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Autore: Giuly Frost    24/11/2014    1 recensioni
-Vi prego di leggere. Ho riposto grandi speranze in questa storia, solo voi potete rendermi felice.-
''Un Pooka.''
Un Pooka?
E che cavolo sarebbe un Pooka?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: E. Aster Bunnymund, Jack Frost, Pitch
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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ll mio nome è Jackson Overland, e sono un nessuno.
Non ho una famiglia, non ho amici, e ora mi ritrovo da solo, come sempre, a camminare in questo bosco, al buio, circondato da ombre che sorridono dei miei guai.
Sospiro.
Che altro dovrei fare?
*
Sono arrivato ad uno spiazzo deserto.
un altro sospiro.
La mia vita è talmente inutile.
un secondo, però; cheaccidenti è quella luce che si ingrandisce ogni secondo?
non è mica una stella?!
*
Forse avrei preferito la stella.
invece, la luce si trasforma in una specie di coniglio gigante, una luce verde che lo avvolge, e gli occhi sono completamente smeraldo.
''Cosa sei?''Non posso fare a meno di domandarmelo.
Lui mi osserva, curioso, e inclina di poco la testa, poi mi mette una zampa sul petto.
''Un Pooka''
un Pooka?
E che cavolo sarebbe un Pooka?
''Una specie estinta da molto tempo'' è la risposta che arriva al contatto.
poi socchiude gli occhi, sembra concentrato sulla zampa che mi sfiora, poi li riapre di colpo: ha capito qualcosa, ma che cosa?
Toglie la zampa e mi fissa, perplesso, come se quello che è riuscito a leggere in me non gli andasse a genio, poi mi affera di colpo al cappuccio e mi tracina fino alla fine della radura, a una velocità inaudita e su due zampe, per giunta...Spero che sappia che alla fine c'è lo strapiombo che conduce al mare, perchè altrimenti finiremo di sotto tutti e due.
*
Credo che lo sappia, perché ormai non manca nemmeno un metro, ma sembra non volersi fermare; cerco di farglielo capire a gesti, ho troppa paura di sbagliare parole, ma lui ha già superato anche l'ultimo centimetro che ci separa dallo strapiombo e si è tuffato, trascinandomi con sè.
*
Non sapevo due cose: la prima è che i conigli potessero volare, con ali enormi che sembrano quelle di un'aquila, tra l'altro, e quanto fosse bello volare.
sarò sincero: ho avuto paura quando questo...Pooka si è buttato nel baratro, ho avuto paura vedendo quanto era lontano il mare sotto di noi, ma quando ha spiegato quelle enormi ali...Beh, ho imparato che è il coniglio il migliore amico dell'uomo.
Non sembra voler terminare il suo volo, in ogni caso, m non mi interessa granché:il vento fra i capelli è una cosa che si prova una sola volta nella vita, ed è un'esperienza da vivere completamente.
*
Siamo atterrati da nemmeno qualche secondo, che già quest'o castello sospeso nel cielo -sì, avete capito bene- mi stupisce.
Il Pooka ha richiuso le ali, ma ce ne sono già centinaia di altre che  mi framono attorno:mi ci vuole qualche secondo per identificare le creature che mi volano attorno:fate.
fate piccolissime, grandi non più di un pugno, a centinaia; tutte felici di vedermi.
Il Pooka alza di mezzo millimetro un angolo della bocca, ed è la faccia più espressiva che gli abbia mai visto fare fino ad ora; mi fa' una specie di gesto, simbolo che si assenterà per qualche secondo: ci penseranno le fate a me.
Sono tutt frementi, ognuna cerca di richiamare la mia attenzione, una suona addirittura un minuscolo violino o almeno, cerca di farmelo credere...la verità è che il suono viene prodotto da uno scrigno avvolto da un'intansa luce violetta.
Giocare con loro è divertente, almeno finchè non smettono di volare tutte insieme all'improvviso:mi ci vuole qualche secondo a realizzare la cosa:lo scrigno è sparito.
*
So già cosa fare; mi alzo per cercare lo scrigno, e quando mi volto, mi accorgo di una figura scura che mi sta' fissando da chissà quanto tempo.
faccio un paso per capire se è lui il ladro, ma mi è già davtni, e mi porge lo scrigno con un sorriso.
