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Autore: Sacchan_    24/11/2014    4 recensioni
Il tempo si è riavvolto e Miku si ritrova a ricominciare tutto da capo di nuovo: stavolta, in un modo o nell'altro, è decisa a fermare il loop temporale e a porre fine alla Notte che perseguita lei e gli abitanti della Villa Sconosciuta.
Long Fiction basata su Ever-Lasting-Night , cantata da: Miku+Gakupo+Gumi+Rin+Len+Meiko+Kaito+Luka.
Tutte le info sulle prime tre long all'interno del prologo.
Genere: Angst, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Night ∞ Series'
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ending night
EVER-LASTING-NIGHT
-LA FOLLE NOTTE INFINITA-

ATTO I, SCENA II


Gli occhi di  Gakupo si sgranarono, quelli di Miku insieme a lui.
Calò un silenzio imbarazzante su tutto il gruppo, silenzio di cui Miku sola non riusciva a comprenderne il significato.
"Eppure adesso loro dovrebbero accogliermi a gran feste..."
Invece no. Nessuna parola proferiva da quelle labbra, né da quelle di Gakupo né da nessun'altro di loro.
"Il copione è variato? Stavolta il loop temporale cosa ha cambiato?"
"Chiedo scusa..." Ripeté Miku più accigliata di prima. "Potrei restare qui per una notte sola?"
Stavolta le parole risvegliarono Gakupo che si scansò di lato lasciandola entrare, nonostante ciò pareva essere ancora piuttosto frastornato. Gli servirono secondi prima di dare una risposta appena congruente alla ragazza.
"Ah, sì, ecco... è che ci cogli veramente impreparati."                            
Miku entrò lasciando che l'uomo sigillasse il grande portone alle sue spalle.
"Impreparati?"
"La verità è che siamo appena arrivati anche noi e siamo un po' spaesati." Rispose imbarazzato Gakupo giocando con i capelli, sembrava essere in una specie di trance che non gli spiegava cosa fare.
"Cosa?" Domandò Miku accorgendosene.
"Che succede?" Gridò d'un tratto una voce femminile proprio dietro di lei. "E' una di noi?"
Miku riconobbe la voce di Meiko, vestita in rosso come solita e con l'immancabile rossetto acceso sulle labbra.
"Non capisco... Non c'eravamo già tutti? Doveva arrivare qualcun'altro?"
Allora restò ad ascoltare in silenzio.
"No, nessun'altro. Lei è un'intrusa." Setenziò austera Luka; nemmeno lei era cambiata, anzi pareva ancora più severa di prima.
"Intrusa? Quindi perché è qua?"
"Che ne so? E' un'intrusa e basta!"
"E calmati, dai. Magari è solo arrivata qui per caso, che ne possiamo sapere...?"
Miku, dopo quella sfilza di domande e risposte incomprensibili, avanzò di un passo.
"Ehi, ma che combinate?"
I presenti si ammutolirono cercando di ritrovare la calma.
"Insomma, che vi prende?"
Gli abitanti della Villa si guardarono l'uno negli occhi dell'altro cercando risposte: c'era chi boccheggiava, chi lanciava occhiate a destra e sinistra, chi spostava il peso da una parte del corpo all'altro...
"A questo punto non sappiamo davvero che dobbiamo fare..." Dichiarò Len con la tipica ingenuità dei bambini.
I presenti, eccetto Miku, abbassarono il capo riflettendo dentro di sé. Miku stessa fu quasi portata a mettersi a testa china e rimuginare.
"Qualcosa non va?" La domanda che persisteva a girarle in mente prese forma concreta ad alta voce e, forse, fu proprio quella a sbloccare l'intera situazione.
"In realtà noi non abitiamo veramente in questa Villa, siamo una compagnia di attori ingaggiati per mettere in scena uno spettacolo."
Vero, questo Miku lo sapeva già.
"Siamo venuti qui perché il nostro datore di lavoro ci ha dato invito dentro questa Villa e, sempre qui, ci avrebbe dato le istruzioni finali."
Nulla di più veritiero.
"Ma nel copione fornitoci non veniva fatta menzione che qualcun'altro dovesse arrivare qui stasera, ecco perché siamo così confusi adesso."
