Storie originali > Horror
Segui la storia  |       
Autore: Pontomedusa    24/11/2014    1 recensioni
"Tutto il dolore scompare, è la natura dei miei circuiti. Soffoca tutto quel che sento, non posso sfuggire a questa mia nuova coscienza."
Molto liberamente ispirata alla canzone "The becoming" dei Nine Inch Nails, quindi immagino che potremmo definirla una songfic.
Genere: Horror, Science-fiction, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

3. Consenso

 

Aperta. Chiusa. Aperta. Chiusa.

È lì da dieci giorni, e l'unica cosa che riesce a fare è aprire e chiudere la mano.

L'altra mano. Quella che non ha più.

Ha passato una settimana in quella clinica solo per fare la protesi, adattarla, perfezionarla. Negli ultimi tre giorni, ha imparato ad usarla.

In teoria. Perché riesce solo ad aprire, chiudere, aprire, chiudere.

Dannazione.

Fare il musicista non garantisce una grande copertura sanitaria. Annie ha un buon contratto, con degli ottimi benefit; peccato che lui non sia incluso nella copertura, perché non sono sposati.

E pensare che Annie glielo aveva chiesto, adducendo anche queste motivazioni pratiche: ma lui si sentiva troppo artista maledetto per una cosa così borghese come il matrimonio.

E così, adesso, Annie è stata costretta a chiedere un anticipo dal suo borghesissimo fondo pensione per pagare a lui, l'artista maledetto, una protesi.

Ed è lo stato dell'arte delle protesi. Non si potrebbe chiedere di più. Annie si è ipotecata il futuro per quel maledetto braccio di plastica, e quello non riesce a fare altro che aprirsi e chiudersi.

“Non devi scoraggiarti,” dice Paul, il fisioterapista.

“Scoraggiato io? Ma va'. Sono tutto entusiasmo.”

Paul finge di non cogliere il sarcasmo nella sua voce.

“Prova a prendere quel bicchiere,” dice.

Aprire, chiudere. Per prendere il bicchiere, non serve altro. Sì, può farcela.

Tyrone tende la mano artificiale verso il bicchiere. È strano, sentire il proprio braccio (perché lo sente ancora), e al tempo stesso, al suo posto, avere un pezzo di plastica estraneo, senza sensibilità. Deve usare gli occhi per giudicare le distanze e la precisione dei movimenti.

Aprire. Con cautela, avvicinare la mano di plastica al bicchiere, fino a sfiorarlo. Chiudere. Sollevare il bicchiere dal tavolo...

Ma la dannata mano si apre senza preavviso, e il bicchiere cade a terra.

“Merda!”

“E su, non è niente... Il bicchiere è di plastica apposta. Riproviamo.”

“Fanculo! No!”

Con la mano sinistra, Tyrone armeggia finché non riesce a sfilare la protesi dal moncone, e la getta lontano.

Tutti quei soldi, il futuro di Annie, per un dannato uncino che si apre quando non deve. Perché alla fine è solo quello, un uncino, ricoperto da una manina di bambola.

“Io me ne torno a letto,” dice Tyrone, e si dirige verso la sua camera.

Si butta sul letto, si infila le cuffie, e chiude gli occhi, mentre la musica gli riempie le orecchie.

Poteva andar peggio. Sarei potuto diventare sordo.

Ma il pensiero non lo consola più di tanto.

 

“Signor Rust?”

Il tocco dell'infermiera lo fa trasalire. Con la musica nelle orecchie e gli occhi chiusi, non si era accorto di lei.

Tyrone toglie le cuffie dalle orecchie.

“Che succede?”

“Il dottor Mach, il primario, la vuole vedere.”

“Adesso?”

Mi sa che ho combinato un bel casino.

Si sente come uno studentello convocato nell'ufficio del preside. In effetti, quella sceneggiata completa di lancio della mano di plastica è stata forse un po' esagerata.

“No, domattina,” dice l'infermiera. “Ha un appuntamento per le nove. Si faccia trovare pronto, per favore.”

“Certo.”

“Bene. Arrivederci.”

L'infermiera se ne va. Tyrone rimette le cuffie, ma non riesce più a concentrarsi sulla musica.

Il primario lo vuole cacciare? Non saprebbe dargli torto, nel caso. Ma restituiranno i soldi a Annie? Ne dubita. La protesi ormai è fatta, ed è su misura; non si può certo mettere su eBay per recuperare qualcosa, come un paio di scarpe che non servono più. E dieci giorni di ricovero li ha fatti, anche se non hanno portato i progressi che sperava.

Merda! Deve assolutamente convincere Mach a non mandarlo via. Per Annie. Di idiozie ne ha già fatte abbastanza. Deve darsi una calmata, accettare la situazione, seguire la corrente, fare quello che gli dicono.

Per Annie.

Col pensiero di Annie nella mente, Tyrone chiude gli occhi, e nel giro di pochi minuti si addormenta.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: Pontomedusa