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Autore: Aeltanin    23/11/2014    4 recensioni
Il Natale delle famiglie Malfoy e Zabini sembra godere delle più rosee prospettive di riuscita.
Tutto cambia a causa di un incontro a Diagon Alley, che porterà scompiglio, mettendo in bilico gli equilibri della famiglia Malfoy e conducendo Draco ad un incontro speciale e inaspettato.
« Malfoy! » Draco rabbrividisce, sapendo quanto l’uso del cognome sia pericoloso e letale, se pronunciato dalla sua dolce metà « Vattene subito o da questo momento in poi la tua mano destra acquisterà vita propria per quanto la userai! »
{Draco/Hermione {Blaise/Daphne
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti, Contesto generale/vago
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Nota iniziale: Eccomi tornata con un'altra Alydia, spin off della mia OS "Alydia", questa volta natalizia. Questa mini long vuole essere il mio regalo di Natale per tutti voi, per chi mi seguo fin dall'inizio e per chi ha aperto la mia storia per caso e le ha dato una possibilità. E' assolutamente una commedia senza pretese; non aspettatevi il capolavoro letterario dell'anno! Leggete tutte le (eccessive) "l" del mio tenero Alex come se fossero "r"; è ancora piccino, ma sa il fatto suo! Vi consiglio inoltre vivamente di leggere prima la mia OS (sempre Alydia) che ho pubblicato tempo fa, perché altrimenti capire alcuni personaggi e che tipo di relazioni ci sono tra di essi può non apparire chiaro. Vi lascio alla lettura!
 

Una coscienza pulita è un Natale perenne.
Benjamin Franklin






Alydia 


C h r i s t m a s  S p e c i a l

 



Draco, Hermione e Lydia

 Atto I

 

 

 

« Mamma, quanta zucca devo aggiungere ancora? » Lydia, con le mani totalmente immerse in una scodella d’acciaio, cerca di attirare l’attenzione di Hermione, urlando dalla immensa cucina di Malfoy Manor e illudendosi di farsi sentire.  « Mammaaa! »

« Signorina Lydia, padrona, posso esserle utile? Nolah si sente tanto triste senza poter far niente e sperava che la padroncina le chiedesse di cucinare al posto suo ». Intenerita dalla innata natura caritatevole dell’elfa, Lydia scende goffamente dallo sgabello su cui è issata e raggiunge Nolah. Le sorride e le spiega perché vuol far tutto da sola.

« Sei tanto gentile Nolah, ma vedi, sto preparando un dolce per Draco. Voglio farlo con le mie mani, per fargli capire che gli voglio tanto bene e che apprezzo tutto quello che fa per me e la mamma, lavorando per la nostra famiglia ». Le parole di Lydia sembrano aver sortito l’effetto sperato. Nolah annuisce con gli occhi lucidi e si prostra ai piedi della bimba, che si era aspettata una simile reazione. « Sono sicura che mia madre avrà bisogno di aiuto per addobbare l’albero enorme che si ostina a voler abbellire da sola. Va ad aiutarla, è nel salone d’ingresso ». L’elfa ubbidiente esce dalla cucina. Lydia si dedica alla prosecuzione della torta: aggiunge il sale al posto dello zucchero, i chiodi di garofano al posto della cannella e più zucca di quanta ne necessiti. Mescola il tutto con foga e osserva il suo lavoro con un ghigno soddisfatto, convinta che a Draco piacerà tanto. Quando arriva il momento di mettere la torta in forno, Lydia tentenna; è forse meglio che si faccia aiutare? Che ci vorrà mai? Dopo aver sporcato quattro scodelle inutilmente e aver fatto straripare più di metà del composto dalla teglia, riesce a far cuocere la torta. Sorride soddisfatta e corre a piedi nudi fuori dalla cucina, agitando la chioma rossa ad ogni passo.

 

Quando Hermione la vede arrivare, le grida di metter su le ciabatte. A Lydia sembra non importare, come è evidente; si è già arrampicata sulla scaletta di legno, intenta a posizionare sulla cima dell’abete il puntale verde argento che ha tanto insistito di far comprare a Draco. Ma una notevole assenza di centimetri le impedisce di raggiungere il suo scopo. 

