglia essere dei pervertiti?! >> disse riferendosi ad inuyasha
Ma quando lei stava per aprire la porta,sopraggiunse lui a mettere la mano sopra la porta per non fargliela aprire, lei si girò con aria sorpresa e stava per chiedergli spiegazioni , ma lui le prese il mento con forza e la baciò,facendo pressione e tenendola bloccata contro la porta. Lei era pietrificata e aveva gli occhi umidi di lacrime. Quando lui si staccò le disse:
<<  Da oggi tu sei una MIA proprietà . Vedila come una ricompensa aggiunta al fatto che ti sto permettendo di vivere >> disse con un sadico sorriso
<< io non sono di proprietà di nessuno!! Capito!?>> disse mollandogli un ceffone, aprendo la porta e scappando via di corsa
Portandosi una mano alla guancia e inarcando le sopracciglia disse tra se e se << sarà divertente giocare col giocattolino del mio amato fratellino >>
 
 
 
 
 
Fine capitolo due!
angolino dell’autrice
Ciao a tutti ragazzi <3 spero tanto che questo capitolo vi sia piaciuto, e mi scuso se non aggiorno con regolarità! Ditemi quel che pensate senza peli sulla lingua! Sono apprezzatissime critiche e semplici commenti,specialmente se lunghi!! Adoro leggere le vostre impressioni! Ci saranno molti colpi di scena ;) alla prossima!!!
P.s  mi impegnerò per fare capitoli più lunghi!
  
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