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Autore: LunariaScrittrice    22/11/2014    4 recensioni
Protagonisti:
una ragazza sogiocata.
un ragazzo preso in giro
un' altro spensierato
ed una vendicativa
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«Tu ed io siamo come la luna ed il cielo.
Holmes è il cielo che vede tutto, sa tutto e giudica di cui brilla grazie alla sua genialità.
Il mago è la luna perché è piena di facce, ed è luminoso poiché sono gli altri che lo accendono con il loro stupore ad ammirarlo.
Io sono il cielo, tu la luna.
Siamo vicini ma anche lontani
Se devo credere a questa tesi, dimostrami che ho ragione! » 
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Anni dopo
«Sono un mago, e come si sa, posso anche volare!
« Ora devo scappare. Alla prossima Kamikaze... Ah, e non suicidarti in mia assenza; mi piace confrontarmi con te. Alla prossima» E svanì nel nulla accompagnato da una nuvola di fumo.
Prima del salvataggio Shinichi aveva provato ribrezzo, ma poi quel sentimento mutò in qualcosa di molto più piacevole, scattò una sensazione che lo pervase dentro al cuore fino a raggiungere il suo animo. Sarebbe rimasto volentieri ad ammirare incantato il colore di quelle pupille dai manti notturni luminosi quanto un cielo stellato.Al solo pensiero di lui così vicino, lo faceva trepidare e fremere per strappargli
Genere: Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Yuri, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Kaito Kuroba/Shinichi Kudo
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Note autrice: le scritte in blu, sono i link che riportano alle immagini dei personaggi :)
Spero piaccia questa storia pazzerella (come tutto ciò che scrivo)
A presto.

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Episodio
2. Prima parte.
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Due avversari troppo difficili.


Kaito era talmente convinto che gli piacesse una sua amica che mai avrebbe pensato che allo stesso tempo potesse attrarlo un altro.
Lei era il sole, lui la luna, potevamo mai amarsi? Ci credeva, pero' si accorse che aveva bisogno di uno che accompagnasse la luna non che la illuminasse con un raggio di sole.
E quando scoprì di aver trovato il
cielo, lui cambiò.
Era il 31 Ottobre il giorno dedicato alla festa tradizionale americana di Halloween. In Giappone si rincorreva questa usanza perché loro amavano travestirsi e sentivano questo
evento importato dagli U.S.A come un momento per stare con i propri amici e fare un po' di sano costumismo tra vari abbigliamenti come: zucche, streghe,mostri ed altro ancora.
Nella scuola di Kaito si era organizzata una festa in maschera, e lui assieme alla sua migliore amica, ci andarono. Era molto agitato quando entrò in sala sopratutto perché la sua compagna era uno splendore: aveva i capelli castani intensi medi, ed occhi a cielo mattino, era vestita da strega dai colori arancio e nero, mentre lui era vestito da mago bianco. Molti dei loro compagni gli fecero i complimenti sui costumi scelti, sopratutto verso Kaito che senza saperlo aveva preso le sembianze di KaitouKid.
Lui s'imbarazzò molto perché era
tanto timido e dialogava poco; sapeva di essere carino eppure nessuna ragazza lo osservava nel senso come “maschio” inoltre non era aiutato affatto nel frequentare ragazze come amiche senza un gruppo maschile che gli facesse da guida; ma era più forte di lui: non poteva parlare con i maschi perché erano stati loro a traumatizzarlo quando andava alle elementari; una traccia simile non poteva essere guarita in nessun modo: un giorno, quando era in gita allo zoo con la scuola, i suoi compagni presero in disparte il maghetto per fargli fare una scommessa. Lui non accettò, ma i bambini prepotenti ed invidiosi poiché lui piaceva alle bambine, lo ingannarono e lo portarono in una zona vietata poi senza pensarci, lo spinsero dentro nel laghetto con al suo interno pesci carnivori. Subito quei esseri si svegliarono ed incominciarono a nuotare in uno sciame. Kaito nuotò alla svelta per raggiungere la sponda, ci arrivò, ma uno di loro gli morse la scarpa e con esso il piede, facendogli provare un forte dolore: mosse la gamba per poi togliersi l'incazzatura e correre via a gambe levate. Da allora lui ebbe paura sia dei pesci, sia dei maschi; per questo restava solo con le femmine prendendone un po' il carattere riuscendo a capirle molto; e così il suo poker face si perse in quella fanciullezza femminile che cercava di usare come insegnamento, anche se il prestigio non lo abbandonò mai.