« Scimmietta, hai bisogno di aiuto? » La voce di Draco la fa sussultare e lei comincia a tremare. Ha lasciato la torta in forno! Come impedirgli di scoprire tutto? Si volta verso Draco e lo vede intento a salutare Hermione, leccandole letteralmente la faccia. Lydia rabbrividisce e pensa che lei non farà mai queste cose. Se non altro ha guadagnato un piccolo vantaggio; i suoi occhi si posano su Nolah, che intanto sta facendo levitare un addobbo ricoperto di neve. Come farle capire di aver bisogno di aiuto?

« Devo pensare che non mi vuoi salutare? Mi reputo offeso allora ». Si mordicchia il labbro inferiore e quasi le si riempiono gli occhi di lacrime. Certo che lo vuole salutare! E’ tentata di scappare da lì e raggiungere la cucina. Ma non è forse ancor più rischioso? Lo vede osservarla, un finto broncio a segnarne il volto appuntito. Lydia non ce la fa; si arrende davanti quegli occhi che tanto ama. Tende le braccia verso di lui e si lascia sollevare. Ma Nolah ha già capito e esce difilata, dirigendosi verso le cucine.

« Sempre la stessa storia voi due, siete insopportabili! Non sapete salutarvi in modo normale?! » Che ne può capire sua madre del loro rapporto? Si sente stringere forte e scompigliare i capelli. Guarda in faccia Draco e gli stampa una bacio sulla guancia.

« La mamma è gelosa » ridacchia Lydia « giochi più con me che con lei! » Hermione fissa Draco e diventa paonazza. Probabilmente sa cosa sta per rispondere Draco e fa di tutto per evitare che Lydia ascolti certe oscenità. Infatti…

« Oh tesoro, non puoi neanche immaginare come ci divertiamo io e tua madre! » Gli occhi di Lydia luccicano d’aspettativa. Hermione sta per avere un collasso e sbotta.

« Malfoy! » Draco rabbrividisce, sapendo quanto l’uso del cognome sia pericoloso e letale, se pronunciato dalla sua dolce metà « Vattene subito o da questo momento in poi la tua mano destra acquisterà vita propria per quanto la userai! » Lydia ride, osservando i capelli della madre che si sono talmente rizzati, da toccare quasi il soffitto. Draco si allenta il colletto della camicia e trema alla possibilità di realizzazione della minaccia. La piccola sbuffa e per niente intimidita dalla collera della madre, chiede delucidazioni a riguardo.

« Davvero vi divertite? Anche io voglio giocare con voi! Perché non mi fate mai partecipare? » Lydia incrocia le braccia al petto e sbuffa contrariata. Non riesce a concepire che Draco e sua madre la escludano dai loro giochi! Draco la guarda divertito e la fa irritare ancora di più. Hermione sposta lo sguardo dall’uno all’altra e attende che le domande di Lydia diventino più incalzanti. Un ghigno sulle labbra a pregustarsi lo show di un Draco che non sa come arginare l’interrogatorio della figlia. “Malfoy, ricordati che ride bene chi ride ultimo…”, pensa Hermione.

« Amore…  » Draco guarda Hermione avvicinarsi a lui con una strana espressione maliziosa in volto. Approfitta dello sguardo momentaneamente distratto di Lydia e struscia la coscia sulla erezione di Draco. « Se riesci a spiegarle perché non può divertirsi con noi e uscirne credibile, ti prometto che ritirerò la minaccia… » Il sussurro di Hermione risveglia in Draco istinti animaleschi; la sua erezione pulsa ancora di più. Hermione la sfiora con la mano e ghigna vittoriosa.

« Ma insomma! Perché non mi volete rispondere?! » Hermione la prende in braccio e le accarezza il volto, con un fare da mamma chioccia che generalmente non le si addice. Draco intanto suda freddo…

« Tranquilla Lydia, adesso Draco ti spiegherà tutto per bene. Non è vero, amore? » Draco non si prende neanche più la briga di mantenere un contegno; si porta i capelli dietro le orecchie e si stropiccia gli occhi. Lydia lo guarda ansiosa e quella perfida… si prende gioco di lui apertamente! “Dannata Granger!”

« Io… si, beh… noi quando… »

« Avanti Draco, ce la puoi fare… » Ha visto male o Hermione sta mimando con la mano… addirittura minacce a gesti! Bene, sarà meglio optare per la verità, in fondo è la vita e prima o poi… . No, mai! Lydia non farà mai niente di tutto questo! Chiude gli occhi e con una solennità ridicola, si rivolge a Lydia.

