Qualcuno mi infilò qualcosa in bocca e me lo fece masticare, qualsiasi cosa fosse aveva lo stesso sapore dei muffin di mia madre. Mi avevano riportato a casa? Chi era che parlava? Era una voce femminile, sembrava quella di una bambina di dodici anni ma non riuscivo ad associarla a nessuno. E cos'è il nettare?
Mi facevo tutte queste domande mentre i miei occhi si richiudevano..
Sognai un ragazzo con i capelli neri e gli occhi verdi, erano mesi che lo sognavo. Era insieme a una ragazza bionda con gli occhi grigi. Aveva gli orecchini a forma di gufo e superava di qualche centimetro d'altezza il ragazzo bruno. Stavano ballando finché il ragazzo bruno non nota qualcosa e si separano.
Mi risveglio tutta bagnata di sudore.
< Buonasera cara mia >. Ci metto qualche secondo per mettere a fuoco la ragazza che mi parla. Ha circa la mia età, dodici anni, e dei capelli ramati. E' molto bella ma non sto a pensarci; scatto in piedi e subito vedo dei puntini neri danzarmi davanti agli occhi e crollo per terra.
< Tranquilla Clara. Non ti faremo del male, sei una ragazza e non dovresti sforzarti hai preso una bella botta sulla testa. >
< C-come conosci il mio nome? Chi sei? Che posto è questo? > Sto urlando senza rendermene conto.
< Io mi chiamo Artemide. Sono la dea della caccia ma questo già lo sai, molto probabilmente. In questo momento siamo a Bar Harbor, nel Maine. Non ti consiglio di alzarti fino all'arrivo di mio fratello Apollo ma se vuoi uscire e conoscere Perseus Jackson fai pure. Credo che entrambi vogliate conoscervi. >
Disse quella frase in modo inquietante ma appena uscì io la seguì. Eravamo in mezzo alla neve ma faceva caldo, almeno per me. Ma ehi, io sono del Canada.
Vagai con lo sguardo qualche secondo, poi lo vidi. Era lui, il ragazzo che sognavo da mesi.
Era li a sedere insieme a due ragazze, un bambino e un satiro.
Rimasi a bocca aperta e appena mi vide smise di parlare e iniziò a fissarmi.
Mi avvicinai.
< Tu chi sei? E perché continuo a sognarti? > Queste parole mi uscirono di bocca ancora prima che potessi pensarle.
< Potrei chiederti la stessa cosa. Sono mesi che ti sogno mentre scappi da mostri e li combatti. > Aveva un tono di voce tranquillo ma era arrabbiato. Lo capivo dagli occhi: erano rossi e ridotti a fessure, doveva aver pianto per qualche motivo. Solo dopo notai che mancava la ragazza bionda.
< Dov'è la bionda? > Chiesi.
< Chi? Annabeth? > Stavolta a parlare fu la ragazza con i capelli neri. Aveva gli occhi blu elettrico.
< Non so il nome, so solo che l'ho sognata e lui > dissi indicando il ragazzo moro < ci stava ballando. Quindi a teoria credo che stiate insieme o sbaglio? >
Il moro arrossì.
< Argomento delicato ragazzina. > Era sempre la ragazza con i capelli neri.< Io sono Talia, lui è Percy e il satiro si chiama Grover. >
< Beee >
< Io sono Clara Gentile. Vengo dal Canada e sto cercando un posto sicuro per me. >
Talia e Percy mi guardarono come se fossi una povera bambina in cerca di aiuto.
< Loro chi sono? > Sbottai indicando la bambina e il bambino.
< Loro sono Bianca e Nico di Angelo >