I swear that night,
sooner or later,
we’ll be together.
First chapter:
I promised...
Gerard p.o.v
L’aria soffia
forte contro di me, mentre cerco di camminare sul marciapiede con due borse della
spesa in mano, senza attirare troppo l’attenzione.
Vedo le foglie
ormai giallastre degli alberi volteggiare accanto a me e perdersi in danze
solitarie, trasportate dal forte vento autunnale dell’east coast.
Una ragazza mi
osserva per qualche secondo, ma poi si volta dall’altra parte… Devo ammetterlo,
ottimo travestimento Gerard!
Perlomeno la
sciarpa tirata fin sopra il naso non ha solo la funzione di coprirmi da questo
assurdo freddo.
Apro la porta
di casa e finalmente una temperatura
decente mi accoglie, insieme al completo silenzio che sono costretto a
sopportare durante l’assenza di mia moglie.
Arrivo in
cucina e appoggio le borse sul tavolo, quando poi sento qualcosa strusciarsi
contro il mio stinco…
Beh, non sono
poi del tutto solo.
Dovrei specificare
però, che questo gatto alquanto grosso e pigro non fa altro che spargere pelo
dappertutto, riempiendo pure i miei vestiti di strani pelucchi bianchi.
-Vai a dormire, tu… Devi starmi in mezzo alle palle quando ho da fare?! Sciò!!-
Lo vedo guardarmi
con quei suoi occhioni giallastri, prima che mi volti la coda e se ne vada
nella sua cesta.
Dev’essere
davvero un default dei gatti farti le coccole solo quando gli fa comodo e
sparire quando tu ne hai un fottuto bisogno.
“ Se pensi di
trovarmi solo quando ti gira, sappi che te ne puoi andare a fanculo, Gerard.
Non sono qui
per aspettare che ti ricordi di me…
Credi che
per me questo sia uno straschifosissimo gioco, eh?!
Oh! Notizia
dell’ultima ora,: non lo è affatto!!! ”
La voce di
Frank mi torna alla mente e guardo il micio raggomitolarsi nella sua copertina
rossa.
Non è l’unico
qui che si fa i suoi comodi e cerca affetto solo quando ne ha voglia.
Forse mi
lamento di quell’essere peloso solo perché è terribilmente simile a me… Nel comportamento,
intendo.
Estraggo dalla
borsa una bottiglia di latte e mi abbasso per riempire la ciotola al gatto, ma
quando lo chiamo lui nemmeno alza le orecchie.
Proprio come
me, eh..?
-Potevi
arrivare sul mio davanzale qualche mese prima… Almeno saresti servito a
qualcosa, razza di obeso dormiglione.-
Se avessi
capito prima come mi stavo comportando, forse ora non sarei qui a parlare a
vuoto con un animale.
Gattono fino
al frigorifero e mi rialzo per posare il latte al suo posto, notando
all’improvviso che oggi è il 30
Ottobre…
Spalanco gli
occhi e stacco il calendario per controllare che non mi stia sbagliando, magari
è dell’anno scorso questo coso.
È già capitato
che avessi in casa dei calendari di due anni prima, ma questo l’ha preso
Lindsey…
Oggi è il
fottuto Giovedì 30 Ottobre 2008.
“Dammi
la mano, Gee…”
Guardo Frank
e allungo il braccio verso di lui, come mi ha chiesto con quell’aria birichina
sul volto.
“La notte
fra il tuo onomastico e il mio compleanno, vorrei la passassimo insieme questa
volta.”
Mi accarezza
piano le dita della mano sinistra, sorridendomi teneramente.
“Il 30
ottobre, dici? Beh, mancano ancora un bel po’ di mesi honey… Si vedrà.”
Abbassa lo
sguardo e si morde piano le labbra, lasciando la presa dalla mia mano.
“Se quest’anno
non potremo, Gerard… Aspetterò. Aspetterò di passare la notte con te, il 30
ottobre dell’anno a seguire… e quello dopo ancora.”
Lascio che il
calendario cada sul pavimento e rimango a fissare il vuoto davanti a me.
Quanto è
passato dal giorno in cui mi disse quella cosa?
Deve essere
più di un anno e mezzo fa, se non mi sbaglio.
Era durante il
Project Revolution, ti ricordi Frank…?
E poi, anche
se quell’anno avremmo avuto tutto il tempo per stare insieme, non ci è stato
affatto possibile.
Indossavo già l’anello nunziale quella notte e di
certo non avresti accettato di stringere ancora questa mano che porta il
marchio di qualcuno che non sei tu.
Alzo lo
sguardo verso l’orologio appeso alla parete, sono già le sette di sera,
Frank....
Mancano poche
ore alla nostra notte insieme e quanto vorrei che lui fosse davvero qui.
“Ma tu me lo
giuri, Gerard…? Me lo prometti sul serio che prima o poi quella notte noi
saremo insieme?”