« Io e la mamma ci divertiamo come fanno solo i grandi. Quando sarai abbastanza matura, a quaranta o cinquanta anni, potrai fare altrettanto. » Draco apre un occhio e guarda prima Hermione e poi la figlia. Non direbbe mai a nessuno che se la sta facendo sotto… Lydia ci pensa su, sembra convinta della sua risposta…

« Ma io nel frattempo che faccio?! Devo aspettare troppo… » conta con le dita, sbaglia qualche calcolo, alla fine arriva alla cifra esatta « trentacinque anni! » Grida, sconvolta. Draco sa di essere spacciato; guarda la mano che gli farà compagnia per molto tempo. 

« Game over! » Hermione.

 

 

 

Draco, Blaise, Alex, Lydia (e sorpresa)

Atto II

 

 

 

« Papi! Mi legali la nuova Nimbus duemilaventitlè? » Alex si è letteralmente spalmato sulla vetrina del negozio di Madama Mclean. Lydia cerca di staccarlo dal vetro senza successo. L’ha ascoltato blaterare di Quiddich per tutto il tragitto, mentre gli stringeva la mano. Draco le è apparso abbastanza arrabbiato; Blaise l’ha preso in giro ogni secondo, affermando più volte con tranquillità che “sono solo bambini”, ma Draco non era d’accordo.

« Cosa ci vorresti fare con quella, nanerotto? » Alex non ride per niente dell’uscita di Draco, che ne approfitta per rincarare la dose. « Inoltre non mi sembra di ricordare che sia rimasto qualche pezzo delle tue scope giocattolo… » Il giovane Zabini è a dir poco infuriato. Pare che i capelli di Draco ne portino le conseguenze… . Lydia urla, inorridita.

« Draco, i tuoi capelli! Alex, che cosa hai fatto!? » Alex ghigna, ostentando una espressione innocente. Draco si è trasformato in un Weasley e ovviamente non la prende bene. Blaise non respira più; le risate lo stanno lentamente uccidendo e l’orgoglio per suo figlio sta vertiginosamente crescendo.

« Zabini… » Gli occhi di Draco si sono assottigliati come lame, il grigio è ancor più glaciale del solito. « Tu non procreerai mai più, è una promessa! » Lydia è furiosa con Alex, perché non avrebbe mai dovuto trasformare Draco, a lei piace così com’è, anche se è estremamente divertente… . Vede Draco estrarre la bacchetta e per un momento teme che la punti su Alex. Per fortuna ha solo deciso di tornare “normale”.

« Così sei molto più bello, Draco! » Il suddetto arrossisce vistosamente di fronte il sorriso radioso di Lydia. La prende in braccio e le morde affettuosamente il mento. Lei ride e gli mette le mani sulle guance, stritolandole « Sei buffo! » Draco pensa di essersi innamorato di nuovo o forse è solo il sorriso così familiare, così pieno di vita, tanto simile a quello di Hermione. Ma l’idillio è destinato ad avere vita breve…

 

« Sbaglio o è mia figlia quella in braccio ad uno sporco Mangiamorte? » Lydia guarda Draco e lo vede cambiare repentinamente espressione. Blaise si è irrigidito e stringe con troppa foga la mano di Alex, che si è prontamente frapposto tra Draco e il signore slavato davanti a lui, le mani sui fianchi e il ciuffo bruno scostato dalla fronte. Lydia si gira di scatto verso quella voce fastidiosa e squadra il suo proprietario, muovendo il viso dall’alto verso il basso. E’ piuttosto grosso, ha due grandi occhi cerulei e una zazzera rossa tremendamente simile… alla sua; sbianca. Draco sente la presa delle braccia della bimba sul suo collo venire meno. Ha capito, ha capito tutto. “Lo ammazzo, è la volta buona!” pensa.

« Weas… Donnola, levati di mezzo, la via è già piuttosto affollata. » Decide di optare per l’indifferenza; Lydia è già abbastanza spaventata e scossa. Si prende qualche secondo per guardarla: ha gli occhi bassi e le unghie tra i denti. Ma sa che non può impedirle di non andare. Hermione lo ucciderebbe se tentasse di frapporsi tra lei e l’ex marito. Lui non ha voce in capitolo, lui è solo… che cosa è per loro, per Hermione? Per Lydia? Legalmente uno sconosciuto, che le accoglie in casa sua. Ed Hermione è sempre stata intransigente sul fatto che se Weasley avesse voluto incontrare Lydia, non avrebbe potuto opporsi.

