I
tetti sono bianchi a causa della dolce neve che cade da questo cielo
che io e l'altro personaggio davanti a me, non osserviamo. Essa si
accumula sempre più fino a coprire le nostre calzature.
Immagino
che molti bambini guardino adesso, in questo preciso istante fuori
dalla finestra probabilmente chiusa, il cielo serale, celeste, dal
colore violaceo di cui le nuvole sono la stessa nebbia che invade
questo luogo: una coltre talmente leggera che si potrebbe tagliare
con un coltello.
Potrei usufruirne, inserirla in una delle mie
imprese per scappare, ma stavolta non lo farò; non voglio separarmi
ancora da questa persona così presa a volermi avere per sé.
I
fiocchi di neve cadono ancora, ed è ormai passato un bel pezzo dalla
nostra battaglia. Mi stufo e comincio a volare, ma chi se lo
immaginava che pure il mio inseguitore usasse un deltaplano? Penso
nessuno. Ebbene cerco di sviarlo, ma talmente è forte questo gelo
che s'imprime nei miei vestiti, che mi tocca atterrare e raggiungere
al più presto un luogo caldo se non voglio diventare un ghiacciolo.
Scendo proprio sopra il tetto della mia casa e lui fa lo stesso.
Ci osserviamo, ci analizziamo e la gente non sa nemmeno che io
sono qui: basterebbe per loro voltarsi e vedermi per poi acclamare
increduli il mio nome; ma ovviamente non accadrà, perché saranno
presi ora a cenare con la loro famiglia mentre ridono, scherzano,
fantasticano e penso che alcuni siano dai loro genitori ad esprimere
che cosa vorrebbero da Babbo natale, pero' lo sanno tutti che non
esiste; ma l'immaginazione dei bambini è talmente potente che
riescono a superare le tesi veritiere della gente: Se uno
contrastasse l'esistenza su quest' uomo chiamato anche il “Donatore
dei regali”; o meglio io lo definisco così, i bambini
inventerebbero, gesticolerebbero pur di avere ragione ed affermare la
sua esistenza.
Il Natale è il periodo dell' anno che per ovvi
motivi lo passo con Aoko, la mia amica d'infanzia, pero' non è
sempre un evento felice; fatica ad esserlo perché era a natale che
persi mio padre in quello che tutti definiscono un “Incidente”
peccato che non sia stato proprio così...
iIn questo natale non
chiedo regali, non voglio nulla solo vorrei dormire e dimenticarmi di
questa giornata perché Aoko è in vacanza con suo padre ed io sono
solo... Fa male, è bruciante ma è così, non ho nessuno se non
questo ragazzo davanti a me che fatica a respirare a causa del gelo.
Le nostre voci diventano roche ed il freddo logora lentamente le
nostre corde vocali; non potrei nemmeno imitare una voce in queste
condizioni.
Mi si avvicina lui: Shinichi Kudo, molti lo conoscono
ed ha la fama di essere Holmes del secolo mentre io il mago del
secolo, ma adesso non siamo né un mago, né un detective inglese;
siamo solo Kaito Kuroba e Shinichi Kudo che stanno morendo di freddo.
La neve aumenta il ritmo, si sta trasformando in una tormenta, e
se non faccio qualcosa, qui rischiamo la disidratazione.
Nonostante
Shinichi sia uno che da sempre mi ha stanato i piani, scoprendo in
anticipo le mie mosse facendomi poi ammattire su come svignarmela, io
lo stimo profondamente poiché è l'unico a tenermi testa alta; ma
c'è una cosa che mai ho compreso, perché mai un detective dovrebbe
dare sempre la caccia ad un ladro come me?
Credo che ora, sia il
momento di saperlo.
« Perchè mi insegui sempre? Non ti bastano
i tuoi casi? »
Shinichi si muove verso di me e con affanno
esprime. « Perchè... mi diverte, mi piace... ed ora sei mio!
