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Autore: Leonetta99    23/11/2014    6 recensioni
Violetta e Leon. Due nomi e due persone diverse. Due persone che si sono amate fin quando qualcosa in loro é cambiato. Una decisione che porta alla fine della loro storia d'amore, appena incominciata e poco vissuta. Lui, la lascia senza spiegazioni. Il destino, l'unico che non puó sbagliarsi li porterá a rincontrarsi e riconoscersi. Cosa succederà? Riusciranno a sistemare tutto? O si saranno forse dimenticati l'uno dell'altro?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Federico, Francesca, Leon, Violetta
Note: Cross-over | Avvertimenti: Bondage
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"Credi sia facile per me? Beccare la propria ragazza a baciare il suo proprio migliore amico?"- subito il mio cuore e il mio battito si ferma. "Cosa?" chiedo in preda a panico. "Quello che ho detto, credi che mi sarei fatto prendere in giro da te? Ho aspettato che mi dicessi qualcosa ma hai fatto finta di nulla" dice sprezzante senza staccare lo sguardo dal mio. "Leon tu non capisci, non É andata così"-"Non mi interessa come è andata" dice freddo tornando indietro ma io gli vado dietro. "Fermati." gli impongo con la voce. Lui lo fa e si gira trovandomi a meno di un metro da lui. "Non puoi buttare tutto quello che abbiamo e che aveva per un incomprensione"-"mi hai tradito, non c'è nessuna incomprensione" e se ne va salendo in autobus non lasciandomi il tempo di dire altro. Guardo la sua macchina correre via con lo sguardo e mi asciugo le lacrime. È per questo che mi ha lasciata. Per colpa di quello stronzo. È colpa sua se non è più mio. Allora non mi ha lasciata perché non gli importa più di me. Alzo lo sguardo pensando che forse ho ancora una possibilità di riprendermelo e sorrido mentre il ricordo di quel momento appare nei miei pensieri... 
 
"Vilu" mi giro sentendo Tomas chiamarmi. "Tommy dimmi" dico con una certa fretta, devo andare da Leon che mi aspetta fuori in macchina e sono già in ritardo e darebbe di matto sicuramente. 
"Vai da lui no?" mi chiede con uno sguardo ferito e deluso-"di che parli?"-"Leon, stai insieme a lui no?" la paura prende possesso di me vedendolo stringere i pugni arrabbiato e avvicinandosi a me. "Non sono affari tuoi" dico cercando di andarmene , ma mi blocca il polso avvicinandosi al suo petto. Paura ecco quello che provo. Vorrei che ci fosse Leon ora qui a difendermi. "Quello non è un ragazzo per te, se la fa con tutte" i miei occhi si riducono a due fessure e rispondo "Non parlare così di lui non lo conosci" lo difendo. "È l'apparenza, quelli come lui fanno così, lascialo stare non c'entra nulla con te"-"basta Tomas". "Ti amo violetta e sono stanco di essere solo un'amico." Le sue parole non mi infondono nulla solo paura e voglia di scappare tra le braccia di Leon. "Mi dispiace ma io no. Smettila di comportarti così" lui ghigna e si avvicina tenendomi più stretta contro la mia volontà. "Potrai andartene, ma solo dopo che avrò superato il mio obbiettivo" e un secondo dopo le sue labbra premono contro le mie. Cerco di divincolarmi ma è più forte di me. Gli do un calcio che lo allontana e subito mi distanzio da lui. "Non provarci mai più, farò finta che non sia successo ma stammi lontano e fammi vivere la mia vita" gli urlo in faccia prima di correre da lui che mi aspetta appoggiato alla macchina. Appena lo vedo mi tranquillizzo e gli corro tra le braccia sorprendendolo. "Hey piccola che hai fatto?" sussurra accarezzandomi la schiena. "Niente, vorrei solo stare qui sempre" 
 
"Leon possiamo parlare?" chiedo appena arrivo in giardino. È tutto il giorno che mi evita. Non lo sopporto, devo spiegargli come sono andate le cose. I suoi amici intorno mi guardano spostando lo sguardo da me a lui in continuazione. "No" dice secco lui buttando la sigaretta. Stronzo. "Non me ne frega niente se non vuoi, ora parliamo che tu voglia o no" gli altri spaventati dalla mia reazione isterica se ne vanno lanciando uno sguardo a Leon. 
"Puoi evitare di farmi fare figure di merda con i miei amici grazie" dice lui con tono antipatico. Dio mio quanto lo odio e lo amo nello stesso momento quando fa così. Lo so sono pazza. 
"Leon" lo richiamo-"non volevo metterti in ridicolo ma tu mi eviti". "Se ti evito c'è un motivo, non voglio più niente con te smettila di cercarmi". E se ne va. 
Cosa sento? Mi sento stupida, se gli avessi raccontato da subito la verità ora starei tra le sue braccia e non qui a trattenere le lacrime. 
 
LUDMILLA'S POV. 
Sono tre ore che cerco Leon ma nulla. Scomparso. Ho chiesto a Violetta, ma oggi sta malissimo. Stamattina era decisa. Dopo la ricreazione era distrutta, deve essere sicuramente successo qualcosa tra quei due. Si amano, non riescono a stare lontani ma hanno paura di soffrire perché provano un sentimento forte che li spaventa. Hanno un sorriso enorme quando stanno insieme si vede che hanno voglia di mostrarsi al mondo ma l'orgoglio e la paura li blocca. Chiedo a Fede se lo ha visto ma mi dice la stessa cosa: "oggi non era lui". Ecco. 
 
"Vilu" mi chiama Federico-"Hey" rispondo senza emozioni. "Hai visto Leon?"-"non dopo la ricreazione"-"oh accidenti dove è andato" dice lui andandosene via gesticolando. 
Torno a casa stanca di tutto e tutti, faccio i compiti e mi affaccio alla finestra guardando fuori, vorrei averlo qui, vorrei che le cose fossero andate nel verso giusto. Ricevo un messaggio e guardo. 
Ludmilla: “È da oggi che non si vede, sei l'unica che può sapere dov'è. Trovalo e lotta per riprenderlo. Ti voglio bene.” 
 
Lotta per riprendertelo. 
Lo voglio. Lo rivoglio, con tutta me stessa.
Sei l'unica che può sapere dove si trova. 
Il nostro pezzo di paradiso. Potrebbe essere lì, co andavamo sempre per stenderci sul cofano e guardare le stelle. Esco dalla finestra e determinata ci vado. 
 
Dopo venti minuti di strana vedo la sua macchina e lui sul cofano steso che guarda in alto. 
Mi avvicino senza fare rumore e lo chiamo: "Leon"- lui si gira e Jo guarda per niente sorpreso. Mi fa un gesto col capo di avvicinarmi e mi siedo incerta al suo fianco. 
"Vuoi parlare?" chiedo sussurrando. "No" risponde guardandomi. "Leon"-"dimmi". Lo guardo negli occhi e "ho freddo" dico sempre con la paura di riessere rifiutata. "Vuoi la mia felpa?"-"no" dico negando col capo. "E allora che posso fare?"-"Abbracciami". Apre un braccio e io mi fiondo su di lui sistemandomi sul suo petto mentre mi accarezza e mi da un bacio sulla fronte. "Meglio?"-annuisco sentendo il suo profumo  così vicino come non sentivo da tanto. "Mi manchi" gli sussurro stringendomi ancora di più con la paura di perderlo.
 
 "Anche tu piccola" 
 
  
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