« Tesoro, vieni con me, andiamo a comprare il tuo regalo di Natale! » esclama Ron con un sorriso di plastica. Eccola arrivata la prova del nove. La bambina è piuttosto confusa. Ha visto suo padre, il suo vero padre per la prima volta e le è sembrato gentile nei suoi confronti. Ha aspettato questo momento per tanto tempo. Draco non se la prenderà, se deciderà di andare con lui. In fondo, non è giusto che conosca il suo vero papà? Però il modo in cui si è rivolto a lui… non le è piaciuto. L’ha chiamato con un nome brutto, anche difficile da ricordare e Draco non se lo merita.

« Io… » guarda Draco, quasi a cercare un cenno di assenso e poi guarda Alex. Non le sembra per niente contento di lasciarla andare con il nuovo arrivato. E’ già vicino a lei e Draco, che la tiene ancora in braccio. 

« Mi avevi plomesso che stavamo tutta la giolnata insieme e che poi mangiavamo la tolta che hai fatto pel zio Dlaco! Non te ne puoi andale! » Alex è tutto rosso e gli occhi sono diventati spaventosi, Lydia ha quasi paura; non l’aveva mai visto così. Draco le rivolge un sorriso stentato, a metà tra il “va pure” e il “ti prego, non andare con quell’uomo!”. Ma di fronte alla carne della propria carne è difficile resistere e alla fine Lydia, con leggera delusione di Draco, cede.

« Devo andare con lui… è il mio papà! Tanto poi mi riporti al Manor, non è vero? » chiede, rivolgendosi a Ron. Il respiro di Draco si è interrotto; sentirla chiamare “papà” quel coglione di Weasley, gli ha creato un buco nel petto. Non ha mai voluto vederla, non ha mai chiesto di lei, e guarda caso adesso che Hermione e Lydia sono entrate nella sua vita, rispunta lui. Ma nonostante il meraviglioso, seppur breve, tempo trascorso insieme, non può pretendere che lo consideri come un padre…

« Non la lascelai andale con quello, zio Dlaco?! » Alex sta già strattonando la manica del vestitino rosa pastello di Lydia, intimandole di restare. Draco è per la prima volta d’accordo con lui. 

« Alex, non immischiarti. » Blaise.

« Come ti permetti!? » Ron è furioso, nessuno ha mai insultato il portiere migliore che i Cannoni di Chudley abbiano mai avuto « Non permetterò che mi figlia frequenti ancora questa gentaglia! Forza, andiamo! » A Lydia questo discorso non è piaciuto proprio per niente. E soprattutto il tono. La sua mano, stretta in quella di Ron, sta perdendo sensibilità. Il viso di Draco ha assunto uno strano colore; non preannuncia niente di buono.

« Weasley, in questo momento sei l’esempio meglio riuscito di chi chiami “gentaglia”. Non mi risulta che Lydia sia cresciuta male con Hermione e Draco. In più, credo che necessiti di una doccia; la puzza di sterco di sente fino a qui. » Blaise si complimenta con se stesso: non è riuscito a trattenersi. Draco non lo direbbe mai, ma gli è molto riconoscente; lui avrebbe sicuramente detto di peggio. La faccia di Weasley è alquanto confusa; forse non riesce a capire che la puzza di sterco a cui si riferisce Blaise, proviene da lui.

« D’altronde le buone maniere non hanno mai fatto parte della tua cultura, donnola. » Draco. Alex si avvicina al padre e gli sussurra:

« Che cos’è una donnola? » Blaise sorride tra sé e sé, nonostante il momento non sia dei migliori. A sua volta sussurra al figlio:

« Questo signore qui » spiega, indicando Ron « è un esemplare di donnola. Pelo rosso, zampe corte e tozze… »

« Ma allola pelchè se lui è blutto, Lydia invece è bellissima? » esclama Alex. Ron lo guarda accigliato. Draco gli farebbe una statua. “Tutto merito della mia splendida Granger”, pensa. Lydia arrossisce per il complimento e si volta verso il padre. E’ effettivamente bruttino, mentre Draco, lui si che è super bello! Come i ragazzi delle riviste di gossip!

