CLOSER

Avete mai notato come nelle giornate d’inverno, le persone camminano tenendosi sottobraccio o per mano, sorridono e sono felici. Come le luci che iniziano a illuminare la città risplendano di quella luce nuova e festosa che donano gioia quando le vedi. Come gli amici camminano scherzando e parlando di scuola e alzando gli occhi al cielo vedono che il cielo è insolitamente azzurro.
È qui che inizia la mia storia. 
Alzai gli occhi, mentre le mie amiche mi camminavano davanti, pensando quanto quelle giornate mi rendevano triste, ma non in quel momento qualcosa cambiò per sempre. Sorrisi e corsi dietro alle mie amiche che mi chiamavano vedendomi impalata a osservare il cielo.
Un fiocco dopo l’altro e il Natale si avvicinava.
Ecco a voi come tutto incominciò.
CLOSER 

Vi stareste chiedendo chi io sia …
-Piacere Camilla - strinsi la mano alla ragazza che mi avevano appena presentato. Alta, occhi marroni e i capelli con delle ciocche azzurre pallide. Vestita interamente di nero. Ero impalata a guardarla incuriosita. Di fianco a me quattro ragazze: Valentina, origine greca, mora, altezza media, capelli e occhi castani; Marta, pattinatrice da quando la conosco, quindi dalle elementari, altezza abbastanza bassa, occhi azzurri chiarissimi e capelli castano chiaro; Chiara, anche lei pattinatrice, capelli biondi, occhi chiari sul verde e altezza media; infine Giulia, abbastanza distratta, ma divertente, alta un po’ meno di me, capelli biondi fino alla vita e occhi marroni scuro.
Oh cavoli! Mi sono impalata un’altra volta. Le quattro ragazze ridono e scherzano sul fatto, ma io non so come mai non mi sento completamente parte del gruppo.
Guardo per terra, sposto i sassolini col piede e dopo un po’ mi accorgo che la scarpa è slacciata. Mi abbasso per allacciarla, ma sento qualcosa prendermi in pieno e in un secondo non trovo più le mie compagne. Guardo in giro, ma niente.
Una mano sulla spalla, mi volto e sono felice di riconoscere quel volto che mi compare spesso in sogno.
-Ciao, tutto ok?-
-Si si …-
Rimango a guardarlo e non riesco a dire altro, poi proprio quando sta per dirmi che deve andare, prendo coraggio e gli chiedo:
-Perché no mi hai più risposto?-
Il silenzio sembra impossessarsi della conversazione.
Già, da circa tre mesi non mi rispondeva più tanto che ho smesso di scrivergli. Lo odio. Non lo sopporto proprio. Perché doveva piacermi proprio un tipo come questo?!
-Ah … scusami … ma il telefono non mi mostra le notifiche di whatsapp e …-
-E?-
-Mi dispiace … comunque non ho ricevuto più alcun tuo messaggio …-
Lo interruppi subito: -Perché avrei dovuto? Tanto entravi e non rispondevi e non ci credo alla tua scusa … ora devo andare, le altre mi staranno cercando.- feci una pausa e dissi: -Ciao Stupido e Maleducato-
-Cosa?-
Ma non risposi perché ormai mi ero avviata. Io non sono timida e quando qualcuno mi fa star male, non lo perdono facilmente. Esatto!
Ma mi pentii di ciò che avevo detto, infondo gli volevo ancora bene. Un soffio di vento e rabbrividii, misi le mani in tasca e mi allontanai dalla persona che desideravo vicina a me.
Ora avrete capito perché sono triste.
Guardavo i fiocchi cadere lenti e toccare dolcemente e delicatamente il terreno. Portai la mano davanti a me, un fiocco dopo l’altro si posarono su questa. La chiusi e quando la riaprii non c’erano più. La mia vita va così, quando ho qualcosa, la vedo scomparire e molto spesso ne sono io la causa. Perché? Perché sono una stupida. Eh già, sono io la stupida, non lui.
-Ciao!-
Una voce mi risuonò da dietro e vidi davanti a me, diciamo così, un ragazzino sorridente con capelli scuri e occhi azzurri che mi fissava.
-Ciao Albi … hai visto? Nevica …-
-Eh già … come mai qui?-
-Sono venuta con delle amiche, ma le ho perse di vista, ma so che passeranno di qua … era questo il programma … te?-
-Mia mamma …-
-Cosa?-
-Mi ha portato con lei a fare compere … ha detto “dobbiamo prendere le cose per i parenti, si avvicina il natale” …- e si mise a imitarla. Ridemmo.
Lui era uno dei miei amici più gentili, ma con un pessimo carattere. Con lui però mi sentivo bene e non pensavo più a quanto fossi triste.
-Mi ascolti?-
-Certo …-
-Oh cavoli, mia mamma! Devo andare! Ciao ci vediamo, dopo ti scrivo!- mi disse correndo via velocissimo come la luce. Vidi sua mamma passarmi davanti, ma feci finta di giocherellare con la poca neve che si era formata a terra.
Passai così il pomeriggio, passeggiando per il parco, guardando il fiume lì vicino e quasi stavo per dimenticare la mia tristezza.
Ma niente si può dimenticare.
Il ragazzo che mi faceva tanto sentire male, mi passò davanti e teneva scherzosamente un braccio sulle spalle di una ragazza, rideva con gli amici e la ragazza gli teneva il fianco. “Perché fa così?” mi chiesi.
Poi voltai i piedi e me ne andai sorridendo. Non so perché sorridevo, ma mi sentivo bene in quel momento.

**********angolo********
Nuova serie, nuovo impegno! XD
Ok ok .. spero vi sia piaciuta e alla prossima
Reccensite e ditemi di eventuali errori che provvederò a corregere ...
by
Shihoshinichi99 ;)