Durante la festa di Halloween, lui entrò assieme alla sua amica, si misero a danzare. Lui era molto emozionato anche se la ragazza più che felice sembrava un po' presa a guardare un altro. Kaito se ne accorse, così le chiese se aveva qualcosa che non andava ma l'accompagnatrice
non rispose: annuì solamente per poi fare un altro sorriso e decantare che andava tutto bene, pero' Kaito non ci credette molto.
Finito il ballo, loro andarono verso i tavoli bianchi con sopra tante leccornie ed iniziarono a mangiare un po' di patatine, panini e cibi del loro paese.
Si sentì un rumore di microfono e la rappresentante della festa: una ragazza dai capelli castano intenso con un corno in testa vestita da strega nera, spiegò che ci sarebbe stato un gioco a squadre di cui esse sarebbero state prese a sorteggio ma non per i nomi bensì il tipo di mostro che si era deciso di travestire.
I fogli erano stati messi dentro una scatolina nera. La rappresentante della festa iniziò a mescolare e poi si diresse da coloro che si erano proposti per l'estrazione. Kaito non partecipò a ciò anche perché non era interessato, anzi, desiderava che nessuno gli si avvicinasse se non la sua amica, pero', purtroppo, lei fu accoppiata con un altro e un po' si ingelosì, e così lui sperò che la parola “ Mago bianco” non fosse scritturata e messa in quella scatolina.
Si mise in un angolo in piedi con le braccia e le gambe incrociate; si diceva che senza lei non sarebbe stato felice.
Guardò tutti che lentamente formavano dei gruppi da due tra maschi, femmine oppure mescolati. Desiderò che nessuno gli si avvicinasse: si illuse che magari il nome “ Mago bianco ” fosse troppo luminoso per entrare nel mondo di Halloween, ma si sbagliò fortemente perché in una manciata di secondi, arrivò un ragazzo vestito nei panni del barone della notte: aveva una maschera spettrale con un sorriso sinistro che non mostrava nulla se non la pazzia. Kaito a vederlo gli si agghiacciò il sangue, sapeva della storia di quel personaggio e si chiese chi fosse il forsennato da travestirsi da uno dei personaggi di uno scrittore famoso nella notte di Halloween.
Quella figura si avvicinò a Kaito sempre di più e come risposta indietreggiò fino al muro per lo spavento; aveva seri problemi con la sua emotività.
Chiese lo sconosciuto con voce giovanile un po' acuta.« Tu sei un mago vero? »
Kaito lo fissò stranito mentre si guardava attorno in cerca di una scappatoia e fece un cenno al sì in silenzio.
« Siamo in squadra insieme. »Specifico lui con tono serio.
L'aveva capito così, si arrese e senza parole sue il mascherato incominciò ad investigare perché il gioco consisteva nel risolvere un caso e Kaito non essendo un tipo acuto, pensò che non avrebbe mai potuto farcela, ma quel ragazzo ghignò divertito « Mph... interessante. »
Da ciò poté solo immaginarsi la vera espressione dello sconosciuto, per questo lo scrutò incuriosito sperando che quella maschera svanisse nel nulla. La cosa che più lo lasciò di stucco era il come si muoveva: eretto, spigliato, camminava a testa alta, parlò con tutti, scriveva informazioni su un taccuino e poi ,sposto le sedie, i tavoli e i piatti per cercare qualcosa; insomma sembrava un vero investigatore. Il castano così capì che quel ragazzo era un fanatico di gialli. Un po' lo invidiò perché lui era ciò che non sarebbe mai stato, almeno questo credeva.