»
faccio un ghigno. « Prendimi! »
Shinichi comincia a
camminare verso di me, ma la neve è talmente fresca e soffice che su
questo tetto rischierebbe di cadere e farsi male, infatti poi
scivola, ed io lo afferro e lo tirò a me mentre lui fa una cosa
inaspettata che mi rende strano: mi abbraccia forte, e lo sento
proprio tossire mentre i suoi occhi si fanno più pesanti. A questo
punto non mi resta che portarlo dentro a casa mia. Lo porto verso il
cammino e metto in spalla Shinichi che sta veramente quasi dormendo,
scendo delicatamente ma il mio vestito bianco si sporca di fuligine.
Non lo tolgo e metto Shinichi sul divano mentre lui dorme tranquillo.
Accendo il fuoco del cammino e lo posiziono là vicino in modo che
assorba il calore e si riprenda. Gli metto addosso delle coperte
pesanti e poi aspetto che si svegli mentre io mi scaldo le mani a
distanza dal focolare.
Arrivano le 23.58 e Shinichi si sveglia,
mi guarda e poi mi atterra chiedendomi. « Kaito, hai mai avuto un
desiderio di natale? » Rimango spiazzato da tale domanda. « No, io
odio il natale. »
Lui mi guarda, si avvicina al mio viso e mi
parallizzo a vedere quei diamanti oculari dal colore così simile al
mio.
Deglutisco guardandolo con confusione; non capisco bene che
cosa voglia fare ed intanto mi confida a voce calda. « Anche io non
l'ho mai sopportato, la trovo una festa per uso commerciale, ma è da
tempo che voglio da te un regalo. »
Sempre più confuso rimango
che sto per ribattere ma lui mi mette un dito sulle labbra
ammutolendomi completamente.
Si avverte da lontano l'orologio
avvisare che è la 00.00 del 25 dicembre, ma non si sente più quel
suono perché in un nanosecondo ricevo il mio primo bacio; e che
bacio...
Le sue labbra carnose si lasciano giocare con le mie, e
senza rendermene conto vengo sciolto completamente, senza difese
perché mi rendo conto che quel gesto lo aspetto da anni e proprio da
lui: Shinichi.
Lui si stacca dalle mie labbra e lo vedo
chiaramente quanto nei suoi occhi passionali mi desidera.
«
Spero ti sia piaciuto il mio regalo di natale. »
Rimango
spiazzato e senza pensarci lo ribacio ma stavolta a lingua e lui mi
stringe a sé dandomi il segnale che va tutto bene, e che posso
andare oltre. Le nostre lingue fameliche, si cercano, si assaggiano
ed entrambi beviamo le nostre salive mentre ci sfioriamo i volti così
simili e uguali; da quando l'amo? Non lo so... ma pensavo che tutto
questo l'avrei fatto con Aoko non con Shinichi, ma l'amore è cieco,
non bada alle differenze d'età o sesso... Io con quel suo regalo ho
scoperto di amare Shinichi.
« Io ti regalo un' altra cosa...»
«
E cioè? »
Sorrido, mi alzo e torno nei panni dello studente. «
La mia vera identità! Piacere, mi chiamo Kaito Kuroba! » Ho paura
lo ammetto, ma non fa nulla, solo mi si avvicina e mi ribacia. «
Sarà il nostro piccolo segreto.»
« Buon natale! » Esprimo con
un sorriso mentre ho la faccia che ribolle.
« Buon natale! » Me
lo augura con un sorriso ad occhi mentre mi tiene per mano e mi
ridona un altro bacio di cui io lentamente me ne sto drogando.
Questo natale è il mio e forse anche il suo, più bello della
nostra vita.
Angolo
autrice: Spero sia piaciuta la narrazione e abbia emozionato.
Ho
usato dei font natalizzi :)
Questa FF partecipa ad un contest,
spero di essere stata molto nel tema del natale.
Amo troppo la
coppia KaiShin!
Recensite per favore :) a presto