Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: Aron_oele    24/11/2014    10 recensioni
Judith Montgomery è una ragazza bionda ed americana.
Judith Montgomery è una ragazza alta, che fuma Marlboro light e che vive a New York.
Judith Montgomery è una ragazza che ha vissuto tre mesi in Giappone, ospite di una famiglia strampalata.
Judith Montgomery sono io, e questa è la mia storia.
***
Per la serie "Non vi libererete mai di me" ecco a voi una nuova storia, senza trama, in cui frammenti di vita a Nerima, attimi, spezzoni, giorni, fotografie, Ranma, Akane, momenti, avventure, persone, pensieri e parole, vengono mostrati a voi dal punto di vista di due occhi castani ed estranei, quelli di Judith, appunto.
Ps: Lo sapete che non so fare le introduzioni!
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Nuovo personaggio, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Trascorso un mese, avevo ormai imparato che a Nerima, in particolar modo a casa Tendo-Saotome, anche la più banale delle azioni può dare inizio ad un'avventura.
Un'avventura che in un'altra parte del mondo sarebbe solamente una bella serata ed invece qui ha risvolti incredibili e ti stravolge, tanto che poi ti viene voglia di scriverla e inserirla in una raccolta con un titolo strampalato.
L'avventura che vi voglio raccontare oggi è iniziata con un semplice motivetto, una melodia canticchiata a denti stretti da Nabiki, mentre era sovrappensiero a pranzo, seduta ad uno dei tavoli di legno in giardino con tutti noi.

***

<< Na na na na naaaa >> canticchiò all'improvviso Nabiki mentre scorreva distrattamente con il dito sullo schermo del suo smart-phone.
<< Che canzone è? >>
<>
<< Stavi cantando... >>
<< Davvero? Non me ne sono accorta! >> disse la bella mezzana alla sorella minore ancora intenta a cercare di capire a quale canzone appartenesse il simpatico motivetto, per poi tornare a guardare il cellulare.
<< Deve essere la colonna sonora di qualche film... >> riprese Akane, pensando ad alta voce.

Dopo aver cantato quell'allegra melodia più e più volte, ed essersi conseguentemente beccata una serie di insulti da Ranma che le stava di fianco, fra cui “cornacchia stonata” e “usignolo morente”, Akane si alzò in piedi illuminata: << Ci sono!!>> gridò << È la canzone del “Matrimonio del mio migliore amico!” >>
<< È vero! >> dissi io, ricollegando immediatamente il volto di Rupert Everett che intonava la canzone di Aretha Franklin durante il pranzo di prova del matrimonio di Cameron Diaz e Dermot Mulroney.
<< Oh, che voglia di rivederlo... >>
<< No eh! Un'altra commedia romantica strappa lacrime no! Dopo “Titanic” non ne voglio più sentir parlare...! >> intervenne Ranma con fare indignato.
<< Guarda che l'abbiamo già visto questo scemo, e poi non dire che “Titanic” non ti è piaciuto... Jude, avresti dovuto vederlo, aveva le lacrime agli occhi! >>
<< Ma che dici! Era perché sbadigliavo troppo! >> rispose il ragazzo velocemente e con fin troppa enfasi, interrompendo le mie risate con uno sguardo molto eloquente.
<< Come ti pare Ranma, ma guarda non sei costretto a vederlo di nuovo! Jude, questa sera dopo cena ti va di vederlo con me? Dovrei avere il DVD! >>
<< Ma certo! >> dissi io sorridendo, in effetti non lo vedevo da tanto tempo e l'entusiasmo di Akane mi aveva contagiato.
<< Nabiki tu ci stai? >>
<< Oh sì, non ho niente di meglio da fare! >>
<< Yuka, Sayuri volete venire anche voi? Potete rimanere a dormire da me poi >>
<< Sicuro!>> Risposero in coro le due amiche.
<< Perfetto, allora questa sera pigiama party! >> proclamò Akane con l'entusiasmo di una bambina di dieci anni alzando un pugno all'aria.
<< Pigiama party? Vai ancora alle elementari per caso? >>
<< Ma... io... >>
<< Invitiamo qualche ragazzo, no? >>
<< Hey, io e Tofu cosa siamo, scamorze? >> esclamò Ranma sdegnato, alzando un sopracciglio.
<< Intendevo dire qualche ragazzo interessante... Alexander, ti va di venire a casa nostra a vedere un film questa sera? >> disse Nabiki con il tono mellifluo, sorridendo beffardamente degli sguardi di pura ira (o gelosia?) che Ranma le stava lanciando dall'altra parte del tavolo.
<< Volentieri >> rispose lui educatamente, procurando un moto di ilarità per niente celata in Yuka e Sayuri.
<< Hey, se viene Alexander vengo anche io >>
<< E anche io! >> dissero poi Hiroshi e Daisuke piccati.
<< E va bene, venite anche voi se proprio dovete! >> rispose Nabiki indifferente << Già che ci siamo invitiamo anche Kuno così... >>
<< Oh, Nabiki Tendo >> cominciò a proclamare il diretto interessato spuntato da chissà dove << sono assai lusingato della tua proposta di passare la notte in contemplazione di una miscela romantica che altro non farà se non acuire i nostri sensi, d'altra parte con tuo padre e le tue sorelle lì con noi, io non so se... >>
<< Kuno taglia, vieni o no? >> domandò aspramente la ragazza con il caschetto castano, non senza un accenno di sorriso sul bel volto acuto.
<< Sì >>
<< Bene, e non portare la pazza furiosa di tua sorella. Alle 21.00 da noi >> concluse poi, alzandosi e andando via.