« Adesso basta! Andiamo Lydia! » Ron la strattona e la allontana dal gruppetto. Lei cerca di mollare la presa e salutare Draco. Quando ci riesce e gli si avvicina, lui si inginocchia alla sua altezza e le prende le mani; sono fredde come il ghiaccio. 

« Draco, a te ti dispiace se vado con R… con mio padre? » “Non puoi capire quanto, tesoro”, ma non glielo direbbe mai.

« Stai tranquilla, noi ci vediamo domani. » Una carezza sulla guancia, un bacio sulla fronte a Lydia. « Vai pure con lui. Weasley, rischiati a riportarmela con un solo capello diverso e ti farò rimpiangere di essere stato lo spermatozoo più forte. »

« Hai forse detto, riportarmela? E tu chi saresti per lei, uno zio, un cugino… un padre? » lo schernisce. Ecco ciò che Draco non avrebbe mai voluto ascoltare; ecco ciò che gli basta per uscir fuori di senno: mettere in dubbio il suo ruolo nella vita di Lydia. Non che non lo sappia o voglia evitare la verità, ma sentirselo dire da chi ha il diritto di crescerla e che non ha mai fatto niente per lei, lo irrita oltremodo. Abbraccia stretta Lydia e sente le sue esili braccia stringersi ancor di più attorno suo collo. Si impone di non rispondergli, non vuole che Lydia assista ancora ad uno spettacolo destinato a diventare ancora più penoso. Blaise trattiene Draco per un braccio. 

« Non cedere alle provocazioni Draco, con certa gente non vale la pena. » Alex tende le braccia verso il padre, chiedendogli implicitamente di prenderlo in braccio. Poi si rivolge a Ron, interrompendo la risposta di Draco.

« Si, signol Donnola. Devi lipoltale Lydia a Helmione e a zio Dlaco e a me, Alex Sebastian Lucas Matthew Zabini. » Poi continua, impettito « Altlimenti io e lo zio Dlaco lo diciamo a mia madle che è un giudice e si chiama Daphne e ti facciamo mettele ad Azaban! » 

« Calmati piccolo poliziotto! Ho sempre saputo che quella troia avesse dei gusti pessimi, insomma… mettersi con un Mangiamorte! Meno male che me ne sono liberato presto! Sempre così trattenuta, così frigida. Ma Harriet, lei si che sa come prendermi…» termina con voce sognante e maliziosa. Non si rende conto del pugno che lo colpisce dritto al naso. Lydia si porta le mani alla bocca e guarda Draco di traverso, mentre si massaggia le nocche doloranti.

« Che cosa hai fatto, Draco? Perché lo hai picchiato!? » Lui la ignora, è rabbioso.

« Non permetterti più, mai più, di offendere Hermione. Non sei degno neanche di pronunciarlo il suo nome. E questa bambina, è un dono del cielo, tant’è meravigliosa! Spero si accorga da sola di quanto poco tu valga come essere umano. Ciao, Lydia. » termina quasi indifferente. Perché è così terribile veder Draco allontanarsi senza di lei? Che cosa è questo dolorino sul petto, che la fa tremare tutta? “Draco, non andare per favore!” “Dovevamo mangiare insieme la torta…”

 

 

 

Draco, Hermione e Zabini (vari)

Atto III

 

 

 

« Bentornati! » Un bacio leggero sulle labbra da parte di Hermione, ricambiato in modo distaccato. Draco non si muove, è come se fosse stato colpito da un petrificus. Lei se ne accorge subito. « Draco, che succede? » Si guarda intorno e non vede Lydia. 

« Dov’è Lydia? » lo chiede dapprima con calma, poi incalza, scuotendogli le spalle, rudemente. « Draco, dov’è Lydia? » Lui continua a non rispondere. Ha gli occhi annebbiati dalla rabbia e il cuore pieno di dolore. Hermione sposta lo sguardo su Blaise, ancora sull’uscio della porta del Manor.

« Blaise, parla! » ordina con voce tremante.

« Weasley ». Hermione crede di aver sentito male.

« Come scusa? »

« Quel bluttissimo signol donnola si è pleso Lydia! Andiamocela a liplendele! » sbotta Alex. Hermione guarda nuovamente Draco, che distoglie lo sguardo, afflitto.

