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Autore: Marty XD    21/11/2014    2 recensioni
Tutti lo stavano fissando in un misto di stupore e divertimento.
Nel remoto caso in cui avesse avuto quegli sguardi addosso in un giorno qualsiasi sarebbe rimasto impassibile: con gli anni infatti si era allenato a mantenere uno Psycho-Pass di colore accettabile e le derisioni di colleghi e sottotenenti non lo avrebbero certo intaccato. Ma quel giorno...
"Mantieni la calma, altrimenti l'essere riprenderà ad urlare"

Riuscirà Ginoza a mantenere uno PP accettabile avendo a che fare con un piccolo ospite inatteso?
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Akane Tsunemori, Nobuchika Ginoza, Nuovo personaggio, Shinya Kogami, Shusei Kagari
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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I rumori dei suoi passi rimbombavano frettolosamente nel bianco corridoio.

Tutti lo stavano fissando in un misto di stupore e divertimento.

Nel remoto caso in cui avesse avuto quegli sguardi addosso in un giorno qualsiasi sarebbe rimasto impassibile: con gli anni infatti si era allenato a mantenere uno Psycho-Pass di colore accettabile e le derisioni di colleghi e sottotenenti non lo avrebbero certo intaccato. Ma quel giorno...

"Mantieni la calma, altrimenti l'essere riprenderà ad urlare", continuava a ripetersi mentalmente mentre "la cosa" dormiva come un ghiro fra le sue braccia.

I suoi proprietari l'avevano consegnata all'ispettore occhialuto soltanto il pomeriggio prima: insieme a Yayoi infatti avrebbero dovuto presenziare ad una ronda nel quartiere di Shinjuku, alla ricerca della causa di un improvviso e anomalo innalzamento del coefficiente di criminalità.

“Torneremo entro stasera, dicevano...ti sembrerà di non averla, diceva...”.

Con passo pesante irruppe nella postazione di controllo, catturando – come previsto – gli sguardi adoranti dell'autoproclamatosi “zietto”.

- Oh, c'è Yuki-chan!! Yuki-yuki, cosa fai tra le grinfie dell'orco occhialuto? - esclamò altisonante l'esecutore Kagari, avvicinatosi con un balzo al pargoletto tutto rosa e...moccio.

- Oi Ginoza-san, non ti sei accorto che le cola il naso? Ancora non capisco perchè la sua mamma si fidi più di te che di me. - aggiunse imbronciato mentre prendeva la coda della cravatta disfatta del suo superiore per pulire il naso della bambina.

Fu la goccia che fece traboccare il vaso.

- OH INSOMMA, FINISC- -

L'improvviso pianto lamentoso della piccola raggelò l'ispettore, ormai al limite della pazienza, così al limite da non provare più rabbia: solo una desolante rassegnazione.

- Ecco, l'hai svegliata. Certo che non ci sai proprio fare con i bambini, tu. - borbottò impietosito il rosso mentre prendeva fra le braccia del collega la neonata.

- Fanno i figli, ma poi non se ne prendono la responsabilità. Che razza di genitori. - commentò fuori di sé mentre tentava invano di ripulire la cravatta e la manica della giacca da una sostanza maleodorante non ancora identificata.

Kagari lo lasciò sfogare mentre divertito giocava con la bambina, ricevendo però sempre lo stesso esito: lacrime e strilli. Si guardò attorno e nella propria scrivania trovò la soluzione.

- Adesso lo zietto ti dà un regalino...-

Gino lo osservò con la coda dell'occhio, ma appena si accorse di quello che stava per commettere scattò subito nella sua direzione e con uno schiaffo butto a terra la caramella gommosa.

- Sei pazzo?! Non puoi dare un cibo simile ad una bambina di 29 giorni, soffocherebbe!! - lo sgridò fuori di sé mentre con la forza riprendeva fra le braccia “l'esserino”.

Kagari schioccò la lingua infastidito, per poi esclamare perplesso..

- Cos'è questo odore? -

Entrambi spostarono lo sguardo sulla bambina, che aveva momentaneamente smesso di piangere: la sensazione affatto piacevole di calore e umidità nella “zona inferiore” confermò i loro timori.

- ….ok, io devo andare, il mio turno d'altronde è finito cinque minuti fa, perciò...-

- Dove crede di andare, esecutore?!? -

- A “casa”, se si può chiamare così lo stanzino che mi è stato rifilato. -

- Ma...-

- Bye!-

 

Solo. Ancora una volta solo con la “cosa”, nel momento che fino all'ultimo sperava di poter evitare: il cambiamento del pannolino.

Ma come fare?

L'unità parentale aveva provveduto al rifornimento dello strumento, ma quella mattina (seguita da una notte insonne e snervante) aveva dimenticato di portare con sé l'occorrente necessario.

