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Autore: La custode del Cuore    24/11/2014    3 recensioni
Nashia sentiva le urla degli orcho. Sentiva che era giunta la sua ora. Ma la regina del trono di Plantea sapeva che non si sarebbe arresa, sapeva che avrebbe combatutto fino alla fine. Nashia sapeva che i suoi uomini la avrebbero seguita fino alla fine. Per il loro popolo. Per la loro famiglia. Per la libertà. E per un futuro migliore che con molta probabilità non esisteva neanche più ma a cui loro credevano ancora. Era la loro speranza. Perchè quando non c'è niente per cui restare se cerchi bene trovi sempre la speranza che ti porta verso un futuro migliore ma che a volte ti imbroglia e ti da una speranza che non esiste neanche. Nashia lo sapeva bene che quella era la loro speranza. Nashia sapeva che quella guerra avrebbe portato solo morte. Lo sapevano anche i suoi soldati ma stavano comunque combattendo.
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Lo so che la storia farà un po' cagare ma è una prova.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se stai leggendo ci sono solo tre possibilità
1 sei pazzo/a almeno quanto la sottoscritta quindi siamo simili
2 Sei autolesionista fino al midollo o vuoi perdere peso a furia di vomitare per questo orrore qui sotto
3 Non mi ricordo più -.-'
Se non ti sei riconosciuto/a nei punti 1/2 allora...
Compilemti per il coraggio o voi che leggete. Per chi non lo avesse capito sono pazza e con una pessima autostima quindi se non vi ho fatto scappare prima e se non scapperete per la storia per favore lasciatemi una recensione. #occhioni da gatto con gli stivali# Buona lettura e buona fortuna. PROLOGO

Nashia stava tenendo in braccio i suoi due figli. Kuina e Riuga. I due piccini stavano dormendo beatamente. Le guance della regina delle terre di Mercurio erano rigate dalle lacrime. Sapeva perfettamente che anche le ultime difese del suo regno erano crollate. Sapeva che da li a poco doveva scendere in battaglia. Sapeva che sarebbe morta. Ma aveva la certera voleva morire per i suoi ideali combattendo rispetto che arrendersi e morire nelle segrete di Midgorn. Nasha era certa che i suoi figli dovevano soportare tutta la desolazione, l'odio e il dolore che si stava creando. Nasha era certa che suo marito Frank sarebbe stato d'accordo. Così chiamò quattro tra i suoi più fidati sudditi. Emis un ragazzino di 13 anni, Riccard un ragazzo di 17 anni, Olympia una ragazzina di poco più di 12 anni ed infine sua nipote, la figlia di sua sorella Susann una ragazza di ormai 18 anni. Nashia affidò i suoi unici figli a quei quattro ragazzi che nonostante la giovane età avrebbero protetto gli ultimi eredi del trono di Plantea. La regina prese in disparte la nipote e il suo fidanzato e disse:
-Suann, Riccard dovete andare sulla Terra. Vi sto chiedendo di fare un salto dimensionale. E di proteggere non solo i miei figli ma anche Olympia ed Emis. Sono i più piccoli ancora in vita della nostra gente. Non voglio che muoiano per la scellerata guerra che ha iniziato Midgorn
-Come vuole lei mia regina- risposero all'unisolo i due ragazzi.
I quattro ragazzi più i neonati salirono su quattro cavalli e partirino verso il lago delle gorgoni. L'unico posto dove si poteva fare un salto dimensionale per la Terra.
Nashia dopo essere stato sicura che i sei giovani erano abbastanza lontani tornò nell'armeria dove si mise la sua armatura di cuoio incantato abbastanza leggero da poter muoversi in modo libero ma abbastanza resistente da fungere da armatura. La regini di quelle terre così aride ed inispitali che non sarebbero mai interessate a nessuno se non avesse una posizione strategica nelle terre dimenticate più in cui c'era vita. Se solo Midgorn non avesse avuto tanta sete di potere adesso il popolo delle terre di Mercurio non sarebbe nel regno di Thanotos*. Nashia sentiva le urla degli orcho. Nashia sentiva che era giunta la sua ora. Ma la regina del trono di Plantea sapeva che non si sarebbe arresa, sapeva che avrebbe combatutto fino alla fine. Nashia sapeva che i suoi uomini la avrebbero seguita fino alla fine. Per il loro popolo. Per la loro famiglia. Per la libertà. E per un futuro migliore che con molta probabilità non esisteva neanche più ma a cui loro credevano ancora. Era la loro speranza. Perchè quando non c'è niente per cui restare se cerchi bene trovi sempre la speranza che ti porta verso un futuro migliore ma che a volte ti imbroglia e ti da una speranza che non esiste neanche. Nashia lo sapeva bene che quella era la loro speranza. Nashia sapeva che quella guerra avrebbe portato solo morte. Lo sapevano anche i suoi soldati ma stavano comunque combattendo. Stavano comunque sperando. Stavano comunque morendo. É così cho finì il regno di Plantea. Sotto le mazze degli orchi, le freccie degli efli oscuri e con il sottofondo di spade che cozzavano, urla di dolore, pianti di neonati e la risata di Midgorn. Nashia si riscosse aveva due freccie nell'addome e il labbro che sanguinava ma riconosceva benissimo quel pianto. Era il piando di Ruiga. Del suo piccolo. Infatti era li inbraccio a Midgorn che rideva felice mentre quella dolce craturina dai capelli pece e gli occhi ambrati piangeva. È questa l'ultima cosa che la regina Nashia vide prima di morire. Midgorn aveva vinto si era impossessato del suo regno e di suo figlio. Con il suo ultimo soffio di vita Nashia pregò che almeno sua figlia Kuina non fosse nelle mani di quel monstro. Che almeno la sua piccola avesse una vita normale. Che almeno lei non dovesse conoscere la desolazione della sua terra natale. Nashia morì con un ultima lacrima color ambra che gli rigava il volto. Da quella lacrima sarebbe nato un grande salice piangente il simbolo della sua famiglia. Il simbolo della libertà che non era riuscita a dare al suo popolo.

*Thanoto: dio della morte raffigurato come un angelo con una falce. Dio che verrà nominato più volte nella storia in quanto sarà il dio più importante.





ANGOLO SCRITTRICE INFLUENZATA
Salve a tutti e complimenti per essere arrivati fino a qui sanza vomitare. (si sono così ottimista ma è una mia caratteristica) .Questa è una mia semi prova per una storia che si può con siderare una storia ad un capitolo ma non lo è. Infatti questo è il primo cap della serie "Cronache delle terre dimenticate" se volete sapere il continuo aspettate una settimana o più dipende dall'ispirazione. Voglio aggiungere che verrà anche nominato più volte il mio rap preferito Emis Killa per motivi che capirete più avanti. E ke ripetizioni le ho scritte apposta.
Kiss la custode del cuore<3
   
 
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