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Autore: cherubina    23/11/2014    5 recensioni
Non è facile essere un capofamiglia, soprattutto, se si tratta di una delle famiglie più importanti degli Stati Uniti e si è giovani e ribelli. E se ci sono anche innumerevoli ostacoli da affrontare...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony Brown, Candice White Andrew (Candy), Un po' tutti, William Albert Andrew
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Candy gli aveva parlato del suo Principe misterioso quasi per caso. Erano in giardino quando alla ragazza era caduto di tasca un medaglione: sopra vi era incisa una A.

Quello era lo stemma di famiglia e, indubbiamente, chi lo aveva perduto apparteneva agli Andrew. E forse anche al cuore di Candy...

"Questo medaglione appartiene al Principe della Collina."

Aveva esordito Candy stringendo al petto quel talismano prezioso poi, memore delle sue fantasie fanciullesche, aveva aggiunto:

"In realtà non conosco il suo nome. Sono io ad avergliene dato uno fantasioso. Ti somigliava molto...quasi come una goccia d'acqua, Anthony!"

Quell'incontro fortuito, quasi fiabesco, era avvenuto quasi dieci anni prima.

Chi tra gli Andrew aveva potuto far breccia nel cuore di Candy fin da quando era bambina, tanto che lei ne aveva serbato, gelosamente, il ricordo fino ad allora?

Questo enigma impregnava tutti i pensieri di Anthony e lo aiutava ad arginare l'ennesimo gesto di stizza che un rifiuto suo, di Candy e anche di Albert aveva provocato alla zia Elroy.

La vecchia matriarca aveva pensato ad una caccia alla volpe come occasione adatta per presentare Candy in società ma i ragazzi avevano avuto da ridire. Come al solito.

Candy si era chinata a potare un ramo e poi aveva sorriso.

"Sono felice che tu ti sia opposto con tanta veemenza alla decisione della zia Elroy di indire una caccia alla volpe!"

"Io trovo che dare la caccia a qualsiasi animale sia un gioco al massacro inutile e crudele. È una tradizione arcaica e disumana, irrispettosa della natura, che per fortuna è caduta in disuso anche in Inghilterra e in Scozia dove era assai rinomata fino al secolo scorso!"

Anthony aveva dato un colpo deciso con le cesoie mentre Candy si era seduta sui talloni e si era messa a contemplarlo con il sorriso che si allargava.

"A cosa pensi, Candy?"

"Penso a quanto i tuoi ideali siano simili a quelli di un mio amico. Albert, ti ricordi? Ti ho parlato di lui: mi ha salvato la vita quando la corrente del fiume stava trascinando via la mia canoa. Anche lui ama molto gli animali: accoglie quelli feriti e abbandonati, li cura e li sfama. "

Quel nome mise una pulce nell'orecchio ad Anthony. Possibile che si trattasse solo di una coincidenza?

Vedendolo così assorto la ragazza decise di indagare.

"Oh niente Candy! Solo che questo tuo amico somiglia molto ad un mio caro zio. E, per giunta, hanno lo stesso nome!"

Candy era scoppiata in una fragorosa risata.

"Non credo che il mio amico Albert possa essere tuo zio! Sai quando l'ho visto la prima volta ne ho quasi avuto paura: aveva l'aspetto di un orso con la sua ispida barba e con i biondi capelli lunghi. Sì aveva un'aria trasandata ma un animo davvero gentile!"

Anziché tranquillizzare Anthony quella descrizione lo gettò ancora di più in confusione.

"Comunque un giorno di questi potresti presentarmi il tuo caro zio Albert!"

"Certo. Anzi lui stesso ha espresso il desiderio di incontrarti al più presto. Sai è lui che mi ha soccorso durante la mia disperata fuga da casa!"

A quella menzione Candy si era fatta severa. Non era ancora riuscita a perdonare del tutto Anthony per quel colpo di testa improvviso e la preoccupava ancora il fatto che il ragazzo avesse passato buona parte della sua fuga in ospedale per gli accertamenti prescritti dal dottor Leonard.

"Suvvia Candy non fissarmi con quell'aria di rimprovero. Accigliata così somigli alla zia Elroy!"

Nessuno dei due intendeva mancare di rispetto alla zia ma quel paragone, così assurdo, provocò un improvviso scoppio di ilarità.

"Candy?"

La chiamò Anthony tornando serio.

"Credi che riuscirai ad incontrare il tuo Principe?"

Quella nota di delusione che ne aveva colorito la voce non sfuggì alla ragazza.

"Lo spero ma, ormai, non è più una priorità per me..."

"Beh io ti auguro di scoprirne presto l'identità. Lui è il tuo preferito tra gli Andrew e, forse, io ti sono entrato in simpatia proprio perché somiglio a lui!"

Anthony, il suo dolce Anthony era geloso di un suo sogno fanciullesco? Il cuore di Candy era pervaso da mille emozioni.

Gli si era avvicinata fin quasi a sfiorarlo e poi gli aveva sussurrato nell'orecchio:

"Tu mi piaci. Mi piaci perché sei Anthony!"

Poi gli aveva stampato un bacio sulla gota e, con il cuore in tumulto, era corsa via.

Anthony, sorpreso, emozionato, turbato, era rimasto imbambolato per dieci buoni minuti in quel medesimo punto del giardino, sfiorandosi ripetutamente la gota.

Raggiante, poi, era corso all'interno della villa. Voleva rovistare tra i vestiti della mamma, sceglierne alcuni da regalare a Candy convincendola, magari, ad indossarne uno durante il ballo che si sarebbe tenuto in suo onore.

Stava correndo lungo il corridoio deserto, dimentico delle lezioni di bon-ton della zia Elroy quando delle voci concitate provenienti da oltre una porta chiusa lo portarono a desistere e a temporeggiare.

"Ci sono state troppe mancanze di rispetto in questa casa ultimamente, William. Il problema è che voi giovani di oggi non sapete più dove stia di casa il rispetto!"

Stava tuonando la zia Elroy.

William. Quel nome catturò tutta la curiosità di Anthony.

E poi la zia aveva parlato di voi giovani : quindi il fantomatico zio William non era un burbero, bizzoso uomo anziano!

Appena sentì la porta cigolare Anthony si nascose dietro la spessa tenda che copriva una finestra e aspettò che la misteriosa figura si rivelasse.

Archi e Stear sarebbero morti d'invidia quando gli avrebbe descritto lo zio, sciogliendo finalmente il rebus.

Un uomo sulla ventina, dal portamento elegante ma dal look casual marciò con passo deciso.

Anthony non era assolutamente preparato all'identità che gli si svelò quando il rinomato zio William gli passò davanti e lo sorpassò senza accorgersi di lui.

Non era assolutamente preparato al fatto che lo zio William avesse i suoi identici occhi blu.

Non era assolutamente preparato al fatto che lo zio William e lo zio Albert fossero la stessa persona.

  
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