***


Finita l'ultima lezione all'università, tre intramontabili ore di storia dell'antico giapponese, io e Akane tornammo a casa come due furie, per dare la notizia agli altri (e per cercare di convincere Soun e Genma ad andare a giocare a qualcuno dei loro giochi dal dirimpettaio loro amico) e ci imbattemmo nel dottor Tofu che spazzava fuori dal suo studio.
<< Dottore! >>
<< Piccola Akane, Judith, ciao! Dove correte così di fretta? >>
<< A casa, dobbiamo dire a Kasumi che dopo cena verranno alcuni nostri amici a vedere un film >>
<< Ah sì, me lo ha accennato prima Nabiki... >>
<< Nabiki? >>
<< Sì, è stata qui a dirmi di portare lo spazzolino e il pigiama questa sera... ehehehehe... vorrebbe che io... io.... io... rimanessi a do-do-do-do... dormire a casa vostra... >> disse, o meglio cercò di dire, fra un balbettio e l'altro, il dottore rivolto ad una siepe e con le lenti tonde dei grandi occhiali completamente appannate.
<< Il solo pensiero di dormire nella stessa casa con Kasumi lo fa dare di matto... e pensare che fra meno di due mesi si sposano! >> mi sussurrò Akane all'orecchio ridendo sommessamente.
<< Ehm... dottore, beh fra poco tu e Kasumi diventerete marito e moglie... non c'è niente di male... >>
<< Marito e moglie, frullalero frullallà >> canticchiò il giovane dottore ballando con la sua scopa e facendoci scoppiare letteralmente in lacrime dalle risate.
<< Non c'è speranza >>
<< Che tipo buffo >> aggiunsi io mentre andavamo via, lasciandolo volteggiare sul marciapiede con la sua futura moglie immaginaria.

A casa ci accolse un trambusto quasi natalizio.
<< Kasumi ma si può sapere che stai facendo? >> chiese Akane alla sorella che andava su e giù dal salone alla cucina in continuazione.
<< Preparo la cena è ovvio >> rispose quest'ultima con la sua solita genuinità.
<< Ah, non sapevo avessimo invitato tutto il corpo di fanteria dell'esercito! >>
Kasumi rise di gusto alla battuta della sorella, troppo pura per capire il sarcasmo, e svolazzò in cucina come una farfalla tra i fiori.
<< Scusa Nabiki, chi viene a cena? >>
<< Oh sì, non ve l'ho detto, quando ho riferito a Kasumi del pigiama party >> spiegò, marcando appositamente le ultime due parole << Lei ha insistito perché venissero tutti a cena, è dalle 15.00 che gironzola come una matta >>
<< Hai già avvertito tutti? >>
<< WhatsApp sorellina >>
<< E vengono tutti? >> chiesi io sorridente.
<< Sì Jude, tutti tutti... fareste meglio a cercare un pigiama che non vi faccia somigliare a mia nonna >>
<< Nabiki! >>
<< Pigiama party Akane, vuol dire che ad un certo punto della serata rimarremo tutti in pigiama, Ranma è abituato a vederti con i mutandoni del 1800 ma gli altri no >> disse Nabiki ridendo mentre addentava un biscotto al cioccolato e il viso di Akane diventava rosso pomodoro.
<< E sentiamo, tu che ti metti? >>
<< Sottana di seta verde smeraldo >> rispose Nabiki con un occhiolino.
<< Ah beh, c'è anche Kuno... >> allusi io ridendo.
<< Ah-ah-ah molto spiritosa Jude, e dimmi tu dormi con Ryoga o con Alexander stasera? >>
<< Su Akane andiamo! >> dissi io imbarazzatissima, trascinando la mia amica con me su per le scale.

Dopo cinque minuti buoni di risatine assai impacciate da parte mia e diversi borbottii di giustificazioni varie, finalmente Akane parlò:
<< Beh, che ci mettiamo stasera? >>
<< Dici che la mia solita camicetta da notte bianca non va bene? >>
<< Se vuoi fare colpo no >> rispose lei strizzando l'occhio.
<< Io non voglio fare colpo! >>
<< No? >>
<< No! Tu piuttosto? Su chi? >>
<< Oh, ehm... io... storia complicata... >>
La vidi abbassare il viso e sorridere, quel giorno ancora non potevo sapere, conoscere, l'intrigante e lunghissima storia del suo amore, ma di una cosa ero sicura: quella ragazza era innamorata e io avevo anche una vaga idea su chi fosse il giovane bello e tenebroso che le aveva rubato il cuore.
<< Ranma? >>
<< Ma che c'entra Ranma ora? Cominci a fare anche tu come tutti gli altri, Jude? Ogni volta che si parla del ragazzo che mi piace tirate fuori Ranma! >>
<< Veramente io intendevo chedere dov'è... >> dissi io abbassando il tono di voce e cercando di nascondere un sorriso.
<< Ah... è a giocare a calcio con i suoi amici... >> inghiottì rumorosamente << Ma dicevamo... che ci mettiamo allora? Eh eh eh... dai andiamo in camera di Nabiki a rubarle qualcosa! >> e sparì verso la stanza della sorella ridendo e parlando da sola.


