Eccomi tornata con un’ altra
fanfiction che spero vi piaccia spero che recensirete in molti e le critiche
sono ben accettate, e come ultima cosa dedico questa fanfiction a Ele (Umpa_Lumpa) a
Erika(erikappa) e alla mia beta reader!!
***
Erano le 22.30 e nella sala
grande una ragazza dai capelli rossi entrò dal ritratto dirigendosi verso
Harry...
- Harry hai
visto Hermione? - chiese Ginny avvicinandosi al ragazzo che se ne stava seduto
sul divano a leggere una rivista di quidditch
- No, perché? È successo
qualcosa? -
- Non proprio, cioè avevamo
appuntamento in cortile 30 minuti fa, ma non è venuta -
- Strano -
- Già… hey aspetta un momento,ma
Ron dov’è? -disse la rossa all’improvviso.
- Ron è con Hagrid per una
punizione, lo sto aspettando... Ma che hai? - chiese poi Harry vendendo la
faccia dell’amica.
- Harry e se Hermione e Ron si
fossero incontrati? - disse Ginny con l’aria di chi la sa lunga.
- Oh no! Non avranno litigato di
nuovo, spero… -.
Neanche a farlo apposta il quadro
della signora grassa si aprì facendo entrare una ragazza dai capelli ricci
castani, rossa dalla rabbia, seguita da un ragazzo con i capelli dello stesso
colore del viso di lei, irritato.
- Hermione per favore ti vuoi
calmare? - le chiese Ron indispettito.
- Calmare Ronald?! Dopo quello
che hai fatto ti aspetti che io mi calmi?! - replicò istericamente Hermione.
- Ti ho chiesto mille volte
scusa, cos’altro devo fare? - replicò Ron urlando.
- Per quello che hai fatto non mi
bastano le scuse, lo capisci? -
- Non l’ho fatto apposta cavolo!
- esclamò Ron fermandosi di botto
- Appunto!!- urlò Hermione
scappando verso il dormitorio femminile prima che gli altri la vedessero
piangere.
- Cosa? - chiese confuso Ron sedendosi su una poltrona.
Fortunatamente la sala comune era vuota a quell’ora.
- Ron cosa è successo? - gli chiese Harry preoccupato sedendosi sul
bracciolo della poltrona.
- Io vado da Hermione- sussurrò
Ginny a Harry salendo in dormitorio.
- Allora? - insistette Harry.
- È successo che, mentre aiutavo
Hagrid con un barile, non so come, sono inciampato e caduto su Hermione che
passava di lì. Le sono rovinato addosso e non so come mi sono ritrovato con le
labbra vicine all’angolo della sua bocca... -
- Ma non è un dramma!- lo
interruppe Harry.
- Non questo -
- C’è altro? -
- Si, non so come avevo una mano
sul suo fianco mentre ehm l’altra... -
- Si? - lo incitò Harry, non capendo perché Ron si
fosse fermato e fosse arrossito così all’improvviso.
- Oh Harry cerca di capire! Non
so come avevo l’altra mano su un... -
- Ron non capisco,mi dispiace! -
esclamò Harry
- Harry avevo una mano sul suo
seno!- rispose Ron arrossendo all’invero simile
- Oh Merlino! E poi che è
successo? - continuò a chiedere Harry, curioso, sgranando gli occhi.
- Niente siamo rimasti a fissarci
per non so quanto tempo, poi lei mi ha dato uno schiaffo, io mi sono alzato e
le ho chiesto scusa, il resto lo sai già…-disse il rosso sprofondando nella
poltrona...
- Ma davvero Harry non so come
sia successo - aggiunse poi.
- Si l’ho notato. Non so quante
volte l’hai ripetuto -
...Nel frattempo nel dormitorio
femminile...
- Herm si può? - chiese Ginny
aprendo la porta.
- Hermy ci sei? - ripeté la rossa
entrando e vide che l’amica era
rannicchiata sul suo letto.
- Sì Gin ci sono -mormorò
Hermione.
- Herm cos’è successo? - chiese
Ginny sedendosi sul letto di Hermione.
- Sono un’idiota Gin. Lui non ha
fatto nulla! -disse Hermione scoppiando in lacrime e abbracciando l’amica.
- Dai su- disse Ginny mentre
ricambiava l’abbraccio e le accarezzava dolcemente i capelli.
Rimasero abbracciate per un po’
al che la bruna si riprese e Ginny riprese a parlare.
- Herm a me puoi dire cosa è
successo, ti puoi fidare lo sai. -
- Si lo so. È successo
all’improvviso, stavo in cortile per venire da te quando all’improvviso mi sono
ritrovata stesa per terra con Ron addosso a me-
- Ma scusa, che ci fa? -la
interruppe la rossa
- Niente… ma una sua mano era
beh… -Hermione si interruppe tutta rossa in viso e Ginny capì.
- Oh no era davvero sul tuo seno?
-
- Già -mormorò Hermione rossa.
- E poi che è successo? -
- Niente… ci siamo guardati per
non so quanto tempo, poi mi sono ripresa e gli ho tirato uno schiaffo. Lui si è
rialzato mi ha chiesto scusa, ma mi sono infuriata e il resto puoi immaginarlo-
rispose Hermione stringendosi le gambe al petto.
