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Autore: Rei Murai    29/10/2008    3 recensioni
Introduzione modificata. E' vietato usare il tag b, se non in casi particolari.
Rinoa81, assistente amministratrice.

Mini raccolta sui 7 vizi capitali tutta in versione NejiKiba
Ora lo fissava, passando la mano tra i fili color cioccolata, ricercando con lo sguardo gli occhi color miele che venivano a fatica tenuti scoperti dalle palpebre pesanti. Kiba gli sorrise,allungandosi e poggiando le labbra sulle sue in una muta promessa… Insieme, ora e per sempre, nel bene e nel male. Come recitava ogni promessa di matrimonio degna di questo nome.
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kiba Inuzuka, Neji Hyuuga
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Vizi Capitali
^NejiKiba vers^

1. @Superbia@
Chiunque avesse conosciuto Neji Hyuuga aveva avuto modo di affermare che il ragazzo era un tipo insopportabile ed orgoglioso.
Una persona piena di se, capace di guardarti dall’alto al basso pensando di esserti superiore.
Chiunque avesse conosciuto Neji Hyuuga ed affermava tale cosa non conosceva davvero il ragazzo.
Più di una volta Kiba si era soffermato a fissare il castano, quando andava a prendere Hinata e non aveva mai avuto conferma di ciò che spesso raccontavano i suoi compagni d’accademia.
Lo Hyuuga più grande era un tipo tranquillo. Un po’ freddo ed impacciato nei rapporti interpersonali ma non di certo una di quelle persone che si credevano superiori agli altri e magari capaci di farti sentire una merda come invece ne era capacissimo suo zio, Hiashi.
Neji era il classico tipo capace di starsene sulle sue, un po’ come Shino, per questo gli era divenuto facile, con il tempo, capirlo.

2. @Avarizia@
Fin da piccolo Neji era stato privato di ciò che più desiderava.
La perdita prima della madre poi del padre, la casa in cui viveva, gli affetti dei parenti…era così abituato a quelle privazioni che aveva cominciato a tenere attorno a se cose e persone che aveva decretato sue e che nessuno poteva toccare.
La camera da letto che lo zio gli aveva dato quando l’aveva portato a vivere nella casa principale per occuparsi delle cugine – in cui nessuno poteva mettere piede
La piccola Hanabi e Hinata – di cui era dannatamente geloso
Gli shuriken che un tempo erano del padre e una spilla a forma di rosa della madre – che erano gli unici loro ricordi rimasti
Da un po’ di tempo a quella parte aveva cominciato a considerare propria anche un'altra persona cui spesso e volentieri vedeva girare attorno l’ospite indesiderato proveniente da Suna.
Fissava con rabbia Kankuro che faceva i grattini al SUO Kiba e che nessuno doveva toccare a parte lui…perché era una sua proprietà
E quando si parlava di quelle poche cose a cui teneva, si poteva quasi dire che Neji ne diventava Avido…

3. @Pigrizia@
Ci erano voluto parecchi mesi, tra varie incomprensioni e litigi prima che, due caratteri come i loro, riuscissero ad arrivare ad un punto d’accordo decretando ed ufficializzando la loro storia.
Kiba era un tipo troppo casinista ed espansivo per uno come Neji, sempre chiuso e silenzioso, ma entrambi riuscivano comunque a completarsi a vicenda colmando l’uno le lacune dell’altro.
E, sempre con il tempo, entrambi erano infine riusciti a capire un po’ più l’uno dell’altro.
Se c’era una cosa che Neji non sopportava di Kiba era la sua continua attività e il bisogno di fare qualcosa.
L’Inuzuka non riusciva a stare fermo un secondo, decretando che ci fosse sempre qualcosa da fare, a maggior ragione nella nuova casa in cui si erano trasferiti.
L’unico momento della giornata in cui il castano pareva totalmente privo di energie era la mattina, quando ancora assonnato e indubbiamente senza alcuna voglia di alzarsi, si rigirava nel letto affondando il viso nel cuscino godendosi il calore del lenzuolo.
Sfruttando quel suo piccolo vizio, era riuscito in fine a costringere tutte le mattine lo Hyuuga, quando non avevano missioni, a fare colazione con lui, sotto il caldo piumone, comodamente poggiato alla sua schiena cosa che, per quanto se ne lamentasse, apprezzava anche Neji.