***

Il resto del pomeriggio trascorse molto velocemente, fra l'aiutare Kasumi in cucina e cercare di limitare i danni della litigata di Ranma e Akane, nata perché:
<< Non puoi dormire con solo i boxer questa sera baka! >>
<< E perché mai, ci dormo sempre!!! >>
<< Sì, ma non sei da solo! >>
<< Eh capirai! Jude ci ha fatto l'abitudine ormai (vero Jude?), Kasumi e Nabiki idem, Hiroshi e Daisuke mi vedono sotto la doccia, Ryoga mi conosce da anni e non credo che Kuno e Alexander si scandalizzeranno per le mie mutande! >>
<< Razza di cafone ci saranno anche le mie amiche! E non è detto che le pazze delle tue fidanzate non si imbuchino come sempre! >>
<< Allora sei gelosa! >>
<< Nemmeno per sogno! >>
<< Beh, cosa ti interessa se non sei gelosa? >>
<< Vorrei che le mie amiche non rimanessero shockate! >>
<< Beh anche io ci tengo ai miei amici ma non ti dico di coprire quei fianchi enormi! >>
<< Ranmaaaaaa!!!! >> gli gridò dietro lei tirandogli addosso un vaso, seguito da un cuscino, una pantofola, il telecomando e diversi altri oggetti trovati qui e lì, mentre lui cercava invano di ripararsi dietro qualunque cosa, me compresa.
<< Ranma, per amore dei Kami, non ti nascondere dietro Jude, codardo! >>
<< Akane cara >> rispose lui con calma e un'altissima dose di ironia << se la smettessi di lanciarmi oggetti contundenti!! Sei sempre la solita! Non sei mai carina con me!!!! >>
<< Baka che non sei altro vai al diavolo! >>
Lui le fece una sonora pernacchia sogghignando, prima che lei cominciasse a rincorrerlo per il corridoio.
Storie di ordinaria follia direbbe qualcuno.

Alle 20.00 in punto, mentre l'odore della deliziosa cenetta di Kasumi faceva capolino dalla cucina spandendosi in ogni angolo della casa, il campanello trillò.
<< Akane apri tu??? >> gridò Nabiki che non aveva la minima voglia di alzarsi.
<< Appena finisco di ammazzare questo scemo! >> rispose quella dalla sua stanza, urlando a sua volta.
<< Papààààà! >>
<< Non posso sto aiutando Kasumi con il pentolone di riso!!! >>
<< Signor Genm.... oh, che glielo chiedo a fare! >> sbuffò Nabiki.
<< Vado io! >> dissi infine, alzandomi.
Mi sistemai le pieghe del prendisole nero e andai ad aprire la porta, al di là della quale Hiroshi, Daisuke e Alexander mi sorridevano con quattro mazzi di fiori fra le mani.
<< Ciao >> dissi io visibilmente stupita mentre loro entravano chiedendo il permesso.
<< Accomodatevi cari >> esordì il padrone di casa nella sua solita tenuta verde oliva << Benvenuti! Hiroshi, Daisuke, come stanno le vostre famiglie? E tu devi essere Alexander, il ragazzo americano come la nostra Judith! >>
“Bene, signore” “Grazie, signore” “Sì, signore” dissero i tre ragazzi uno dopo l'altro, per poi cominciare a distribuire i presenti alle sorelle Tendo, ringraziandole per l'ospitalità e la cortesia.
Io li guardavo affascinata, ammirata dalla loro educazione, pensando che nel mio Paese i ragazzi invitati alle feste portano litri di birra, quando vidi Alexander che mi porgeva un mazzo di profumatissimi fiori colorati.
<< Oh... anche per me? >>
<< Certo >> mi rispose lui sfoderando i bellissimi denti candidi che contrastavano con il nero dei capelli e della maglietta aderente che indossava.
<< Grazie >> risposi, e stavo quasi per inchinarmi pur di non guardarlo in faccia quando, per fortuna, Kasumi venne in mio soccorso.
<< Che pensiero galante avete avuto >> disse mentre dava il “saluto occidentale” al mio compaesano << Jude vieni, andiamo a metterli in un vaso! >> ed io la seguii in silenzio.
Poco dopo arrivò Kuno con sei quintali di gelato di tutti i gusti e senza sua sorella, partita con il loro padre in viaggio verso le Hawaii; il dottor Tofu con dei biscotti appena sfornati dalla sua anziana ma arzilla madre; Ryoga con dei pasticcini; Yuka e Sayuri con delle bottiglie di sakè per il signor Tendo e Shan-pu, con grande stupore di tutti, che aveva portato del ramen del suo ristorante.
<< Shan-pu? >> sibilò Akane fra i denti.
<< Buonasera a tutti >> rispose la sinuosa ragazza cinese inchinandosi e mostrando buona parte delle sue gambe, dato che l'aderentissimo vestito amaranto che indossava le risalì di molto durante il prolungato saluto.
<< Che ci fai tu qui? >>
<< Beh avete invitato mezza Nerima... >>
<< Ci sarà un motivo se non ti abbiamo chiamata >> sussurrò Akane visibilmente urtata mentre lei si avvicinava sensualmente a Ranma che, nel frattempo, le intimava timidamente di stare lontana muovendo entrambe le mani con enfasi.
<< Bene, se ci siamo tutti, accomodatevi >> proferì Soun con il tono di voce a metà fra l'autoritario e il cordiale.
Prendemmo tutti posto: Kuno, con la sua costosa camicia blu, seduto fra Soun, a capotavola, e Nabiki; poi Akane, Ranma e Shan-pu ed infine Kasumi e il dottor Tofu all'altro capo della tavola.
Di fronte: io, seduta fra Ryoga ed Alexander, che era vicino a Yuka e Sayuri (costantemente in lite per chi delle due dovesse sederglisi accanto), Hiroshi e Daisuke ed infine il signor Genma, che chiudeva il circolo ricollegandosi all'amico Tendo.