Lo inseguì nel suo “Lavoro” e non fece domanda, perché era affascinato da come un personaggio potesse essere così sveglio. Lui a stargli accanto non si sentì adeguato perché non era sicuro di sé, spigliato, con la parlantina che sapeva mandare in tilt anche un politico, e tutto perché alle elementari aveva subito quell' incidente allo zoo.
« Ah, che facile l'ho già risolto» I pensieri di Kaito si fermarono quando vide il barone della notte sogghignare in una risata esultante. Egli andò dal organizzatrice del evento e decantò la soluzione battendo tutti sul tempo.
Kaito lo scrutò, forse un po' a meravigliarlo perché quel personaggio non si vergognò a farsi vedere in pubblico e mostrare a tutti la sua esuberanza e sicurezza. E ciò gli fece desiderare di diventare come lui.
Quel ragazzo tornò da Kaito e gli domandò. « Come mai non parli? »
Come poteva spiegargli che aveva timore di aprire bocca?
Non disse nulla e si mise solo a fare i suoi trucchi magici, che erano l'unica protezione, distacco e sfogo verso i ragazzi. Il cavaliere mascherato chissà come, spiegò a voce ogni trucco visto togliendo così la magia in Kaito.
Il mago rimase impressionato; ma chi era e come ci riusciva?! Si chiese mentalmente il ragazzo.
« Come fai? » Si sorprese perché senza volerlo era riuscito a parlargli.
« Elementare mio caro mago. » Rispose lui ,e gli spiegò in sintesi che usava dei fili e si approfittava delle sue distrazioni.
Gli occhi di Kaito si accesero d'interesse, aveva trovato qualcuno che s'intendeva di trucchi magici, ma non per farla, bensì smascherarla; sembrava l'accompagnatore di ogni suo incantesimo: lui la razionalità mentre Kaito l'illusionista;due antipodi che si completavano a vicenda, perché il trucco magico senza logica non poteva esistere.
Giocò ancora con lui finché non vide la sua accompagnatrice del ballo uscire con un ragazzo. Li inseguì, e sentì che lei si stava dichiarando ad uno dei suoi compagni di classe. Kaito ci rimase malissimo che volle piangere, aveva il cuore spezzato nonostante avesse tredici anni. Corse con gli occhi chiusi, superò le colonne ed i muri, ma poi si scontrò con qualcuno e cadde continuando a piangere con le mani agli occhi.
« Mago, ma che ti è successo? » Il barone della notte parlò, e Kaito si rannicchiò su sé stesso con la vergogna che si impadroniva sempre più. Si sentiva completamente solo, distrutto, ma quel ragazzo non lo prese in giro, anzi, gli diede un fazzoletto deducendo « Una delusione d'amore vero? »
Come lo capì?
Voleva chiederglielo ma l'idea di sentirlo ridere se avesse parlato, gli fece aumentare il nodo in gola.
« Sai, anche io ho una ragazza che mi piace, pero' lei ha occhi per un altro. Un giorno glielo dirò, ma so già che mi rifiuterà, in fondo l'amore a tredici anni è solo una stupida cottarella. » Kaito non capiva, ma si sentì sollevato che qualcuno ci fosse passato.
«Veramente? » La sua voce acuta quasi da ragazzina si fece sentire e si vergognò troppo. Il barone fece una risata ma non di sfottimento ma di rilassamento: quel momento quando si ridereva in complicità con un amico. E sussurrò una sola frase che era riuscita a cambiare e stravolgere tutto di Kaito fino a farlo diventare quello che sarebbe stato. «
Ho visto la tua magia e hai davvero molto da dare! Non chiuderti in te perché sei una bella persona! Non farti timido altrimenti sarai mangiato. Devi tu metterti su un palco ed impressionare il prossimo con la tua perseveranza e sicurezza! Sono sicuro che tu sei uno che se tira fuori gli artigli può' spaccare ed ottenere ciò che vuole. Sfoga fuori questa forza e sorridi sempre alle difficoltà! Non lasciarti abbattere perché tu sei un mago! Ed i maghi non hanno paura, non mostrano nulla... sono in un gioco tra genialità e falsità!
