Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: Tilena2001    23/11/2014    0 recensioni
Conoscete tutti la storia di Alice nel Paese delle Meraviglie, no? Bene, ecco a voi la storia di sua nipote, che come lei intraprende una fantastica avventura a Sottomondo(Wonderland)!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cappellaio Matto, Coniglio Bianco, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Regina di Cuori
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I cavalli trottavano a più non posso verso Rocca Tetra, il vento scompigliava i capelli di Mirana e della Regina Bianca, delle nuvole grigie stavano comparendo nel cielo e forse ci sarebbe stato un temporale, un gufo-armonica volava vicino a loro fissandoli con i suoi enormi occhi inquietanti e faceva il suo verso seguito dal suono del suo strumento. «Levami le mani di dosso!» diceva il Cappellaio alla Regina Rossa, che se non si fosse tenuta sarebbe caduta dal cavallo «Taci Matto! Se ti mollo cado, testa di mora-lampone!» esclamò lei irritata; il Bianconiglio era terrorizzato ed era seduto al contrario tenendosi per la coda del cavallo mentre il Lepronte con il suo mestolo all'aria rideva come una matto. Il castello che un tempo possedeva la Regina Rossa iniziò a vedersi, ma non era come una volta. Era tutto nero e grigio cupo, e dalla punta della torre più alta partivano le nuvole grigie. «Il mio bellissimo castello...» disse la Regina Rossa tristemente «Non tanto bello prima, sai?» disse il Cappellaio, la Regina Rossa gli diede un pugno nella spalla e rimase in silenzio con aria molto molto offesa. La Regina Nera li aveva visti dal suo bacile argentato «Quindi vorreste combattere? Non fatemi ridere.» disse fra sé e svanì in una nuvola di fumo nera. Erano a venti metri dal castello quando un fumo nero fece spaventare i cavalli facendoli impennare. «Zerania maledetta!» disse la Regina Rossa quando la vide, quella la guardò male e disse «Più garbata, piccola Ilasabeth!» e con uno schiocco delle dita serrò le labbra della Regina Rossa impedendole di emettere un solo suono. «Meglio così.» disse la Regina Nera annuendo con un ghigno stampato in viso. Scesero tutti dai cavalli e le guardie uscirono le armi «Oh-oh che dolce accoglienza! Cara Regina Mirana, che ne dici di darmi un po' delle tue guardie? Io sono a secco.» disse la Nera «No!» ribatté la Bianca con tono fermo. «Bene, allora me le prendo io.» e la Regina Nera puntò lo scettro contro tutte le guardie che diventarono tutte nere e puntarono le armi contro la Regina Bianca e gli altri che a loro volta sfoderarono le armi. «Chi è in maggioranza adesso?» chiese la Nera ridendo «Sempre noi!» disse il Cappellaio «Sai contare? Stupido Cappellaio!» «No, ma noi abbiamo Alice Mirana!». La Regina Nera scoppiò a ridere «ma chi? Quello gnomo da giardino? Potrebbe far compagnia ad Ilasabeth, che ha quella grossa capoccia, nel mio futuro giardino!». La Regina Rossa perse le staffe, e si sa che quando la Regina Rossa perde le staffe si è in guai seri, prese tre frecce in una volta e le scoccò contro la Regina Nera che le mancò di un soffio ma le graffiò una guancia. «Insomma, Ilasabeth!» urlò la Nera passando una mano sul graffio, puntò lo scettro contro la Regina Rossa e la rinchiuse in una gabbia nera con tante frecce nere che puntavano minacciose contro la Rossa. Pinco Panco e Panco Pinco corsero verso la Nera con gli spadini puntati contro, ma quella sbadigliando disse «ma cos'è? Un circo?» e trasformò i due gemelli in due piccoli pagliacci giocattolo. Rimanevano solo il Cappellaio, il Lepronte e il Bianconiglio (che stavano tremando), e la Regina Bianca con Mirana. Le guardie nere si avventarono contro di loro ma seppero tenergli testa, ma la piccola Mirana non sapeva come usare quello scettro e quindi lo usava per difendersi dai colpi delle guardie. La