Le otto portate della cena finirono presto, fra i migliori complimenti di tutti i commensali e, mentre Kasumi porgeva ad ognuno il piatto con i dolci, Sayuri le prese la mano:
<< Kasumi... che anello meraviglioso! >>
<< Ma ti sposi? >> la seguì Yuka.
<< Oh... ehm...sì, a... a Settembre >> rispose Kasumi mentre le guance le si facevano più rosee.
<< Akane non ci ha detto niente! Auguri! E...chi è il fortunato? >>
<< Ma il dottor Tofu naturalmente! >> disse Nabiki al posto dei due fidanzati, quasi paralizzati dall'imbarazzo, e tutti coloro che avevano appena scoperto la novità, compresa Shan-pu (stranamente gentile e remissiva), si alzarono per fare i loro migliori auguri ai futuri sposi e ricevere in cambio un invito alle nozze al quale ognuno rispose con “volentieri” “con piacere” “sicuramente”.
Ad interrompere la scena, tanto dolce quanto impacciata, fu, come al solito, la mezzana delle sorelle Tendo con la sua innata grazia e acutezza: << A proposito di matrimonio... pronti per il film? >>

Tutti ci alzammo, i ragazzi spostarono il grande e pesante tavolo da pranzo, così da far spazio a noi ragazze che rassettavamo e posizionavamo i bei cuscini colorati per terra, davanti al televisore.
Quando tutti ci fummo seduti, la chioma rosso fuoco di Julia Roberts apparve sullo schermo, intenta ad impedire al suo migliore amico, nonché uomo di cui era segretamente innamorata, di sposare la ragazza giusta per lui.
Quando arrivò il momento del pranzo di prova e il finto fidanzato della protagonista raccontava appassionatamente il loro primo incontro, dopo un'oretta buona in cui i ragazzi sonnecchiavano e le ragazze facevano segretamente il tifo per Julianne Potter, perché, diciamocelo, quella Kimmy era fin troppo perfetta, Akane gridò: << Ecco, ci siamo, la canzone di stamattina! >> facendo riaprire improvvisamente gli occhi a Ranma, seduto in malo modo accanto a lei.
E così quando George intonò le prime note di “I say a little prayer” (*), lei cantò con lui:

“The moment I wake up
before I put on my make up”

I say a little prayer for you” concluse Nabiki cantando, e la madre della sposa lo fece con lei nel film.
Poi, proprio come George, Akane continuò:

“While combing my hair, now
and wondering what dress to wear, now”

I say a little prayer for you” cantarono in coro Yuka e Sayuri insieme alle due gemelle bionde con quegli strani cappelli.

“Forever and ever you'll stay in my heart
and I will love you
Forever and ever we never will part
Oh, how I love you!
Together, forever, that's how it must be
to live without you would only be hearthbreak for me”

Si unirono al coro anche Kuno, Genma, Soun, Kasumi e il dottor Tofu, che cantavano e muovevano a ritmo le spalle ridendo, mentre noi altri ci guardavamo intorno, ancora inconsapevoli della magia che stava nascendo.

Poi Akane proseguì ancora, a tempo con il film dove, al coro degli attori, si era unita la musica del pianoforte:

“I run for the bus, dear
while riding I think of us, dear”

“I say a little prayer for you” cantarono insieme.

“At work I just take time
And all through my coffe break-time”

I say a little prayer for you” cantarono di nuovo insieme, alzandosi in piedi.

“Forever and ever you'll stay in my heart
and I will love you
Forever and ever we never will part
Oh, how I love you!
Together, forever, that's how it must be
to live without you would only be hearthbreak for me”
E, stavolta, forse fu colpa dell'allegria del film, o dell'incanto che si era creato quando Akane aveva cominciato a cantare con Rupert Everett, che ci aveva fatto credere di vivere in un musical, ma questa strofa, proprio come accade nel “matrimonio del mio migliore amico”, fu cantata da noi, tutti insieme: Soun e Genma in piedi con in mano la piccola brocca bianca del saké, appoggiati uno contro l'altro fin troppo “allegri”; Kasumi e il dottor Tofu, che se la dedicavano l'uno all'altra guardandosi teneramente; Kuno, che teneva il braccio intorno a Nabiki che intanto cantava e batteva le mani; Akane, in piedi al centro della stanza che cantava e guardava Ranma, che fra una parola e l'altra rideva come un matto; Hiroshi e Daisuke, anche loro in piedi battendo le mani; Yuka e Sayuri, sorridenti e ballerine; persino Ryoga, anche se a bassa voce, contagiato dalla spensieratezza generale ed infine io e Alexander, che ci guardavamo e ridevamo, cantando e battendo le mani a tempo con tutti gli altri.

Quando la canzone finì rimasero le nostre facce ridenti, di quelle risate che ti fanno tenere la pancia e stringere gli occhi, che ti fanno aprire la bocca e ti sconquassano con la loro energia.
Tutti che guardavano tutti, contagiandosi a vicenda per la stranezza, l'assurdità e l'incredibilità della scena, che sembrava proprio uscita da un film.
Il DVD arrivò alla fine e noi ragazze ci sciogliemmo alla vista del meraviglioso abito color lavanda di Julianne, che ballava consapevole e sconfitta fra le braccia del suo nuovo migliore amico, mentre i titoli di coda già scurivano lo schermo.
Dopo aver premuto il tasto stop Nabiki mandò a letto suo padre e Genma che salirono solo dopo averci fatto mille ed una raccomandazione, e poi ci spedì tutti a metterci il pigiama, per “dare il via alla festa”, come disse lei.