Tu sei il protagonista, gli altri sono solo spettatori!
Il mago è uno che incanta, soggioga, illude e persuade; e tu credimi possiedi ciò, ma hai così paura del prossimo che non te ne sei accorto.
tu sei il mago del secolo, mentre io sono Holmes del secolo! Essendo tale, tu ed io siamo come la luna ed il cielo.
Holmes è il cielo che vede tutto, sa tutto e giudica di cui brilla grazie alla sua razionalità.
Il mago è la luna perché è piena di sfaccettature, ed è luminoso poiché sono gli altri che lo illuminano con il loro stupore impresso negli occhi quando visionano la magia del mago.
Io sono il cielo, tu la luna; Siamo vicini ma anche lontani.
Se devo credere a questa tesi, dimostrami che ho ragione! »
Quelle parole lo scuoterono dentro, e gli fecero spuntare un sorriso di cuore. « Wow... ma io non credo di esserlo. »
Il mascherato si avvicinò di viso e Kaito che si paralizzò. « Mph... mi sa che dovrò svegliarti! » Prese la sua mano e forse per la sorpresa, Kaito provò uno strano sentimento nuovo. - Amicizia? - Era un calore corporeo che lo rendeva dipendente da lui, sentiva la voglia di abbracciarlo e di tenerlo stretto a sé. - Ma come è possibile?-Pensò lui mentre lo inseguiva senza togliergli gli occhi di dosso.
Il barone della notte lo portò su un palco e la gente lo guardò. Kaito si vergognò così si nascose dietro ad un telo, ma arrivò lui che lo trascinò via e gli sussurrò. « Chiudi gli occhi, il protagonista sei tu, e d ora sfoga la tua creatività!»
Nemmeno suo padre gli disse frasi simili. Si diede forza che chiuse gli occhi ed incominciò a giocare senza più badare al pubblico, perché si rese conto che loro lo ammiravano con sguardi increduli poiché era capace di farli sognare, e più quel ragazzo mascherato lo guardava, più il suo cuore andò in scintille che comprese tutto all' istante: quella ragazza l'aveva già scordata ed al suo posto entrò lui: il barone della notte!
Finito lo spettacolo Kaito andò da lui con occhi brillanti, felici. Si diresse verso il mascherato, ma si fermò quando gli disse. « Adesso devo andare, lo sai, ho visto molti prestigiatori, ma tu hai un qualcosa di speciale. »
Kaito ormai colpito ancora una volta da quelle parole così belle, lo fermò e gli promise. « Io prometto che diventerò sicuro di me, spavaldo e sarò davvero il miglior mago di tutti i tempi e... se lo diventerò, ci... rincontreremo vero? »
Il ragazzo si tolse la maschera e gli si avvicinò di viso. Kaito per poco pensò di aver visto sé stesso: scrutò i suoi occhi che lo facevano stravedere e gioire in silenzio, mentre l'altro si congratulò. « Bravo! » Gli fece un sorriso e Kaito senza pensarci si avvicinò e lo contrò pero' non di labbra ma di guancia. Lo strinse a sé provando un sentimento che non era più interessamento ma amore profondo; quella pelle era talmente morbida e vellutata che l'avrebbe mangiata, leccata, assaggiata e morsa. Con una mano prese quella di lui e la chiuse. Avvertì che il suo “sosia” rimase paralizzato e per questo lo rispettò e gli confessò. « Mi sono innamorato ed è più di ciò che ho provato per la mia amica. Tu mi hai salvato, mi hai fatto capire tantissime cose e... mi hai rapito! Lo so che è assurdo, non mi aspetto nulla; non so nulla di te, ma come hai detto tu io sono un mago e tu sei Holmes! Siamo opposti ma allo stesso tempo ci accompagniamo!»