« No, non è possibile. Ron, lui… non l’ha mai voluta! Perché gliel’hai permesso, Draco? Perché gliel’hai consegnata? » 

« Perché è suo padre e io non sono nessuno per lei ». Draco esce e sbatte la porta di casa. Blaise lo segue. Hermione non sta già più ragionando; non ha pensato che Draco potesse dimostrarsi tanto maturo. 

« Amore, aspetta! » Ma Draco ha già smaterlizzato se stesso, Blaise e Alex a Zabini Manor.

« Hai fatto la cosa giusta, non temere. E’ solo troppo agitata, è comprensibile. Non avresti potuto fare altrimenti. » « Se solo penso che… che adesso Weasley le starà riempiendo la testa con mille fandonie e racconti terribili su di me… come potrò mai guardarla di nuovo e non provare vergogna? Forse è vero che non sono, io, degno di lei, di loro. » Blaise gli poggia una mano sulla spalla e gli parla con fare fraterno.

« Ma non dire stupidaggini! Sei stato più padre tu per lei che chiunque altro. É solo una bambina, si è vista il padre biologico davanti e ha voluto dargli una possibilità. »

« Ma non capisci, Blaise? E’ finito tutto, tutto! Hermione non vorrà vedermi mai più! E figurati se mi lascerà frequentare Lydia... ». Draco ha perso ogni residuo dignità e piange come un bambino. Si passa le dita tra i capelli e si siede su un muretto di pietra malconcio. « Ho perso le due persone più importanti della mia vita, ho perso ciò che mi permetteva di svegliarmi ogni giorno e salutare il mondo felice. L’ho fatto per non intromettermi, ma ho solo peggiorato la situazione. » Blaise osserva Alex risalire le gambe di Draco e posizionarsi a cavalcioni su di lui. E’ un bambino sveglio e vivace; non forse la vera cura, ma un sollievo per l’animo sofferente di Draco. E davvero detesta vederlo in quello stato; spera che Hermione ragioni e che capisca quanto il suo migliore amico abbia faticato per diventare la meravigliosa persona che è adesso. Draco osserva confuso Alex; si fa scompigliare i capelli e lo lascia persino pasticciargli il viso con le mani. “Deve stare davvero di merda!”, è l’ovvio pensiero di Blaise; “Non sta maledicendo tutta la casata Zabini, addirittura!”.

« Zio Dlaco, non devi piangele pel Lydia, lei ti vuole tanto bene! E quel blutto tloll non può vincele contlo di te! E poi Helmione non vuole dormile con nessun altlo e neanche schiantallo… pelchè dice che solo con te si divelte… me l’ha detto Lydia! » Draco gli sorride, grato. “E certo che si diverte solo con me, lei è mia e chiunque gli si avvicini, diverrebbe un avvincino!” E’ difficile che qualcuno che non sia Lydia o Hermione gli procuri un sorriso tanto accorato e sincero. “Non sta di merda, sta proprio affogando nella merda!” è l’ulteriore elegantissimo pensiero di Blaise. Lo vede attirare Alex sul suo petto e dargli un bacio in fronte. E, si avvicina meglio per non incorrere in errore… quelle sono addirittura lacrime di gratitudine. “Non è possibile!”, Zabini Senior sta quasi svenendo.

« Grazie marmocchio, ma adesso va a casa e portati tuo padre! Blaise chiudi la bocca o qualche strana creatura deciderà di nidificarci! » Prima che Blaise possa ribattere, Draco è già scomparso. Ma evidentemente quella serata è stata troppo poco movimentata, per terminare tranquillamente… Uno sonoro schiocco, annuncia un’avvenuta materializzazione.

« Oh, per Godric, Blaise! Non riesco a trovare Draco da nessuna parte! E’ a casa tua vero? Fammi entrare! » Hermione ha tutt’altro che un aspetto umano ed è anche in pigiama. Blaise vorrebbe fermarla, ma sa bene quando la bacchetta di Hermione pruda, se contrastata. Intanto è già entrata in casa ed ha svegliato Daphne. « Draco, torna al Manor, su, non è successo niente! Domani la andremo a riprendere e sarà tutto finito! » Apre ognuna delle sessanta porte presenti a villa Zabini, sorprende due elfi domestici in atteggiamenti poco consoni e si imbatte in una Daphne a dir poco selvaggia.