***

Pochi minuti dopo quattordici facce attonite si fissavano stranite, era bizzarro vederci tutti in pigiama.
Nabiki, stesa sul pavimento, indossava la sua provocante sottana di raso verde, che era davvero da capogiro oltre che fin troppo scollata; accanto a lei, intento nell'aiutarla a preparare il lenzuolo per giocare a Twister, Kuno, con dei pantaloni blu notte e una maglietta aderente, tanto elegante da non sembrare nemmeno un pigiama.
Sulla porta Kasumi, nella sua camicia da notte a maniche corte rosa salmone, intonata al fiocco che le raccoglieva i capelli in una coda laterale, e al suo fianco il dottor Tofu, con i pantaloni della tuta grigi ed una maglietta di cotone bianca con scollo a “v”.
Yuka e Sayuri indossavano due pigiamini simili, corti, svolazzanti e colorati, una verde mela e l'altra fucsia, che si perdevano al confronto della striminzita e setosa vestaglia color prugna di Shan-pu, dalla quale si intravedevano perfettamente i bordi del reggiseno nero di pizzo.
Hiroshi e Daisuke avevano optato per due comodi pigiami da uomo a maniche corte, uno completamente azzurro e l'altro a righe blu e grige, mentre Ryoga aveva dei pantaloncini da calcio neri, una maglietta dello stesso colore e si era tolto l'usuale bandana gialla.
Intento a spostare il televisore, Ranma aveva la solita canottiera bianca ma, forse per le minacce ricevute nel pomeriggio, sopra ai boxer indossava un paio di pantaloncini sbiaditi, e Alexander, vicino a lui, aveva una maglietta nera di micro fibra super aderente e dei pantaloni della tuta.
Quando Akane fece il suo ingresso nella sala per un attimo il tempo si fermò: indossava una sottana rosso scarlatto, con dei piccoli inserti di pizzo sul décolleté e sull'orlo che le arrivava oltre metà coscia, semplice e per nulla volgare, ma attirava l'attenzione più di chiunque altra, forse perché quel colore donava particolarmente al suo incarnato chiaro e contrastava di molto con l'ebano dei suoi capelli, tanto da farla somigliare a Biancaneve.
Dietro di lei, molto timidamente, me ne stavo io, con una specie di baby doll nero, il meno sensuale che aveva Nabiki, di una stoffa a metà fra il cotone ed il tulle, che con le trasparenze lasciava intravedere il ventre e come pezzo di sotto aveva delle abbondanti culotte dello stesso colore.
Hiroshi e Daisuke fischiarono.
Io avevo le mani sul viso e i capelli sciolti, mentre Akane divenne dello stesso colore della sua mise.
Nabiki si avvicinò a noi sogghignando: << Brave >> sussurrò << Per poco non gli prende un infarto >>, stappò due o tre bottiglie di birra e diede il via ai giochi zittendo le proteste di Ranma che cercava di non urlare “ma come diavolo ti sei vestita!?”

Kasumi e il dottore andarono fuori in giardino, nella calda nottata, a mangiare un gelato seduti vicino al laghetto della carpa salterina, mentre noi cominciammo a giocare a Twister.
<< Mano sinistra giallo >> gridò Nabiki e Kuno dovette piegarsi per posare la sua mano sinistra sul cerchio giallo.
Poco dopo toccò a Shan-pu, che si guardò bene dall'avvicinarsi al ragazzo, posando il suo piede destro sul verde.
Quando tutti avevamo almeno un arto sul tabellone, il gioco divenne “più interessante”, come lo definirono in parecchi. Dopo poco Hiroshi e Yuka uscirono entrambi, cadendo miseramente nel tentativo di muoversi e la stessa cosa successe qualche manche dopo a Sayuri e Daisuke, che persero l'equilibrio.
Chi invece mi stupì fu Shan-pu, che sembrava una contorsionista degna del “Cirque du soleil” e faceva sempre movimenti assurdi nel tentativo di avvicinarsi di più al suo “Lanma”.
Anche Nabiki se la cavava bene, molto più snodata di quello che sembrava, mentre, ovviamente, i tre artisti marziali erano i migliori: si muovevano con grazia ed eleganza, divaricando le gambe e piegando la schiena come nessun altro poteva fare.

Dopo un'ora e più di partita Nabiki, tenendo entrambe le mani sul verde dietro di lei, si reggeva a mala pena con un piede vicino al corpo e l'altra gamba allungata, mentre Kuno, forse per caso o forse apposta, era esattamente nella stessa posizione, solo al contrario, con il viso rivolto verso di lei, guardandola dall'alto soddisfatto.
Ryoga, galantuomo, si teneva in equilibrio vicino a me, senza sfiorarmi nemmeno, mentre io ero spalmata fra Shan-pu, che cercava di avvicinare il suo sinuoso petto al volto di Ranma, e Alexander, che faceva leva sui muscoli delle braccia per non farci cadere.
Akane, con le gambe quasi in spaccata, aveva il viso poggiato sul petto di Ranma che stava di fronte a lei e tutti ridevamo delle buffe posizioni che avevamo assunto, fra un sorso di birra e l'altro.
<< Ranma, mano sinistra sul rosso >>
<< Ma come diamine faccio! Guarda dov'è! >>
Effettivamente il rosso più vicino era esattamente al di là del corpo di Akane, per cui, per toccarlo, si sarebbe dovuto avvicinare pericolosamente al suo viso.
<< Dai amico, non dirmi che hai paura! >> lo incitò Daisuke da fuori.
<< Coraggio Ranma, come se non lo avessi mai fatto >> ironizzò Nabiki, facendo ridere tutti e arrabbiare invece i due ragazzi.
<< Lanma tesoro, c'è un rosso anche qui vicino a me >> disse Shan-pu indicando il cerchio sotto la sua coscia.
Così Ranma, dovendo scegliere, si buttò su Akane, cercando di raggiungere il cerchio alle sue spalle, con il risultato di darle una testata e caderle praticamente addosso, con il corpo sopra quello di lei e con le labbra molto, molto vicine.
<< Hey Ranma, questo non è il gioco della bottiglia, lo facciamo dopo se vuoi! >> disse la più furba delle sorelle Tendo, mentre un coro di “ohhh-ohhhh” si alzava nella sala.
<< Ti sei fatta male? >> chiese il ragazzo ad Akane, staccandosi immediatamente con il viso color porpora.
<< No scemo, ma ci hai fatto perdere >> rispose lei con un mezzo sorriso.
<< Sì vabbè, come se ti dispiacesse, proseguiamo >> disse Nabiki, facendo diventare paonazza la sua povera sorella << Shan-pu, piede sinistro sul blu >>
Nonostante il cerchio blu fosse raggiungibilissimo dalla bella cinesina, casualmente cadde anche lei, andando poi ad avvinghiarsi di nuovo al braccio di Ranma che si era messo all'angolo più estremo della sala, il più lontano da Akane, e di tanto in tanto la guardava di sottecchi, ancora imbarazzato.
Poco dopo caddero anche Kuno e Nabiki, o meglio, lui cadde e se la trascinò dietro, rotolando fuori dal lenzuolo colorato.
<< Stupido >> disse lei rialzandosi e aggiustandosi i capelli arruffati trattenendo a stento un sorriso, mentre Kuno la guardava ancora dal pavimento, ridendo sinceramente divertito.
<< Bene, Jude, Ryoga, Alexander, siete rimasti voi tre... >>
<< Aiuto >> sussurrai io e Ryoga mi sorrise.
<< Jude, mano sinistra giallo >> gridò Nabiki dopo aver girato la ruota ed io, con non poca fatica, mi spostai, trovandomi esattamente in mezzo ai due ragazzi.
<< Bella situazione cara >> mi sussurrò lei mentre Akane mi faceva segno di non mollare e Ranma invece strane allusioni con la mimica facciale.
La mezz'ora successiva fu, a detta delle ragazze più esperte di me (perché io ovviamente non l'avevo affatto interpretata in questo modo), una guerra a chi mi si avvicinava di più fra Alexander e Ryoga.
Tra un “mano sinistra rosso” e un “piede destro blu”, con Yuka e Sayuri che facevano un tifo sfegatato per Ryoga, non tollerando quando era Alexander ad accostarmisi troppo, e Nabiki e Ranma che, accidentalmente, si facevano scappare il nome di una certa “U-chan” ogni dieci minuti, alla fine la vittoria fu del ragazzo giapponese, perché io caddi rovinosamente sopra lo stomaco di Alexander.

