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Autore: Zephyra    24/11/2014    0 recensioni
Vi siete mai chiesti se Tempesta e Wolverine si siano mai incontrati prima di incontrarsi negli X-Men? Io si, e mi sono risposta in questa piccola storia che vede i due personaggi rispettivamente nel ruolo di allieva e mentore quindici anni prima della seconda genesi del gruppo.
Genere: Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Logan/Wolverine
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un uomo corre nella neve dei primi di dicembre. Il suo corpo si muove creando un armonia tutta sua e distraendolo dai cattivi pensieri che notti come quella gli portano. A un certo punto sente un suono. Un gemito flebile, così flebile che una persona normale non lo percepirebbe. Ma lui si. Accelera e raggiunge una radura in mezzo al bosco, illuminata dalla luna. Li trova un corpo raggomitolato sul terreno. È una ragazzina minuta avvolta in un cappotto gigantesco in cui il suo corpo quasi sprofonda. I suoi capelli sono di un bianco abbacinante. La sfiora appena e tutto il suo corpo viene percorso da una scossa elettrica, ma lui ignora il dolore e la prende in braccio “Mica posso lasciarla qui” pensa tra sé e sé.

 

La ragazza apre adagio gli occhi. Non ha la più pallida idea di dove si trova.

”Buongiorno principessa”. Lei si volta e vede dietro di sé un uomo. Lui è piuttosto basso e tozzo. Nonostante cerchi di sembrare paterno e rassicurante nota in lui qualcosa di strano, quasi animalesco.”Chi sei? Dove mi trovo?” gli chiede tutto d'un fiato “Sei in Canada, piccola” risponde lui sorridendo. Lei lo guarda scettica, poi lo sente. Dolore. Alle mani. “Oh no!” urla e, alzandosi di botto, corre fuori dalla porta. Sente dietro di se i passi dell'uomo “Fermo” gli urla. Non sa il perché ma lui obbedisce. Fa ancora qualche passo e poi si lascia cadere in ginocchio nella neve, i palmi al cielo. Il fulmine esplode, immenso e devastante cancellando tutto nel raggio di qualche metro.

 

Poco lontano lui la guarda e sorride. Ci ha azzeccato. La ragazza è una mutante. E lui avrà uno scopo nella vita per qualche altra settimana.

Appena la crisi passa si avvicina. “Quando ti sono venuti i poteri?” lei lo guarda a metà tra lo stupito e lo spaventato “Non fare la mocciosa. Sono come te, non devi aver paura” le dice Logan estraendo gli artigli. Lei abbassa lo sguardo per nulla spaventata “Due settimane fa” risponde titubante. In quel momento Logan prende la sua decisione. “Senti, voglio aiutarti a controllarli, ma non abbiamo molto tempo quindi iniziamo subito.”

 

La ragazza è indecisa. Poi la disperazione prende il sopravvento. Non ne può più di quei fulmini e dei temporali. Pensare che è arrivata fino a lì VOLANDO per errore ed è precipitata non riuscendo a atterrare! “Si” esclama e così inizia l' allenamento.

 

Si siedono nella neve a gambe incrociate e cominciano. L'uomo parte dalle basi: controllo della potenza. “Lo senti il potere dentro di te? Quella massa calda che avverti e che ti opprime il petto? Devi assolutamente tenerla a bada se non vuoi fare male a nessuno. Non so cosa tu abbia passato ma ora devi arginare i sentimenti e concentrarti: per cominciare controlla il respiro e focalizza il punto che vuoi farle raggiungere...”

 

Passano le settimane, la ragazza cambia atteggiamento verso il suo potere e verso quell'uomo, comincia a vederlo come un mentore, quasi il padre che non ricorda più: non conoscono i nomi l'uno dell'altra, sono il vecchio e la mocciosa, i due mutanti solitari della montagna. Nel frattempo il suo potere cresce e lei impara a amare il sentirsi la tempesta che batte sui vetri delle finestre della casa che condividono, a scatenare la furia degli elementi che è, in un certo senso, simile alla triste furia che cova dentro da quando è morta sua madre...

 

Ma a lui questa emozione non piace. Continua a dirle di trarre qualcosa dal suo potere non di sfogarci su la sua rabbia. È l'unica cosa che non capisce. O che forse capisce troppo. L' unica cosa che la fa veramente gioire è il volo. Il cielo è l' unico posto dove si sente sicura, a casa e dove non rischia di far' male a nessuno...

 

Ma quel sogno non può continuare. È ora che la ragazza rientri in contatto con la civiltà, si dice l'uomo. E con questi pensieri la porta in un paese a valle e la lascia fare un giro con qualche spicciolo mentre fa scorte di cibo e acqua.

 

La ragazza corre in giro curiosa. Non ci sono mica cose simili a casa sua! Prova qualche caramella e un lecca-lecca. E gironzola guardando le vetrine. Non si aspetta problemi. Purtroppo ce ne sono. È un uomo ubriaco, la prende alle spalle e la trascina in un vicolo. Il resto è solo dolore. Prima la picchia e poi tenta di spogliarla. La ragazza urla e il suo potere urla assieme a lei. Lei prova a tenerlo ma il dolore è troppo, la deconcentra. Lei cede. E il potere esplode.

 

Il fulmine squarcia il cielo e il suo maestro si ritrova a correre quasi senza accorgersene nel punto dove l'ha visto cadere. Lì trova un uomo steso per terra, ustionato. Gli sente il polso ma non lo trova. È morto. ”Questo non va bene” pensa tra se e se.

 

La ragazza vola sempre più in alto lontano da tutto e tutti. “Non è servito a niente” pensa disperata e le lacrime che ha trattenuto fino ad allora le scendono calde per le guance. E mentre scappa da quel paese che non sente più suo non può fare a meno di pensare al suo vecchio e si di chiedersi come la prenderà.

 

 

15 ANNI DOPO

 

Ororo guarda di sghembo quell'uomo strano. Assomiglia così tanto al suo mentore che non può non essere lui nonostante non sembri essere più vecchio. Scuote energicamente la testa. “Che sia lui o no non mi interessa . Adesso è un mio compagno di squadra e intendo trattarlo come tale” pensa con un sorrisetto“ e poi magari non si ricorda neanche che esisto...”

 

Logan guarda la sua Mocciosa osservando quanto sia diventata bella e forte “Ma non intendo dare a vedere che la conosco, così sarà più divertente! E poi magari non si ricorda nemmeno che esisto...”

 

E con questi pensieri i due si presentano stringendosi la mano e entrano nel Blackbird per salpare verso Krakoa, senza sapere che quella è solo l'inizio di una nuova amicizia.

   
 
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