Il ragazzo si allontanò ad occhi sbarrati ma Kaito quelle pupille non li scorderà mai. « Io ecco...» Farfugliò arrossito guardando il mago con alienamento.
Kaito fece un sorriso: il solo vedere che era riuscito a far arrossire uno così preso nella logica per lui era già un traguardo raggiunto. Fece il suo primo sorriso di divertimento ed iniziò ad illudersi « Non importa! Amo te, e non cambierà!Voglio la tua risposta quando sarò diventato il mago del secolo e tu Holmes del secolo! »
Il ragazzo si mise un po' a ridere e poi lo salutò. « Non so nulla di te, ma sei interessante! Diventa un mago prima, e poi chi lo sa potremo rivederci sempre se il destino ci farà rincontrare.»
Loro non sapevano i loro nomi, e con il tempo il loro corpo si sviluppò, ma gli occhi non cambiarono e Kaito non aveva mai scordato il gusto di quella pelle sulle sue labbra.
Prima di congedarsi, Fece un sorriso soddisfatto, andò dalla sua amica e come promesso iniziò a diventare un poker- face vivente trattando tutti come spettatori raggiungendo così fascino, spigliatezza, sentendosi lui il comandante della situazione.
Nei giorni a seguire tolse le paure ed iniziò a parlare con tutti senza mostrare più che aveva paura, sorrise difronte a tutto, e prese gli insegnamenti con le sue amiche per ammaliarle e farsi desiderare.
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Lunaria si asciuga gli occhi azzurro dal colore simile a quello dell' acqua di mare in piena illuminazione donato dal sole e si soffia il naso con un fazzoletto trovato in una delle tasche della camicetta scollata color bianco che indossa mentre guarda in basso le scarpette di ginnastica color bianco, e poi incrocia le bracia proprio quando sente da dietro l'insegnante asserire che c'è una verifica da svolgere. Lei odia i test scritti, ma crede che non le toccherà fare nulla dato che deve ancora presentarsi in classe.
Aspetta altri dieci minuti per lasciare il tempo al suo viso di normalizzarsi e di tornare immacolato dalla malinconia come se fosse sempre sorridente e felice; ed è questa la sua arma: non mostrare a nessuno le sua emozioni; in fondo i suoi veri genitori erano proprio così: freddi come il ghiaccio, spietati come una lama, e veloci come un proiettile, e lei essendo loro figlia ha appreso un po' di quei atteggiamenti, solo che è ancora assai buona ed ingenua per usarli.
Dalla porta accanto si sente il silenzio probabilmente perché la verifica sarà iniziata?
Ormai si fa coraggio ed entra in classe con passo sicuro, spalle ben erette e viso posto in avanti, la classe a vederla rimane senza parole sia per il suo abbigliamento non consono alle regole scolastiche, sia per quanto è bella. Ci sono dei bisbigli da parte di ragazze e ragazzi, la scrutano ed alcuni la guardano con occhi di chi le toglierebbe la gonna volentieri.
L'insegnante la guarda con irritazione, forse perché è carina, giovane con una mini che lei se la sognerebbe?
E la sgrida. « Lei chi sarebbe?! Come si permette ad entrare in classe vestita da ragazza di strada!? »
Risponde con la sua voce canterina. « Salve professoressa, mi chiamo Lunaria Kuroki, non ho la divisa scolastica e dato che nuda non potevo andare, ho preso i miei vestiti di casa. »
Si sente da lontano una risata, lei guarda chi ride e trova Kaito sogghignare divertito. « Quelli vestiti di casa? » Lo guarda malissimo poi sente il commento di Shinichi verso il suo amico. « Parli tu che ti vesti con la camicia mezza aperta?»