***

Dopo una lunghissima partita a Monopoly, nella quale vinse Shan-pu che aveva conquistato Parco della Vittoria, altre birre, altro saké (che io non avevo ancora avuto il coraggio di provare), una partita a Shangai, Nabiki che aveva cosparso un addormentato Kuno di borotalco e tante, tantissime risate, uscii fuori in giardino a fumare la seconda sigaretta della giornata.
Il cielo era nero, con poche stelle, forse il giorno seguente avrebbe piovuto, e l'aria della notte era fresca.
Mi accesi una sigaretta sciogliendo la treccia bionda, per cercare di coprire le spalle nude, e aspirai chiudendo gli occhi e sorridendo delle voci e della caciara che provenivano da dentro.
D'un tratto poi sentii qualcosa di caldo che mi avvolgeva: era Alexander che, con in bocca anche lui una sigaretta, mi aveva posato la sua felpa sulla schiena.
<< Prenderai freddo >>
<< Grazie >> gli dissi guardandolo e porgendogli il mio piccolo accendino azzurro.
Lui sorrise.
Rimanemmo fuori per un'altra sigaretta insieme, fumando in silenzio, mentre nel salone i ragazzi giocavano a Risiko e le nostre mani, poggiate sul legno chiaro e tiepido del patio, si sfioravano leggermente, quando la voce di Ryoga risuonò dietro di noi:
<< Venite a vedere il film? >>
Io mi alzai immediatamente, tenendo addosso la felpa bianca di Alexander, e andai a sedermi vicino alle altre ragazze che sghignazzavano su quanto Ryoga fosse geloso e mi chiedevano insistentemente cosa mi avesse detto il bell'americano, imbarazzandomi a morte.
<< Piace anche a te Alex eh Jude? >> mi sussurrò Sayuri sotto lo sguardo attento delle altre.
<< Ma cosa dici? No, no, tranquilla è tutto tuo >>
<< Guarda che abbiamo visto come ballavate vicini alla festa di Kodachi >> le diede man forte Yuka.
<< A me sembrava che se la intendesse di più con il porcello >> aggiunse una voce maschile alle mie spalle.
<< Kuno, anche tu? >>
<< Mia cara Judith, un cuore romantico ha occhio per queste gentilezze dell'anima >>
<< No, è che sei pettegolo >> si intromise Nabiki << Ragazze prendete una coperta >> aggiunse poi passandocene alcune e trascinando via il ragazzo.

Quando tutti ebbero il loro posto e qualcosa per coprirsi, la mezzana delle sorelle Tendo mise un DVD horror, senza badare alle proteste di Akane, io cercai di trattenere i miei pensieri confusionari e di concentrarmi sul film, la luce fu spenta e le ragazze si accoccolarono ai ragazzi.
Akane tenne per quasi tutto il tempo le mani sul viso, saltando ad ogni sbalzo della colonna sonora e buttandosi sul petto di Ranma ogni volta che le capitava di aprire gli occhi e vedere qualcosa di spaventoso saltare fuori da questa o quella grotta mentre lui, con fare protettivo, le accarezzava la schiena e le sussurrava all'orecchio “smettila di fare la pappa molle”, sorridendo.
Hiroshi, seduto vicino a Yuka, guardava il film riflesso nei suoi occhi e chiudeva i pugni ogni volta che lei, con fare civettuolo, si stringeva al grande braccio di Alexander, nelle scene più paurose.
Sayuri, seduta dall'altro lato, faceva la stessa cosa, spostando di tanto in tanto gli occhi su Daisuke, presissimo dalla trama intricata del film.
Dal lato opposto della sala, il dottor Tofu coccolava una Kasumi addormentata sulle sue gambe e Kuno tentava di fare la stessa cosa, mettendo un braccio intorno alle spalle di Nabiki e dicendole “Non preoccuparti dolce Nabiki Tendo, non avere paura, il tuo eroe è qui a proteggerti!” e beccandosi di tutta risposta continue gomitate nello stomaco.
Shan-pu, piccata perché il suo amore non la degnava di uno sguardo, occupato com'era a prendere in giro e a consolare un'impauritissima Akane, se ne stava sulle sue, snobbando il film e tutte le “ragazzine piagnucolose” che avevano paura guardandolo.
Io invece me ne stavo poggiata al muro vicino a Ryoga, avvolta dalla felpa di Alexander.