"Anche tu sei stata contattata da Unknown Shadow?"
Miku rifletté di nuovo sulla base delle informazioni appena ottenute e ciò che riuscì ad intuire fu che, stavolta, non era soltanto ritornata al punto di ricominciare tutto da capo; era tornata ancora più indietro: al primissimo incontro della squadra di attori dentro la Villa.
Tuttavia non si spiegava come mai la sua presenza avesse alterato così tanto i piani che essi si sarebbero dovuti accingere a seguire; dalla sua ormai conoscenza nel ripetere quella 'Notte Infinita' quei ragazzi dovevano essere ormai tutti consapevoli del fatto che sarebbe arrivata un'ottava persona, che l'avrebbero invitata ad entrare dentro e che da lì sarebbe partita una folle festa diventando l'inizio di una serie di eventi bizzarri.
Invece non era così: da come parlavano nessuna ottava persona si sarebbe dovuta presentare e ciò significava che la sua presenza aveva ancora scombinato i fatti.
O forse no?
"Non si può mai sapere quali siano i cambiamenti all'interno di un loop temporale, nemmeno io posso prevederli."
Già, queste erano state le esatte parole pronunciate da Unknown Shadow soltanto una mezz'ora prima nella foresta.
Le cose non si erano scombinate, erano semplicemente cambiate ma dovevano comunque proseguire verso un'unica direzione; Miku aveva il pieno potere decisionale nelle sue mani in questo momento, gli altri potevano benissimo essere considerati i suoi burattini.
"Io sono... stata contattata da Unknown Shadow proprio come voi, ma sono..." Cercò di inventarsi qualcosa di verosimile sul momento. "Sono un caso speciale, diciamo. Sì, io sono qui per dirvi esattamente cosa bisogna fare."
Gli abitanti della Villa sbarrarono occhi e labbra.
"Ah?"
"Esatto! Diciamo che io sono il vostro jolly della serata."
Vide Luka intrecciare le braccia e assumere la sua tipica espressione imbronciata portando il labbro inferiore poco più sopra di quello superiore.
"Ci stai prendendo in giro?"
"Assolutamente no." Scosse la testa Miku continuando a mantenere quel tono di sicurezza. "Ho ricevuto istruzioni ben precise, istruzioni che adesso dovrò riportare a voi."
Nessuno di loro fiatò, anzi tornarono tutti a squadrarsi uno contro l'altro cercando risposte. Chi più chi meno ancora non erano del tutto convinti.
"Forse vale la pena ascoltarla, che ne dite?" Si fece avanti Gumi parlando timida e sottovoce. Lei era quella più credulona e portata a credere a qualsiasi cosa ma in quel frangente persino il più scettico sarebbe stato disposto ad ascoltarla.
Perciò gli abitanti della Villa restarono muti poi, piano piano, ognuno di loro iniziò ad esprimere il proprio consenso.
Evidentemente la situazione, già stramba di suo, li portava per forza ad accettare le parole di Miku, l'unica che sembrava saperne qualcosa in più. C'era ben poco da fare di fronte a una situazione come questa.
"Bene, allora quale sono le prime istruzioni che Sua Signoria ci da?"
Decisamente avevano abboccato all'amo, sì, era proprio questo che Miku voleva: tutto doveva seguire perfettamente il suo copione, così stavolta avrebbe posto fine a quella pazza Notte, avrebbe liberato quei ragazzi da quel maleficio imposto di ripetere all'infinito quelle azioni e sarebbe finalmente ritornata a casa.
Sorridendo e piroettando su se stessa per la felicità rispose con un sorriso che andava da un orecchio all'altro.
"Insomma, quando un'ospite viene a farvi visita non è dovere dei padroni di casa organizzare una bella festa?"
 

-L'Autrice Sconosciuta-
Un capitolo transitorio diciamo. Notate qualcosa di strano già da adesso? xD

   
 
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