Si sente un eco di ridacchiare da parte di tutti, e subito Kaito ribatte. « Ma io sono bello, carismatico e posso, non come un detective che ha smesso di esserlo. »
Shinichi fa un respiro, si gonfia e decanta irritato. « Ho i miei motivi se ho lasciato ciò, e poi parli tu che non sei nemmeno famoso, tsk... ti reputi il mago migliore ma in verità non ci sai fare, solo Kid ci riesce. »
L'insegnante sbraita. « Kudo, Kuroba silenzio! » poi si rivolge a Lunaria. « Ma lei ha idea di che vestiti ha addosso?! Siamo in un edificio istituzionale non in discoteca! »
La fanciulla la guarda di sottecchi ed asserisce. « Ok professoressa un attimo. » Apre lo zaino e prende una coperta coprendosi. « Ecco adesso è felice? » L'insegnate si ricompone e si mette gli occhiali sopra i capelli, poi inizia a scrivere il suo nome sul registro ed intanto le ordina. « Mettiti al banco in mezzo tra Kaito e Shinichi così la smettono di bisticciare come cane e gatto.»
Shinichi fa una smorfia. « Va benissimo! »
Kaito risponde. « Meglio quella bambolina che questo secchione. »
Lunaria con una tempia evidente esprime con voce gentile. « Evita di definirmi bambolina, è la frase che più mi fa arrabbiare... ti dispiace? » Domanda con occhi innocenti.
Kaito risponde senza guardarla. « Scusa non pensavo che una frase simile desse tale fastidio. Pero' sei così tu, una specie di Barbie in versione reale. »
Lunaria sempre tenendo il suo autocontrollo per non tirare lo zaino in faccia al ragazzo. « La puoi smettere per favore? »
« Ok baby. »
Lunaria si mette al posto pensando con una mano sulla guancia. -
Questo è Kaito, forse ci sta provando con me? Ma sbaglia tattica, pare che voglia istigarmi più che altro. - Appoggia la cartella e comincia ad osservarli mentre loro la guardano ma non con occhi d'attrazione bensì d'analisi.
Si volta verso Shinichi e domanda. « Perché mi fissi? »
Lui studia la ragazza perché non la convince affatto. « Sei in difetto? Hai la fedina sporca che non ti lasci guardare? »
Kaito asserisce divertito. « Vedi sempre il male in tutto. »
L'altro non ci bada che senza pensarci tocca i capelli alla ragazza e lei dà uno schiaffo a quella mano. « Ma che fai?»
Shinichi esprime a Kaito. « Testavo se hai i capelli tinti o no. »
Lunaria spalanca gli occhi pensando. -
E a questo che gli importa? -
Kaito socchiude gli occhi domandando alla ragazza. « In effetti non sembrano naturali, come mai hai scelto un colore così sgargiante?»
La ragazza si sente per un attimo troppo invasa, non ha mai raccontato a nessuno se non alla stessa Comet sua salvatrice, dei fatti inerenti alla sua infanzia. Si morde le labbra, pensa ad una soluzione veloce e decanta la prima scusa in mente. « Amo il rosa e quindi mi sono tinta di rosa, facile no? »
Shinichi obietta. « Anche io amo il blu ma di certo non mi tingo di blu. »
Kaito per un attimo se lo immagina ed arrossisce sospirando, poi torna composto. « Già, non ti starebbe bene! »
Lunaria sente Shinichi asserire. « beh, a te piace il bianco e sicuramente a te non starebbe bene, e poi la smetti di istigarmi a litigare con te? Ho da fare un compito. »
« Già risolto! » Afferma Kaito sventolando il suo foglio.
Shinichi non ci bada che in poco tempo risolve tutto mentre Lunaria guarda i due fogli come se fossero alieni. « Voi... voi siete arrivati ai Limiti?! » mentre pensa. - No!! Io odio la scuola per questo ho lasciato gli studi! -
Shinichi domanda « Già, non li sai?»
Kaito propone. «Scommetto che matematica è la tua lacuna
. » Quanto ci ha azzeccato, ma la rosa non lo ammette e comincia a ridere spavaldamente. « A che servono i limiti nella vita quotidiana a nulla, quindi non li studio eh eh....»
