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Autore: CenereSpada5435    24/11/2014    3 recensioni
dal testo: -Non avrei mai voluto mentirti... le menzogne sono bombe ad orologeria che non puoi controllare-
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
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That’s what  I felt

 
Non avrei mai voluto mentirti... le menzogne sono bombe ad orologeria che non puoi controllare, l’ho sempre saputo, lo sappiamo tutti, eppure le persone continuano a mentire, a mentire tra amici, tra parenti, con le persone che amano e perfino a loro stessi, e ciò che mi fa più paura è il fatto che c’è un perverso masochismo dietro tutto ciò... e che a volte va a braccetto con un briciolo di altruismo.
Non avrei mai volto ferirti... le parole offendono e tagliano più di una spada, perforano più di un proiettile, forse questo me lo puoi confermare... e non sono completamente d’accordo con ciò che dice Platone: “ la parola espressione dell’anima” si, si può parlare con il cuore certo, ma a volte ciò che il nostro cervello fa è tramutare ciò che si vuol dire in tutto l’opposto... o addirittura creare totalmente un concetto irrazionale o peggio ancora ferire, raggirare, ingannare volontariamente il proprio interlocutore.
Non avrei mai voluto andarmene e lasciarti sola a risolvere il tuo caso, avevo detto che ci sarei stato sempre, ed invece ti ho deluso lasciandoti prima di arrivare a quel bastardo che ti ha ficcato un proiettile nel petto quasi uccidendoti... e se fosse stato per me ancora non l’avresti preso poiché ho fatto di tutto per farti desistere.
 E la cosa più difficile è stato dire la verità sull’amico di montgomery... poiché come hai detto, ho deciso arbitrariamente della tua vita trattandoti come una bambina, e credimi se ti dico che in realtà l’ho fatto per una paura fottuta di perderti per sempre... avrei voluto esserci io al tuo posto sulla traiettoria di quella pallottola...
E la cosa più difficile è accettare il fatto che io molto spesso sia un idiota cronico che cerca di farti ingelosire e finisce col ferirti ogni volta, che non utilizza le parole più adatte, che non si comporta nel modo più corretto... e mi piacerebbe curare tutte quelle ferite che ti ho inferto ma che purtroppo non potrò fare... e mi dispiace ricordare  quanto io sia stato scorretto nei tuoi confronti molte volte...
E la cosa più difficile è stato rifiutare le chiamate del 12° ed infine la tua, troppo orgoglio, forse troppa rabbia... un po’ nei tuoi confronti per la testardaggine che ti caratterizza... ma soprattutto nei miei che nonostante tutto ho deciso di fare di testa mia invece che fidarmi ciecamente di te e non aver paura...
Ed ora mi deprimo e sprofondo ancor più nei miei pensieri e nel mio degrado con un bicchiere di Scotch invecchiato in mano mentre penso al tuo più bel sorriso... e ti vorrei chiamare, ma ho paura, come ho avuto paura a rispondere alla tua di chiamata... e se fosse Ryan o Espo per darmi terribili notizie? e se invece fossi te, che mi urli contro tutto il tuo disprezzo? tra le due opzioni preferisco di gran lunga  la seconda, mi piacerebbe molto più sentirmi urlare contro dalla tua bellissima voce che sentirmi dire... bevo un lungo sorso come per scacciare questo pensiero... poso il bicchiere ormai vuoto su un tavolino in salotto... e sento bussare, un brivido mi attraversa ed un moto di paura mi fa voltare verso la porta del mio appartamento.
Mi aspetto di crollare e di morire da un momento all’altro dopo una triste notizia, ed invece ci sei tu, e mi sento in un qual modo sollevato da quella visione... stava piovendo e tu sei bagnata da capo a piedi e non è una delle mie solite battute a doppio senso, ti guardo neutro, ancora scosso dagli avvenimenti del pomeriggio, dal discorso cosi... vero... di mia figlia.
Avevo detto che non sarei rimasto a guardare mentre buttavi al vento la tua vita, ma credo che in questo ti abbia dato una mano, ti chiedo cosa vuoi, con tono forse un po’ secco... e tu mi rispondi con solo due parole che mi cambiano radicalmente: voglio te, e ti slanci sul mio viso cercando un bacio e poi un’altro e ti dichiari, ed io non potrei esser più felice di cosi; sei viva, io ti amo, tu mi ami.
Ed è questo ciò che conta, fin’ora è come se avessi vissuto solo a metà... quattro anni fa avevo molto, eppure sentivo il vuoto, poi ti ho conosciuto ed ho cominciato a riempire il mio vuoto, di te... ma ciò mi torturava sempre più... un duro colpo lo è stato quello che ti ha trapassato e intaccato il cuore.
Ed ora vivo, vivo per te, di te... con te... e non potrei esser più felice di cosi, ed anche tu lo sei... almeno lo siamo fin quando mia madre non decide di tornare a casa di mattina e tra un po’ non ci scopre a letto insieme.
A dir poco traumatizzante!





parole dello scrittore:
Buona sera/giorno a tutti! sono nuovo nel fandoom e mi cimento a scrivere anche qui XD ho deciso di pubblicare questa shot nonostante tutto non mi convinca moltissimo.
Spero vi piaccia! 
   
 
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