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Autore: Due Di Picche    23/11/2014    3 recensioni
Mikoshiba le appoggiò le mani sulle spalle e guardandola dritta nei suoi bellissimi occhi magenta richiamò nuovamente l’attenzione su di se «Lascia fare a me, mi prenderò le mie responsabilità.» perché quella frase suonava così strana? Seijuro se ne rese conto immediatamente così aggiunse ancora «In quanto capitano si intende.»
«Va bene, Mikoshiba.» Gou accennò un sorriso divertito: la faccia del ragazzo era incredibilmente buffa in quel momento, cosa che riuscì a distrarla almeno un po’ [...]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gou Matsuoka, Seijuro Mikoshiba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Take Care
"Prenditi cura di me"
 
Gou Matsuoka si ritrovò sul bordo della piscina della Semezuka bagnata fradicia. E non perché aveva avuto una voglia matta di farsi un bagno vestita (considerata poi la sua incompetenza  quando si trattava di nuotare) ma perché degli studenti della scuola avversaria si erano divertiti a spintonarsi a bordo vasca fino a scivolare in acqua procurando un’onda anomala proprio vicino a lei.
Al diavolo gli allenamenti congiunti tra Iwatobi e Semezuka, la prossima volta non avrebbe organizzato niente se questo era il risultato di tutti i suoi sforzi.
«Gou-kun!» a sentirsi chiamare la ragazza alzò lo sguardo esasperata, arrendendosi all'evidenza di quella bagnata situazione. Liberando la vista dai capelli rossi gocciolanti, intravide una sagoma muscolosa venirle incontro. Rin? No, non era il fratello ma quel fusto del capitano della Semezuka.
«Gou-kun! Mi dispiace molto.» le disse con tono mortificato e agitato, in quanto capitano si stava sicuramente assumendo le colpe dei suoi due compagni di squadra per il guaio che avevano combinato alla sua Gou.
«Ormai è inutile, quel che è fatto è fatto.» commentò lei con un sospiro abbassando lo sguardo sulla sua maglietta bagnata e cominciando a stropicciarne il bordo nella speranza di eliminare un pò d’acqua.
«Posso fare qualcosa per te, Gouccia?» le chiese abbassando la voce un velo di imbarazzo. Infondo aiutare la ragazza di cui era cotto era un onore.
«Casomai chiederò a mio fratello una maglia o un asciugamano.» rispose lei individuando Rin dall'altra parte della piscina tutto impegnato a completare una vasca: sempre troppo impegnato con lo sport per accorgersi degli altri.
Mikoshiba le appoggiò le mani sulle spalle e guardandola dritta nei suoi bellissimi occhi magenta richiamò nuovamente l’attenzione su di se «Lascia fare a me, mi prenderò le mie responsabilità.» perché quella frase suonava così strana? Seijuro se ne rese conto immediatamente così aggiunse ancora «In quanto capitano si intende.»
«Va bene, Mikoshiba.» Gou accennò un sorriso divertito: la faccia del ragazzo era incredibilmente buffa in quel momento, cosa che riuscì a distrarla almeno un po’, inoltre peggio di così non poteva andare e non avendo un cambio con sé non avrebbe neppure saputo cosa fare, quindi tanto valeva affidarsi a lui che, come aveva già notato in precedenza, era solito precipitarsi ad aiutarla anche senza un motivo preciso.
Il ragazzo, tutto contento, non pensò neanche lontanamente agli occhi indiscreti che osservavano la scena e, afferrata Gou per un polso, la trascinò verso gli spogliatoi. Lei abbassò lo sguardo, un velo di imbarazzo le aveva dipinto il volto, ma non si sottrasse a quella presa e si premurò di non alzare gli occhi neppure dopo, timorosa che qualcuno li stesse osservando.
Arrivati allo spogliatoio, Seijuro si apprestò a frugare nel suo armadietto e porse alla ragazza un asciugamano pulito e la giacca della tuta della sua divisa «Usa pure queste cose.»
Matsuoka si sciolse immediatamente la lunga coda di cavallo, liberando la sua chioma rossa che le ricadde selvaggiamente sulle spalle, incorniciandole il viso. «Dove sono i camerini per cambiarmi?» chiese poi al nuotatore cercando di smuoverlo da una fastidiosa espressione che aveva assunto, sembrava come imbambolato a fissarla: Gou non sapeva che il giovane Mikoshita aveva appena avuto il privilegio di vedere la sua bella ragazza con i capelli sciolti.