***

Nessuno arrivò a scoprire chi fosse il fantomatico assassino: Ranma e Akane si addormentarono testa contro testa; il dottor Tofu si accasciò sulla sua bella fidanzata; Nabiki cedette a Kuno e si addormentò fra le sue braccia; Shan-pu si accovacciò come una gatta e Ryoga dormì rimanendo seduto.
Avvolti nelle nostre copertine estive non chiudemmo la grande porta finestra che si affacciava sul giardino.
Il sole non aveva ancora fatto capolino nel cielo di luglio, le bottiglie di birra giacevano vuote sul bel pavimento, accanto a qualche ragazzo o ragazza addormentati, quando, improvvisamente, mi svegliai destata da un rumore che non aveva niente a che fare con quelli della notte.
Accanto a me Ryoga seduto aveva l'aria di uno che aveva aperto gli occhi già da un po'.
Mi scrollai di dosso lo strambo sogno che avevo fatto e lo guardai, lui mi fece segno di rimanere in silenzio ed avvicinarmi.
Spalla contro spalla gli sussurrai: << Cos'è stato? >>
<< Non lo so, è già da un po' che li sento, credo provengano da fuori >>
<< Tipo un cane randagio? >>
<< Forse >> rispose lui a bassissima voce e si girò ancora per controllare. L'aveva fatto altre dodici volte mentre parlavamo.
<< I miei sensi di artista marziale sono molto acuti, a differenza di Ranma >> sussurrò lui, indicando il ragazzo con il codino che dormiva della grossa << Sono abituato, vivendo sempre all'aperto >>
<< Davvero? >> chiesi io curiosa, in effetti sapevo poco e niente della sua storia
<< Oh sì. Vedi Jude io sono un viaggiatore, un avventuriero. Ho dormito in tenda per tanti anni e quando sei nel bosco al buio devi essere sempre all'erta >>
Poi ci fu un altro rumore, metallico.
<< Oh mio Dio >> dissi avvicinandomi di più a lui.
<< Non ti preoccupare, anche se fosse un malintenzionato ci sono qui io, o il bestione del tuo amico americano >> mi guardò per un attimo << Ci sono anche Ranma, Kuno e Tofu, ma sicuramente lo farebbe scappare Akane a suon di calci! >> sibilò Ryoga ridendo e facendo ridere anche me.
Ma, della serie “a Nerima non si è mai tranquilli”, proprio mentre la tensione per quegli strani rumori notturni stava cominciando a svanire,grazie alle rassicurazioni di Ryoga, vidi strisciare qualcosa accanto a lui.
Una catena? Con all'estremità qualcosa di strano, come uno di quei ganci per prendere i peluches che si vedono nelle macchinette ai Luna Park.
Ryoga si girò immediatamente ma l'affare era già sgusciato via.
<< Che..? >> stavo per chiedere io quando mise la mano sulla mia bocca.
<< Shhhhh, forse è un ladro >>

Il cuore mi batteva all'impazzata e dentro di me pregavo che qualcuno si svegliasse, non che Ryoga non fosse sufficientemente forte da affrontare chicchessia, ma la confusione a volte dà conforto.
Mi avvicinai ancora di più a lui, che mi dava le spalle, tenendo i pugni serrati verso le finestra.
Non so se passarono secondi, minuti o ore, che per me furono più terrorizzanti del film horror di Nabiki, ma poi accadde qualcosa di veramente strano.
Nel silenzio della notte, in cui si sentivano solo i nostri respiri accelerati e i nostri cuori che sbattevano furiosamente contro il petto, all'improvviso, come un fulmine a ciel sereno, un rumore mi fece sobbalzare.
Più che un rumore era una musica... la suoneria di un cellulare?

“Questo è il ballo del qua qua
e di un papero che sa
fare solo qua qua qua
più qua qua qua.
Mamma papera e papà
con le mani fan qua qua
e una piuma vola già
di qua e di là.
Le ginocchia piega un po'
poi scodinzola così
batti forte le tue mani
e fai qua qua
con un salto vai più in là
con le ali torna qua
ma che grande novità
è il qua qua qua.”