Regina Bianca andò direttamente dalla Nera e sfoderò il suo scettro «quindi hai detto addio ai tuoi voti? Regina Sbiancata?» «Esatto.» e con una mossa dei polsi fece sprigionare la magia del suo scettro bianco e così fece la Regina Nera. Il Cappellaio vide che però la Nera stava avendo la meglio e corse verso di loro, ma fu scaraventato lontano dalla Regina Nera. Mirana si sentiva impotente, vedeva il Lepronte difendersi con il suo mestolo che si stava ammaccando, il Bianconiglio lanciare bombette a caso, i gemelli trasformati in giocattoli, il Cappellaio a terra bloccato da due guardie, la Regina Rossa rinchiusa in gabbia con delle frecce che tentavano di farne uno spiedino e anche muta... La Regina Bianca che stava per perdere... La piccola strinse il suo scettro fra le mani e quello si illuminò, lo puntò contro una guardia alla quale congelò i piedi. E in quell'istante capì. Doveva congelare la Regina Nera. Il potere oscuro stava facendo diventare le braccia fino al gomito neri alla Regina Bianca, Mirana arrivò in tempo che puntò il suo scettro contro la Nera che cambiò bersaglio. «No! Non di nuovo!» urlò la Regina Bianca che ora era a terra senza forse e con le braccia mezze nere, ma Mirana non l'ascoltò le strinse forte il suo scettro. «Non vincerai mai, stupida!» disse la Regina Nera che stava avendo la meglio. Mirana cominciò a lacrimare per lo sforzo, l'abitino rovinato e i boccoli biondi le vorticavano al forte vento, strizzò gli occhi come per darsi più forza, ma il potere oscuro si stava avvicinando a lei. In quel momento delle immagini passarono davanti agli occhi di Mirana. Una bambina bionda della sua età che pitturava delle rose bianche di rosso, poi sempre la stessa bambina, però più grande con in dosso un'armatura argentata e una spada, un enorme dragone nero che perdeva la testa. Una bambina appena nata, lei, qualche settimana prima, quando salutava nonna Alice e iniziava a pensare che stesse perdendo la ragione... La caduta nella tana... Lo Stregatto... Pinco Panco e Panco Pinco... Il Bianconiglio... Il Cappellaio Matto... Il Lepronte... La Regina Rossa... La Regina Bianca... Mayankin... Tutti coloro che aveva incontrato... Capì che doveva salvarli tutti, doveva salvare il mondo che un tempo aveva salvato anche sua nonna uccidendo il Ciciarampa. In quel momento Mirana spalancò gli occhi «La nonna vuole vedere il cappellaio un'ultima volta.» si disse «Devo salvare tutti!» urlò. Il potere del suo scettro stava spingendo quello della Regina Nera che si allarmò. Chi combatteva si fermò per vedere quello che succedeva. «No! Tu non puoi battermi, stupida bambina!» urlò la Regina Nera. «Invece si che posso.» disse Mirana con sicurezza. «Perché io sono la nipote di Alice Kingsley. Io sono Alice Mirana Knigtley!» e il suo potere esplose, non si vide più nulla per qualche minuto. Mirana era caduta a terra e aveva lo scettro stretto in mano. Uno scettro nero le rotolò vicino e guardò avanti. C'era un'enorme scoglio di ghiaccio davanti a lei, e lì dentro c'era la Regina Nera bloccata. Non poteva muoversi. Mirana aveva vinto e salvato Sottomondo. Le guardie ritornarono bianche e posarono le armi scusandosi con tutti, Pinco Panco e Panco Pinco ritornarono normali, la gabbia sulla Regina Rossa scomparve e le ritornò la voce e alla Regina Bianca tornarono le braccia del tutto bianche; corse verso Mirana e la cinse in un abbraccio «Grazie piccola! Grazie Mirana!» La Regina Rossa stava dietro la Bianca con tutti gli altri e parve che si asciugò una lacrima di gioia, il Cappellaio la vide e fece un sorriso «La Regina Rossa che piange!» disse «oh! Non è vero, zitto.» disse lei incrociando le braccia al petto con aria altezzosa. La piccola Mirana prese lo scettro nero vicino a lei «è finita?» chiese «Si, tesoro, è finita.»
   
 
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