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Autore: DestroyedGirl    20/11/2014    0 recensioni
Mi rispose con un semplice 'ciao'.
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Il suo passato è la parola chiave per accedere ai suoi sentimenti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Amanda!!-sentii la voce di mia madre che mi richiamava dal piano di sotto. Ero tornata alla mia normale vita. Liam era felice che io fossi tornata e mia madre mi aveva riempita di domande tipo ‘come sta Lottie? Cosa avete fatto? Ora sta meglio? Le sei stata vicino?’.  A dir la verità, cara mamma, non sento Lottie da due settimane. Mi aveva chiamata un po’ di volte ma ero sempre sotto la doccia. Appena ci rivedremo mi urlerà contro, lo so.
 

-Arrivo mammaa!!-urlai in risposta. Ero in ritardo, come sempre. E mia madre ovviamente non aveva perso occasione di urlarmi contro, mi sembra giusto. Meno male che da lì a poco sarebbe partita per la Germania e avrei potuto respirare un po’.
 

-Muoviti, tuo fratello sta aspettando te.- usò il suo solito tono acido. Ma come fa quella donna di prima mattina e sputare così tanto veleno?  Non la sopporto già più. Quando deve partire per qualche viaggio inizia ad essere scontrosa perché quando prepara le valigie ha sempre paura di dimenticare qualcosa, e la capisco perfettamente,  di conseguenza non si può dire una parola che lei sbotta e inizia a tirar giù tutti i santi, quindi ultimamente le stiamo un po’ tutti alla larga.
 

-Eccomi!- scesi gli ultimi scalini di fretta e mi presentai in cucina. Il buon odore del caffè appena fatto mi riempii le narici e mi avvicinai alla cucina per riempire un tazzina e bere tutto d’un sorso il suo contenuto girandomi poi verso mio fratello che era seduto al tavolo intento a mangiare una delle sue stupide barrette energiche.
 

-Finalmente!- sbottò Liam e ricevette una linguaccia da parte mia. Una volta tornata a casa Liam si era limitato solo a chiedermi se Harry si fosse comportato bene ma dopo un ‘si’ da parte mia non eravamo più tornati sull’argomento.
Harry mi aveva scritto qualche volta nel primo periodo, giusto qualche ‘come stai’, ma ultimamente aveva perso l’abitudine di farlo e non so perché la cosa mi aveva delusa. Ogni volta che mi arrivava un suo messaggio mi ritrovavo a sorridere come una stupida, e non riuscivo ad evitarlo.
 

***
 

-Ciao eh!- urlò la mia migliore amica buttandosi su di me e abbracciandomi così forte da farmi tossire subito dopo che lei si allontanò e incrociò le braccia al petto guardandomi dalla testa ai piedi. Mi era mancata così tanto. Il suo modo appiccicoso di socializzare a volte può dare fastidio ma in quel momento ne avevo bisogno.
 

-Lottie, mi sei mancata anche tu- dissi alzando gli occhi al cielo. E ora come glielo spiegavo perché avevo convissuto con Harry tutto quel tempo?  Non avrei potuto dirle di Jason, Harry mi avrebbe uccisa. Mi ha fatto giurare di non dire niente a nessuno. E non posso dirlo neanche a lei. Lo sa solo mio fratello, ma con lui non apro mai l’argomento.
 

-Dove sei stata tutto questo tempo stronzetta?- fa la finta offesa.  Dove sono stata? Bene, da dove iniziare? Oh forse dal fatto che stavo per essere violentata da una persona che ha dei conti in sospeso con Harry e sono stata costretta a vivere con lui, per quanto la cosa mi irritasse perché c’erano continui conflitti, non uscivo mai da sola di casa e avevo sempre il suo fiato sul collo perché ‘deve tenermi al sicuro da Jason e tutta la sua cattiva compagnia’.
 

-Sono andata a trovare mia nonna- dissi mordendomi il labbro e andando in cucina con l’intenzione di bere un bicchiere d’acqua per ingoiare tutta la verità.
 

-Si, certo.- strinse gli occhi.- non mi freghi, cosa ci facevi da Harry?- iniziò a sbattere  il piede contro il freddo pavimento di marmo della cucina. Raggelai all’istante tenendole sempre le spalle.
 

-E tu come lo sai?- mi morsi il labbro e bevvi altra acqua deglutendo rumorosamente.
 

-Amy, sai che puoi dirmi tutto e..- fu interrotta dal campanello. Per fortuna. Non avrei saputo cosa dirle, lei mi conosce fin troppo bene e avrebbe capito subito che stavo mentendo. Ecco perché non riesco a dirle bugie.
 


Andai alla porta e non feci in tempo ad aprire che qualcuno si fiondò sulle mie labbra cingendomi i fianchi e sbattendomi al muro.







So che mi odiate perchè è corto, ma l'ho scritto praticamente tutto adesso, vi prego perdonatemi, il prossimo sarà più lungo, promesso.
  
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