Shinichi un po' deluso da tale superficialità inizia a spiegare a cosa servono « I Limiti servono per calcolare l'andamento delle curve nei grafici ;quindi nelle funzioni. Ti fanno capire se la curva si avvicina allo zero, e quindi sull'asse delle ascisse o quello delle ordinate oltre allo zero può essere anche un numero qualsiasi, oppure ti dicono se si fermano in un punto o proseguono all'infinito.
Insomma servono a calcolare l'andamento delle curve nei grafici. »
Kaito poi aggiunge. « Nella vita non servirà, ma è cultura. Pensa che questo saputello una volta ha risolto un caso proprio dalla base delle funzioni...»
Lunaria con occhi che si addormentano pensa.
- Ed ora chi li ferma a parlare? -
« Ehm, lasciamo stare i limiti e parlatemi di voi, vi va? »
Kaito domanda. « Di me? E cosa vuoi sapere? »
« Beh, che cosa ti piace, o che ne so i tuoi hobbie, obbiettivi; insomma qualcosa per conoscerti. »
Shinichi commenta. « Sei molto schietta, comunque a me piace il giallo! Te ne intendi? »
E qui Lei prende dallo zaino un libro. « Wow, che coincidenza, anche a me interessa il giallo. »
« Sul serio!? Che genere leggi? » Domanda un po' scettico perché non la convince molto.
« Dipende, a casa mia ho letto qualcosa su Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle, poi anche altri libri come il ritratto di Dorian gray, eccetera. »

Kaito domanda. « E ti sono piaciuti davvero? »
« Ma certo, » Apre il libro e mostra a loro i suoi riassunti. « Queste sono le parti più interessanti che ho trovato nei libri; ovviamente è in sintesi pero' sono stati illuminanti.» Afferma pensando.
- Spero di aver fatto colpo. -
Shinichi legge gli appunti e nota dalla calligrafia è molto disordinata, così le domanda. « Vediamo se ti ricordi qualcosa, prova a fare un riassunto. »
Lunaria per un attimo indietreggia finendo con la schiena verso Kaito che subito la spinge via. « Scusami ma non appiccicarti così, non mi piace. »
mentre pensa. - Anche perché solo chi amo potrebbe farlo... Uffa ma quando mi cercherà, spero che torni, ormai sono il mago del secolo, ma lui avrà realizzato il suo sogno?
Come se non bastasse un po' Shinichi mi piace, e non voglio perché lui, io voglio quel ragazzo che mi ha spronato a cambiare. -
Lunaria nel frattempo con la penna in mano pensa. - Comet aveva ragione Shinichi è uno sveglio, non vuole parole ma prove; ed io cretina non ci ho pensato, ora sono fregata... allora di che parlava quel libro? Ma se ho preso tutte le fonti su internet! Maledizione, non funziona con lui questa strategia... Ok-ok, calmati, fa un viso bello a cattivo gioco. - Inizia a scrivere ciò che si ricorda e Shinichi più che il contenuto bada alla calligrafia e commenta. « Wow, che calligrafia ordinata, ondeggiante che possiedi... ma se è così, perché questa è trasandata, senza punteggiatura? Non mi dirai che eri di fretta a scrivere tutto ciò vero? »
Lunaria rimane a bocca spalancata mentre i suoi occhi si aprono al massimo, allibiti da che trappola le è stata tesa. « Ero in treno, e probabilmente per fare veloce ho scritto male...» S'inventa pensando
. - Era solo ieri che ho scritto tutto... Accidenti Shinichi è spaventoso, non capisco come fare... -
«Non mentirmi, questo foglio è appena nuovo, e se come dici tu è da tempo che leggi queste cose e ci fai i riassunti il pezzo di carta come minimo dovrebbe essere consumato e così anche l'inchiostro che ha ancora parti non del tutto asciutte, in più ci sono frammenti d'acqua quindi deduco che hai pianto, ma se è così perché la carta non si è irruvidita ed è ancora un po' umida? Come puoi spiegarmelo? »