4. @Gola@
Nel primo periodo della loro relazione, Kiba aveva cercato di capire i gusti di Neji in modo da poterlo prendere come gli pareva scoprendo che non era poi così semplice.
Aveva provato con gli allenamenti, aveva cercato di sedurlo in qualche modo a letto arrivando in fine a chiedere consiglio anche ad Hanabi che gli aveva risposto con un enigmatico “prova a prenderlo per la Gola”.
Così Kiba si era caricato di forza e coraggio e, con in mano un libro di cucina, aveva provato per la prima volta in vita sua a cucinare seriamente.
Il risultato ovviamente era stato tra i peggiori e si era trovato a fissare sconsolato la maggior parte dei piatti bruciati e anneriti cui aleggiava attorno un fumo grigiastro.
Preso dallo sconforto aveva recuperato il barattolo di miele e aveva cominciato a fare quei piccoli dolcetti che sua madre gli costringeva a mangiare da piccolo per integrargli il miele assieme al latte quando aveva a febbre.
La sera era partito per una missione, dopo aver ripulito tutto, lasciando il piatto dei dolcetti a raffreddare sul tavolo con il risultato, una volta tornato, di trovarlo vuoto.
Qualche giorno dopo Neji gli aveva chiesto di ricomprare i dolcetti confidandogli di avere una vera e propria passione per il miele, paragonandolo ai suoi occhi, che il castano aveva imparato a girare a proprio favore.

5. @Invidia@
Se c’era una cosa che Kiba non sopportava era l’attaccamento morboso che il proprio ragazzo aveva verso la cugina maggiore.
Neji era così legato ad Hinata che non sopportava che questa si avvicinasse a nessuno che non fosse lui.
Rimaneva spesso in disparte a fissarli invidiando la piccola Hyuuga che riceveva gesti di attenzione continua da parte del più grande che a lui, in pubblico, erano preclusi.
Era stato proprio per quella serie d’effusioni che, una sera, Hiashi aveva annunciato che aveva deciso di progettare un matrimonio tra i due cugini suscitando la rabbia del castano che aveva lasciato il più grande senza dargli modo di replicare.

6. @Ira@
più e più volte Neji aveva provato a parlare con Kiba per spiegare lo svolgimento della situazione ma il continuo comportamento infantile dell’altro non faceva atro che aggravare la sua posizione e mandarlo in bestia.
Kiba non voleva sentire ragioni, continuava a dire che si era arrivati a quel punto perché lui non aveva mai spiegato allo zio che, ciò che provava per Hinata, non era più che affetto.
Ciò che Kiba non capiva era che suo zio era a conoscenza della situazione ma aveva preso quella decisione in virtù del fatto che volesse lasciare a lui e alla figlia le redini del clan.
Era la realizzazione di un sogno, ciò che aveva sempre desiderato ed il fatto che il suo ragazzo, la persona che amava più di ogni altra cosa, non riusciva a capirlo lo faceva arrabbiare.
Lui per Kiba aveva rischiato tutto, stava rischiando tutto.
Avrebbero continuato a frequentarsi anche dopo il matrimonio come facevano sua cugina e l’Aburame ma, d’altro canto, capiva, in modo razionale, che a Kiba non andasse giù proprio quello.
Il suo dover essere “l’amante” era ciò che più gli faceva male ed era per quello che non poteva fare a meno di provare rabbia…non riusciva a trovare un modo per soddisfare entrambi.

7. @Lussuria@

In fine, scossi dagli eventi, sia lui che Hinata aveva declinato la richiesta di matrimonio e avevano deciso di lasciare il posto di capo clan alla piccola Hanabi, non senza riscontrare le ire del padre delle due ragazze.
Ci era voluto altro tempo prima che le sue incomprensioni con Kiba si sistemassero, che tutto tornasse alla normalità di un tempo, rivedendoli assieme dentro quel grande letto matrimoniale che l’inuzuka gli aveva fatto comprare.
Incomprensioni che avevano visto la loro riappacificazione in una lunga ed estenuante seduta di sesso, per liberare la tensione accumulata per troppo tempo e colmare la voglia che la distanza aveva messo addosso ad entrambi.
Ora lo fissava, passando la mano tra i fili color cioccolata, ricercando con lo sguardo gli occhi color miele che venivano a fatica tenuti scoperti dalle palpebre pesanti.
Kiba gli sorrise,allungandosi e poggiando le labbra sulle sue in una muta promessa…
Insieme, ora e per sempre, nel bene e nel male.
Come recitava ogni promessa di matrimonio degna di questo nome.

*Note di Reichan*
Waaa non chiedetemi cosa sia questa roba perché non lo so!
primo, so benissimo che ho cannato in qualche modo l’Avarizia ma li la vedevo più come una forma di egoismo quindi…@.@
Bah cmq questo è ciò che mi fanno poche ore di sonno e troppe di lavoro quindi speriamo in bene.
Nuova fic venuta in mente mentre stavo sulla sputa spilli sperando che le ore passassero in fretta e che vedrà, appena mi sarò ripresa, la versione SasuNaru sperano nn mi venga simile
COMMENTATE!
Rei.
   
 
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