La luce fu accesa all'improvviso, sostituendo quella della luna, e noi vedemmo gli altri quasi tutti svegli. Alcuni avevano le sopracciglia aggrottate, confusi, altri sbadigliavano, altri non si erano accorti di niente ed erano stati svegliati da Akane che aveva riportato la luce nella sala.
E poi Shan-pu, con il cellulare in mano, che guardava in direzione del giardino.
I rumori metallici cessarono e vennero sostituiti da una voce maschile che parlava una lingua che non mi sembrava affatto giapponese.
Aveva una voce bassa e mesta, che sembrava molto vicina.
Io guardai in direzione di Ryoga con gli occhi sgranati.
Poi una figura, un'ombra, salì le scale del patio, attraversò la porta finestra e si rivelò a noi: era un ragazzo, alto, con i capelli lisci e neri lunghi quasi quanto i miei, gli occhi celati da due spesse lenti tonde e una veste strampalata lunga e bianca, con un disegno di rombi sul petto e il colletto alla coreana. Dalle ampissime maniche del suo vestito, che pareva quello di un prestigiatore, usciavano ancora due o tre delle catene che avevo visto.
<< Mousse sei tu! >> sbraitò Ryoga << Ci hai fatto prendere un colpo! >>
Il ragazzo, il cui nome dunque era Mousse, si tolse gli occhiali, rivelando due meravigliosi occhi azzurro cielo e cominciò a sparlare accasciandosi per terra.
Shan-pu, che nel frattempo aveva posato il cellulare, si avvicinò con passo svelto e gli diede un piccolo schiaffetto sulla nuca: << Parla in inglese così possono capirti tutti, idiota >>
Mousse, sentendo la voce della ragazza, si rialzò, corse verso di me e, attaccandosi, cominciò a dire -o almeno questa fu la traduzione che mi fecero-: << Shan-pu dolce regina del mio cuore! Sono venuto a riportarti a casa! Vieni con me mio fiore di loto! >> strusciandosi contro la mia gamba.
<< Mettiti gli occhiali talpa! >> gli gridò Ryoga staccandolo in malo modo.
Il ragazzo dalla lunga chioma corvina si trovò per un momento spaesato di fronte alla mia espressione, sicuramente più confusa della sua, poi si riaggiustò meglio gli occhiali, mi guardò dritta negli occhi, sorrise e disse: << Oh, mi scusi bella signorina >> per poi tornare a rivolgersi a Shan-pu, scongiurandola di non rimanere a casa Saotome.
<< Stupido papero >> disse la cinesina prendendo in mano uno dei ganci che fuoriuscivano dalle maniche del suo strambo amico << cosa volevi fare con questi? Ti sembro un pupazzo? >>
<< Eh eh eh eh eh >> rispose lui imbarazzato, grattandosi la nuca << Mia adorata andiamo via! >> aggiunse poi in tono implorante.
<< Non ci penso nemmeno! >>
<< Ma Shan-pu! >>
<< Tornatene a casa Mousse! >>
E la bizzarra scena proseguì per un bel po', mentre io cercavo di avvicinarmi ai miei amici dall'altra parte della sala.
<< Jude tutto bene? >> mi chiese Ranma quando gli arrivai di fianco.
<< Sì, mi sono solo spaventata un po'... credevamo fosse un ladro >>
<< Beh, invece è Mousse! >> rispose lui ridendo.
<< Piacere di conoscerlo >> replicai io ironicamente.
<< Vedi Jude >> intervenne Akane << Mousse è cinese come Shan-pu, loro si conoscono fin da bambini e fin da bambini lui è innamorato perso di lei, che ovviamente non lo ricambia assolutamente... >>
<< Ed è venuto qui perché era folle di gelosia nei confronti di Ranma e voleva portare via la sua amata >> si intromise Nabiki.
<< Con quelle assurde... cose? >> chiesi indicando le sue catene.
<< Sì, quelle sono le armi di Mousse. Anche lui è un artista marziale e, quando ci vede, non è neanche male >> mi rispose Ranma.
<< Quindi vediamo se ho capito: Mousse è innamorato di Shan-pu che è innamorata di Ranma e lo deve sposare perché lui l'ha battuta in Cina, così lei ora lo segue ovunque e per questo si è imbucata qui stasera, ma Mousse era geloso perché ovviamente odia Ranma, così, invece di suonare il campanello e chiedere di parlare con lei, ha cercato di rapirla alle cinque del mattino con delle strane catene facendoci quasi venire un colpo? >>
<< Esatto >> disse Ranma dandomi una pacca sulla spalla << Vedo che ormai sei entrata nell'ottica! >> aggiunse sorridendo.
Io guardai Akane che alzò le spalle e Nabiki che, facendo dei piccoli cerchi con il sito indice di fianco alla tempia, mimò “sono tutti matti”.

Nel frattempo le prime luci dell'alba avevano cominciato a rischiarare l'assurda scena: Mousse e Shan-pu che ancora litigavano al centro del salone; Ranma, Akane, Nabiki ed io che guardavamo divertiti; Ryoga che scuoteva la testa spazientito; il dottor Tofu che cercava di raccattare i residui della nottata sparsi qui e lì nella stanza e gli altri che parlottavano scambiandosi le proprie opinioni.
Poi, come un angelo, apparve Kasumi sulla porta, illuminata da un raggio di sole, con un grembiule fiorato sopra la tenuta da notte, dei guanti da forno azzurri con le margherite e una torta alle mele fumante in mano:
<< Beh, è ora di colazione no? >> disse interrompendo il trambusto con l'ingenuità che solo lei poteva avere << Coraggio ragazzi spostate il tavolino, Mousse rimani? >> domandò poi sorridendo.
Lui guardò Shan-pu, come a chiederle il permesso, lei lo fissò, poi si girò verso tutti noi, indaffarati a sistemare e riapparecchiare la tavola allegramente e lo prese per il colletto dicendo: << Vieni qui paperotto >>

Così ci sedemmo, bevendo latte e mangiando la torta, facendo colazione tutti insieme, sorridenti e divertiti, finalmente uniti.
<< Certo che ce ne sono di tipi strani qui eh?! >> mi sussurrò Alexander all'orecchio facendomi ridere.
<< E ho l'impressione che non sia ancora finita >> gli risposi guardando il cielo color pesca di un nuovo giorno a Nerima, un nuovo giorno che aveva tutta l'aria di dire “ne vedrete ancora delle belle”!!

***

(*) Se non avete in mente la scena del "Matrimonio del mio migliore amico" o non avete mai visto il film, ecco il link, così capite a cosa mi riferisco. (Immaginate che sia successa la stessa cosa a casa Tendo!)
https://www.youtube.com/watch?v=AL0AgUsnEjI

Ciao a tutti! Come potete vedere sono ancora viva!
Scusatemi per l'assurdo ritardo!
Ebbene eccoci qui con l'entrata in scena del nostro paperotto, spero che il capitolo vi sembri plausibile, fatemi sapere!
Come sempre un grazie di cuore a tutte le persone che leggono/seguono/preferiscono/ricordano e a quelle che recensiscono, mi fa un immenso piacere.
In particolare grazie alle mie adorate Ladies che sono magnifiche.
Vi saluto e vi do appuntamento al prossimo capitolo con...?
Un bacio, vostra Aronoele (:

  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: Aron_oele