Seijuro scosse la testa tornando in se. I camerini giusto, pensò cercando i spostare i suoi pensieri altrove, ma cosa ci poteva fare? Era troppo carina! «Sono in fondo allo spogliatoio.»
Gou ci mise un attimo ad uscire dalla t-shirt della Iwatobi e entrare nella felpa della Semezuka, quest’ultima poi le stava decisamente grande ma almeno era un’indumento caldo e asciutto, aveva perfino un buon odore per essere di un ragazzo. Si, doveva ammetterlo: Mikoshiba aveva un buon odore, e non ci pensò due volte ad affondare il viso nel morbido collo.
«In un’oretta sarà asciutta.» continuò poi la piccola Matsuoka appoggiando i suoi vestiti sui termosifoni bollenti e cercando di allontanare la mente da una strana sensazione che nemmeno lei sapeva definire, forse perché non l’aveva mai provata.  «Giusto in tempo per la fine degli allenamenti.»
Gou infine si portò l’asciugamano sul capo e cominciò ad asciugarsi i capelli lunghi. Come chiuse gli occhi avvertì subito due mani appoggiarsi sulle sue e continuare a strofinarle la testa. Del calore le avvampò al viso e aprendo gli occhi notò il corpo di Mikoshiba di fronte a se. Abbassò le mani e lasciò che lui continuasse ad asciugarle i capelli. Perché lo lasciava fare? E se qualcuno li avesse visti? Non aveva voglia di trovare le risposte perché tutto d’un tratto trovò maledettamente piacevole quella atmosfera che si era creata tra di loro.
Era buffo ma allo stesso tempo dolce come il capitano della Semezuka si prendesse cura di lei: nessuno si sarebbe preoccupato in quel modo per un po’ d’acqua. «Cosa posso fare per ringraziarti?»
Lui si fermò un attimo e prendendo fiato le disse «Ti andrebbe di uscire con me?» ora o mai più, si era detto Seijuro, era quella l’unica occasione per chiedere finalmente alla piccola Gou un appuntamento.
«Eh!» esclamò lei sorpresa alzando lentamente il viso e incrociando gli occhi d’oro del capitano che, brillanti ma seri, la fissavano in attesa di una risposta. «Un gelato o un caffè. Niente di più.»
Lei ci pensò un attimo prima di rispondere forse per realizzare che le stava decisamente chiedendo un appuntamento, forse per capire cos'era nuovamente quella sensazione che si riversava dentro di lei. Sembrava che il suo cuore fosse mosso da un tremito di gioia ma allo stesso tempo anche di terrore. Cosa vuol dire?, si chiese cercando di capire cosa doveva fare in quella situazione.
«V-va bene.» balbetto infine Gou ancora incredula di aver accettato di uscire con il capitano della Semezuka. Lui accolse la risposta della ragazza con un sorriso raggiante come il sole, e  lei si sentì sciogliere dentro. Che razza di effetto stava avendo quel ragazzo su di lei? Dov’era finito il Seijuro spavaldo e egocentrico che aveva conosciuto all'inizio? Ma Gou non ebbe il tempo di trovare risposte a quelle nuove emozioni che Mikoshiba le stava facendo provare perché immediatamente la porta dello spogliatoio si spalancò.
«Capitano! Cosa stai facendo a mia sorella?» Rin aveva un tempismo allarmante come sempre, d'altronde cosa avrebbe dovuto pensare nel vedere il suo capitano e la sua sorellina immersi in una strana intimità l’uno negli occhi dell’altra? Per non parlare del fatto che il suo senpai stava teneramente asciugava i capelli di lei in costume da bagno, mentre la ragazza indossava una felpa decisamente troppo abbondante da coprirle quasi la corta gonna della divisa scolastica.
Gou Matsuoka per la prima volta maledisse il fratello per essersi preoccupato per lei e senza scomporsi gli rispose «Si stava solo prendendo cura di me.»




 

***
Note 2♠
È la mia prima SeiGou e vi assicuro che non sarà l'ultima, guardo Free e tifo etero? Non è normale lo so ed è per questo che spero di trovare qualcun altro con la mia stessa "malattia". *piovono dolciumi* aprite un ombrello per proteggervi, perché questa  fic emana zucchero da tutte le lettere, insomma loro due sono dolcezza allo stato puro e per poco non  mi trasformavo io in un barattolo di Nutella :3 comunque vi ringrazio per aver letto questa dolciosa one shot e di aver fatto lo sforzo di leggere queste note a fine pagina che si sono rivelate tra l'altro un mio sfogo su quanto adoro questa OTP =w=

   
 
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