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Autore: Ale Conte    20/11/2014    2 recensioni
A volte è meglio essere soli che mal accompagnati.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Se avrai bisogno d’aiuto io sarò sempre qui”, “Io ci sarò sempre per te”,  “Potrai sempre contare su di me”, “Sono pronto ad offrirti il mio aiuto.
Quante volte avete sentito queste frasi uscire dalla bocca delle persone? O forse meglio, degli amici?
Io tante, troppe. Ma adesso pensate.. Quante volte queste frasi sono uscite dal cuore dei vostri amici? Quante volte?
Io ci pensavo.. ci pensavo la notte, quando non riuscivo a prender sonno, e cercavo quelle persone che mi dicevano quelle frasi. Ma dov’erano in quelle notti?
Cazzo, dove?
E come sempre finivo per addormentarmi sul cuscino bagnato, e con le lacrime che mi rigavano il volto.
Ero stufo, stufo di quella vita, di essere maltrattato da tutti.
Così decisi di cambiare, cambiare il più presto possibile. Decisi di diventare come loro, di imparare a raccontare alle persone solo le cose che volevano sentirsi dire. Tipo quelle stronzate del “Ci sarò sempre”.
Beh, volete saperla una cosa? Dopo che pronunciavo quelle parole stavo meglio, e anche la persona alla quale avevo detto quelle stronzate stava meglio. E io mi chiedevo sempre se era possibile che la gente ami solo sentirsi dire certe cose piuttosto di altre? Perché anche quando non lo si vuole, bisogna per forza essere falsi? Io tutte quelle puttanate sul “Ci sarò sempre” non le credevo davvero. Anzi, quando le pronunciavo sorridevo. Ma non perché ero contento di averle dette, no. Sorridevo perché mi sembrava così scemo vedere l’altra persona migliorare dopo una frase del genere. A me quando la dicevano mi veniva da dare uno schiaffo al compositore di tale scemenza. E invece no, la gente era felice di sentirselo dire.
Ma quando piangevano, dov’ero io per loro? Io non c’ero. E non volevo esserci. Io preferivo starmene a dormire nel mio letto. Che schifo.
Ma non è meglio allora cavarsela da soli? Non è meglio uscire trionfante da una brutta situazione? Non è meglio asciugarsele da soli quelle cazzo di lacrime dal volto? Non è meglio asciugarci noi quel cuscino bagnato?
Non è meglio uscire di casa, andare ad ubriacarsi, e girare nella sporca città al posto di restare sotto le coperte con i brividi di freddo ad aspettare che compaia magicamente quella persona che ti aveva detto “Io ci sarò sempre per te?”. Cazzo, ma no né meglio?
Per me lo era. E così feci. Smisi di raccontare cazzate alle persone. Preferì restarmene da solo ed essere sincero. Sincero con me stesso.
Io prima degli altri. Era strano. No avevo mai pensato a me come il primo. Non mi ero mai guardato allo specchio, senza pensare di far schifo. E invece ora, ora pensavo di essere buono. Mi piaceva passare le giornate nella più totale solitudine, magari con un po’ di musica in sottofondo, con un buon libro e una buona dose di pensieri che non mi facevano capire ciò che leggevo.
Perché  a volte è meglio soli che mal accompagnati. È meglio essere i migliori amici di se stessi, che esserlo per finta di altre persone. A volte è meglio la solitudine. Certo, è difficile imparare a conviverci, ma alla fine lei, lei diventerà una vera amica. Anche stando in silenzio, senza parlarti mai, tu saprai che lei non ti abbandonerà mai e che lei ‘ci sarà per sempre’.
  
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