Mi perdo in
quegli occhi color del miele e sorrido, sfregando il naso contro la sua guancia
e annusando poi i suoi capelli ormai lunghi.
“Saremo
insieme, te lo giuro babe. Se non quest’anno, quello dopo di certo. Sperando di
non dimenticarmi che giorno sia…”
Mi tira un
piccolo pugno sulla spalla e ride contento, prima di posare le labbra sulle mie
e impossessarsene con un bacio.
“Ci
affitteremo una bella stanza in quell’hotel che ci piaceva tanto e ci
rotoleremo sul letto tutto il tempo!”
Ride ancora,
il mio Frank… E rido anche io facendolo sdraiare sotto di me e abbracciandolo stretto.
“Rotoleremo
e basta..?”
Senza
sapere bene cosa fare, mi lancio nella mia stanza e afferro la tracolla,
buttandoci dentro qualche vestito a caso.
Devo partire…
Devo assolutamente andare a quell’albergo.
Scendo le
scale di tutta fretta e afferro le chiavi della macchina, scavalcando il gatto
che ora si è deciso di andare a bere il latte.
-Fai il bravo
tu! Domani sarò a casa…-
Esco dalla
porta e corro all’auto, lanciando la sacca nei sedili posteriori e facendo la
retro per uscire dal vialetto.
Se tutto va
bene e non incontro traffico dovrei riuscire ad essere a Belleville in poco
tempo.
Frank… Ci
sarai, vero?
Sarai là ad
aspettarmi con il sorriso sulle labbra, sugar…?
* * *
Frank p.o.v
Apro gli occhi quando sento qualcosa tirarmi l’orlo dei jeans e vedo
uno dei miei cagnolini che scodinzola ai miei piedi.
Gli passo stancamente la mano sulla schiena e lui abbaia felice,
cominciando a far capriole sul tappeto.
Mi alzo dal divano cercando di non inciamparmi e infilo le ciabatte,
accorgendomi che sono tutte mangiucchiate.
-Che cazzo…?! Tu, piccolo mostro, che cosa hai fatto! Cattivo! Vai in
castigo.. Sciò!-
Lui abbassa le orecchie e va nell’angolino accanto al mobiletto della
tv, sdraiandosi e sospirando.
Va bene giocare, ma quando rompe i coglioni in questo modo e mi
distrugge pure le cose mi fa incazzare.
Ci sono momenti in cui preferirei anche stare tranquillo e solo, ma
quell’ammasso di pulci è sempre trai piedi.
“Ho bisogno
di stare un po’ di tempo senza di te, Frank, davvero…
Dammi qualche
settimana per pensare, non chiedo altro.
Ora… Ora non
ce la faccio più a continuare...
Ti chiedo
solo di aspettarmi, non sto chiudendo la nostra storia.”
Le parole di Gerard risuonano nel mio cranio mentre ascolto quel cane
guaire.
Forse siamo proprio simili, io e quel coso pulcioso… Di carattere,
dico!
Gerard mi ha allontanato perché proprio come quel cane, io continuavo a
stargli troppo addosso….
Aveva bisogno solo di tempo, ma io invece ho posto fine alla nostra
relazione senza lasciargli il tempo di spiegarsi.
Sospiro e decido di camminare per la casa a piedi scalzi, dato che le
pantofole sono impraticabili.
Apro la porta della cucina e Jamia mi sorride radiosa mostrandomi la
sua ultima creazione, ovvero una favolosa crostata alle mele.
Le lascio un lieve bacio sulle labbra e mi siedo al tavolo per poter
assaggiare una fetta, ma lei porta via quel dolce dall’aria squisita.
-Frank, è per domani… Se vuoi proprio mangiare qualcosina, ci sono
delle patatine nell’armadio.-
La guardo spaesato per qualche secondo e poi mi lascio andare sulla
sedia, mettendomi a guardare il soffitto.
E chi ha voglia di patatine dopo aver visto una torta simile?
-Maaa… Che c’è domani, tanto per sapere? È fest…Oh. Compio gli anni!-
Mi alzo di scatto e mi tiro una sberla sulla fronte, facendomi anche
male, mentre mia moglie mi guarda preoccupata.
-Ma non lo sapevi che oggi è il 30 ottobre..? Hai qualche problema con
la cognizione del tempo, amore?-
Mi volto verso di lei e sgrano gli occhi, mentre mi torna alla mente
quella cosa che invece avrei voluto cancellare dalla memoria…
“è il 30
ottobre, Gerard…. Lo sai, vero?”
Lui abbassa
il viso, nascondendomelo, mentre si passa la mano sugli occhi per sfregarseli.
“Mi
dispiace, Frank… Lindsey è di là che mi aspetta e…”
La sua fede
riflette la luce della lampada di questo fottuto backstage e io non posso fare
a meno di fissarla.
“Non
dovevamo stare insieme..? Me l’avevi giurato! Ora mandi a puttane tutto per
quella stronza?!”
