Ti odio...ma ti amo
Dopo una lunga mattinata a scuola esci dal cancello dell'edificio arrabbiato. Il motivo della tua rabbia sono io..abbiamo litigato di nuovo per una sciocchezza. Alla fermata dei bus non mi rivolgi la parola e non mi guardi. Vorrei tanto chiederti scusa in questo momento,ma fra noi regna il silenzio totale. Finalmente arriva il nostro pullman e appena le porte si aprono tu sali al secondo piano del veicolo e ti siedi al primo posto davanti. Io ti seguo: -Posso sedermi vicino a te...?- nessuna risposta,continui a fissare il paesaggio fuori dalla finestra. -Chi tace credo che acconsente..- detto questo mi siedo di fianco a te e noto che non hai ancora distolto gli occhi dagli alberi che ci sono all'esterno. Ormai siamo a metà strada e mi sono quasi abituata a non sentirti parlare con me quando all'improvviso un camion frena davanti a noi e il bus va a sbattere contro di esso. In quel momento il tempo si ferma e non sento altro che lo spaccarsi del vetro davanti a me...tanti piccoli pezzi di quel materiale trasparente ora sembrano dei frantumi di cristallo e per la paura chiudo gli occhi e abbasso la testa verso le ginocchia. Niente,nessun dolore...strano,mi aspettavo che quelle lame trasparenti mi tagliassero la pelle, invece no...c'è un silenzio strano. Dopo un paio di secondi apro gli occhi e alzo il viso quando vedo te che mi copri il corpo e mi sorridi tristemente. Le lacrime non tardano a scendermi dagli occhi: -Perché l'hai fatto...perché mi hai protetta nonostante tutto quello che ci siamo detti..?- -Perché io ti odio...ma ti amo più di ogni altra cosa al mondo..-