Lunaria con mille goccioline in testa che scendono indietreggia sempre verso la schiena di Kaito solo che lui la lascia fare mentre pensa
. - Wow, Shinichi la sta mangiando, deve proprio non piacerle... è una fortuna che non sappia chi ero io... Mi chiedo poi se a Shinichi gli manchi, inoltre perché mai ha lasciato il suo investigare? Non capisco, è accaduto tutto dopo che ho lasciato i panni di Kid, che sia collegato? -
Shinichi accusa la ragazza. « Non sai come ribattere, quindi posso affermare che hai scritto tutto questo nell' arco di poche ore; i miei complimenti per lo sforzo, ma io sono assai attento. » Fa un sorriso a cattivo gioco. « Vedi di non inventarti scuse con me, perché la verità viene sempre a galla! »
Lunaria come un robottino esprime. « S-Sì signore! » mentre pensa. - Comet questo non è facile... di solito ci cascavano tutti a scuola... AAAH! - Si mette le mani fra i capelli e se li gratta. Shinichi osserva tutto e fa un ghigno pensando. - Ed ora la smetterà di parlarmi. -

Kaito guarda la ragazza crucciarsi e un po' gli dispiace perciò le consiglia. « Shinichi è un detective, quindi non fare errori così stupidi, nemmeno io avrei avuto simili distrazioni con lui. »

Lunaria pensa. - Ok, forse Shinichi non è un ragazzo facile, anzi è il primo che mi sgamma... ma Kaito scommetto che lui è più semplice... punterò a lui. »

Durante la ricreazione La voce che c'è una nuova studente viene trapelata a molte classi, e Comet sempre nella sua aura nera sente le sue compagne asserire. « Andiamo, dai due fratelli...»
Domanda una ragazza dai capelli corvini lunghi ed occhi castano scuro.
« Ho sentito che c'è una nuova là, secondo voi potrebbe interessare a loro? »
Asserisce una del gruppo una fanciulla dai codini biondo cenere con occhi verde scuro
« Ma figuratevi!»
Arriva Comet che senza pensarci inizia a mentire pur di ostacolare la sua amica. « Lei ha un debole per quei due. »
« Come lo sai? »
« Me lo ha rivelato oggi... »
« Come!? Ma dubito che quei due la guardino vero? »
« Lunaria è la ruba cuori del secolo, è molto sveglia e in gamba e potrebbero anche innamorarsene. »
« Che cosa,?! Kuroba e Kudo sono i nostri idoli, certo non ci parlano, ma è per questo che sono adorabili insieme, non permettiamo ad una nuova di avvicinarsi a loro. »
« Infatti, e comunque vieni con noi Comet, dici chi è questa »
« Va bene! »
Comet li insegue illudendosi di avere delle nuove amiche. Arrivano davanti alla classe e trovano un paio di ragazzi mormorare.
«
Wow, è un incanto... ma perché perde tempo con quei due? »
« Forse perché sono quelli che hanno più successo a scuola con le ragazze? »
« Ma pensate che quel bocconcino piaccia a loro? »
« Di certo le parlano e significherà che sono suoi amici. »
« Dobbiamo allontanarla da loro! Io voglio conoscerla, è troppo carina e poi è seducente. »
« Già! »

Comet assieme alle sue amiche asserisce. « Spostatevi! Fateci passare sfigati! »
Le ragazze si presentano e Comet si mette in schiera con loro.
Lunaria li guarda ma appena vede Comet subito corre da lei a dirle. « Amorina mia!!
»
Kaito e Shinichi invece guardano la scena osservando le loro ammiratrici con indifferenza mentre capiscono che Lunaria e Comet sono amiche.
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Angolo autrice: Spero vi sia piaciuta :) so che non è molto interessante a malapena riesco a trovarci delle idee, ma la completerò!
Grazie per chi recensisce e la legge fino a qui, spero di non deludere a presto.


   
 
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