Serie TV > Elisa di Rivombrosa
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Autore: FairySweet    19/11/2014    0 recensioni
... "Perché sei ancora qui?" ma quello sguardo orgoglioso e vivace, figlio del tempo, figlio di un ricordo che custodiva gelosamente non accennava ad abbassarsi "Perché sei qui?" ma più provava a parlare con lui e più tutto diventava lontano e sfocato, lontano da loro, lontano dal mondo, lontano da ogni cosa che fino ad ora l'aveva sempre tenuta al sicuro ...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna Ristori, Antonio Ceppi, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                       Ti proteggo Io





"Perché?” “Fino a quando tuo padre non sarà tornato queste sono le nuove regole” Edoardo sbuffò sedendosi sul letto “Però a me non piacciono madre” “Lo so” mormorò divertita tirando leggermente indietro la coperta “Quanto resterà il dottore?” “Per cinque giorni” “E per cinque giorni io non posso giocare al cavaliere?” “Hai tutto il parco per potervi giocare ma le scale e la sala rossa sono vietate” “Lui non vi piace, non è così madre?” domandò crucciato voltandosi verso di lei “Questa è una cosa difficile da spiegare Edoardo” “Provateci lo stesso ve ne prego, sono bravo con le cose difficili” sorrise sedendosi accanto a lui “Io e il dottor Ceppi abbiamo un passato che ci accomuna bambino mio. Ci siamo incontrati molto giovani e ci siamo innamorati” “Davvero?” domandò stupito senza staccare gli occhi dal viso di sua madre “Mi amava così tanto da incantarmi, sognavo una vita con lui, un futuro assieme” “E vi ha fatto arrabbiare?” “No” sussurrò giocando con i capelli del figlio “Mi ha lasciato, si è innamorato di una giovane serva che viveva in un paese accanto a noi” “Perché?” “Non devi pensare che sia sbagliato, l'amore non è mai sbagliato né tra nobili né tra persone comuni. Era una brava ragazza e l'ha reso felice e le sono grata per questo” “Ma vi ha lasciato sola! Nessuno può lasciarvi da sola” “Non sono perfetta Edoardo, sono una donna come tante altre con i miei pregi e i miei difetti. Ho sofferto è vero, questo non lo nascondo ma è passato. Ho una vita meravigliosa, un marito stupendo e due bambini molto furbi e intelligenti”gli fece il solletico costringendo quelle risate pure e cristalline a rompere il silenzio “Posso sopportare la sua presenza qui e potete farlo anche voi ma ho bisogno che tu mi aiuti, puoi farlo per me?” “L'ho promesso a papà” asserì orgoglioso “Ora dormi amore mio” sussurrò coprendolo “Fai sogni d'oro” un bacio leggero sulle labbra del figlio e un bel sorriso nel cuore “Mamma?” sussurrò Edoardo “Quando arriva Emilia?” “Tra qualche giorno” rispose posando una mano sullo stipite della porta “Ora riposa” “Dai un bacio a Ludovica per me?” annuì leggermente mentre il suo meraviglioso bambino si nascondeva al sicuro tra le coperte.
I passi risuonavano leggeri lungo il corridoio, amava passeggiare di notte, ascoltare solo il rumore del proprio respiro e i lunghi silenzi della luna.
Gregorio diventava matto ogni volta che la sentiva passeggiare per la stanza “La notte è fatta per riposare amore mio. Perché non riesci a restare ferma?” ma ogni volta, lei sorrideva e dopo averlo baciato infilava la vestaglia e usciva sul terrazzo.
Di notte è tutto più bello, tutto più calmo e tranquillo, niente rumori violenti, niente corse folli da un lato all'altro della casa, solo suoni ovattati e pace.
Sorrise a Maria fermandosi qualche secondo sulla soglia della porta “Dorme come un angelo signora” un leggero inchino e poi solo il silenzio e una bambina addormentata tra le coperte.
Si avvicinò lentamente al letto fino a quando la mano non sfiorò i capelli d'ebano della figlia. Sembrava così serena, così tranquilla, la manina dolcemente posata sotto al mento e le gambine raggruppate, sembrava un piccolo gattino raggomitolato su sé stesso che cerca riparo nella dolcezza dei sogni.
Dormivi nella stessa posizione. Nostra madre cercava di sistemarti tutte le notti e tutte le notti ti raggomitolavi su te stessa” sorrise appena senza staccare gli occhi della figlia “Resterà qui per cinque giorni, non puoi nascondergli i tuoi figli per cinque giorni” “Non sono qualcosa che può usare per scoprire la mia vita” “Non credo voglia questo” sentì la sua mano sulla spalla e il suono tranquillizzante di quella voce che ormai era diventata parte della sua quotidianità “Conosco bene quell'uomo Anna, non giocherebbe mai con i tuoi bambini per arrivare a te” “Non meritano di finire in un passato di cui non hanno colpa” “Edoardo scapperà” mormorò divertito tirandola leggermente indietro.
Sentiva il respiro di suo fratello attraverso le spalle e le sue mani strette attorno a lei in un abbraccio silenzioso che restituiva calma ad un animo agitato come il mare in tempesta “Infrangerà le regole per avvicinarsi a quell'uomo” “Lo so” mormorò divertita “Prima o poi accadrà. È così curioso e … non voglio che pianga, non voglio che i miei figli piangano, è tanto brutto?” “Non vuoi che conoscano il tuo passato con il dottore perché lo odierebbero. Non vuoi che si arrabbino con qualcuno che ormai è solo un piacevole ricordo perché quel qualcuno vivrà con te per cinque giorni e questo ti spaventa” si voltò dolcemente verso di lui studiandone il viso, quell'espressione serena e calma, quel sorriso delicato che era appartenuto solo a loro due “Non avere paura del passato, non può farti del male” “L'ha fatto talmente tante volte che ne ho perso il conto” “Eppure non è quello che hai detto a Edoardo” le sfiorò il viso soffermandosi sulla linea delicata del mento “Sono qui con te, nessuno ti farà del male te lo prometto” la tirò dolcemente in avanti stringendola tra le braccia.
Il suo profumo, il battito leggero di un cuore che era solo polvere e quella sensazione di pace e tranquillità troppo a lungo dimenticata, com'era possibile? Perché riusciva a toccarlo? I fantasmi non si toccano, non si può parlare con loro né giocare perché non esistono eppure lui era lì, reale, stretto a lei così forte da toglierle il fiato.
Sollevò lentamente le mani stringendolo, sentiva il suo respiro sul collo e quelle labbra giovani che non smettevano di baciarla “Ti proteggerò io sorellina, nessuno ti farà del male te lo prometto”


 
  
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