« Ma che diamine è questa confusione? Blaise, spiega! » Daphne, allacciandosi con mala grazia la vestaglia, si avvicenda rapidamente verso Alex, che si è prontamente posto di fronte ad Hermione. Ha un lecca lecca dalle dimensioni improponibili in mano e parla a raffica. 

« Lo zio Dlaco sta tanto male! Io gliel’ho detto che andrà tutto bene, pelchè Lydia gli vuole bene e anche tu… » Hermione sussulta: sentir che Draco sta male le ha mandato in subbuglio il cervello e le ha fatto prospettare duemila scenari nefasti. Alex nel frattempo agita le dita appiccicose e le tende verso la madre, che prontamente gliele pulisce con un canovaccio umido. Che gli è successo? Non sarà mica davvero perché è stato messo in dubbio il suo ruolo a causa di Ron? “Stupido meraviglioso furetto permaloso”, pensa Hermione con un sorriso.

« Lo guarirò io, dimmi dov’è! » proclama con un respiro di sollievo. Ma nessuno parla o gli indica alcuna stanza. Che Merlino sta succedendo? Persino Alex, sta zitto… brutto segno…

« Hermione… »

« Cosa, Blaise? Non mi piace per niente la tua faccia… »

« Lui non è qui. O meglio, è stato qui, ma se ne è già andato, senza dire alcunché circa il luogo. » Hermione si è già accasciata a terra. Le gambe le tremano e un terribile conato di vomito la costringe a cercare il bagno. Daphne le si affianca prontamente, una mano sul suo viso è pronta a confortarla. 

« Starà bene tesoro, stai tranquilla. Si starà sfogando alla sua maniera… »

« …tenendosi tutto dentro. » É la risposta desolata di Blaise, che sospira. Poi rivela: « Ha abbracciato Alex ».

« Che cosa?! Non… non ci credo! » esplode Daphne, sconvolta. Hermione guarda con tenerezza il bimbo, disteso sull’ampio tappeto, un pollice in bocca. “Deve stare davvero, davvero male!”, pensa rivolta a Draco.

« E…gli ha dato un bacio in fronte… » continua Blaise, che ha prontamente afferrato Daphne, che è quasi svenuta per l’assurdità del racconto. Hermione ha le lacrime agli occhi, una mano poggiata sul cuore. “Starà proprio di merda, per azzardare un simile gesto di affetto!”, pensa ancora, sconvolta.

« Ma non è finita qui! » urla con i nervi a fior di pelle « Ha pianto sulla sua spalla! » termina teatrale. Daphne è già passata all’altro mondo; Alex sta sognando di sgridare Lydia quando la rivede ed Hermione non ce la fa a trattenersi dall’essere scurrile.

« Non è che sta di merda, sta proprio affogando nella merda! » Non molto lontano da loro, Draco fa la conoscenza di un personaggio speciale, che renderà la sua vita molto migliore.




 


Note finali: Mi scuso con voi se avete ritrovato molti clichè nella storia. Però vi dico ciò che penso: l'abilità sta nel cercare di camuffare il clichè e renderlo addirittura una novità. E il rapporto tra Lydia e Draco è tutt'altro che qualcosa di già conosciuto; e per quanto mi riguarda anche Alex è una piccola meraviglia. E non immaginatevi un rapimento da parte di Ron e Draco che corre a salvare Lydia sul cavallo bianco... assolutamente niente di tutto ciò! E auspico che la persona che Draco incontrerà vi farà piacere! Non l'avevo previsto all'inizio, ma come spesso accade, i personaggi ti "chiedono" di inserirli nella storia e tu non puoi negarglielo! Ci sarà più Dramione nel prossimo capitolo, promesso! Questa parte iniziale è servita a dar inizio ai giochi. E ripeto, la serietà di alcune situazioni può essere "esasperata" in senso positivo o negativo, ma è appunto una commedia e il mio intento è quello di strapparvi un sorriso! Spero che la lettura sia stata di vostro gradimento!
Questo è il link della mia pagina FB
https://www.facebook.com/pages/Aeltanin-Astorias-Corner/255736807942838?ref=hl
Alla prossima!

Aeltanin Astoria

 

 

 

 
 
 
 
   
 
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