Come comportarsi in una situazione simile?

Anche se non era da lui tentò di contattare la madre: nessuna risposta.

Provò con il padre: connessione disabilitata.

Si lasciò sfuggire un'imprecazione mentre esasperato tentava di tranquillizzare il “mostriciattolo”, che aveva ripreso ancora una volta a frignare senza pietà.

“Devo stare calmo, o il mio Psycho-Pass ne risentirà. Non posso mandare tutto all'aria per una bambina. Si può sempre trovare una soluzione razionale”, pensò sistemando gli occhiali e perlustrando ossessivamente l'ambiente circostante, finchè...trovati! Il raffreddore dell'esecutore Masaoka l'avrebbe salvato da questa agonia.

Corse subito dalla scrivania del padre e, senza pensarci due volte, gettò a terra tutto il materiale presente. Strappò febbrilmente una striscia apparentemente infinita di scottex e fissò nuovamente la bambina con un groppo in gola: era veramente giunto il momento.

Mentre gli occhioni della piccola mora lo fissavano curiosi le sfilò schizzinoso la tutina e...un tanfo nauseante lo investì in pieno.

Si fece coraggio: ormai era a cavallo, non poteva certo tirarsi indietro.

Strappò le linguette adesive e, ad occhi socchiusi, le tolse l'indumento incriminato. Con le lacrime agli occhi per l'insopportabile odore la pulì alla velocità della luce e, guardando con un occhio socchiuso, utilizzò il rotolo di scottex rimanente per fabbricare un nuovo pannolino.

- FINALMENTE!!! - urlò incontenibile dalla gioia, sollevando la “cosetta” per aria.

La bambina replicò al suo sorriso con una risata cristallina, un evento raro per una bambina di quell'età, e Ginoza lo sapeva bene, giacché aveva passato la notte leggendo articoli di psicologia infantile.

Ma quel breve momento di serenità non durò molto: un nuovo pianto inconsolabile risuonò per la stanza.

A differenza di prima però una voce pacata sempre più vicina accompagnata da continue esclamazioni accondiscendenti fecero sobbalzare il cuore dell'ispettore: mamma e papà erano tornati, finalmente.

- Oh! Ginoza-san, che ci fa qui con Yuki? -

- I-Ispettrice Tsunemori...-

- Sono profondamente dispiaciuta per il ritardo, ma il caso è durato più a lungo del previsto e abbiamo dovuto interrogare i due criminali coinvolti...- tentò di scusarsi la donna mentre indaffarata cercava nella borsa un ciuccio nuovo di zecca.

- Ohi Gino, dimmi un po': la mia Yuki è stata o no un angioletto? - domandò orgoglioso un Kogami dal volto stanco ma innamorato mentre si toglieva la giacca e prendeva nuovamente fra le braccia la sua piccolina, che come per magia aveva smesso istantaneamente di piangere.

L'ispettore fece per sgridare i due novelli genitori, ma la scena che vide lo raggelò nuovamente: l'esecutore Kogami stava disfando la sua opera creata con così tanta fatica per procedere ad una pulizia ed un rivestimento più accurati della “cosa”. Tutto ciò con un sorriso sulle labbra che in rare occasioni finora era riuscito a vedere. 

L'ispettrice Tsunermori guardava il compagno con aria sognante, mentre Ginoza non poté che pensare ad una cosa sola: non bastava un Kogami a tentare alla sanità del proprio Psycho-Pass, adesso avrebbe dovuto fare i conti anche con un suo piccolo clone. Spostò lo sguardo sulla bambina, che per una frazione di secondo sembrò guardarlo sorridente...mentre imbrattava di bava una spalla del padre.

“Speriamo solo che cresca come la madre”, pensò con un sorrisetto a fior di labbra mentre si dirigeva in caffetteria per lasciare la coppietta nella (forse) meritata intimità.

 

 

 

Note dell'autrice: Sto seguendo la seconda serie di Psycho-Pass e un bel giorno mi sono detta: perchè non domandare su un noto social di raccontare una breve storia sfruttando il "binomio fantastico" rodariano a tema PP? Ho subito pensato all'accostamento PP- pannolino, immaginando io stessa la storiella che avete appena letto.

Spero che i personaggi non siano troppo OOC e che vi abbia divertito! Era da parecchio che non scrivevo un """"racconto"""", ma essendo stato oggi il compleanno di Ginoza ho pensato: perchè non omaggiarlo/renderlo ridicolo pubblicando queste one-shot?

Love you Gino XO

Fatemi sapere con un commento se la storia vi è piaciuta, i personaggi vi siano sembrati OOC, ma soprattutto cosa vi viene in mente pensando alle parole "Psycho-Pass" e "pannolino" insieme :)

Volemose bene,

Marty

   
 
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