Mi afferra i
polsi per evitare che continui a gesticolare come un pazzo per poi puntare il
suo sguardo nel mio, mostrandomi quanto i suoi
occhi siano stranamente marroncini.
“Stai fermo,
cazzo! Lo so che te l’avevo giurato!! Ma porcatroia, non posso passare la notte
con te, mentre lei è qui! Lo vuoi capire?!”
Mi libero
dalla sua presa avendo schifo di quell’anello che porta al dito e lo spingo
lontano da me.
“Vaffanculo
Gerard!!! Sei sempre il solito infame… E io che ti avevo creduto pure questa
volta.”
Lui si copre
la faccia con le mani e rimane tremante davanti a me, che ansimo dalla rabbia
come un cane rabbioso.
“Frank…
Frank per favore, cerca di capire. Noi due ora non… Avevi detto che avresti
aspettato ogni anno. Questo non è uno
di quelli che passeremo insieme. Ma ce ne sono ancora tanti…”
E quest’anno, Gerard…?
Quest’anno lo passeremo ancora distanti, ne sono asslutamente sicuro.
Jamia mi osserva accigliata per qualche secondo e poi si volta verso il
fornello.
-Sono le sette… Preparo la cena più presto del solito, Frank, se vuoi
già mangiare…-
L’osservo mentre afferra la pentola, poi mi giro verso l’orologio e
controllo che l’ora sia esattamente quella che ha detto lei.
Mancherebbe così poco alla nostra notte insieme, Gerard.
Se solo io non lo avessi lasciato quando mi ha chiesto tempo, forse ora
saremmo nella hall di quel fantastico hotel.
“Perché,
Frank…? So di non essere il migliore dei compagni, ora… Ma ti giuro che…”
Gli tiro un
pugno che lo fa andare a sbattere contro il muro dietro di lui, lungo il quale
poi scivola fino a sedersi a terra.
“Fottiti tu
coi tuoi giuramenti!! Ti ho detto che se ora te ne vai non voglio più avere a
che fare con te se non per la band!”
Le mie urla
rimbombano nella stanza, mentre lui rimane immobile sul pavimento a massaggiarsi
lo zigomo.
“Frank! Tu
non mi stai nemmeno lasciando il tempo di riflettere sul nostro dannato futuro!
Cazzo, ti sei portato qui Jamia e pretendi che io ti baci ancora sul palco?!”
Mi siedo
pure io a terra, ma distante da lui osservandolo intanto che si tira su in
piedi e raggiunge la porta.
“Credevo che
non fosse un problema! Che differenza fa se lei è qui? Tanto penserà che stiamo
facendo spettacolo per il concer…”
Si volta
verso di me con il viso distrutto e io mi ghiaccio sul posto senza poter dire
altro.
“Per me su
quel palco non diamo solo spettacolo. Vedi di starmi lontano, Frank, se proprio
non vuoi più avere a che fare con me. Almeno avrò tutto il resto della vita per
pensare…”
Quanto tempo fa Gerard è uscito da quella porta per mai più tornare a
sorridermi?
Era verso la fine del Project Revolution, se non mi sbaglio.
Guardo di nuovo l’orario, ripensando a quel giuramento fatto ormai
troppo tempo fa perché lui se ne possa ricordare.
Se penso a tutte le promesse che ha infranto lui, non trovo motivo per
cui io la dovrei mantenere e aspettarlo in quell’albergo.
Tanto lui non arriverà mai… Né quest’anno, né gli altri a venire.
Per quanto possa sperare di poter passare la notte con lui, non accadrà
affatto…
Mi avvicino a Jamia e gli appoggio il mento sulla spalla per spiare
cosa sta cucinando.
Le bacio la guancia e poi mi allontano per guardare fuori dalla
finestra.
Il vento soffia forte sugli alberi e la gente si stringe nei cappotti
pur di riscaldarsi.
Gerard… Pure dove sei tu ora fa così freddo?
Riesci a scaldarti solamente avvolgendoti nella giacca, tu…?
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Yaaay!! Ciao a tutti!
Finalmente me ne esco fuori con una mini-fic
che sarà di appena due capitoli!
Innanzitutto, questa è ovviamente dedicata al
mio amore che se ne sta a Roma a studiare fino all’esaurimento! I love you,
mini-Frank!!
Poi devo ringraziare in anticipo chiunque la leggerà, e ci
vuole molto coraggio a farlo dato che i protagonisti vaneggiano con i loro
animaletti domestici per metà della storia!
Specifico che il gatto di Gerard è abilmente
ispirato a quello di Jess… XD (Te n’eri accorta?)
Spero che vi piaccia abbastanza, prometto che
entro domattina questa storia avrà una fine e il secondo capitolo già postati!
Dato che è ambientata tra il 30 e il 31 ottobre aggiorno i tempo reale!! * Scherzooo! *
A presto –moolto presto- per il seguito con eventuale finale!