Lo afferro d'istinto e faccio per rimetterlo al posto da cui è staro prelevato, ma lui mi blocca.
La su avoce è profonda, provocatoria, inquietante, ma le sue parole sono un arazzo infinito che resterei ad ammirare in eterno:-Devi solo prenderlo...-No, non voglio tradire le fete, non posso, io...Io...-Avrai più potere di quanto tu abbia mai immaginato...Ti ameranno tutti...-percepisce il mio pensiero prima che io lo formuli: se seguo il suo consiglio la fiducia del Pooka sarà stata sprecata-non ti importa, vero?Fidati di me...fallo...
E per la prima volta, sento Bunnymund parlare nell'esatto momento in cui colpisce con un pugno poderoso l'Uomo Nero:-NO!
*
ricevuto il colpo, l'uomo barcolla, poi sfodera una falce nera mentre il Pooka usa dei boomerang che mi sembrano di legno ma che probabilmente sono di un materiale più paragonabile all'acciaio.
E' quasi affascinante vedere le loro armi luccicare e scontrarsi illuminate dal chiaro di luna, le figure che quasi danzano seguendo i movimenti dell'avversario.
ma i duelli, generalmente, finiscono male.
Il Pooka...no, Bunnymund, mi dice la voce...E' in difficoltà:per quanto potente, la sua pioggia di boomerang non può competere con la falce che li taglia uno ad uno, e quando sembra sferrare l'attacco che gli conferirà la vittoria, la falce dell'Uomo Nero si trasforma in una spada che lo colpisce con assurda ferocia.
*
Vorrei dire qualcosa, qualsiasi cosa, di dire a Bunnymund di alzarsi, di aiutarmi, di non arrendersi, ma non riesco a fare nulla, solo tenere lo scrigno stretto al petto e tenere una mano protesa in avanti, per cercare di fare qualcosa.
Bunnymund è a terra, tempestato dai colpi dell'uomo Nero.
gli ho sentito dire solo due cose in vita mia, e la seconda fu questa:-corri...-un sussurro intimidatorio, che nella mia mente venne assimilato più come un grido che mi implorava di fuggire.
così, come un codardo, nell'esatto momento in cui quell'uomo, ormai folle, colpiva Bunnymund, io scappavo.
Ma non faccio una decina di passi che l'Uomo Nero mi è già addosso:egli si muove nell'ombra, e l'oscurità è ovunque.
Non ho via di scampo.
Arrivo all'ultimo metro, quello che determina la fine del palazzo, il cuore in gola, e mi fermo.
Non so volare, e lui mi è praticamente, anzi mi è davanti.
tende una mano, facendomi segno di dargli lo scrigno, ma non posso, non devo farlo.
Sono scappato una volta, e non lo farò ancora, così stringo con più forza lo scrigno.
Lui non sembra gradire il mio gesto, perché mi punta contro la sua falce con un colpo scco, che mi fa' fare un balzo all'indietro.
Un balzo di troppo, che mi fa' sprofondare nel baratro.
*
Bunnymund...
Aiutami, ti prego...
''Non avere paura...''
ma..Questa è la sua voce! Non è possibile, lui dovrebbe essere...No,no!devo concentrarmi su ciò che mi dice, ma io ho paura, e molta.
Aiutami...
''Il tuo cuore è puro...''
''Per questo ti ho scelto..''
Bunnymund...
''Puoi vincere anche questa battaglia...''
Io...
''tu sei coraggioso, sei forte...''
''Tu sei...''
''..Un Guardiano!''
Lo scrigno si apre di colpo, e vengo avvolto da una fortissima luce azzurra:il cambiamento è radicale.
Sento i capelli diventare neve, gli occhi ghiaccio, ma soprattutto, nella mia mano ho l'intero potere dell'Inverno:un bastone, intriso di cristalli congelati.
Forse volare non è un'esperienza che si prova una sola volta, nella vita.
Ora potrò volare per sempre.
E non solo fisicamente.
inizio a librarmi, sorvolo il baratro, raggiungo la luna, forse, poi scendo in picchiata.
E' il momento di vendicare Bunnymund ed essere un vero Guardiano.
Chiamatemi...
Jack Frost.
  
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