- Ok Herm capisco il tuo scatto
eccetera, ma perché ti sei arrabbiata? Non l’ha fatto apposta e poi ti ha
chiesto scusa. -
- La verità? -
Ginny annuì
- Non volevo che si scusasse -
- Cosa?! -
- Già, avrei preferito che quello
che è successo poco fa, fosse successo in un altro momento, in altre
circostanze… -
- Ah capisco! Lo vuoi un
consiglio? -
- Sì dimmi tutto -
- Perché non glielo dici? -
- Stai scherzando vero?! -
- Affatto! Sono serissima. Se
vuoi che succeda davvero devi dirgli tutto quello che provi! -
- Ma che dici? Io ci spero ma lui
non lo vorrà sicuramente… -
- Cosa ne sai? Secondo tutti qui
ad Hogwarts voi due vi amate e vi desiderate da tantissimo tempo, ma siete
troppo orgogliosi e ciechi per capirlo! Ora vai nel suo dormitorio e se non gli
vuoi dire nulla, non fa niente, ma almeno fate la pace! -
- Ok, in fondo ho sbagliato io…
fallo andare nel suo dormitorio per favore -
- Brava! Tu vai, lui ti raggiunge
subito - le due si alzarono ed Hermione andò nel dormitorio maschile dove
fortunatamente non c’era nessuno, mentre Ginny riscese in sala comune e si
avvicinò ai ragazzi.
- Ron, Hermione e su nel vostro
dormitorio vorrebbe parlarti. -disse la rossa. Ron la fissò sgranando gli occhi.
- Davvero? -chiese poi incredulo.
- Si, vai muoviti! -
Neanche riuscì a finire la frase
che Ron era scattato in piedi, corso su per le scale e arrivato davanti alla
porta della sua stanza bussando prima di aprirla ed entrare.
- Hermione? -
- Ron! - esclamò lei alzandosi
dal letto e correndo ad abbracciarlo.
- Scusami sono stata ingiusta, ho
sbagliato, ti prego scusami! -disse tutto d’un fiato Hermione stringendolo
forte.
- Dai ‘Mione non ti preoccupare,
non fa niente - disse lui ripresosi dallo shock e accarezzandole la schiena
dolcemente.
Quando si separarono lei arrossì.
- Hey, tutto bene? -chiese Ron
preoccupato.
- Cosa? Ah si figurati, stavo
solo pensando a una cosa. -
- Ah, ma vieni sediamoci - disse
il ragazzo indicando il suo letto.
- Spiegami una cosa: In che senso
appunto? - le chiese Ron.
- Come? - replicò Hermione.
- Prima di salire in dormitorio
hai detto appunto, quando ho detto di non averlo fatto apposta -
- Ah… ehm… ho detto appunto
perché… si ecco… -
Ad interrompere il farfugliamento
incontrollato di Hermione furono le labbra di Ron,che si erano posate sulle sue.
- Ehm scusa! -esclamò Ron
separandosi e coprendosi la faccia, lo shock dei canarini dell’anno precedente
era ancora vivido nei suoi ricordi, ma Hermione fece una cosa che il ragazzo
non si sarebbe mai immaginato.
All’improvviso lo afferrò per la
cravatta, gli spostò le mani e lo baciò con passione.
Lui dapprima shockato ricambiò il
bacio.
Si separarono dopo pochi attimi
che per i due sembrarono infiniti.
Hermione si riprese per prima e
con il volto girato parlò:
- Ron io ti amo, è per questo che
mi sono innervosita. Per il modo in cui siamo finiti, avrei preferito che la situazione fosse
un’altra. Non una caduta… Ora scusami vado via, non voglio vedere che faccia
hai fatto ne la tua reazione, ti chiedo solo di rimanere amici come prima, anzi
più di prima perché io ci ten... -di nuovo fu interrotta da Ron che la baciava.
Questa volta i due si separarono
quasi subito.
- Ti amo anch’io -disse poi.
Hermione sorrise largamente prima
di essere ribaciata.
- Stiamo insieme adesso? -chiese
lui con uno slanciò di coraggio. Come risposta Hermione gli schioccò un bacio
sulle labbra.
- Lo prenderò come un sì -disse
il rosso sorridendo.
Hermione fece uno sbadiglio e si
accoccolò sul petto di Ron mentre lui le accarezzava dolcemente i boccoli.
- Sonno piccola? -chiese poi.
- Sì, mi sono svegliata presto e
ora sono a pezzi -rispose lei provando a tenere gli occhi aperti.
- Guarda che se vuoi puoi dormire
-
- No c’è l’ha faccio -appena finì
la frase fece un altro sbadiglio.
- Dai su dormi, ho sonno anch’io.
-
- Mh ok -disse Hermione prima di
crollare nel mondo dei sogni.
Ron rimase ad accarezzarle i
capelli ancora per un po’ prima di addormentarsi anche lui.
Qualche secondo dopo la porta del
dormitorio si aprì piano e due teste sbucarono da fuori.
- Che teneri, sembrano due
angioletti! -disse la ragazza dai capelli rossi.
- Già… che ne dici se gli
mettessimo una coperta e chiudessimo le tende? -chiese il ragazzo dai capelli
neri.
- Ok, ma Harry per favore fa
piano -.
Così Harry e Ginny entrarono,
presero una coperta e la stesero sui loro due anici e chiusero le tendina del
letto.
Infine i due ragazzi, ormai
stanchi, si stesero sul letto di Harry.
- Dormiamo anche noi? -chiese
Ginny assonnata.
- Sì. Accio coperta -rispose
Harry, l’armadio si aprì e una coperta arrivò su di loro fluttuando poi, Ginny,
chiuse la tendina e si addormentarono anche loro...
**
FINE