Non ci credeva.

Non poteva essere vero.
E come poteva farlo?

Aveva sognato questo momento da così tanto, si era fatto così tante domande su come sarebbe stato, ma soprattutto, si era fermato a chiedersi se sarebbe mai successo davvero.

E ora stava succedendo.

La stava stringendo di nuovo tra le sue braccia.

Lei era lì, era con lui, era reale.

Aveva urlato il suo nome, gli mancava così tanto sentirlo da lei…

E non sentirlo e basta, ma sentirlo con tutto se stesso, a partire dal cuore.

Il cuore, già, quello era stato il primo a cedere. Alla sua vista sembrava che gli sarebbe scoppiato in petto per quanto batteva veloce; le sue gambe hanno iniziato a correre verso di lei, prima che se ne rendesse conto; le sue braccia già si allungavano verso le sue, per prenderla, sorreggerla e stringerla a sè, come ha sempre voluto fare.

E in quel momento, con il viso tra i suoi capelli respirando il suo profumo… In quel momento sapeva che era reale.
Sapeva che Annie era reale.
Sapeva che il loro amore era reale.

Tutte le emozioni che provava, non si possono descrivere.
Erano qualcosa di meraviglioso, qualcosa di unico, qualcosa che solo un’altra persona poteva capire. Annie.

E quando le loro labbra si sono incontrate, ormai niente esisteva più.

Nessuna ribellione, nessuna guerra, nessun distretto 13, nessuna Capitol City, nessuna Panem.

Il loro amore era il mondo stesso.
Il loro amore, era tutto quello di cui loro avevano bisogno.
Esserci l’uno per l’altra. Ogni giorno.
Amarsi, abbracciarsi, essere vicini. Ogni giorno.
Tenersi per mano, guardarsi negli occhi, ridere. Ogni giorno.

Vivere nel loro mondo, vivere nel loro amore.

Ogni giorno.