Faded.

Harry ha sempre avuto un hobby che durava qualche mese, c'è stata la fissa per la cucina, quando cucinava per dieci persone ad ogni pasto, mentre loro erano in due e per la maggior parte del tempo cenavano in studio, poi è stato fissato con i puzzle, ogni sera lui e Louis di conseguenza cercavano di risolvere puzzle abbastanza complicati, ma finirono per rovinare tutto facendo l'amore sopa un puzzle e distruggendolo così harry abbandonò anche quella fissazione.

Ora c'era quella della fotografia, aveva comprato un reflex e una Polaroid e anche se la Reflex faceva fotografie migliori portava sempre la Polaroid con sé.

Ed era bello quando semplicemente camminavano per strada e “Fermati!” esclamava il riccio, lo sistemava nella posizione desiderata e gli scattava una foto “perchè c'era la luce giusta” diceva, e Louis lo amava.

Il sorriso di un bambino quando la macchina fotografica stampava la foto, la esaminava sempre qualche minuto, poi la metteva in tasca o nel portafoglio, insieme alle altre di Louis. Il ragazzo sorrideva e basta, stringendogli la mano di nuovo riprendendo a camminare.

Oppure Harry gli scattava foto all'improvviso, come quando stava cercando di strimpellare una canzone sulla chitarra di Niall, oppure mentre era concentrato a giocare a Fifa, oppure ancora mentre era stupito e meravigliato, e Harry amava quel suo sguardo, e non negò mai di averlo portavo in cima all'Empire State Building per una cena romantica solo per scattagli quella foto.

C'era stata una volta in cui Harry aveva scattato una foto mentre lui gli stava facendo un pompino, e Louis aveva solo sorriso una volta sentito il solito rumore dello stampare, e aveva continuato.

Semplicemente Louis amava queste sue fissazioni, come amava mangiare i dolci che gli preparava dopo aver guardato Bake Off, come amava fare l'amore sui Puzzle, amava semplicemente Harry con quella voglia di fare da bambino e quello sguardo innamorato, amava semplicemente Harry, quell'Harry sedicenne e l'Harry ventenne, amava le sue fotografie, la sua manie di tenere quelle migliori di Louis nel portafoglio, amava la sua mania di far stampare le foto con la Reflex in versione grande per tappezzare la casa, erano dettagli di una vita, un muro a mattoni, una foto di un concerto, paesaggi e sopratutto Louis, tutto in bianco e in nero.

Il bianco della pelle di Louis e il grigio delle sue labbra, dei pezzi di Louis, un occhio, un sorriso, una mano, un loro bacio, le loro mani strette insieme, tutto in bianco e nero, come una storia vecchia, perchè alla fine stavano insieme da quasi cinque anni, convivano da quattro, una storia vecchia come quella dei nonni, come quelle storie infinite che durano più di cinquanta anni, quelle storie all'antica, col chiedere la mano ai genitori, e Louis l'aveva fatto, aveva chiesto a sua madre e suo padre se per loro sarebbe stata la cosa giusta da fare, aveva parlato con sua madre e chiesto pure a Lottie, aveva trascinato con sé Liam, Zayn e Niall per scegliere l'anello perfetto, che fu quasi impossibile da trovare perchè o erano “troppo da donna” o “troppo piccoli”.

Chiamò addirittura suo padre, per chiedergli come avesse fatto a scegliere un anello fra quelli che gli mostrava la commessa, e lui gli aveva detto “Prendi qualcosa che lui indossi per tutti i giorni della sua vita.” e lo aveva detto alla commessa che aveva già mostrato qualche solitario quando perse la calma “E' un uomo, devo darlo ad un uomo, al mio fidanzato”

Quando trovò l'anello giusto era illuminato da un faretto e sembrava perfetto, la luce era perfetta, e avrebbe voluto Harry con sé per fargli scattare una foto perfetta.

Portò Harry in Italia, in un paesino di Montagna, con dei panorami bellissimi che fotografò tutto il pomeriggio, arrivati alla sera entrarono nel ristorante prenotato solo per loro e cenarono don dell'ottimo cibo italiano accompagnato a dei vini, poi Louis fece un sospiro, i camerieri se ne andarono lasciandoli soli, Rufolò nella tasca della giacca ed estrasse la statolina, si inginocchiò chiudendo gli occhi cercando di fare mente locale sulle parole da dire, poi li fissò contro quelli di Harry che si era alzato in piedi nel frattempo shoccato e lui disse, “Mi vuoi sposare?”

Era andato sul classico, un Clichè che fece piangere Harry prima di estrarre la polaroid dalla giacca e scattare una foto a Louis inginocchiato e sorridente, e quello valse per un si.

Louis ha sempre amato queste piccole parti di Harry che lo rendevano così Harry, la passione per la fotografia se n'era andata poco dopo sostituita da quella per l'astronomia, e poi ancora quella di scrivere poesie, anche le più assurde, però la foto di Louis inginocchiato era rimasta nel portafoglio del riccio, insieme a quelle scattate perchè c'era la luce giusta nel parco, e quelle in cui rideva, erano consumate ma le tirò fuori quel giorno, Zoe aveva cinque anni e gli aveva appena chiesto come si facesse a capire chi era il principe azzurro, e il padre aveva solamente tirato fuori quella foto, e aveva detto “Quando qualcuno fa questo per te allo sai che è il principe azzurro.”

Louis amava le foto che tappezzavano le stanze, amava i suoi sorrisi che vedeva nei quadri, amava il suo anello al dito di Harry insieme alla fede, che portava anche lui, Louis amava le foto del matrimonio sulle pareti compresa quella in camera loro, mentre si baciavano, la più grande, anche se quella più cara a lui era una in cui si stavano fissando negli occhi, l'uno vicino all'altro sorridendosi, e Louis giuro che lui guardava Harry ancora in quella maniera, e Harry guardava Louis ancora da innamorato, come un amore antico, fatto di lettere e foto sbiadite nei portafogli, come un amore infinito.

E' tanto che non posto e mi dispiace, vorrei essere più attiva, però mi piacerebbe leggere quello che ne pensate di questa piccola fluff senza senso.

Grazie mille a tutti. :)

-Ly.